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Autore: Yasha 26    25/04/2013    9 recensioni
Tutti desiderano avere una bella vita!
Con una bella casa, un bel lavoro, una bella famiglia, dei bambini splendidi, e una moglie meravigliosa che ami e ti ama più della propria vita!
Ed io sono stato fortunato avendo tutto questo, da quando dieci anni fa ho incontrato lei, mia moglie…la madre dei miei figli.
La donna più straordinaria che abbia mai conosciuto.
Ma come per ogni cosa bella, anche la nostra felicità sembra destinata a finire.
Lei è entrata in una profonda depressione.
Soprattutto quando la gente che ti conosce ti addita come una persona spregevole, che brucerà all’inferno per via della vita impura e immorale che conduci.
Ormai questa è la nostra vita da più di un anno.
Ma io combatterò per lei…lei mia moglie, lei madre dei miei figli, lei Kagome…mia sorella!
STORIA IN REVISIONE
Genere: Drammatico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Inuyasha, Kagome | Coppie: Inuyasha/Kagome
Note: AU, OOC | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
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Osaka, 29 Aprile 1985
 
 
 
Un ragazzo faceva tranquillamente jogging correndo per le vie alberate di un parco, quando all’improvviso sentì il pianto incessante di un neonato.
Incuriosito dal suo disperato vagito, si incamminò verso la direzione in cui gli parve provenissero quelle piccole urla di richiamo.
Si fermò di fronte un cespuglio "é lì dietro di sicuro" pensò il ragazzo.
Scostando il fogliame, però, non vi trovò un neonato, bensì due!
Erano avvolti in una semplice copertina verde, sporchi di terra e di foglie.
Uno dei neonati indossava una tutina rosa, era lui a strillare.
L’altro, che apparentemente sembrava dormisse, indossava la stessa tutina, però di colore azzurra.
-Siete due gemelli? Un maschietto e una femminuccia. Ma chi ha avuto il coraggio di abbandonarvi qui? Poverini! Ma adesso che faccio?-      si chiese il ragazzo
Ci pensò un po’ su, poi decise di prendere quei due fagottini tra le braccia e portarli in ospedale.
Avrebbe preferito chiamare la polizia prima, ma il cielo cominciava ad annuvolarsi. Chiaro segno dell’avvicinarsi di un’ acquazzone.
Prese per prima la bambina, che appena fu in braccio al ragazzo smise di piangere.
Poi prese anche il maschietto, ma notò subito che qualcosa non andava.
Era molto caldo, scottava. Doveva avere la febbre alta.
Senza esitare oltre li portò di corsa in ospedale.
Da quel giorno in poi le strade dei due gemellini si sarebbero divise……
 
 
 
 
Tokyo,  27 Aprile 2003
 
 
-InuYasha tesoro, anche se ancora mancano due giorni al tuo compleanno… questo è il nostro regalo per i tuoi diciotto anni! Non riusciamo ad aspettare il 29.-    dice euforica mia mamma
-Delle chiavi? Che dovrei farci mamma?-     chiedo osservando il mazzo sventolato davanti i miei occhi
-Serve ad aprire quella figliolo!-      mi indica mio padre, puntando l’indice per strada
Sta indicando un’auto sportiva nera. Aspetta un attimo….
-Dici…la macchina papà? Non vorrai dire che…-       chiedo esitante e col cuore in gola
-Quella è la tua auto figlio mio!-      risponde mia madre sorridendomi
-Waaahhh  grazie mamma! Grazie papà! Vi adoro! Siete i migliori genitori del mondo!-      urlo a squarciagola, abbracciandoli e poi correndo verso “la mia auto”
Che bella frase! La mia auto!
La utilizzerò spesso credo.
-Però mi raccomando InuYasha…prudenza! Lo sai.-
-Sì papà, stai tranquillo. Sai che non sono un irresponsabile.-
-Lo sappiamo caro, per questo te l’abbiamo regalata.-      spiega mia madre
 
