Anime & Manga > Naruto
Segui la storia  |       
Autore: _ayachan_    13/11/2007    5 recensioni
Naruto e Sakura: il giardino dell’Eden; i fratelli Uchiha: il serpente e la mela… Il peccato originale: il tradimento.
"Tutto ciò che credevo sicuro, si sgretolerà tra le mie mani...
Il mio passato, il mio presente, e il mio futuro...
Chi sono io?
Naruto o Kyuubi?"

[Pairing: cambieranno in corso d'opera, anche drasticamente! Threesome, in ogni caso. Molte]
Genere: Romantico, Drammatico, Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'L'eroe della profezia' Questa storia è tra le Storie Scelte del sito.
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Naruto-17


Capitolo diciassettesimo

Mistaken (seconda parte)









Aveva trovato quel corpo anni e anni prima, moribondo.

Era a un passo dalla fine, privo di un occhio e sommerso da una cascata di rocce.
Ma gli restava un alito di vita.
All’epoca il suo precedente corpo era agli sgoccioli... non avrebbe retto a lungo, e per sostituirlo aveva atteso troppo, con il risultato che ora sarebbe stato difficile mettere le mani su un Uchiha dei migliori e farlo suo.
Quel corpo a un passo dalla morte gli era sembrato un dono del cielo.
Lo aveva preso senza un attimo di esitazione.
Riparare le ossa non era un problema.
Che avesse un occhio solo sì.
Ma a caval donato non si guarda in bocca, e quello era tutto ciò che era riuscito a reperire.
Nel momento in cui si era trasferito dentro di lui, la sua mente era stata invasa da ricordi che non gli appartenevano.
Tre volti in particolare continuavano ad alternarsi, quello di un uomo biondo, di un ragazzino supponente e di una lagnosa.
Erano fastidiosi... e poi vide che fine aveva fatto l’altro occhio.
Trapiantato nel ragazzino supponente.
Che spreco...
Un uomo normale non sarebbe mai stato in grado di utilizzare appieno lo sharingan.
Lo avrebbe recuperato.
In fondo gli apparteneva di diritto.
Poco tempo dopo aveva attaccato la Foglia insieme a Kyuubi... e, prima di cercare il ragazzino dai capelli d’argento, aveva voluto controllare la sua ultima scoperta, un bambino di pochi anni ma straordinariamente dotato. In ogni villaggio non si faceva che parlare di lui, Itachi Uchiha, e del suo incredibile talento.
Se era tanto giovane, forse sarebbe riuscito ad averlo, anche senza scomodarsi a recuperare l’altro occhio.
Poi... era successo tutto quanto.
Kyuubi sigillata, il quarto Hokage, Naruto, e... la fuga.
Non era ancora abbastanza forte per affrontare una battaglia simile senza il suo animale domestico.
Quanta bile aveva masticato dopo quel giorno.
Se il suo ‘dono del cielo’ avesse avuto entrambi gli occhi, le cose sarebbero andate diversamente.
Invece...

«Obito?» alitò Kakashi, incapace di credere ai propri occhi.
Madara si accigliò.
Ecco il ninja verso il quale aveva portato rancore tanto a lungo... forse la causa principale del suo fallimento.
Kakashi Hatake, celebre figlio della Zanna Bianca della Foglia, maestro di Sasuke ed ex membro della squadra Anbu.
Sapeva tante cose di lui... aveva pensato spesso di cercarlo, per riprendersi ciò che gli apparteneva.
Ma ora quell’uomo si presentava di sua spontanea volontà, proprio in un momento del genere.
Madara sorrise.
Un altro dono del cielo.
«Parli di questo corpo?» chiese freddamente, e la sua voce era quella che doveva essere, la voce di Obito Uchiha.
Kakashi corrugò la fronte.
«Un tempo quello era il suo nome... ma ora direi che non c’è nessun rapporto tra le due cose» proseguì Madara sbrigativo. «E ciò che davvero interessa... è completarlo.
Ridammi il mio occhio»

