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Autore: giadacolfer    25/04/2013    3 recensioni
Nonostante il bacio in "Original Song" sia stupendo, ci sono milioni di modi in cui Kurt e Blaine avrebbero potuto condividere il loro primo bacio. Raccolta di oltre 230 one-shots sul primo Kliss
Genere: Comico, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaine Anderson, Kurt Hummel, Warblers/Usignoli | Coppie: Blaine/Kurt
Note: Raccolta, Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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Roses are red
Violets are blue
Ari, you’re my soulmate
and I love you

Volo

 

"Warblers! Ascoltate!"

Il gruppo di ragazzi esausti sparsi per la sala d’attesa dell’aeroporto interruppe con riluttanza il suo chiacchiericcio e si voltò verso degli egualmente stremati Wes e David. “Sono stati tre giorni di performance e di soggiorno meravigliosi e congratulazioni vivissime a tutti, abbiamo reso la Dalton orgogliosa di noi. Il volo per Port Columbus è di cinque ore,” Wes fece una pausa per permettere al grugnito di protesta collettivo di essere udito, apparentemente tentato di unirsi a sua volta al coro, poi proseguì. “Suppongo che tutti abbiate i vostri biglietti e i passaporti, in caso contrario resterete qui perché non ho intenzione di accorrere in vostro aiuto. Sì, Thad, i tuoi li abbiamo noi. Non preoccuparti.” Wes rivolse un’occhiata severa al Warbler imbarazzato che aveva la mano a mezz’aria.

Kurt sospirò, scuotendo delicatamente la spalla di Blaine e invidiando al suo ragazzo la capacità di addormentarsi ovunque. Era così carino, raggomitolato contro la sua spalla, ma doveva fargli attraversare il controllo doganale prima che perdessero il volo. “Blaine,” gli sussurrò nell’orecchio, sorridendo quando il ragazzo socchiuse una palpebra e alzò lo sguardo su di lui strizzando gli occhi.

“Siamo arrivati?” 

Kurt ridacchiò, scrollandolo dolcemente dalla sua spalla. “No, dobbiamo attraversare il controllo di sicurezza. Poi possiamo salire sull’aereo e tu puoi tornare a dormire.”

"Mm. M’kay." Blaine sbadigliò prima di alzarsi e afferrare il suo borsone. Gli altri Warblers stavano già attraversando il gate della sicurezza con i loro bagagli a mano quando Kurt e Blaine li raggiunsero, il primo sorreggendo il secondo per il gomito per evitare che inciampasse sui suoi piedi.

Per miracolo l’intero gruppo riuscì a superare il controllo senza far scattare alcun allarme o farsi confiscare alcunché. Probabilmente era dovuto al fatto che Wes aveva dichiarato che avrebbe di buon grado cacciato fuori a calci dai Warblers chiunque avesse provocato qualche ritardo – voleva tornare a casa tanto quanto loro. Per quanto esibirsi a Los Angeles fosse stata un’esperienza fantastica, tutti erano stanchi morti e la Dalton li avrebbe riattesi a lezione lunedì – era già tanto se erano riusciti ad ottenere tre giorni di permesso per l’esibizione. Nessun altro club scolastico avrebbe mai ricevuto un’opportunità del genere ma, dato che lo zio di David era un prestigioso ex-alunno ed era anche straricco, la scuola aveva concordato sul fatto che lasciar esibire i Warblers al suo matrimonio sarebbe stato un onore per l’istituto e dunque accordato il permesso ai ragazzi.

Kurt trascinò Blaine verso il loro gate e lo fece sedere. “Vado a prendere qualcosa da mangiare, vuoi niente?”

"Mmh... qualsiasi cosa scegli tu. Grazie, cucciolo.” Gli occhi di Blaine erano già mezzi socchiusi, per cui il ragazzo non colse l’espressione causata da quell’ultima parola sul viso di Kurt. Questi si voltò e si diresse verso il bar cercando di trattenere un sorriso ebete. Era la prima volta che uno dei due si rivolgeva all’altro con un vezzeggiativo. Kurt li aveva sempre trovati cliché esageratamente sdolcinati e una perdita d tempo e... oh, al diavolo, li amava. Era ovvio.