Dopo altre mille raccomandazioni di mio padre salgo in auto e sfreccio per le strade, godendomi il suono del motore della mia auto. Un suono celestiale!
E’ bello essere figlio di un imprenditore facoltoso.
Sono stato fortunato due volte ad averli come genitori!
La prima, perché sono due persone magnifiche, degli ottimi genitori che sanno comprendere ed ascoltare.
La seconda è perché sono ricchi!
Pensare che avrei potuto avere un destino diverso mi rattrista molto a volte.
Ricordo ancora il giorno del mio quarto compleanno, in quell’orfanotrofio triste, buio, dove il personale che ci lavorava era sempre freddo e distaccato.
Poi vidi apparire loro…i Signori Taisho.
Una donna bellissima con un portamento regale ed aggraziato come una Dea, ed un uomo alto ed elegante, che sprigionava calore e protezione anche da chilometri di distanza.
Questa era l’immagine che ebbi di loro due il giorno in cui vennero a prendermi, dicendo che da quel giorno in poi sarebbero stati la mia mamma e il mio papà.
Vivo con loro da quattordici anni, e devo dire che non ho mai rimpianto un singolo giorno come loro figlio.
Li amo e mi amano. Per questo sono stato fortunato.
E poi il fatto di essere benestanti è una fortuna in più.
 
Adesso passo da Miroku e gli faccio vedere la mia auto. Ci rimarrà secco di sicuro!
Oggi è il suo compleanno, e anche se i suoi genitori sono ricchi dubito gli regalerebbero mai un' auto, con tutti i suoi vizi… no di certo!
Peccato che proprio in questo bel giorno i Kami abbiano deciso di abbandonarmi, togliendomi la fortuna di cui dispongo.
Arrivato vicino un viale alberato, nei pressi di un tempio, una ragazzina attraversa la strada sbucandomi all’improvviso davanti.
Per fortuna freno appena in tempo per non metterla sotto.
Lei è imbambolata come una stupida davanti l’auto a fissarmi.
Santissimi Kami…mi ha tolto anni di vita dalla paura!
-Ma dico…sei scema o cieca? Ti sembra il modo di attraversare la strada questo? Sei un’incosciente!-     le urlo contro, incavolato nero dopo essere sceso dall’auto
Lei però non parla, mi fissa solamente con gli occhi spalancati.
-Ehi ci sei?-      le chiedo agitandole la mano davanti gli occhi
Ma lei non emette un suono.
L’unico segno di vita che da è una lacrima che le scende solitaria lungo il viso.
Deve essere rimasta traumatizzata dalla paura di essere quasi investita.
-Stai bene?-       le chiedo più dolcemente
Non so il perché ma vedere quella lacrima mi ha fatto male.
Lei per tutta risposta scoppia in un pianto nervoso, pieno di singhiozzi, balbettando ogni tanto un “scusa”.
-Dai calmati, stai bene no? Non c’è motivo per fare così. La prossima volta però è meglio tu stia più attenta ok?-      le dico dopo che si è calmata un po’
-Sì…scusami davvero, non volevo! Il fatto è che il mio gatto è scappato e io lo stavo inseguendo. Mi spiace averti creato problemi! Ho avuto davvero paura…-
-Tranquilla, l’importante che tu non ti sia fatta niente. Ora scusa ma devo andare. Mi raccomando, la prossima volta guarda quando attraversi!-     le dico rientrando in macchina, vedendola annuire
 
