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Autore: FrancySpongy    25/04/2013    1 recensioni
Era un giorno come altri per Amanda,si era svegliata di mal umore come al solito,il cielo era grigio . Era Lunedi 28 Novembre. Faceva freddo e doveva andare a scuola.La città cominciava a svegliarsi e anche i ragazzi che erano con lei nella casa famiglia. Si alzò dal letto e lentamente si avviò verso il bagno. I suoi capelli rossi le ricaddero sulle spalle e i suoi occhi smeraldo erano ancora assonnati. Si lavò la faccia e si diede un’ occhiata allo specchio. Uscì dal bagno,quel giorno era la prima ad averlo usato.Si vesti in fretta.
Genere: Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Era un giorno come altri per Amanda,si era svegliata di mal umore come al solito,il cielo era grigio . Era Lunedi 28 Novembre. Faceva freddo e doveva andare a scuola. La città cominciava a svegliarsi e anche i ragazzi che erano con lei nella casa famiglia. Si alzò dal letto e lentamente si avviò verso il bagno. I suoi capelli rossi le ricaddero sulle spalle e i suoi occhi smeraldo erano ancora assonnati. Si lavò la faccia e si diede un’ occhiata allo specchio. Uscì dal bagno,quel giorno era la prima ad averlo usato.Si vesti in fretta. Mise un maglione a colo alto nero e dei jean un po’ sgualciti. Era una ragazza molto bella,ma per molti era strana. Una ragazza che sta tutto il tempo da sola e non socializza con gli altri è strana. Scese al piano di sotto ed evitò la cucina,non voleva mangiare. Prese il suo zaino dall’ angolo dove erano ammassati tutti quelli degli altri ed uscì silenziosamente. Faceva sempre così,evitava tutto e tutti. A scuola riprese i flusso dei suoi pensieri e per tutte le lezioni rimase distratta. Quando suonò la campanella che annunciava l’ ora di pranzo andò in cortile e rimase lì. Il tempo era brutto ma a lei piaceva stare lì. In quel momento vide un ragazzo dai capelli nerissimi e gli occhi del colore del ghiaccio passarle a fianco con il preside. Non l’ aveva mai visto,doveva essere nuovo . Lui la osservò con le soppraciglia aggrottate. Aveva dei lineamenti delicati ma maschili e aveva un fisico atletico e slanciato. Amanda continuò ad osservarlo fino a quando lui non distolse lo sguardo. Le lezioni del pomeriggio trascorsero come al solito ed il professore di chimica decise di dividere in gruppi i ragazzi per assegnarli un compito. Amanda voleva stare da sola ma non c’era possibilità di scelta. Le toccarono due ragazzi un po’ imbranati ma intelligenti,lei mise in chiaro che avrebbe lavorato da sola e che poi avrebbero presentato il lavoro insieme. I due si guardano in faccia un attimo e poi le fecero spallucce come per dire Fa come vuoi! Amanda era intelligente e anche se non seguiva le lezioni con interesse i suoi voti erano abbastanza alti. Tornò alla casa-famiglia con lo scuola bus. In quella casa erano in 13, e c’erano 6 stanze, una grande soggiorno,un cortile e 4 bagni.Si trovava lì da 2 anni. Non si ricordav niente del suo passato e non voleva essere spedita in una casa per essere “adottata”,perciò era rimasta in quella casa. Nonostante fosse lì da due anni,non aveva socializzato con nessuno. Una volta arrivata a casa aveva iniziato a piovere e tutti quanti in soggiorno. Passò davanti al soggiorno e qualcuno la chiamò da dentro dicendole di entrare perché c’era un annuncio importante.Una volta entrata con sua grande sorpresa trvò il ragazzo che aveva visto a scuola. Si scambiarono degli sguardi studiandosi a vicenda. Amanda si sedette sul divano e l’amministratrice iniziò a parlare.
-Ragazzi,questo è un vostro nuovo compagno,Jack Stanmore,spero gli darete un bel benvenuto…- si interruppe un istante – Amanda,frequenta la tua stessa scuola,quindi spero che lo aiuterai a ambientarsi. Amanda annuì,non l’ avrebbe aiutato. Poi l’ amminastratrice si rivolse ai ragazzi e disse loro che dovevano ospitare Jack in una delle loro stanze. Una volta salita in camera sua,prese il libro di chimica e si occupò della ricerca che aveva assegnato il professore,quando ad un tratto sentì bussare. Non sapeva chi poteva essere perciò disse solo:
-Avanti!-
-Ciao,scusa se ti disturbo ma siccome andiamo nello stesso istituto sono venuto qui per accordarmi con te. A che ora dobbiamo uscire di casa?-
Era seccata,il nuovo arrivato non aveva capito. Tutti quanti in quella casa frequentavano diversi istituti e il nuovo arrivato doveva capitare proprio a lei.Nonostante le parole,il tono di voce e l’ atteggiamento non mostravano insicurezza.
