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Autore: Scarlett Carson    25/04/2013    4 recensioni
(In revisione si Wattpad) Ciao a tutti! Ecco a voi una storia tutta mia. Ottavia è un essere umano con una famiglia ed era felice, finché un brutto giorno, non le accade qualcosa che cambierà tutta la sua vita e la sconvolgerà in un modo che nemmeno lei avrebbe mai immaginato.
spero vi piaccia ;)
Genere: Fantasy, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Saga: La Ragazza Immortale'
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Capitolo 11. Arti marziali assassine egizie.

 

Le arti marziali assassine egizie, mi spiegò, erano una tecnica di combattimento molto usata da loro, specialmente da soldati, reali come lui e anche molte donne.

Come aveva detto, i movimenti erano fluidi ed eleganti ma anche molto letali se usati con la giusta forza.

Io non sapevo ancora come sarebbe stato questo allenamento, come lo aveva definito lui, ma a giudicare da quel poco che mi aveva detto, non sarebbe stato una passeggiata, in tutti i sensi.

Ma prima di iniziare,” disse, “vorrei capire come te la cavi in generale con la difesa. Giusto per farmi un'idea. Quindi preparati a difenderti, perchè come ti ho detto, non sarò clemente.” vidi una luce strana nei suoi occhi alla pronuncia di quell'ultima parola, quasi come se avesse acceso una sua passione.

Si mise in posizione di attacco, lo sapevo perchè papà lo faceva sempre quando cacciava un animale feroce, io a stento riuscivo a difendermi da papà quando giocavamo figuriamo con lui!

Io, per quanto ridicola possa essere sembrata, mi misi a mia volta in posizione di attacco, anche se, sapevo già, non sarei mai arrivata a tanto.

Si lanciò all'attacco senza alcun preavviso, era velocissimo. Mi scagliava pugni e calci cono rapidità, ogni affondo era difficile da evitare, tant'è che mi buttavo spesso a terra rotolando per sfuggirgli. Dopo pochi minuti avevo già il fiatone, ma lui sembrava non stancarsi mai, continuava sempre più veloce; mi sembrava che ad ogni attacco sembrava rafforzarsi. Si vedeva che amava combattere e molto perchè quella luce negli occhi che avevo intravisto all'inizio sembrava ora forte e luminosa, i suoi occhi scuri quasi brillavano di luce propria.

Si fermò un momento, quasi per riprendere fiato, ma non lo faceva per lui, lo faceva per me, credo. Avevo capito che ero ormai al limite. Allora mi accorsi che tutti i presenti si erano fermati a vedere l'immensa figuraccia che avevo fatto, bisbigliavano tutti tra loro, e non ci tenevo a sapere cosa si stessero dicendo tutti, sapevo che era riferito a me, ma non andai oltre col pensiero.

Be non te la cavi male devo ammetterlo. Hai schivato tutti i miei colpi” disse il principe.

Sta scherzando, vero? È stato difficilissimo schivare tutti i suoi colpi! A stento li avevo visti, quanto erano stati veloci; era agilissimo, se non si fosse fermato, non so quanto avrei resistito ancora.

Dovevo ringraziale la mia buona stella e il fatto che mio padre mi avesse un minimo insegnato a schivare gli attacchi di bestie feroci.

Ma” proseguì lui “non basta. Devi migliorare se vuoi difenderti come il sottoscritto. Quindi per oggi, continuiamo ancora un po', ma non iniziamo la lezione vera e propria, quella la rimando a domani a questo punto. Per adesso voglio divertirmi un po', era da tanto che qualcuno mi dava del filo da torcere.” sgranai gli occhi, non seppi se per il terrore o per il fatto che avremmo continuato. Forse entrambi i motivi.

Intanto lui, con tutta tranquillità, si stava sfilando il suo bellissimo mantello viola facendolo cadere dolcemente a terra. Si rimise in posizione d'attacco e, dalla posizione, sembrava intenzionato a fare sul serio.

Se prima mi era andata di fortuna, adesso non so quanto mi ci sarebbe voluto prima di essere colpita. Mi rimisi anche io in posizione e, appena in tempo, lo notai lanciarsi verso di me.

