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Autore: Skylar Firemind    26/04/2013    1 recensioni
Skylar Firemind è la Shadowhunter più pericolosa che Jace, Alec, Isabelle e Hodge abbiano mai conosciuta. E' conosciuta ad Idris per la sua crudeltà, forza e tenacia. Ma il ghiaccio brucia. Chi ne rimarrà scottato? E chi la sta distruggendo dall'interno? Chi sta sfruttando la maledizione che incombe su di lei per distruggerla?
"Mi chiusi la porta alle spalle e lo sorpassai con passo deciso, ero davvero furiosa col mondo, con chiunque avesse fatto tutto questo ad Alexander. Stanotte avrei investigato, vorrà dire che avrò modo di sfogarmi del tutto...che liberazione: non c'è sensazione più bella dello sfogarsi sulle persone, di fargli male, sia fisicamente che mentalmente; il loro sguardo perso nel tuo, la loro impotenza...è un dolce, dolce nettare".
Skylar non sa' cosa sia l'amore, un amore sano, sa' solo che l'amore DISTRUGGE, lei e chi ha intorno. Dovrà ricredersi? Riuscirà ad arrendersi a se stessa?
Genere: Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Alec Lightwood, Hodge Starkweather, Izzy Lightwood, Jace Lightwood, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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La luce del giorno mi illuminò il viso, svegliandomi.
Mi strizzai gli occhi e mi guardai intorno, allora non era un sogno.
Mi rialzai da terra e andai verso il bagno, dove notai che c’era un armadio con delle tute appese, della mia taglia.
Ne afferrai una, e dopo aver fatto la doccia calda mattutina me la infilai.
Liberai i capelli dall’elastico e li lasciai liberi.
Aprì la porta e scesi andai in armeria, sperando di trovarci qualcuno.
Attraversato il corridoio mi ricordai di non avere il codice per entrare, ma intravedevo Jace dentro…bussai alla porta e li chiesi di aprire.
Una volta che la porta si aprì entrai e presi a guardare le armi.
<< Buongiorno Skylar, dormito bene? >>. Mi sorrise gentile, ma in quel sorriso c’era qualcosa di ironico.
<< sì, ho dormito come una bambina a dir la verità… >>.
Sorrise e tornò a guardare l’arma su cui lavorava.
Ne afferrai una, era a doppio taglio, tipo ascia, enorme, lucente, con delle incisioni, e tutta rotondeggiante ma con le lamine. Era bellissima, mai vista prima.
Ci incastrai il braccio e provai a rigirarla.
<< STAI ATTENTA! E’ PERICOLOSA! >> << posso allenarmici? >>.
Si alzò e mi fece camminare avanti, per scortarmi nella palestra…vi trovai Isabelle e Alec che si allenavamo nel combattimento corpo a corpo.
<< Ti prendo il manichino per quest’arma, Isabelle ti spiegherà come usarla >>. Mi sorrise e scomparì in una specie di stanzino.
<< Allora…abbiamo scelto la mia piccola Lucy eh? >>.
Le sorrisi rimanendo muta.
Dopo un paio di dimostrazioni appresi il concetto alla perfezione, ed ero impaziente di vedere come me la cavavo.
<< eccoci, lui è Braian >>. Disse Jace presentandomi il manichino.
<< scusami Braian… >>.
Tutti si allontanarono e io presi al rincorsa, per poi vedere Braian tranciato in due.
Mi girai mentre saltellavo e gioivo di aver fatto centro, ma tutti e tre erano girati verso l’allarme.
<< dobbiamo andare da Hodge >>.
Alec mi prese per il braccio e mi trascinò avanti con lui.
Arrivati nella Grande Sala Hodge ci spiegò la situazione: Un divoratore stava tormentando una donna.
<< andrà…Skylar! >>.
Non rimasi stupita dalla sua scelta, doveva provare il nuovo “acquisto”, ma combattere di giorno non era per me, ma non potevo esitare.
<< certo >>.
Mi porse una cimice.
<< questa mettila come una spilla, in modo che noi possiamo vedere la tua tattica >>.
Perfetto…
La incastrai nella tuta e mi avviai.
 
Trovato l’indirizzo sentì un urlo, diedi un calcio alla porta facendola volare via…arrivai giusto in tempo per lanciarmi addosso al demone e scaraventarlo via salvando la signora.