La prima cosa che sentì fu un dolore intenso lungo tutta la schiena.
La seconda, il gemito di sofferenza che uscì dalla sua gola.
«Come stai?» le chiese una voce sconosciuta.
Sakura aprì faticosamente gli occhi, sentendo la testa girare e la nausea attanagliarle lo stomaco.
Davanti a lei c’erano Shino e una donna che non aveva mai visto prima, dai lunghi capelli color fuoco.
«...Credo... di avere una costola incrinata» ansimò, mentre una lama di dolore le mozzava il respiro.
Poi alzò la testa di scatto.
«Naruto!» gridò sbarrando gli occhi.
«Non ti muovere» le ordinò la donna, bloccandole i movimenti con un’unica mano.
«Sta bene» le garantì Shino in fretta. «Non ho la minima idea di come sia possibile... ma il suo cuore ha ricominciato a battere»
«C...Che cosa?» balbettò Sakura.
Fece lavorare in fretta il cervello.
A livello medico... era possibile. Se l’arresto cardiaco non era troppo prolungato...
...Ma la ferita sul suo petto era troppo profonda!
Come...?
La risposta le giunse in un lampo: la volpe.
Da un lato provò sollievo per la sua esistenza... un immenso, sconfinato sollievo.
Ma, dall’altro, la odiò.
Perché ancora una volta Naruto era vivo grazie a lei.
Ancora una volta... non era il solo padrone di sé stesso.
«Dov’è?» sibilò con la poca aria che riusciva a respirare, mentre le sue dita correvano veloci ad arginare i danni.
«Prima combatteva con un uomo...» Shino alzò gli occhi alla ricerca di Madara, e lo vide davanti a Kakashi. «Poi è scomparso»
Sakura tese i sensi.
Avvertiva il chakra della volpe... dall’alto.
Sollevò gli occhi, non riuscì a vedere fin sul tetto dell’edificio lì accanto.
«Maledizione!» imprecò.
Lo sguardo le cadde sulla donna che l’aveva svegliata, e la vide fissare accigliata lo scambio di battute tra Madara e Kakashi.
«Chi è quello?» le chiese.
«Non ne ho idea» mormorò lei. «Ma...»
Non finì di parlare.
La sua mano si mosse veloce, e nel giro di mezzo secondo uno shuriken fendeva l’aria. Colpì Madara di striscio, un istante prima che le sue dita coperte di chakra affondassero nel viso di un Kakashi colto alla sprovvista.
L’Uchiha le scoccò un’occhiata rovente, mentre lei si alzava in piedi.
«Non l’ho salvato perché morisse ora» disse secca.
Kakashi sbatté le palpebre, realizzando in fretta cosa stava succedendo, e poi corrugò la fronte.
«Quel corpo...?» ripeté, ricalcando le parole udite poco prima. «Significa che quello... è il corpo di Obito?»
Madara passò lo sguardo da Haruka a lui.
Affrontarne due, senza l’effetto a sorpresa e con una bomba a orologeria a due passi... forse poteva essere un tantino azzardato.
Se solo avesse avuto Kyuubi, se solo avesse avuto due occhi, se solo avesse avuto il corpo di Itachi...! Si sarebbe liberato di simili insetti in meno di un secondo!
Sentì la rabbia salire, di pari passo con la frustrazione.
Io sono Madara Uchiha! Il fondatore di Konoha, il fondatore del clan Uchiha!” gridò dentro di sé. “Non ho vissuto fino a oggi per vedere il mondo che io ho creato sgretolarsi!”
E in quell’istante, a sgretolarsi fu il palazzo su cui Naruto, Sasuke e Itachi si affrontavano.

«Merda!» gridò finemente Kiba, quando vide il muro precipitare dritto verso il punto in cui lui, Sai e Hinata erano.
Intrecciò le dita con una rapidità tale che i suoi muscoli gemettero, e creò una barriera un attimo prima che fosse troppo tardi. L’improvvisa perdita di chakra lo stordì leggermente, ma servì a salvarli. Akamaru gli si avvicinò uggiolando.
«Sto bene...» ansimò lui.
Posò lo sguardo su Hinata.
Mentre la polvere ancora si depositava, le sfiorò la fronte con le dita, scostando la frangia.
Le sue guance recavano i segni delle lacrime.
«Tu... non devi morire» le sussurrò. «Non devi morire»
Non devi seguirlo...”
Il pensiero di Naruto gli fece contrarre lo stomaco.
Gemette piano.
Un’ondata di chakra lo investì all’improvviso, facendolo piegare per istinto a proteggere il corpo di Hinata.
Il vento caldo percorse gentilmente la sua schiena, si insinuò tra i suoi capelli e scompigliò il pelo di Akamaru, che prima abbaiò, e poi uggiolò.
Kiba si tirò su lentamente, annusando l’aria.
«Questo...» mormorò, incredulo, cercando con gli occhi la fonte del chakra.
E tra le macerie vide, in piedi... Naruto.