Lo vidi che, appena fu abbastanza vicino a me. Tese il braccio destro per sferrarmi un pugno, istintivamente mi abbassai e cercai di alzarmi alla sua sinistra. Non feci in tempo a rialzarmi che già era pronta a sferrarmi un nuovo pugno col braccio sinistro; vedendolo arrivare, mi scagliai ancora di più alla sua sinistra, trovandomi alle sue spalle. Quasi subito dopo aver fallito l'affondo, lui si voltò nella mia direzione e si abbassò velocemente, intuì solo dopo che intendeva farmi lo sgambetto e, vedendolo arrivare, saltai appena in tempo; ma lui si rialzò subito dopo e tentò di colpirmi con un calcio che, non sapendo che fare, lo schivai rotolando per terra, allontanandomi il più possibile da lui.

Sei brava, ma a me sembra che tu stia scappando, non ti stai difendendo per niente. È come se stessi scappando dal tuo cacciatore.” disse con tono molto serio, a stento lo riconoscevo.

Ero troppo stanca per controbattere, preferivo conservare il poco fiato che mi rimaneva per continuare a schivare i suoi attacchi, che si facevano man mano sempre più veloci e pericolosi.

Potete tornare ai vostri allenamenti voi altri, non c'è niente da vedere qui.” disse lui, rivolto alle altre persone che si erano fermate a guardare il mio disperato modo di schivare i colpi del principe. E così fece, in un batter d'occhio tornarono ai loro allenamenti.

Tornò su di me, tornando di nuovo all'attacco, ma stavolta fu meno prevedibile rispetto a prima: invece di tendermi il solito destro, si fermò un momento prima di colpirmi e, con un movimento fluido e veloce, dal basso verso l'alto, mi tirò un calcio, che evitai, per fortuna ancora non seppi come, scostandomi leggermente all'indietro.

Ma subito continuò l'attacco che non vidi altra soluzione se non parare il suo calcio, sferrato con la stessa gamba che aveva usato un attimo prima, con gli avambracci. Resistetti ben poco, e mi accorsi di quanto fossero forti i suoi colpi, se li avessi presi tutti, probabilmente, mi avrebbe uccisa; venni scaraventata, dalla forza del suo calcio, all'indietro, riuscendo a rialzarmi subito. Peccato che lui fosse già a pochi centimetri dal mio viso e, con un movimento veloce, come solo lui poteva fare, mi ritrovai nella stessa posizione imbarazzante di qualche giorno prima.

Con la differenza che le mie braccia erano bloccate insieme stretta dalle sue mani, sopra la mia testa e le gambe bloccate dai suoi piedi che mi tenevano ferma.

La corsa è finita. Non puoi più scappare.” disse.

Tentai di liberarmi ma invano, la sua presa era troppo forte per me.

Si così, avanti. Prova a liberarti. Tanto non ci riuscirai” a quanto pare si era accorto del mio scarso quanto inutile tentativo di scrollarmelo di dosso.

Non avresti dovuto farmi arrabbiare così! Dovevi dirmi subito quello che ti era successo!” sbottò all'improvviso.

Allora, adirata anche io, trovai la forza e mi trovai sopra di lui, capovolgendo la situazione.

Non mi è successo nulla di grave!” sbottai anche io. Mi suonava come una lite.

Non lo trattenni molto a lungo infatti, non gli ci volle molta fatica per tornare al punto di prima.

Avrebbe potuto ucciderti nel sonno e nemmeno tu ne io, che ero a pochi passi da te, ce ne saremmo accorti!”

Di nuovo, mi ritrai sopra di lui.

Ma non è successo!” dissi; si mi sa che stavamo proprio litigando.

Ancora più adirato, glielo lessi negli occhi, capovolgette la situazione a suo vantaggio.

Hai idea di come ci sia rimasto quando lo hai detto? Hai idea di quanto mi abbia fatto preoccupare?” disse urlando. Sentì l'eco della sua voce per tutta la stanza, non c'era più nessuno li, solo noi due, a litigare. Come eravamo arrivati a questo?