Mi misi a cavalcioni e cominciai a prenderlo a pugni in faccia.
Mi fece volare via, andai dalla signora che vedendomi scoppiò a piangere.
<< venite con me, vi porterò in salvo! >>.
La chiusi in bagno, facendo ben attenzione a non esser stata seguita dal bestione, ritornai alla sua ricerca.
Era ancora accasciato a terra, qualcosa l’aveva trafitto…
Mi avvicinai alla rampa di scale, ruppi un asse per poi conficcargliela nel cuore. Morì.
Dopo poco, eccolo, il dolore…l’avevo ucciso, e il dolore uccideva me. Quasi per davvero.
Sentivo il suo stesso dolore, lancinante e minaccioso…mi faceva forte il petto e urlavo all’invero simile.
Dopo, ecco il punto peggiore: la morte.
Mi sentivo morire, l’aria mancava, la vista si offuscava, e mi sentivo persa, cadere nel buio…i sensi intorpidirsi e cadere piano.
 
Eccomi, sono sveglia. 
Mi ritrovo a sorridere quando mi svegliai del tutto, notai che non ero in casa della signora, ma in una infermeria…all’Istituto?
<< Isabelle? >>
Mi stropicciai gli occhi e misi a fuoco la sua sagoma.
<< che cosa è successo? Come sono ritornata qui? E perché sono in infermeria?!... >> << ti abbiamo visto attraverso la cimice, vado ad avvisare gli altri che sei sveglia >>.
Si alzò e quando andò via, mi misi in piedi e feci per uscire, ma avevano bloccato la serratura…simpatici.
Mi sedetti sul lettino, pensando alle scuse che mi sarei potuta inventare per giustificare l’accaduto: “Mi sono sentita male; M’è entrato del veleno in circolo; Non lo so”.
Vidi Jace, Alec, Isabelle e Hodje difronte a me, con sguardo severo.
<< che cosa t’era successo?! >> << non lo so >>.
Ecco.
<< come non lo so? Urlavi come una pazza! >> << non lo so… >> << smettila di dire “non lo so” Skylar! >>.
Mi alzai di colpo, li superai con un salto e provai più volte a scaraventare la porta con il calcio. 
<< vi prego di farmi riposare! >>.
Hodge mi fermò da dietro.
<< Skylar se ci causerai questo tipo di problemi sarò costretto a cacciarti! >> << vi ricordo che mi ci hanno mandato qui perchè voi non ce la fate, quindi non so' quanto vi convenga! >>.
Mi voltai e mi diressi verso la mia camera.
Dopo poco mi ricordai di non sapere quale fosse. Mi fermai per fare mente locale e vedere come reagire.
<< forse ti serve qualcuno che ti scorta in camera? >>.
Mi girai e vidi Jace, con un sorriso dolce, ma anche da sfida.
<< sì, sono stanca, mi avete fatto saltare i nervi >> << sai , Skylar... >> fece per mettersi le mani nelle tasche posteriori del jeans.
<< te lo abbiamo detto, tu sei soltanto il nuovo acquisto, e dobbiamo stare attenti ai nostri oggetti, non vogliamo che si rompino prima del dovuto >>. Disse, sorridendo beffardo.
<< e chi ti dice che io mi possa rompere?!... >> << tutti gli Shadowhunters possono rompersi prima o poi >> << bhè, a me non è possibile, quindi sta tranquillo >>.
Mi passò avanti e mi fece segno di seguirlo. Procedetti con passo deciso affianco a lui.
<< siamo arrivati >> << grazie... >>.
Feci per guardarlo bene, era davvero molto bello...
<< che c'è? Sono così bello anche per te? >> << affatto, studiavo la tua espressione >> <<...la mia... espressione?... >> << ...si vede che avete bisogno di me qui dentro >>. Dissi sicura e beffarda.
Feci per aprire la porta e Jace continuò a parlare...
<< e neanche il bacio della buonanotte mi dai? >> << sbaglio o sta al ragazzo a fare la prima mossa? >>.
Entrai e mi chiusi la porta alle spalle sentendo la risata stupida di Jace. Certo che era bello, ma era anche strano.