La fine.
Si riduceva a quello, dopotutto.
Dita strette attorno alla sua gola, un dolore sordo, i polmoni che reclamano aria...
E gli occhi di Itachi.
Forse aveva sempre saputo che sarebbe stato così.
Forse ci aveva sperato.
Undici anni prima, avrebbe dovuto morire quella notte... con i suoi genitori e tutti quelli che amava, per mano del suo odiato fratello.
In fondo aveva solo posticipato le cose.
La vendetta, l’onore, tutto ciò che aveva fatto...
...perché all’improvviso gli sembravano privi di importanza?
Perché?
Si trovava alla fine della sua vita... e scopriva che aveva sbagliato tutto.
Che non c’era nulla che avesse valore.
Ah, no...
C’era una cosa che rimpiangeva.
Il tempo del gruppo sette...
L’unica cosa degna di essere ricordata che avesse fatto. L’unica cosa davvero importante... e lui l’aveva gettata via così in fretta... e così stupidamente...
Alla fine non era riuscito a vendicare il suo clan né ad essere il più forte.
Niente, non aveva fatto niente!
Che rabbia...!
Sentì le proprie unghie affondare nel polso di Itachi, in uno spasmo incontrollato.
«Reagisci» lo sentì sussurrare. «O vuoi davvero che ti uccida qui?»
Ma forse erano parole della sua stessa mente.
Non capiva.
Non riusciva a comprendere, era confuso...
...e Naruto?
Dov’era Naruto?
La stretta si allentò all’improvviso, lasciandolo ricadere sulla schiena.
Tossì, mentre i suoi polmoni si riempivano dolorosamente di ossigeno, mentre lo costringevano a vivere quando lui era tanto indeciso... e alzò gli occhi su Itachi.
Naruto lo teneva per un braccio, le dita affondate nella pelle e il chakra rosso che sfrigolava, corrodendola.
L’Uchiha lo guardava, senza rancore, senza nulla nell’espressione.
«Così distruggerai ciò per cui vive» mormorò.
«No» rispose lui tra i denti. «Così lo salverò»
Sasuke fu certo che fosse un’allucinazione: i suoi occhi... erano azzurri.
E il chakra dilaniò l’edificio.





Si era sbagliato.
Credeva di aver capito, di aver finalmente trovato la soluzione e la comprensione perfetta.
Kyuubi è un mostro, un cataclisma’
Che idiota.
Kyuubi esisteva da prima di lui, prima degli Hokage, prima di Konoha.
Il semplice fatto di aver passato al mondo tutto quel tempo non poteva non aver creato una mente pensante.
Kyuubi aveva dei ricordi.
Emozioni.
Desideri.
Era una creatura complessa, impossibile da definire con un termine solo.
Forse era malvagia, forse la sua natura aveva una vena di follia... ma non era solo questo.
Naruto aveva visto la sua rabbia.
Il suo desiderio di essere libera.
Aveva sentito l’odio che provava per Madara Uchiha, e lo aveva condiviso.
Era rimasto dietro alle sue sbarre.
Le aveva lasciato usare il suo corpo e il suo chakra.
Aveva cercato di capire... lei.
E anche suo padre.
Perché il quarto Hokage aveva sigillato un mostro all’interno del suo stesso figlio?
Perché Jiraya aveva insistito affinché imparasse a controllarne il chakra?

