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Autore: Mitsuki no Kaze    24/04/2013    2 recensioni
- Yuu-kun, sai quali sono i compiti di un Generale?-
[...]
- Cosa sta tentando di dirmi?!-
- Che… Ecco… ho un allievo per te. O meglio, un’allieva.-
Genere: Avventura, Azione, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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Capitolo V - Welcome back home, Lavi


- Sono stato salvato da una ragazza?- esclamò Lavi da un letto dell’infermeria.
Era stato medicato e a detta della capoinfermiera, stava bene, solo qualche ematoma, ferite e una lieve denutrizione. Niente che un pranzo di Jerry non potesse guarire.
- Sì, il merito è di una giovane Esorcista, entrata da poco nell’Ordine.- spiegò Komui. – Si è lanciata all’interno dell’Arca del Conte. Se non fosse stato per il suo coraggio, forse saresti ancora nelle mani dei Noah.-
- Deve essere sicuramente fighissima!- fantasticò il ragazzo. - Voglio conoscerla!-
- Le dirò di passare a trovarti, allora.- Komui sorrise e uscì dall’infermeria.
 
Lavi si distese meglio nel letto, tentando di immaginare come potesse essere la sua salvatrice.
“Deve essere una ragazza che sa il fatto suo! Con carattere e molto forte.”
Mentre era perso nella sue fantasie bussarono alla porta.
- Avanti.-
Nell'infermeria fece il suo ingresso una ragazza da i lunghi capelli castani, slanciata e dagli occhi di colori differenti.
- STRIKE!- esclamò il ragazzo, saltando seduto sul letto.
 
 La ragazza inarcò un sopracciglio perplessa, facendosi da parte per far entrare anche un'altra persona.
- Yuu!-
- Smettila di chiamarmi per nome, Baka Usagi!-
- Sei vivo! Stai bene!- Lavi sembrava davvero sorpreso ed emozionato.
- Sì, idiota! Non crepo così facilmente, dovresti saperlo.-
Il rosso tirò su con il naso asciugando una lacrimuccia dall'occhio sinistro.
 
Poi la sua attenzione tornò sulla ragazza.
- Ah! Devi essere tu che mi hai salvato dai Noah!- domando tutto contento.
- No, non sono io.- rispose secca Akita.
- Eeeh? E allora chi è?- si lamentò il rosso.
- Penso sia Kaya...- ipotizzò lei.
- Comunque io sono Lavi, piacere.-
- Akita.-
 
Il ragazzo fece scorrere lo sguardo dalla sua interlocutrice a Kanda, pensieroso.
- Yuu, ti sei fatto la ragazza?-
- Che cosa?! No, brutto idiota! È la mia allieva!- ululò lo spadaccino.
- Allieva?- domandò innocentemente con un indice sulle labbra.
- Il Generale, mi ha preso con sé.- tagliò corto Akita.
 
- Generale?- Lavi sgranò bene l'occhio e si sporse di più verso Kanda.
- Sì, Tiedoll mi ha chiesto di occupare il posto vuoto di Cross! Per poi consegnarmi questa qui!- sbottò Kanda piuttosto seccato da quella conversazione.
Fortunatamente per lui, bussarono ancora alla porta dell'infermeria ed entrò una ragazza dai capelli rosso-arancio.
 
- Lavi Bookman?- chiese. - Mi hanno detto che mi cercavi. Sono Kaya Doyle.-
- Sì sono io.- rispose lui. - Sei tu che mi hai salvato dai Noah?-
- S-Si...- balbettò la ragazza restando a fissare Lavi. Era rimasta colpita dal ragazzo non appena aveva poggiato lo sguardo su di lui.
I capelli rossi ricadevano sul viso leggermente scavato. Nonostante si vedesse che non era in piena forma, l'unico occhio verde che poteva scorgere era brillante e vivace. Aveva un'aria misteriosa, per via della benda sull'occhio destro, che lo rendeva molto affascinante.
- Bhe allora grazie! Credo di essere in debito con te!- Lavi le regalò un sorriso radioso, che la fece arrossire fino alla punta dei capelli.
- P-Prego...- balbettò con voce tremante.
 