Arrivato a casa del mio amico…
-Accidenti InuYasha! E’ bellissima!-     esclama con occhi pieni di stupore
-Lo so. E’ la mia auto! Che bel suono questa frese eh?-
-Caspita che vanitoso! Spero che anche i miei oggi me ne regalino una…-      dice spegnendo tutta la sua euforia in un secondo, come se avesse esaurito le pile
-Conoscendoti non credo! Sanno che uso ne faresti.-
-Ah sì? E quale?-
-Ci andresti a donne! Ovvio no? Sei un vero maniaco!-
-Ma non è vero! E poi da quando ho conosciuto quella ragazza di cui ti ho parlato sono cambiato!-      dichiara sicuro
-Mmmmh…mi chiedo se questa fantomatica ragazza abbia tutte le rotelle al loro posto.-
-Grazie amico! Vedo che hai molta considerazione per me!-      si lamenta lui
-Che altro ci si potrebbe aspettare da una ragazza che sta con un maniaco come te, scusa? O forse è talmente racchia che ci sta perché non ne trova altri?-
-E’ una ragazza bellissima invece! E te ne accorgerai stasera alla mia festa!-
-Ok vedremo…ora vado. Ho un po’ da studiare. Ci si vede stasera amico! E auguri!-
-Grazie, a dopo. E non guidare come tuo solito, da folle! I tuoi non lo sanno, ma sei un pericolo quando sali su un' auto.-
-Non preoccuparti di questo. Non ho mai fatto un incidente. E lo dimostra anche la prontezza di riflessi avuta poco fa!-
-Perché, cosa è successo?-
-Una ragazza mi è passata davanti tagliandomi la strada. Stavo per metterla sotto. Per fortuna ho frenato giusto in tempo.-
-Caspita…ti è andata bene! E com’era? Carina, bella, brutta, passabile…-
-Miroku!-
-Eh su dai, anche tu sei un uomo in fin dei conti! Gli occhi ce li hai pure tu no?-
-Che noioso che sei! Comunque era davvero una bella ragazza. Bel fisico, snella con forme al punto giusto, occhi color blu intenso, lunghi capelli neri…-       sì in effetti era molto bella
-Occhi blu e lunghi capelli neri? Un po’ come te direi!-      dice ridendo e prendendomi in giro
-Se cominci di nuovo con la storia della lunghezza dei miei capelli ti uccido, capito?-
-Ok ok non dico più nulla!-
Fin da bambino ho sempre tenuto i capelli lunghi…e quello stupido tutte le volte mi prendeva in giro dicendo che visto da dietro sembravo una femmina.
Se ricomincia come quando avevamo otto anni lo lancio giù dalla Tokyo Tower!
Ritornato a casa, mi guardo un secondo allo specchio e ripenso alle parole di Miroku…occhi blu e capelli lunghi e neri come i miei…
Sì in effetti è vero, un po’ mi somiglia.
Chissà se la rivedrò mai…
 
 
                                               **************************************************
 
 
Che paura ho avuto!
Stavo quasi per finire sotto un'auto. Se quel ragazzo non avesse frenato in tempo, tra due giorni invece del mio compleanno festeggeremmo il mio funerale!
Sono viva per miracolo. Grazie Kami della fortuna e della provvidenza!
Alla fine Buyo, il mio gatto, era ritornato da solo a casa…e io che l’ho cercato tutto il pomeriggio.
Stasera vado ad una festa con la mia amica Sango.
E’ il compleanno del suo ragazzo e ha voluto che ci venissi anche io per presentarmelo.
All’inizio ne parlava malissimo. Lo odiava quasi. Diceva che ogni scusa era buona per palparla, ma alla fine si è scoperto essere un ragazzo dal cuore dolce, e lei se n’è innamorata.
Tra un po’ viene qui a casa mia per truccarmi e sistemarmi.
Dice che sono sempre troppo acqua e sapone e che i ragazzi apprezzano di più le ragazze ben curate.
Non so il perché ma la sua mi sembrava una velata offesa per dirmi che sono un po’ rozza, forse è anche vero, ma non sono mai stata una di quelle bamboline tutto trucco e poco cervello, sempre agghindate come alberi di natale tutto l’anno.
Io sono semplice e mi vado bene così come sono. Chi non mi ama non mi merita! Questo diceva sempre il mio defunto papà!
Mi manca tanto…è stato davvero un ottimo padre. Non avrei potuto sperare di meglio.
Peccato che il destino abbia deciso di togliermelo prematuramente, di nuovo!
Perché dico di nuovo? Perché sono stata abbandonata appena nata in un parco, quindi avevo perso sia la mia mamma che il mio papà. Ero orfana.
Pochi giorni dopo però, venni adottata da una giovane coppia che non riusciva ad avere figli.
Fino ai miei sei anni non sapevo nulla. Fu in quel periodo che i miei genitori mi dissero di non essere la loro figlia naturale ma che mi avevano adottata quando avevo circa un mese.
Fu un trauma per me.
Loro non erano la mia mamma e il mio papà.
Quelli veri mi avevano rifiutata abbandonandomi come spazzatura. Non contavo niente per loro!
Per tirarmi su mio padre adottivo mi diceva sempre : “Kagome, chi non ti ama non ti merita! Ma se trovi qualcuno che ti ama per come sei, tienitelo stretto per tutta la vita! Sia esso un uomo, un’amica o un fedele animale! L’amore è un tesoro prezioso, ricordalo!”
Ed io ricorderò sempre quel prezioso insegnamento.
Poco a poco mi ripresi dimenticando di essere stata abbandonata.
Non mi importava più, perché io avevo una nuova famiglia adesso, una famiglia che mi aveva scelta per la vita!
Vivo nel tempio di famiglia con mia mamma, mio nonno e mio fratello.
Eh sì, mio fratello! Perché pochi anni dopo avermi adottata i miei genitori scoprirono di aspettare un figlio.
Fu una benedizione per loro. E anche per me.
Al contrario di ciò che si potrebbe pensare fui molto felice di questo nuovo arrivo.
Non mi sentii messa da parte e non fui per niente gelosa del mio fratellino, anzi, l’ho amato fin da subito.
Purtroppo al contrario mio, mio fratello Sota non ricorda nulla di nostro padre, era ancora piccolo quando morì, e la cosa lo fa soffrire molto. Ma io cerco di viziarlo e coccolarlo come posso.
 