E perché lui stesso era sopravvissuto a quella forza maledetta e corrosiva?
Si era lasciato avvolgere dall’essenza di Kyuubi, aveva scavato nei suoi ricordi, letto negli occhi di suo padre attraverso quelli della volpe.
Non aveva mai usato così a lungo il cervello per sforzarsi di capire... questa volta nessuna intuizione istintiva l’avrebbe salvato.
E alla fine, forse ci era arrivato.
Non aveva compreso tutto. C’erano ancora mille cose che gli sfuggivano, certo...
Ma credeva di aver raggiunto almeno una risposta.
Lui e la volpe erano soli.
Nel momento della morte di Yondaime, Naruto era diventato un orfano, e Kyuubi era un demone senza alcun legame, esclusa l’odiata prigionia di Madara.
Forse il quarto Hokage era giunto alla sua stessa conclusione: la volpe è una creatura complessa.
Forse aveva avuto compassione di lei.
O forse aveva cercato di cambiarla, e non distruggerla.
E per farlo le aveva donato un compagno. Una prigionia diversa, non un limbo oscuro e basta, ma un posto in prima fila da cui guardare un mondo nuovo, un mondo non da distruggere ma da scoprire con gli occhi di un bambino.
Un compagno... e un custode. Lui doveva donarle un nuovo punto di vista, e nello stesso tempo controllarla. Per questo Jiraya aveva insistito perché imparasse a gestirlo... perché conosceva Yondaime.
Quello di suo padre era stato un modo azzardato e contorto per salvare entrambi dalla solitudine?
Naruto non ne era stato certo.
Ma gli era piaciuto pensarlo.
E quando aveva raggiunto questa conclusione, aveva riaperto gli occhi.
Lui era più forte di Kyuubi.
Mentre scavava nei suoi ricordi aveva mantenuto un vago controllo su ciò che accadeva all’esterno, anche se così facendo aveva attirato l’attenzione della volpe un paio di volte.
E quando si era reso conto di quello che stava succedendo tra Sasuke e Itachi, non era stato difficile riprendere il controllo.


I calcinacci cadevano ancora, rotolando l’uno sull’altro.
La polvere si depositava lenta, danzando negli sparuti raggi di sole.
Kakashi tossì, sollevandosi sulle ginocchia. Per poco non era rimasto schiacciato sono un grosso frammento di parete, ma lo aveva scansato appena in tempo. Sentì un gemito alle sue spalle, e vide Sakura riemergere dalle macerie con una mano alla tempia. Estrasse a forza anche Shino, con una smorfia di dolore, e ne controllò il battito cardiaco. Era svenuto, ma stava bene. Haruka si spolverava i vestiti poco più in là, i capelli in disordine e grigi di polvere. Era ferita ad una spalla, ma per il resto sembrava a posto.
Kakashi spostò lo sguardo da lei ai resti del palazzo crollato.
Vide Sasuke tossire, semi-accasciato su un frammento di cemento, e vide il sangue macchiargli la fronte.
Per un attimo si perse in un pensiero stupido, da nostalgico: “non è cambiato molto, di viso”.
Poi vide Naruto, in piedi nel mezzo della devastazione, circondato da un alone morbido e rossastro.
E Itachi, steso malamente accanto ai suoi piedi.
Che diavolo era successo?
E soprattutto: dov’era Madara?


La prima cosa che i suoi occhi cercarono fu Itachi.
Quando lo trovarono, il suo cuore mancò un battito.
Si alzò, barcollando su una caviglia dolorante, e lo raggiunse ansando.
Ricadde in ginocchio.
Suo fratello teneva gli occhi chiusi, come addormentato. I capelli giacevano scomposti attorno al suo capo, di un nero lucido e intenso, ma impolverato. Il suo corpo sembrava integro.
Eppure era inequivocabilmente morto.
E allora cosa l’aveva colpito?
Una lingua di chakra ondeggiò ai margini del suo campo visivo, come vento tiepido e rossastro.
Sasuke alzò lo sguardo, seguendo i contorni del corpo di Naruto, su, fino al viso.
No, non si era sbagliato, né era stata un’illusione: nonostante l’alone scarlatto che lo circondava, i suoi occhi erano tornati azzurri.
Quindi... aveva il pieno controllo della volpe?

Cosa sapeva lui di Kyuubi?
Che era il demone più potente tra quelli dotati di code.
Che nessuno era mai riuscito a sopraffarla, e che persino il quarto Hokage aveva perso la vita riuscendo soltanto a sigillarla.
Che albergava all’interno di Naruto, sin da quando era un neonato.
Che, fino a quel momento, era stata lei a dominare lui.
E dunque?
Dunque Naruto era la persona più maledettamente forte che avesse mai visto.