- Allora tu devi essere l'altra novellina?- Kanda le poggiò una mano sulla testa. - Sei proprio bassa come dicono.-
Un nervo cominciò a pulsare sulla fronte di Kaya, che aveva perso tutto l'imbarazzo di prima.
Con un movimento fulmineo si voltò verso Kanda, assestandogli un calcio proprio fra le gambe.
Il ragazzo gemette sbiancando. Crollò a terra, portando la mano alla parte lesa e imprecando a mezza voce.
- Non mi dica mai piuttosto che sono bassa, Generale.- asserì lapidaria Kaya, scura in volto.
 
Lavi si nascose tra le lenzuola piagnucolando.
- Capoinfermiera!- pigolò dal suo rifugio. - Yuu è stato ferito!-
- Cosa è successo?!- la donna accorse e vedendo la scena, girò i tacchi, tornando da dove era venuta. - Passerà tra un po'. Signorina Doyle la smetta di castrare tutti gli uomini dell'Ordine!-
Kaya sbuffò e Lavi giurò di aver visto due nubi di fumo uscire dalle sue narici, come se nel corpo minuto di quella ragazza si nascondesse un enorme e pericolosissimo drago.
Alla fine era davvero una che sapeva il fatto suo.
 
La rossa si voltò verso di lui, che tremò come una foglia al solo sentire il suo sguardo su di sé. Ma l’attenzione di Kaya era destinata all’orologio posto sulla parete alla quale era addossato il letto.
- Oh accidenti… E’ tardi, il Generale mi starà aspettando per l’allenamento!- esclamò. – Ciao Lavi! Piacere di aver fatto la tua conoscenza!-
E uscì dall’infermeria saltellando.
 
Il ragazzo restò qualche secondo a fissare il vuoto, dove prima c’era la giovane Esorcista dai capelli rossi.
- Quella è tutta matta...-
- Lo penso pure io.- asserì atona Akita, mentre aiutava Kanda a tirarsi su. - Ma è brava, quanto fuori di testa. Ma se la conosci bene, impari ad apprezzarla.-
- Siete amiche?-
Akita puntò il suo sguardo variopinto su Lavi.
- Sì.-
 
 
Lavi trascorse due settimane nell’infermeria. Nonostante lui dicesse di sentirsi bene, la capoinfermiera gli impedì di mettere un piede fuori dal letto, se non per andare al bagno. Anche i pasti gli venivano offerti a domicilio, assieme alle visite degli amici.
Quando finalmente gli fu data la libera uscita, andò per prima cosa nella camera che divideva con Bookman. Non appena vide tutte le scartoffie e i libri che aveva letto con il maestro, una sensazione di rabbia mista a tristezza lo avvolse.
 
Rivide nella sua mente quella camera occupata da entrambi, le liti e tutte le volte in cui il Vecchio Panda lo rimetteva a posto per non si comportava da Bookman.
Lui lo aveva salvato dai Noah e ora era chissà dove, a subire forse le stesse torture che erano spettate a lui.
Non riuscì a sostenere la vista di quella camera, perciò richiuse la porta.
“I Bookman non hanno bisogno di un cuore.” Si ripetè in mente.
 
Decise di andare a mangiare qualcosa. Sicuramente sarebbe stato meglio.
Comminava per i corridoi dell’Ordine, ma stranamente non incrociò nessuno. Non ci fece troppo caso tanto preso dai suoi pensieri.
Raggiunse la mensa e spinse le ante della porta.
Non appena mise piede all’interno della sala, si alzò un urlo:
- BENTORNATO LAVI!-
Sgranò l’occhio incredulo.
Tutti gli Esorcisti, gli scienziati e i Finders erano lì, con bicchieri di spumante, dolci ed un enorme festone era appeso dal tetto, che riportava a grandi lettere la scritta “Bentornato” e un coniglietto rosso con una benda sull’occhio destro, a fargli da caricatura.
 
