Capitolo Due.
Sono iniziate le vacanze, finalmente posso stare tutto il tempo a dormire, ma credo che questi tre mesi li sfrutterò per poter chiarire cosa mi sta succendo.
Da quando sono nata sono sempre stata circondata da persone adorabili, che quando avevo bisogno d'aiuto ci sono sempre state per me, soprattutto Harry.
Avevamo mantenuto la promessa per tutto quasto tempo, almeno lui l'aveva mantenuta...
Io sono sono troppo timida, codarda e troppo debole per poter difendere mio fratello, anche se non ne ha bisogno.
Esatto, Harry non aveva bisogno di conforto perchè era fra i cinque ragazzi più popolari della scuola Louis, Zayn,Niall e Liam, ma tutto ciò non lo ha mai fatto cambiare continua a volermi un bene dell'anima e non si vergogna farsi vedere in giro con me.
In questo periodo sono diversa, sento che mi maca qualcosa, ed io so bene che cosa.
L'Amore.
E' vero, starete pensando che di amore ne ho abbastanza, quello della mia famiglia e dei miei amici, ma l'Amore che cerco è quello con la A maiuscola, quello che ti fa battere forte il cuore, quello che ti manda la testa in sobbuglio, quello che ti crea un'esercito in battaglia nello stomaco e che ti fa sognare ad occhi aperti.
Quel genere di Amore.
Almeno, le ragazze della mia età lo descrivono in questo modo.
Esatto, non sono mai stata innamorata, ho solo provato un grande affetto per le persone che che mi circondano, ma con Harry provo qualcosa di diverso, quasi come l'Amore che descrivono le mie compagne, ma anche se fosse amore non potrei mai potuto confessarglielo, era mio fratello.
Intanto che rifletto su questo, salgo le scale per dirigermi nella mia stanza ma purtroppo mi arrivò la porta della camera di Harry in faccia e caddi per terra priva di sensi.
Harry
Apro la porta della stanza mentre canticchiavo un qualcosa di incomprensibile quando sento sbattere qualcosa sulla porta.
Quel qualcosa è mia sorella.
'Summer, stai bene?! Summer?!' continuo a ripetere senza però una risposta.
Le alzo la testa e mi accorgo che c'è del sangue. ODDIO.
Che cosa ho fatto?!
Senza troppo rifletterci prendo Summer in braccio e la porto all'ospedale.
DIO, SONO UN'EMERITO IDOTA!
Entrando all'ospedale un'infermiera corse a chiamere il medico, mentre un'altra mi chiedeva l'accaduto.
Dopo una mezz'oretta mi avvertirono che era tutto apposto e che non dovevo preoccuparmi.
Quella notizia mi tirò su di morale, ma ora dovevo scusarmi. D:
Entrai nella stanza con calma, le pareti erano bianche ed anche le lenzuole del letto lo erano.
Che stanza terrificante era incredibile come riuscissero a rendere una stanza terrificante con solo un colore.
Eccola, era sdraiata sul letto, stava dormendo così beatamente...
Mi avvicinai di più a lei e notai l'enorme cerotto sulla sua fronte avevo sfregiato quel bellissimo viso, mi sentivo male solo al pensiero che ero stato io a farle del male.
Le sue lunghe ciglia le accarezzavano le guange, le sue labbra rosee erano leggermente socchiuse.Era bellissima.
A quel punto non riuscii più a resistere.
Abbassai la testa fino al suo viso e gli lasciai un delicato bacio sulle labbra.
Ma il destino volle che in quel momento entrò mia madre sconvolta.