Fermandosi ad una paninoteca, Kurt ordinò il solito per sé e per Blaine, sorridendo del fatto che sapeva esattamente ciò che l’altro prendeva abitualmente, e si diresse nuovamente verso il gate, sorpreso di trovare il suo ragazzo sveglio e nell’atto di sfogliare una rivista. Blaine sembrava ancora stanco morto e lui era consapevole di non essere in condizioni tanto migliori, ma non riuscì a non sorridere a lui, che era splendido nonostante tutto. Dopo esserglisi seduto accanto, Kurt gli passò il panino e addentò il suo. Mangiarono in relativo silenzio, cercando di ignorare il resto dei Warblers che stava generando un caos come conseguenza alla stanchezza.


"...A tutti i passeggeri di prima classe su questo volo, prego dirigersi ora verso il gate d’imbarco.”

Kurt e Blaine afferrarono i loro bagagli e si alzarono in piedi, fra i borbottii e le occhiatacce del resto dei Warblers. Il viaggio era stato organizzato a settembre e tutti i biglietti del gruppo erano stati pagati per gentile concessione dello zio di David. Come succedeva spesso con un coro, però, due nuovi membri si erano uniti al gruppo e quando si era avvicinato il momento di partire e sebbene non volessero lasciare indietro nessuno, David non se l’era sentita di chiedere a suo zio di pagare altri due biglietti, nonostante il fatto che per lui si trattassero di semplici spiccioli. Quindi Blaine aveva immediatamente chiamato i suoi genitori che erano riusciti a comprare i biglietti per lui e per Kurt, così che gli altri Warblers potessero comunque partire. Quello di cui Blaine si era scordato era che, quando i suoi viaggiavano, lo facevano con stile. Quando si era ritrovato i biglietti di prima classe fra la posta, Kurt era andato in estasi – “Spazio per le gambe, servizio come si deve, una fila tutta per noi e niente Wes e David!”

Persino nel loro stato catatonico, Kurt e Blaine riuscirono comunque a sfoggiare dei ghigni soddisfatti mentre salutavano con la mano gli altri ragazzi e allungavano i loro passaporti all’addetto all’imbarco. Lungo il corridoio dell’aereo, la mano di Blaine trovò automaticamente quella di Kurt e il ragazzo sorrise, stringendola delicatamente. Da quando Blaine era finalmente giunto alle sue conclusioni e gli aveva chiesto di uscire, i due avevano lentamente iniziato ad esplorare il loro rapporto. Kurt aveva scoperto che tenersi per mano era uno dei suoi passatempi preferiti e Blaine era più che felice di assecondarlo. Era anche a posto a suo agio col fatto che Kurt non fosse ancora davvero pronto a spingersi oltre un bacio sulla guancia, e Kurt lo amava per questo.

Non che non volesse, pensò Kurt fra sé e sé per la milionesima volta mentre si facevano strada lungo la fila di sedili verso i loro posti, voleva solo renderlo speciale. Nessuno dei due aveva ancora avuto un primo bacio come si deve e Kurt voleva davvero che fosse un momento che non avrebbero dimenticato. Si sedette accanto al finestrino, posizionando il suo bagaglio sotto il sedile di fronte. Blaine lo imitò sedendoglisi accanto, prima di appoggiarsi subito contro la sua spalla e alzare lo sguardo su di lui, esausto.

"Sei così carino quando sei stanco.” Kurt fece scorrere le dita fra i ricci di Blaine – era talmente stremato che si era scordato di mettersi il gel e lui di certo non gliel’avrebbe fatto notare – e sorrise.

Blaine sbadigliò. “No, sei tu quello carino. Sei il tipo di stanco ‘oh, sai, potrei schiacciare un pisolino adesso, ma starò bene anche senza’. Io sono il tipo ‘guardami, non riesco a stare seduto per più di cinque minuti senza addormentarmi addosso alla persona accanto a me’” Kurt ridacchiò per i lamenti causati dalla stanchezza del suo ragazzo. “E non mi è mai dispiaciuto così tanto per Nick che deve dividere la stanza alla Dalton con Thad. Pensavo che avesse ingigantito la cosa per tutti questi anni, ma il suo russare è tremendo.”