Amanda si sistemò meglio sulla sedia ed incrociò le gambe e comiciò a parlare.
-Forse non hai capito,io sto per conto mio. Tu fai come meglio credi..-
Il ragazzo la osservò per qualche istante e poi si avvicinò lentamente a lei.Si abbassò alla sua altezza.
-Sei proprio come immaginavo… davvero interessante.- Fece un sorriso compiaciuto. Le prese un ciocca dei capelli e la guardò.
Amanda rimase ad osservarlo stordita,avrebbe reagito con chiunque avesse provato a farle una cosa simile ma con lui non ci riusciva. Non aveva le forze. Poi poso il suo sguardo sui soui occhi che erano diventati incredibilmente rossi. Non appena lui se ne accorse si allontanò.
-Ci vediamo domani.- Gli disse con quel sorriso ancora compiaciuto.
Lei lo osservò uscire dalla porta e rimase ancora perplessa. Quel ragazzo l’ aveva stordita e in qualche modo l’ aveva impaurita. Riprese i suoi compiti e dopo essersi fatta una doccia andò a dormire.
La mattina seguente si preparò per andare a scuola,scese le scale ed in silenzio aprì la porta,quando una voce la bloccò.
-Credevo dovessimo andare a scuola insieme?!-
Amanda si voltò scocciata sapeva chi era. Era appena arrivato e già non lo sopportava,nessuno si era mai permesso di prendersi questa confidenza con lei. Lei aprì la porta ed uscì ma affianco aveva il nuovo arrivato.
-Ti do un avviso,appena arriviamo a scuola lasciami stare!-
Lui non le rispose. Continuarono a camminare fino alla fermata del bus. Aspettarono e salirono. Si sedettero in fondo. In 15 minuti arrivarono a scuola. Scesero dal bus e lui le rimase ancora attaccato.Era insopportabile.
-Ti consiglio di controllare le materie che hai e in che classe sei. Ci vediamo a casa . Ciao.-
-Ho scienze alla prima ora e sono in 2 A-
Amanda si stava per adirare,erano anche compagni di classe.Gli fece cenno con la testa di seguirlo e andarono in classe assieme. Lui si mise a fianco a lei.
Le cose andaro avanti per una settimana fino a quando Amanda ormai esasperata,chiese al nuovo arrivato perché insistesse tanto su di lei.Lui per tutta risposta la osservò divertito e le rispose.
-Sei un soggetto interessante… inoltre è il mio compito!-
Amanda lo osservava perplessa.
-Vedi devi sapere che io sono un… un DEMONE. Il mio compito è quello di proteggerti in quanto.. in quanto anche tu sei un demone ed anche una delle mie aspiranti compagne.-
Amanda era rimasta scioccata. Non era riuscita a capire tutta la frase,si era fermata a demone. Le sembrava tutto uno scherzo.Non voleva crederci.
-COSA?-
-Hai sentito bene,sono un demone il mio compito è proteggerti perché anche tu lo sei nonostante non ti sia ancora mostrata nella tua vera natura. Inoltre sei una delle mie aspiranti compagne. Ti trovo interessante. Sono venuto qui per studiarti e proteggerti.-
-Proteggermi da cosa?-
-Da te stessa,tu sei molto potente e la tua aura me lo fa capire eppure tu ti stai controllando. Potresti diventare pericolosa per te stessa. Capisci?-
-Senti,non capisco che cosa dici,penso che tu stia male!-
-Non ti capita mai di sentire voci? Non ti capita di sentirti diversa? Non ti sembra di avere dei poteri?-
-Cosa importa? Sono solo delle mie impressioni.-
-Davvero?-
Si avvicinò lentamente a lei e la baciò.
Amanda si adirò tantissimo e sentì qualcosa scoppiare dentro di lei. Si era adirata. I suoi occhi color smeraldo erano diventati rossi ed  suoi capelli rossi erano diventati più scuri. Aveva iniziato a tirare palle di fuoco e lui le schivava come se niente fosse.
-Che ti avevo detto? Ora mi credi?-
Amanda non ci aveva riflettutto,si era trasformata. In quel momento tornò normale. L’ aveva fatta adirare.
- Non sarebbe stato più semplice trasformarti tu?-
-Non mi avresti creduto,inoltre volevo vedere la tua natura demoniaca. Devo dire che sei molto forte e mi sembra che ti stia ancora controllando. Il consiglio aveva ragione. Sei veramente interessante. Penso che tu potresti essere la mia compagna.-
-Scordatelo, ma che cosa è il consiglio?-
-Vieni da un’ altra parte te lo spiego tornando a casa.-






Nota dell' autrice:Eccomi qua!Spero che la mia storia vi piaccia,fatemi sapere vi aspetto:)  
  
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