Mi spogliai per poi rimanere in mutande e reggiseno e mi diressi verso la doccia e feci scorrere l'acqua per farla diventare fredda. Intanto la luce della luna filtrava dalla finestra e incominciai a sentirne il suo effetto, mi sentivo piena di energia...di voglia di fare, insomma.
Mi buttai sotto la doccia e incominciai ad insaponarmi il corpo, gustandomi ogni goccia calda sul mio corpo.
Passai ai capelli, insaponandoli velocemente però.
Appena uscì dalla cabina mi ritrovai Isabelle in camera.
<< MA CHE CAZZO?! >>.
Mi spaventai e finì quasi col culo per terra, per poi sentire Isabelle ridere fragorosamente.
<< ahah...dobbiamo andare ad un raduno di demoni per tenere sotto controllo la situazione dato che ci saranno anche dei mondani >> << sì >>.
Mi si accese un barlume negli occhi, quel barlume che mi viene sempre quando sento l'adrenalina scorrere per una caccia, quel barlume che si spegne immediatamente quando ricordo quello che succede subito dopo.
<< ciò significa che dovrai vestirti incredibilmente sexy e provocante >> << perchè mai? Ahaha >> << perchè non dobbiamo farci riconoscere, che domande...! >>.
Si alzò e incominciò a frugarmi nella borsa.
<< senti, per quella scenata prima... >> << perdonata. Abbiamo sclerato tutti >>. 
Presi a mettermi l'intimo e a asciugarmi i capelli.
<< possibile che tu non abbia nulla?! >> << già ahah >>.
Uscì dalla camera furente e rientrò dopo una manciata di minuti con un tubicino di pelle nero e con dei trampoli.
<< questo ti starà bene >>.
Mi sorrise maliziosa e scoppiò a ridere.
<< ...e poi, sono i preferiti di Jace >>. Disse facendomi l'occhiolino.
<< e che c'entra, scusa? Ahaha >> << andiamo, abbiamo notato tutti come lo guardi... >> << io guardo come vengo guardata >>.
Tacque e presi ad infilarmi il vestitino che arrivava appena sotto il mio sedere e mi fasciava il petto che quasi mancava il respiro. Infilai le scarpe che avevano un platau altissimo e il tacco finissimo. Come avrei corso con queste?!
Intrecciai i capelli sulla spalla destra e truccai gli occhi con il nero, molto marcato, per poi colorare le labbra di rosso.
<< abbastanza sexy così? >> << ...direi di sì, puoi già scendere, i ragazzi sono giù giù >>.
Se ne andò sbattendo la porta e io ridacchiai.
Presi la mia girattiera e ci incastrai una piccola pistola argentata.
Scesi e trovai giù giù Isabelle intenta a parlare con Jace e Alec: aveva lei jeans neri di pelle, degli stivaletti - alti più dei miei trampoli - color ambra, con un toppino che le mostrava la pancia piatta.
I capelli liberi ed un trucco sull'azzurro-blu scuro. Era bellissima.
<< andiamo? >>.
Chiesi con un sorriso smagliante, era da tanto che non mi divertivo...
<< c-certo... >> disse Alec. 
Jace non mi toglieva gli occhi da dosso, il che mi divertiva, di più del balbettare di Alec.
Isabelle si trascinò avanti Alec per sorreggersi sui trampoli, mentre io rimasi dietro con Jace.
<< stasera ti troverò ad amoreggiare con qualche vampiro? >>.
Disse, senza guardarmi in faccia.
<< un ottima tattica per decapitarlo, perchè no? >>.
Fece un sorriso e continuò a camminare.
Salimmo in macchina e i ragazzi si sedettero avanti.
Ad un certo punto mi agitai: dopo aver anche ucciso un demone mi sarei sentita male. Speriamo che stasera sia una sera tranquilla altrimenti come spiegherò tutto?...
Intanto Isabelle rideva e scherzava con Jace e Alec, mentre io non facevo altro che guardare fuori dal finestrino.
Poi mi sentì tuzzare il braccio da una mano, probabilmente Isabelle.
<< Hey non ti dare alla pazza goia stasera, eh! >> << mai >>. Sorrisi distaccata e ritornai a guardare fuori dal finestrino.
Sospirai quando mi resi conto di essere arrivati, aprì la porta dell'auto e un vento gelido prese di mira le mie gambe, chiusi la porta e con passi decisi mostrai il pass che trovai sul sedile dell'auto.