"Beh, ne avevi, di altre opzioni. Il fatto che hai deciso di cambiare il primo compagno di stanza che ti era stato assegnato è un tuo problema.”

“Kurt, sai benissimo perché – ”

“Blaine, è tutto a posto, sto scherzando.” Kurt fece scorrere delicatamente la mano lungo la guancia di Blaine, tracciando la linea della sua mandibola e memorizzandone ogni dettaglio. “Apprezzo che tu lo abbia fatto, davvero.”

Kurt e Blaine avevano iniziato ad uscire insieme due settimane prima della partenza, un paio di giorni prima che l’elenco dei compagni di stanza venisse stabilito. Per questo motivo David aveva pensato che fosse una buona idea metterli in stanza insieme, così avrebbero potuto avere dei ‘momenti flirtosi, felici e sexy in santa pace e senza interruzioni da parte nostra’. Non appena Blaine aveva scoperto chi fosse il suo partner aveva intimato a David di modificare l‘abbinamento.

Kurt ripensò a quando aveva scoperto che Blaine aveva cambiato stanza. In un primo momento si era sentito devastato. Blaine non vuole rimanere con me? Poi David l’aveva rintracciato e gli aveva rivelato le motivazioni del suo ragazzo – “Kurt, ha detto che non voleva che ci fosse alcun tipo di pressione su di te, o su entrambi, riguardo allo spingersi più in là di quanto foste pronti. È uno di quei gesti nobili fino a dare il voltastomaco che devi aspettarti da Blaine.” Kurt sorrise prima di tornare con la mente al presente. 

"Beh, sapevo che la prima domanda che tuo padre ti avrebbe fatto sarebbe stata chi fosse il tuo compagno di stanza, e vorrei rimanere il tuo ragazzo per un altro po’ prima che lui mi dia la caccia con un fucile.” Blaine mise su un lieve broncio con tanto di labbro inferiore sporgente e Kurt per poco non si sciolse per il coefficiente di adorabilità di quel gesto.

“No, la prima cosa che mi chiederà sarà se ci siamo divertiti. La prima cosa che Finn chiederà sarà chi è stato il mio compagno di stanza. Giuro che a volte sembra un gay represso, fa tante di quelle domande.” Kurt sogghignò, poi si sporse verso il suo ragazzo e lo baciò sulla fronte. “Ma apprezzo quanto impegno ci stai mettendo per fare le cose con calma. Davvero.”

Blaine gli sorrise di rimando e i due chiacchierarono finché il resto dei passeggeri non fu salito – David rivolse loro un’occhiataccia perfida lungo il tragitto verso la classe economica – e l’aereo iniziò a rullare lungo la pista. Blaine sollevò la testa dalla spalla di Kurt ed entrambi si voltarono verso il finestrino per osservare il sole sorgere accompagnato dal frastuono dei motori pronti a decollare dalla passerella. Le loro mani si intrecciarono mollemente non appena l’aereo decollò da terra, guadagnando quota e stabilizzandosi. Quando tutti gli edifici furono spariti dalla loro vista Kurt rivolse la sua attenzione alla TV inserita nel sedile di fronte a lui, mentre Blaine sfoderò la sua doppia presa per auricolari. Durante il loro primo volo insieme avevano scoperto che, nonostante potessero facilmente guardare lo stesso film contemporaneamente, era più divertente farlo insieme – principalmente perché comportava l’accoccolarsi l’uno contro l’altro per vedere lo schermo. Kurt scelse Burlesque e Blaine inserì gli auricolari nella presa, passandogli l’altro paio e ritornando alla sua posizione iniziale contro la sua spalla non appena il film iniziò.


Burlesque era ormai finito e Blaine era profondamente addormentato sulla spalla di Kurt. Questi si prese un momento per osservare il suo ragazzo meravigliosamente perfetto prima di afferrare delicatamente la sua borsa ed estrarre il suo iPod. Spulciò la sua playlist, decidendo che cosa ascoltare, prima che l’assistente di volo catturasse la sua attenzione per domandargli cosa i due avrebbero gradito per pranzo. Ritirò dell’insalata di pollo per entrambi dal carrello, poi scosse delicatamente Blaine per svegliarlo.