-Allora Kagome hai deciso che metterti?-    mi chiede Sango preparando il necessario per il trucco
-Sì, metterò quel vestito verde e bianco che vedi sul letto.-
-Bene, allora trucco verde!-      dice lei prendendo una trousse e dei pennelli
Trucco verde????????
-Sango, non mi concerai mica come un clown, vero?-     domando preoccupata
-Ma no tranquilla! Sarai bellissima non ti preoccupare.-      mi rassicura lei
-Speriamo!-
 
-Fatto! Allora che ne dici?-
Mi guardo allo specchio e vedo un viso più colorito, delle ciglia più lunghe e folte, labbra più carnose e un leggero velo di colore verde che fa risaltare gli occhi…
-Wow…ma sono davvero io Sango?-     domando stupita di quanto sia diventata carina
-Certo che sì! Ti piaci?-    mi chiede lei
-Tantissimo!-
-Bene ne sono felice. Visto che non bisogna per forza mettersi un chilo di trucco? Basta solo esaltare la già naturale bellezza con qualche piccolo trucchetto! Niente di più. Ora metti il vestito e andiamo.-
-Sììì subito!-
Arrivate alla festa di questo fantomatico ragazzo, che a quanto vedo è ricco sfondato accidenti, Sango mi lascia da sola per cercare questo Miroku.
Mi guardo un po’ intorno notando il lussuoso arredamento, quando all’improvviso mi sento dare una pacca sul sedere. Urlo e mi giro dando uno schiaffo a chi mi ha toccata.
E’ un bel ragazzo col codino.
-Brutto maniaco come ti permetti di toccarmi?-        sbraito furiosa attirando l’attenzione di tutti, che con mio enorme stupore sembrano poi indifferenti al mio urlo e a cosa lo ha provocato, infatti ritornano a chiacchierare come se niente fosse ignorandomi.
Che gente! Un aiuto ad una ragazza in difficoltà no eh?
-Ciao bella donzella…hai bisogno di aiuto? Non ci conosciamo mi pare…piacere io sono Mi….-
-Non mi interessa chi sei! Come ti sei permesso di toccarmi il fondoschiena, depravato?-      lo interrompo furiosa
-Oh mia dolce fanciulla, hai frainteso. Io non sono un maniaco!-      dice lui afferrandomi la mano e baciandomela
-Ehi, molla la mano!-       gli urlo dandogli un colpo di borsetta sulla tasta
-Ahi che male! Ma hai il piombo dentro quella borsetta?-     mi domanda massaggiandosi il bernoccolo
-Miroku che accidenti fai? Stai importunando un’altra ragazza?-        interviene un ragazzo con un bicchiere in mano, raggiungendoci
Io guardo lui e lui guarda me, poi…
 
<< TU!!!! >>     urliamo all’unisono, indicandoci con l’indice


 
 
 
 
 
 
 
La storia sembra esservi piaciuta ^_^ meno male…quindi eccovi il secondo capitolo ^_^
Baci baci e grazie delle belle recensioni che mi lasciate <3 <3 <3 <3 <3 mi fate così felice *_____*
Faby <3 <3 <3 

   
 
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