Mi sentì toccare la spalla e notai lo sguardo furente di Jace.
<< ti dispiace stare affianco a me...noi? >> << voi lavorate insieme, io lavoro per voi. Siamo una cosa a parte >>.
Se magari fossi riuscita ad evitare di stare con loro sarei riuscita a stare "in pace".
Entrai e le mie orecchie rizzarono per quanto era forte la musica, le luci erano rigorosamente blu e rosse e la gente si dimenava velocemente.
Mi avvicinai ad un divanetto ad un angolo e presi ad osservarmi intorno...ne approfittai anche per sfilare anche un poco le scarpe e i miei piedi goirono per il sollievo.
Notai un ragazzo, più o meno, della mia età...molto pallido, con degli occhi strani, che quando mi guardò distolse lo sguardo, come se avesse commesso l'errore più sbagliato della sua vita.
Feci un risolino, era un vampiro allarmato. Stupidi...
Mi alzai e andai a prendere un Japanaise...
<< un Japanaise... >> << offre la casa, ovviamente >> << oh, ma che gentile >>. Sorrisi da brava civetta e girandomi con la sedia, perlustrai, per quanto possibile la zona.
Affianco a me c'erano solamente dei balordi ubriachi e delle zoccolette che provavano a rimorchiare.
<< ecco a te, bella >>. Il cameriere fece un occhiolino e mi lasciò in pace, gentile da parte sua.
Ritornai nel mio angolino, sorseggiando la bibita.
Vi trovai Jace seduto, quasi sdraiato.
<< che ci fai qua? >> << abbiamo stabilito di dividerci in due coppie >> << abbiamo? avete! >> << tu lavori per noi, zitta e lavora >>.
Mi sedetti il più lontano possibile da lui, quasi alla punta del divanetto sorseggiando, ormai, controvoglia.
<< ne hai già visto uno? >> << sì, ma sembrava più impaurito di vedermi che intento a cacciare >>.
Ridacchiò e io mi rilassai un poco.
<< ...sai, dovremmo sembrare una coppietta intenta a limonare per non dare nell'occhio >>.
Per quanto potessi essere consenziente, dovetti darli il due di picche.
<< spiritoso Jace, quante volte hai detto questa frase ad Isabelle? >> << mai, non mi piace Isabelle, chiaro?! >> << ma è una ragazza tanto bella... >> << non mi piace. Non mi piace e basta, smettetela di dire che io ci abbia mai provato con Isabelle! >>.
Mi zittì da sola, e mi avvicinai per mettermi affianco a Jace.
<< ma non limoneremo, chiaro? >>.
Sorrise ed io continuai a bere.
All'improvviso sentì un urlo strozzato. Sia io che Jace scattammo verso la direzione. 
Feci per alzarmi, solamente dopo notai che lo fece anche Jace, cazzo...
<< no, vado io. Sarà veloce, tu rimani qua a controllare >> << non posso lasciarti così...! >> << devi, fidati >>.
Mi avviai verso la parte dove sentì l'urlo e notai un ragazzo che portava avanti a se una ragazza, lei si agitava.
Li seguì, simulando un ballo disconnesso.
Li vidi entrare dentro uno sgabuzzino e subito dopo vi entrai anche io. 
Vidi la ragazza a terra stanca e spaventata, e il ragazzo -  il vampiro di prima -, che se la rideva.
<< sai che sei nei guai, giusto? >> << tu lo sei >>.
Mi tolsi i tacchi e quasi mi parve strano camminarci senza...
Li saltai addosso atterrandolo e allontanandolo dalla ragazza.
Lui mi scaraventò contro il muro apposto e caddi a terra...mi alzai e mi ripulì il vestito.
<< ti rendi conto che questo vestito non è neanche mio e che probabilmente sarà costato un occhio della testa?! Che maleducato! >> << vogliamo toglierlo, così non lo macchiamo di sangue, bellezza >>.
Mi scaraventai addosso atterrandolo ancora, mi misi a cavalcioni sopra di lui e lo feci rotolare di schiena prendendoli le braccia, tirandole a me e, alzandomi, le tirai puntandoli un piede sulla schiena.
<< tiriamo?! >> << fallo, ma non saprai mai chi c'è dietro a tutti questi attacchi >>.