“Blaine, tesoro, è ora di svegliarsi.” Non appena ebbe pronunciato quella frase, Kurt rimase paralizzato. Tesoro? Per qualche ragione, però, era sembrata una cosa giusta da dire e fortunatamente Blaine non ci aveva fatto caso.

Il ragazzo si mosse, accarezzando col naso l’incavo del collo di Kurt e mormorando parole sconnesse. Kurt convenne che quella era, se possibile, la cosa più adorabile che avesse mai visto, ma con riluttanza si allontanò così che Blaine non avesse altra scelta se non quella di raddrizzarsi sul sedile.

"Okay, sono sveglio. Ehi, cibo!”

Kurt roteò gli occhi. “Sì, Blaine, cibo. Cibo dell’aereo. Il che significa nessun valore nutrizionale o sapore. In pratica cartone. Goditi il tuo cartone.” 

Blaine scoppiò a ridere. “Sei così adorabilmente sarcastico,” disse, non appena riuscì a riprendere fiato. Kurt alzò un sopracciglio, ma con un lieve sorriso ad incurvargli le labbra.

"Riconoscilo, sono uno stronzetto sarcastico e ormai sei nella mia trappola.”

"Con molto piacere." Kurt, a quell’affermazione, sentì un calore improvviso invadergli le guance e cercò alla svelta qualcos’altro da fare, sforzandosi di mangiare quel che si ritrovava nel piatto. Sentì Blaine ridacchiare e poi iniziare a mangiare a sua volta.

Cinque minuti dopo, Kurt si era arreso e aveva allontanato il piatto da sotto il suo naso, e ora stava fissando inorridito il suo ragazzo. “Come fai a MANGIARE quella roba?”

“È buona!” Blaine alzò le mani come per scusarsi, sollevando coltello e forchetta. “Posso mangiare la tua, se non la vuoi tu?”

Rabbrividendo, Kurt sospinse il suo piatto verso un impaziente Blaine, che vi si avventò sopra in un battibaleno. Ora che la stanchezza iniziava a dissiparsi Blaine stava tornando in sé, ne era una chiara indicazione il fatto che mangiasse di tutto. Compreso il cibo da aereo al sapore di cartone, a quanto pareva.

Almeno era carino.


"Thad, non ci scambieremo di posto. Va’ via e di’ al resto dei Warblers che non sono già venuti a chiedercelo, se ne è rimasto qualcuno, che siamo perfettamente a nostro agio qui e voi potete pure rimanere stipati laggiù.”

Thad mise su il broncio e strisciò via sconsolato, mentre Blaine disegnò meticolosamente una X sul pezzetto di carta di fronte a sé. Kurt la osservò per un secondo, poi disegnò un O. Blaine gemette frustrato. “Sul serio, non so come riesci a incastrarmi ogni volta ma non è giusto.”

Kurt si limitò a sogghignare. “Sono un mito, dolcezza.” Un secondo dopo si coprì la bocca con la mano, apparentemente scioccato. “Oh, merda, non avresti dovuto sentirlo. Voglio dire – ”

“Kurt, va tutto bene.” Blaine allungò una mano ed abbassò delicatamente quella che Kurt teneva sulla bocca, cercando poi di trattenere un sorriso. “Penso che vada bene chiamarci in qualunque modo vogliamo. Dimostra che ci tieni a me e- beh, a me piace.”

Il sorriso esitante di Kurt svanì immediatamente non appena Blaine aggiunse, “Non trovi anche tu, tesoro?”

“Cavolo, pensavo che non mi avessi sentito.”

Blaine ridacchiò, continuando a tenerlo per mano. Kurt accarezzò il dorso della sua tracciandovi pigramente una serie di circonferenze col pollice e alzò lo sguardo su di lui per fargli una domanda, ma le parole gli morirono in gola.

Perché Blaine lo stava guardando come se fosse il sole. I suoi occhi erano due fiamme ardenti e Kurt rabbrividì fissando lo sguardo nel suo.

“Ciao,” sussurrò Blaine.

“Ciao a te,” rispose Kurt sussurrando a sua volta, sentendo i battiti del suo cuore accelerare alla velocità di un razzo. Inspirò tremante, abbassando lo sguardo sulle labbra di Blaine che erano così invitanti...