Mi calmai a quelle parole dette più per disperazione che per rabbia. I suoi capelli neri ricoprivano il suo sguardo, non saprei mai dire come mi stesse guardando in quel momento: con rabbia? Con severità? Con disperazione? Con preoccupazione?

Si lasciò andare finendomi addosso, la sua testa nell'incavo del mio collo, la presa iniziava ad ammorbidirsi.

Scusami” dissi sottovoce, di modo che solo lui fosse testimone delle mie parole “non ti nasconderò più una cosa del genere”.

Mi avevi promesso che mi avresti sempre detto quello che ti sarebbe successo, d'ora in poi mantieni quella promessa.”.

Si.” dissi solo.

Da stasera dormirai nella mia stessa stanza, quindi mi assicurerò di persona che non ti accada più una cosa simile.”.

A quelle parole il mio stomaco fece una capriola, e sentivo le guance colorarsi di un rosso più intenso dei miei capelli.

Senza accorgermene, eravamo l'uno di fronte all'altra adesso. I nostri visi molto vicini, quasi si toccavano; potevo sentire il suo respiro caldo su di me.

Lo vedevo avvicinarsi lentamente, la sua fronte contro la mia. Chiusi gli occhi perchè mi sentivo troppo in imbarazzo: era la stessa situazione di qualche giorno prima.

Sta per succedere di nuovo? Adesso che faccio?” pensai tra me, sempre più agitata.

Ma non successe nulla, lo sentì allontanarsi, e aprì gli occhi.

Lo vidi sorridermi, mi tese la mano, la afferrai e mi aiutò ad alzarmi.

Continuando a tenermi per mano, andammo verso l'uscita della stanza, strada facendo lui raccolse da terra il suo mantello, e senza perdere il contatto con la mia mano, se lo rimise sulle spalle e uscimmo, senza dirci più una parola.

 

Era ora di cena e ci ritrovammo, come sempre, tutti riuniti a tavola.

Ormai stavo imparando a mangiare da sola con quelle posate che servivano per prendere il cibo, stavo migliorando, dovevo ammetterlo.

Allora figlio, come sono andati gli allenamenti con la nostra Ottavia?” disse il Faraone.

Allenamenti?” disse Isis ad un tratto.

Ma Yami, mi avevi detto che avevi da fare? Intendevi questo?” chiese lei.

Essendo seduta tra loro due, mi feci piccola piccola di modo che passassi inosservata e loro potessero parlare senza avere la mia testa in mezzo a loro e, soprattutto, non essere notata.

Si esatto, era proprio questo. Ho saputo che lei ha avuto uno spiacevole incontro e quindi la aiuto per difendersi in un futuro.” disse lui raggiante.

Non capivo come facesse a cambiare umore tanto facilmente, ormai i suoi cambiamenti improvvisi d'umore, mi stavano facendo venire il mal di testa.

Perchè non lo hai detto? Potevo assistere anche io, visto che anche io con lei ho avuto una spiacevole sorpresa.” disse lei.

Ma tu ti sai già difendere; tempo fa se la memoria non mi inganna, ti ho insegnato ad usare una spada!”.

Aveva insegnato anche ad Isis a difendersi? Con una spada? Non saprei dire per quale oscuro motivo, mi sentì il cuore sobbalzare, come se gli fosse stato fatto un torto.

Lei non rispose, continuò, invece, il suo pasto, lo stesso feci anche io.

Allora, come sono andati?” disse per riprendere il discorso, Nefer.

Oh, molto bene, non credevo fosse così brava. Credo che imparerà molto in fretta.” disse soddisfatto.

Bene, sono contento.” disse il faraone. “Dimmi, Ottavia, hai mai ricevuto insegnamenti di arti marziali, come ha iniziato a fare oggi Yami?” mi chiese.

Be ecco, ” iniziai imbarazzata, era strano parlare con lui, mi sentivo sempre in soggezione.

Diciamo più o meno, a volte accompagnavo mio padre a cacciare la selvaggina. Lui mi ha insegnato come fare contro un animale selvatico, non contro un'altra persona.” dissi solo.