Cazzo.
<< sputa il rospo, o farai una brutta fine >>.
Il vampiro scoppiò a ridere e poi riprese a parlare...
Avevo paura che potesse sentire le mie mani tremolanti che circondavano i suoi polsi, avrei voluto davvero farla finita, ma sarebbe stato devastante anche per me, e francamente non ci tengo tanto.
<< tutti questi sacrifici hanno uno scopo, Skylar... >>. Sa' il mio nome. Come sa' il mio nome?!
<< c-come sai il mio nome? Chi te l'ha detto?! >>. Cominciai a tirare un po' e a mettere più pressione col piede.
<< lo sappiamo tutti, è inutile che tu ti nasconda! >> << ...cosa dicevi a proposito delle vittime? >> << assolutamente nulla >>.
Tirai con tutta la forza che avevo in corpo e quando le braccia vennero via caddi all'indietro, contro la porta.
Ed eccolo, il dolore...
Sentivo le ossa che incominciavano a sgretolarsi e a staccarsi, come la pelle, i muscoli doloranti e il mio cervello che andava in panico, letteralmente. Era insopportabile, volevo che tutto questo finisse.
Poi ecco, il colpo finale, ed ora il buio.
Poco dopo ripresi a respirare e mi alzai...ma notai che davanti a me c'era un ragazzo, alto, piazzato...Jace.
<< vorrei che per una sola notte mi lasciaste in pace! >> << il vampiro? dov'è? >> << morto >>.
Mi alzai abbassandomi la fine del vestito per coprirmi da Jace.
<< che t'ha detto? >> << che dietro tutta questa sfilza di sacrifici c'è qualcuno >>.
Venne verso di me e mi aiutò a rialzarmi.
<< Grazie... >> << e di che, signorina. Dove la porto? >>.
Ma dico, scherziamo?!...
<< all'Istituto >>. Sbuffò e fece per aprirmi la porta, quando non appena la portà fu spalancata, anche i miei occhi si spalancarono: un ragazzo, alto, spalle larghe, capelli neri e corti, jeans largo e marrone, scarpe da ginnastica e maglia a maniche corte rossiccia. Non poteva essere lui.
Feci per sbatterli contro e quando si voltò notai i suoi occhi: uno azzurro ed uno marrone.
<< Alexander?! >> << Skylar?! >>.
Mi abbracciò corte e mi sollevò da terra.
Quanto mi era mancato...il suo profumo era sempre lo stesso, quello con cui mi svegliavo quasi tutte le mattine, quello che ricopriva i miei vestiti. 
<< che ci fai qua? >> << in giro con amici, tu? >> << lo stesso... >>.
Lo vidi che buttò uno sguardo dietro di me, proprio dov'era Jace.
<< lui è Jace, Jace lui è Alexander >>. Si strinsero la mano e notai che l'aspetto dei loro bracci erano quasi simili...
<< io vado, Alex. M'ha fatto piacere rivederti! >>.
Feci per andarmene, non sono mai stata brava negli addii...ma mi sentì trattenuta da un braccio.
<< quando posso rivederti? >>. Era vicino, troppo vicino. Sentivo il suo respiro caldo sulla mia faccia e mi sentivo perduta. Come sempre, come ogni volta che lo faceva.
<< non puoi >> << ti prego, non ti vedo da tre anni!... >> << domani sera, vieni alla Chiesa in periferia >>.
Feci per andarmene ma venni ritirata e sentì qualcosa sbattere contro le mie labbra. Erano le labbra di Alexander.
La sua presa era salda, e mi avvicinava sempe di più a lui, assicurandosi che io non potessi scappare.
<< non dovremmo... >> << non fa niente >>.
Mormorò.
<< non dopo tutto quello che... >> << non me ne importa nulla >>.
Mormorò ancora.
<< ho esaurito le scuse >> << era ora >>.
Sorrisi e mi lasciai andare in quel bacio col gusto d'abbandono. Presi a metterli le mani nei capelli e a tirarlo a me.


Angolo Autrice:
Lo ripeto anche qui, EFP m'aveva invertito i due capitoli e quindi la storia era del tutto invertita, mi scuso per questo inconveniente, spero che il capitolo vi piacca e che la storia sia più "logica" (?) HAHAHAHAHA 
  
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