Kurt deglutì, facendo scorrere inconsciamente la lingua sulle proprie. Blaine emise una sorta di ringhio gutturale e Kurt sentì ogni traccia di fermezza andare in frantumi appena prima di sporgersi verso Blaine e premere avidamente le labbra contro le sue.

E fu allora che si rese conto che il romanticismo non era una cosa che andava cercata. Il momento perfetto lo era davvero quando due persone lo rendevano tale. Nessuno dei due aveva pensato che sarebbe accaduto a quindici chilometri d’altezza, su un aeroplano. Infatti, se prima qualcuno avesse chiesto a Kurt se avrebbe voluto che il suo primo bacio avvenisse su un aereo, avrebbe storto il naso. Ma ora aveva capito che non era importante. Non era Parigi, non era una cena a lume di candela, non era nemmeno il Bel Grissino. Ma erano Kurt e Blaine ed era perfetto.


Stiamo per atterrare su Port Columbus. Prego assicurarsi che il vostro sedile sia correttamente posizionato, il vostro tavolino estraibile sia ben riposto e che la vostra cintura di sicurezza sia allacciata e prepararsi all’atterraggio.”

Kurt rise quando Blaine mimò con le labbra l’annuncio dell’altoparlante.“Hai preso troppi aerei,” disse, giocherellando con una ciocca di Blaine mentre quest’ultimo si sporgeva verso di lui. Era diventata la loro posizione abituale durante le precedenti settimane e ancor di più nelle ultime cinque ore. Purché Kurt non facesse battute sulla loro differenza d’altezza, erano entrambi contenti così.

“Mm. Hai dei capelli così morbidi,” mormorò Blaine, giocherellando a sua volta con i capelli alla base del collo di Kurt.

“Siamo così carini, non trovi anche tu?” Blaine sorrise e gli lasciò un bacio sulla mandibola.

“Già. Talmente tanto carini che il resto della prima classe pensa che siamo pazzi. Ma segretamente ci invidiano.”

“Assolutamente.” L’aereo iniziò a perdere quota in previsione dell’atterraggio e Kurt sospirò, mentre Blaine si raddrizzò con riluttanza sul sedile, allontanando la mano dai suoi capelli. “Non posso credere che ora dobbiamo tornare a scuola.”

“Lo so, credo che ci meritiamo una vacanza. Abbiamo dovuto sopportare loro,” Blaine indicò col pollice la classe economica, “per tutto il weekend. Quindi restiamo su questo aereo e aspettiamo che riparta per qualche posto esotico, okay?”

Kurt sorrise. “Certo. Sai, in un certo senso amo gli aerei, adesso. Soprattutto la prima classe.”

“Affare fatto. Ma solo con te, cucciolo.”

 

 

 

 

 

 

Olà Olà:

Salve a tutti!

Queste OS sono un toccasana per me e spero anche per voi, ora che non abbiamo molte occasioni di vedere insieme quei due cuccioli çWç
Chi ha letto gli spoiler però sa che la speranza è l’ultima a morire :D Speriamo nella clemenza dei RIB. Ciò non toglie che Kurt e Blaine in questo capitolo sono adorabili, che B è un puppy narcolettico e Kurt un campione di tris facilmente corruttibile dai nomignoli <3

Un grazie a tutti coloro che non mi danno per morta quando non aggiorno, a chi segue/ricorda/preferisce e a chi recensisce, in particolare a
P e r l a e September_39 che hanno sorvolato sulla mia tempestività nel rispondere, mi scuso di nuovo :’D

E, last but not least, alla mia beta aka soulmate aka moglie aka compagna di vita aka orso poeta aka scrittrice di capolavori che mi hanno causato la perdita del raziocinio.

Fra l’altro ha da poco iniziato a pubblicare una fanfiction di cui mi considero un po’ la madrina (?), un crossover Klaine/Harry Potter ambientato nel quarto libro/film, durante il Torneo Tremaghi…e credetemi, è seriamente meravigliosa. Quindi tutti qui a capire quanto sono fortunata ad avere una chicca-cacca del genere <3

Come al solito, qui il mio Twitter  e il mio ask.

Un bacio a tutti e Klainers…Don’t Stop Believin’ <3

Giad

  
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