Mi venne in mente io e mio padre che giocavamo a fare la lotta, lui faceva l'orso cattivo, io la povera ragazza indifesa che cercava di sfuggirgli, inutilmente, perchè mi catturava sempre.

Un profondo alone di malinconia mi pervase, mentre ascoltavo distrattamente i discorsi altrui.

Bè allora, Yami ti tocca metà del lavoro” disse il faraone.

C'è ancora tanto lavoro” disse lui.

Ehi, voglio assistere anche io!” si lamentò Isis “Cosa gli insegni? La spada? Posso aiutarla anche io!”

No le insegno le arti marziali assassine” disse Yami, seccato.

Cosa? A me non le hai mai volute insegnare! Perchè a lei si? Anche io le voglio imparare!”.

Ci va coordinazione, una cosa che non hai. Basta vederti maneggiare la spada per capirlo. A stento hai imparato quella.”

Cosa? Non puoi dirmi una cosa simile, Yami. Sei un gran maleducato!”.

Non sono maleducato, solo sincero.”.

Sei spregevole!”.

Non stavo più seguendo ormai, ero persa nei miei pensieri. Ripensavo alla mia vita come era fino a qualche giorno fa, e di come fosse cambiata in pochissimi giorni.

Sentivo le loro voci parlare a pochi centimetri da me, ma senza sapere cosa dicessero. Ero come incantata, era come se non fossi più li.

Ero persa nel flusso inarrestabile dei miei pensieri, che si facevano sempre più vorticosi ma sempre più nitidi.

Rividi tutto quello che era successo in quest'ultimo periodo, prima di scoprire di essermi trovata in Egitto, venduta al figlio del faraone per 20 monete d'oro.

Ottavia, tutto bene?” mi chiese all'improvviso Nefer, sfiorandomi il braccio. Quel leggero contatto mi aveva portato alla realtà, allontanandomi dal mio passato.

Sentii di nuovo chiare le voci di Yami e Isis litigare sul fatto che mi stava allenando e aveva disdetto per oggi pomeriggio, e che voleva essere anche lei presente. Per fortuna che non lo era stato oggi! Senno chi le avrebbe spiegato quello che era successo? Ma se ci fosse stata non sarebbe successo nulla, ed io non sapevo che era un bene oppure no.

Si tutto bene” risposi a bassa voce a Nefer, che subito mi rivolse un sorriso incantevole.

La smettete voi due?” disse Nefer, seria.

State urlando nelle orecchie di questa povera ragazza!” disse indicandomi.

E io non potei fare a meno di rivolgere un sorriso ad entrambi.

E, loro due, dopo essere arrossiti per quello che era successo, dissero “Scusa!” all'unisono.

 

Era di nuovo ora di andare a dormire, e invece di andare nella mia stanza, Yami mi fece svoltare per la sua, molto più lussuosa e grande. L'avevo vista il primo giorno che ero arrivata.

Ti avevo detto che questa sarebbe stata la tua nuova stanza!”

Ed io che speravo invano che lo scordassi!”.

Ripensai dunque, che non era un bene che noi due fossimo soli nella sua camera, dopo gli ultimi avvenimenti! “Povera me! Che succederà adesso?” mi chiesi.

Mi voltai verso di lui che, in tutta risposta, mi rivolse un sorriso smagliante, che per me, non solo era bellissimo, ma non sapevo cosa mi volesse dire ogni volta che me lo rivolgeva.




Ciao a tutti ;)
Finalmente sembra che mi sia sboccata su questa storia ;)
Allora che ne dite di questo capitolo? ;) Come lo avete trovato? su su, voglio sapere tutte le vostre impressioni ;)
e su cosa pensate accadrà dopo xD (si lo so, sono molto monotona XD) 
Spero di postare il prossimo al più presto, per ora mi limito ad andare avanti a scriverlo ;) 
Grazie a chi ha agggiunto la storia tra i preferiti e chi tra le ricordare/seguite ;) 
Thank you so much!! XD
Grazie anche a chi ha recensito tutti i capitoli fino ad adesso ;) ;) 
Spero possiate continuare a farlo ;) 
Alla prossima
Kiss Kiss
Shana

  
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