Il che...
...non toglieva che avesse appena distrutto l’unico scopo della sua vita.
La rabbia lo invase.
Fu in piedi senza sapere come, e si trovò con le mani strette al bavero di Naruto, i denti serrati e gli occhi sbarrati.
«Tu!» gridò, fuori di sé.
Naruto lo lasciò fare, senza reagire, senza abbassare lo sguardo.
Fu colpito da un pugno, e si limitò ad assecondare il movimento spontaneo del collo. Poi lo guardò ancora.
Sasuke lo colpì di nuovo. E un’altra volta, e un’altra, e un’altra.
«Perché?» gridò alla fine, le vene del collo gonfie per lo sforzo. «Perché non reagisci?!»
«...E cosa dovrei fare?» ribatté lui, stancamente. «Vuoi che ti uccida? Non è per questo che sono qui»
Sasuke serrò i pugni.
Però lui sì, maledizione!
Lui era lì per uccidere, per uccidere Itachi!
Ed ora che suo fratello era morto, per mano altrui... cosa avrebbe fatto?
Staccò le mani da Naruto, colto da un conato di vomito.
Si piegò di lato, e svuotò lo stomaco ansando.
La testa gli si spaccava in due... aveva usato troppo a lungo lo sharingan ipnotico... e anche il segno maledetto, pulsava sul suo collo...
«Dannazione...!» imprecò, affondando le unghie nel palmo della mano.
Naruto lo guardò, con occhi tristi.
Aveva appena distrutto l’unica ragione di vita di Sasuke.
Ne era consapevole.
E aveva appena ucciso.
Di nuovo.
Ma... non avrebbe mai potuto permettere che accadesse qualcosa al suo prezioso fratello.
Né che si sporcasse le mani, per una vendetta che non gli avrebbe dato alcuna felicità.
Cosa avrebbe potuto dirgli, per alleviare anche solo in minima parte la sua disperazione?
Non sapeva nemmeno se esistevano parole in grado di farlo.
Non sapeva cosa volesse Sasuke, non poteva comprendere che marginalmente cosa provava... si rese conto che, in quel momento, non lo conosceva.
Erano stati distanti così a lungo... e forse, ora, lui era una persona diversa.
Quel pensiero faceva un male dannato.

Concentrati su sé stessi, ignari di cosa accadeva attorno a loro... né Naruto né Sasuke sentirono l’acciottolio leggero tra i resti del palazzo.
E neppure videro l’occhio, scarlatto e marchiato dallo sharingan, che si celava tra le ombre.
Il corpo di Itachi era ancora caldo...














Nel prossimo capitolo:


Volevi che fossi io a finirti. Mi hai lasciato in vita perché nessuno dicesse che gli Uchiha erano stati sterminati da una persona qualunque... Odiavi il clan, lo definivi maledetto, ma in fondo ne eri pienamente parte. Ogni singola goccia del tuo sangue dannato era Uchiha... e... anche ogni singola goccia del mio”
Il raikiri crepitò nell’aria, attirando l’attenzione di Naruto e Madara.
Oggi... il clan Uchiha si estinguerà”














*      *     *   *    ȣ    *   *     *      *

Spazio autore

C'è una cosa che forse non sapete:
ogni volta che uno di voi mi inserisce tra i preferiti, io vado e mi leggo la sua pagina personale,
magari dando anche un'occhiata alle storie che scrive, se ne scrive.
Così, per conoscervi un po'.
E quindi mi piacerebbe, una volta che saremo arrivati all'ultimo capitolo, che anche chi non ha mai scritto mi lasciasse un commento.
Così, sempre per conoscervi un po'.
Una cosa che in questo sito manca, e che invece su manga.it, è molto presente, è il contatto personale...
...e, confesso, io semplicemente adoro le persone che lasciano traccia del loro passaggio e mi dicono anche solo
"ciao, leggo la tua storia!"
Prima dell'ultimo capitolo vi ricorderò ancora questo mio piccolo e sciocco desiderio, quindi ora non fateci tanto caso,
ma, se vi annoiaste, io sono sempre qui! XD

Parlando del capitolo...
come avrete notato, ormai non ho più ritegno!
Prendo la storia e la piego al mio volere, e chi si è visto si è visto!
Maestro Kishimoto, mi perdoni se può...