Tutti gli amici gli andarono in contro, salutandolo e abbracciandolo.
C’erano proprio tutti, Lenalee, Miranda con Marie, il piccolo Timothy, Crowley, i Generali… Sorse in fondo alla sala anche Akita e Kanda, seduti in un tavolo in disparte. A quanto pareva, neanche alla nuova arrivata piacevano le feste oppure faceva parte di un ordine di Kanda, da Generale.
Sorrise invidiandoli, non era proprio dell’umore adatto per darsi a i festeggiamenti.
Non appena gli fu possibile, sgusciò via dalla festa, uscendo in una terrazza della base.
Era calata la sera e fi poteva godere di una piacevo frescura.
 
Accovacciata in un angolo, trovò Kaya la ragazza bassina dai capelli arancioni.
Le si sedette accanto e notò che aveva un album da disegno in mano.
- Ehi che ci fai qui?-
Lei sollevò la testa dall’albo da disegno.
- Oh ciao!- lo salutò chiudendo l’album. – Cercavo un posto tranquillo per poter disegnare.-
- Anche io… Non sono molto in vena di festeggiare.-
- Posso provare a tirarti su il morale?- chiese sorridendo.
 
Anche lui sorrise. Sembrava diversa dalla prima volta che l’aveva vista. Non sembrava la stessa ragazza che aveva colpito Kanda.
- Come pensi di fare?-
- Potrei disegnarti qualcosa!- propose allegra.
Riaprì il blocco e cercò una pagina pulita e impugnò la matita. – Su! Dimmi cosa fare!-
Lui fissò il foglio bianco per qualche secondo.
- Un coniglio.-
- Che cosa?!- Kaya sgranò gli occhi divertita. – Perché proprio un coniglio?-
- No no lo so! E’ la prima cosa che mi è venuta in mete!- rispose lui ridendo e rendendosi conto della sua curiosa risposa. - Forse perché prima di uscire qui all’aperto ho visto Yuu e lui mi chiama sempre «Baka Usagi»!-
- Va bene! E coniglio sia!- esclamò Kaya, iniziando a fare qualche tratto guida abbozzando il disegno.
 
Lavi restò a fissarla, osservando i tratti che la matita lasciava sul foglio, e lo sguardo attento e concentrato della ragazza.
- Allora, come stai?- chiese lui mentre continuava la sua opera.
- Bene, ora.- rispose lui senza staccare gli occhi dal disegno.
- Che vuoi dire con «ora»?- chiese lei guardandolo di sottecchi.
- Ora che sono tornato a casa, qui all’Ordine.- disse lui poggiando la schiena contro il muro.
Kaya sorrise.
- Anche io comincerò a chiamare casa, questo posto…- sussurò mentre il sorriso diventava leggermente malinconico. -Ho conosciuto tante belle persone qua, nonostante sia arrivata da poco e ciò che unisce è un compito gravoso.
 Lavi annuì.
- Già…-
 
- Comunque per non sembri felice ora che sei tornato a casa?-
Lui sbuffò, guardando in alto. Osservò la volta celeste, tinta di un blu scuro e trapuntata da tante piccole stelle.
- Non lo so. Penso al vecchio, al mio maestro e sono contemporaneamente preoccupato ed arrabbiato!-
- Mi dispiace non aver potuto salvare pure lui…- disse lei mesta.
- Non dire sciocchezze, tu hai rischiato la tua vita, buttandoti nell’Arca senza sapere cosa ti sarebbe accaduto! Hai fatto molto di più di quanto ti è stato chiesto dall’intero Ordine Oscuro!-
Lei sorrise e riprese a disegnare, approfittando della distrazione di Lavi aggiunse qualche dettaglio allo schizzo.
 
- Come mai sei arrabbiato?-
- Perché lui si è consegnato volontariamente ai Noah!- sputò fuori con rabbia.
- Lo ha fatto per salvarti…-
- Lui è stato dalla loro parte, tempo fa… E a quello che ho sentito ha perso un altro allievo, prima di me!-
Kaya lo guardò con tanto d’occhi. Aveva alzato di molto il tono della voce senza accorgersene.
Si portò le mani alla bocca come per zittirsi.
- Scusa.- disse piano.
Lei negò con il capo.
-Non preoccuparti. Garda ho finito il disegno!- Disse voltando il blocco verso di lui.
 
Lavi vide il coniglietto concluso, con una benda sull’occhio destro fin troppo familiare.
Il ragazza scoppiò a ridere.
- Ma come ti è venuto in mente?- asciugo una lacrimuccia che sfuggì all’occhio destro.
- Hai detto che Kanda ti chiama coniglio, così ho pensato di trasformare il disegno in un ritratto!-
- Effettivamente mi somiglia!- disse prendendo il mano il blocco.
- Allora sono doppiamente felice!- disse contenta.
- Perché doppiamente?-
- Perché il disegno di piace e perché ti ho fatto sorridere.- rispose facendogli l’occhiolino.
- Grazie, non avrei dovuto rovinarti la serata…-
- Non avevo niente da fare… mi hai occupato la serata!- disse alzandosi. - Ti spiace se vada dentro un attimo? Vado a prendere qualcosa da bere.-
- No, vai tranquilla.- rispose lui.
 
Lei si allontanò e Lavi cominciò a sfogliare l’album di Kaya.
Vi trovo tantissimi disegni, schizzi e bozze. Paesaggi, animali, ritratti dei ragazzi della sezione scientifica , degli altri Esorcisti, il modello della sua divisa.
Nella pagina prima del coniglio, trovò un proprio ritratto.
Sembrava un primissimo piano, rappresentava solo il suo volto sorridente, con i capelli che gli ricadevano sul volto, arruffati e l'occhio sinistro chiuso.
Sorrise a quella vista.
Fu distratto dall'arrivo di Kaya che tornava con due bicchieri in mano.
- Ho preso qualcosa anche per te! Spero ti piaccia il succo d'arancia, non c'era altro...-
Non appena sollevò lo sguardo, vide Lavi con affiancato al volto il suo disegno, con la stessa espressione sorridente del ritratto.
 
- Ah! Non avresti dovuto vederlo!- Kaya arrossì e tentò di prendergli dalle mani il blocco da disegno, ma fu impedita da i due bicchieri. Lavi ne prese uno, porgendole l'albo.
- Perché non avrei dovuto vederlo? È bello!-
Lei osservò il disegno.
- Ma non è finito...-
- Quando lo finirai me lo fai vedere?- chiese sorridendo.
- Va bene...-
- Senti... ma non è che un po' io ti piaccio?- domandò Lavi con un sorriso sornione sul volto, avvicinandosi di più a lei.
 
Kaya arrossì ancora di più.
- Certo che no! O almeno, mi piace il tuo sorriso...- confessò gonfiando le guance.
- Sai che quando non scalci sei carina?-
- G-Grazie...- balbettò.
Questa volta fu Lavi ad alzarsi.
- Vado a letto.- disse stirandosi la schiena. - Buona notte Kaya, grazie ancora.-
E rientrò alla base, lasciando la ragazza a fissare il ritratto di Lavi nel suo blocco.
 

Angolo Autrice

 
Scusate il MOSTRUOSO ritardo, ma mi sono lasciata prendere la mano (?) :’D
Prometto che riprenderò il ritmo >.< 
Ma pensiamo a questo sudatissimo (?) capitolo! Conosciamo meglio Kaya e la sua labile sanità mentale (?) *si prepara ad essere picchiata* ma in fondo è una brava ragazza u.u E lo vedrete anche voi più avanti!
Comincio a pensare che questa storia sarà infinita… *headshot*
Non credo di avere nient’altro da dire! Perciò grazie a Kaya Bookman Jr_, Ya_mi  ed Elizabeth_la_strega per le recensioni al capitolo precedente!
A presto!
~Chu!
Mitsuki <3
   
 
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