ShAiW:
sì, hai ragione! Aggiorno molto in fretta! XD La verità è che al momento sto scrivendo il capitolo 30, che è più o meno cento pagine dopo questo, e dunque posso permettermi di metterne uno dietro l'altro! Anche perché con la testa sono già avanti, e quindi mi sento un po' lontana da ciò che succede adesso nella storia... So che è terribile a dirsi, e infatti neanche a me piace. E' per questo che il ritmo di aggiornamento è tanto veloce: spero di mettermi in pari in fretta, ora che ho da studiare! XD
OneWingedAngel: come ho già scritto poco sopra, sono veloce ad aggiornare perché ho molti capitoli già pronti! Poi, beh, confesso che ci sono weekend in cui butto giù quattro capitoli di fila, e poi non riesco mai a stare un giorno senza scrivere, e quindi a sprazzi mi esce un capitolo ogni due giorni... beh, sì, hai ragione: sono veloce! XD E' che ormai il mio tempo libero lo passo a scrivere! Una volta leggevo, ora sono passata di grado, diciamo così! (Sì, sarò anche veloce ad aggiornare... ma sono logorroica a scrivere! Quindi alla fine passeremo molto tempo insieme, se continuerai a leggere! XD)
Urdi: wow, grazie mille per il paragone con i libri! ^.^ Mi onora profondamente! Kyuubi in realtà è meno difficile da gestire di Sai, ma forse solo perché la adoro da impazzire... e Sai, senza emozioni, è molto più arduo da muovere! Se vorrai picchiarmi per quello che succederà a Naruto, sarò lieta di lasciarti sfogare! Purtroppo per me, la mia indole perversa mi porta a trattare peggio i personaggi che amo di più, ma potrei anche sovvertire ogni legge della fisica (della MIA fisica) e cambiare le carte in tavola quando meno te lo aspetti... Grazie ancora per il commento sull'incontro Madara/Kakashi, volevo che facesse effetto, e sembra che ci sia riuscita!
Kaho_chan: io ho deciso d'arbitrio che Kyuubi è femmina! XD (perché le femmine sono più malvage... eheheh) Sasuke più che altro è messo alla prova da me, anzi no, lo torturo e basta... purtroppo però non posso permettermi di fargli del male quanto vorrei, se no poi mi incasino con gli altri personaggi! (per dire... se lo faccio a pezzettini, poi Sakura e Naruto devono entrare in terapia) Grazie per il complimento sul combattimento, sarà che a me piacciono da matti questi momenti e quindi mi ci impegno, ma in effetti dicono che mi vengono bene! ^^' In questo periodo però son più orientata alle scene di vita quotidiana... beh, in futuro mi saprai dire quali preferisci! ^_^
Talpina Pensierosa: Maria! Eccoti, finalmente! XD Deduco che da questo momento seguirai la fan qui? Bene, perché tanto adesso siamo a pari!
kage_naru89: ahh, non dirmi nulla di film...! Ora che faccio il dams, inizio a favoleggiare di scrivere sceneggiature... XD Sono pazza! Grazie mille per il commento!
Kyuubi:
ok, sto per svenire... *____*  Ho un commento di Kyuubi, ho un commento di Kyuubi! Lo sognavo fin dal giorno in cui ho visto il tuo nome tra coloro che avevano messo la storia tra i preferiti! Eheh, sono talmente partita per quella volpe che ormai impazzisco anche per queste cose! ^^' Comunque, grazie mille per i complimenti e i pareri! Sono felice che la storia ti abbia preso, e spero di continuare su questa linea anche in futuro! Non ti preoccupare se sei lento a leggere (anche perché il problema è che sono veloce io a scrivere...!), l'mportante è che alla fine mi lasci un commento! Ah... NATURALMENTE Naruto è tornato in scena in grande stile, come hai visto! XD
La fidanzata di Goku: detto fatto, desiderio esaudito!


Wow... siete aumentati, eh! XD

Aya
  
Leggi le 5 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Naruto / Vai alla pagina dell'autore: _ayachan_