Come si dice,via il dente,via il dolore,quindi aggiorno presto così il dolore x la separazione da qst fanfic sarà minimo!!! ç_ç eccoci dunque al count down finale.

TERZULTIMO CAPITOLO. BUONA LETTURAAAAA!

Cappy 20 : goodbye,my love

"Sakura-chan..." il ragazzo non sapeva bene cosa dire,e gli occhi rossi della ragazza certo non aiutavano la situazione...

All’improvviso Shaoran si sfilò il ciondolo che Sakura gli aveva regalato tempo prima e lo restituì alla ragazza.

Li:"temo che questo non lo possa conservare più io..."

La ragazza aveva le lacrime agli occhi,ancora poco e niente le avrebbe fermate.

Li:"devi trovare un’altra persona a cui regalarlo,ok? Me lo prometti,Sakura? Non piangerti addosso per sempre,trova un altro bravo ragazzo che ti meriti sul serio e che sia in grado di restarti accanto come avrei dovuto fare io..."

Sakura abbassò di nuovo lo sguardo osservando il vuoto ed una piccola lacrima le scese da un occhio. Li chinò di poco la testa per guardarla negli occhi e le asciugò quella lacrima insistente che aveva tanto premuto per uscire e che lei non era stata in grado di ricacciare indietro.

Sakura alzò di nuovo il volto e guardò Shaoran negli occhi. Quanta tristezza li stava attraversando in quel momento.

Lei sorrise debolmente e prese una mano del ragazzo,aprendola e lasciandovi cadere il ciondolo della madre.

Sakura:"i regali non si riciclano,Shaoran-kun,soprattutto quelli fatti col cuore. Tienilo tu,so che la mamma sarebbe d’accordo...va beh,non lo regalerò alla persona che passerà con me il resto dei suoi giorni..."

Detto questo Sakura abbracciò Shaoran e gli sussurrò all’orecchio la fine della frase:"ma questa persona sa che io continuerò ad amarlo,fino a quando avrò vita..."

Shaoran ebbe una stretta al cuore. La ragazza si staccò da lui poi si allontanò lentemente con occhi colmi di lacrime,che questa volta riuscì a mandare giù.

Il ragazzo indietreggiò di un paio di passi,ma poi si riavvicinò velocemente alla ragazza e la baciò,incurante del fatto che tutti lo stessero osservando e che Touya lo stava fulminando con lo sguardo. Si staccò dolcemente da Sakura e poi risalutò tutti,raggiungendo Yelang ed imbarcandosi con lei sull’aereo.

Sakura corse veloce verso la grande vetrata ed osservò l’aereo di Shaoran partire e poi scomparire in fretta tra le nuvole.

Delle calde lacrime iniziarono a bagnarle il volto,ora che lui se n’era andato,ora che lui non l’avrebbe più vista,poteva dare libero sfogo alle sue emozioni.

Una mano si posò sulla sua spalla e la riconobbe subito:era quella di Tomoyo.

Sakura si voltò verso l’amica,che vedendola piangere così sobbalzò un attimo,ma poi Daidouji allargò le braccia ed accolse la sua migliore amica in un abbraccio. La ragazza si sentiva confortata tra le braccia di Tomoyo,così si abbandonò ad un disperato pianto silenzioso.

La sera era ormai giunta a Tomoeda e a Sakura quel buio non le era mai parso tanto oscuro. Ma non era solo quello,era il buio che aveva al suo interno a spaventarla;la sua anima era stata inghiottita dal dolore e difficilmente sarebbe riuscita a liberarsi da quella morsa.

Il fratello ed il padre se ne accorsero immediatamente e pensarono tristemente che la situazione non avrebbe fatto altro che peggiorare.

Il mattino dopo Sakura si svegliò perfettamente in orario,infatti uscì dalle coperte poco prima che la sveglia iniziasse a suonare.

Non appena sentì l’oggetto che iniziava a trillare,il guardiano del sole era uscito dal suo cassetto,già pronto a dover impegnarsi per far saltar giù la sua padrona dal letto,ma non appena si avvicinò a lei notò con stupore che la ragazza era in piedi vicino all’armadio che rovistava cercando la sua divisa.

Kero:"S-Sakura...come mai già sveglia?"

La ragazza guardò strana il peluche per qualche secondo e lui la fissò a sua volta. I suoi occhi erano velati di tristezza,nonostante lei poi rivolse un sorriso al guardiano per rispondere.

Sakura:"che dici Kerberos,stamattina devo andare a scuola...te ne sei dimenticato?"

Kero-chan osservò Sakura prendere la divisa e andare in bagno per sistemarsi,poi si grattò la testa.

Kero:"Kerberos...? Da quando in qua mi chiama col mio nome...?"

Sakura scese le scale lentamente e suo fratello non la sentì arrivare,ma non appena il ragazzo si accorse della sua presenza incominciò a sfotterla come sempre.

Touya:"ehy mostriciattolo,dormito bene stanotte?"

La ragazza prese la sua cartella e gli rispose.

Sakura:"sì,Touya..."

Touya,che stava cucinando la colazione ed era tutto preso dai fornelli,si voltò verso sua sorella.

Quando la vide il suo cuore perse un battito,non aveva mai visto Sakura così malconcia:era molto pallida ed aveva due occhiaie viola che facevano da contorno a due occhi rossi e gonfi,segno che la notte prima non aveva dormito passando tutta la notte a piangere.

Touya la guardò ancora e si sentì maledettamente in colpa per cosa le aveva detto...come poteva aver dormito bene,quando la persona che amava era lontana delle miglia?

Touya le sorrise.

Touya:"ehy ragazzina,mangi qualcosa? Se vuoi ti vado a prendere un cornetto al cioccolato,tanto è....sì,è presto..."

Il ragazzo guardò l’orologio e strabuzzò gli occhi. 7.20. Da quando Sakura si alzava così presto?

Improvvisamente Sakura ebbe un flash back...i cornetti al cioccolato...il suo compleanno...la collina dei ciliegi fioriti...Shaoran...

La ragazza si mise a singhiozzare ed il fratello le si avvicinò per rimediare,anche se non capiva bene che cosa avesse detto per farla star male.

Touya la prese per le spalle ed un’altra volta gli si strinse il cuore...sua sorella in quel momento era così fragile...sarebbe mai tornata il mostriciattolo di prima?

La ragazza lo guardò con gli occhi pieni di lacrime.

Touya:"Sakura..."

Sakura:"fratellone..."

La ragazza gli buttò le braccia al collo ed iniziò a piangere,nonostante lo avesse già fatto tante volte,non era stanca di farlo e sentiva che solo le lacrime ora la potevano aiutare.

Così rimase lì una buona ventina di minuti tra le braccia di Touya e si sentiva tanto confortata all’interno del suo abbraccio,proprio come le succedeva con Shaoran.

Sakura si staccò dal fratello e prese la cartella,invece Touya se ne andò a tavola per fare colazione.

Touya:"ehy ragazzina che fai? Non mangi?"

La ragazza si fermò sulla porta della cucina.

Sakura:"no,non ho fame"

Touya le corse dietro fino a raggiungerla sulla porta di casa.

Touya:"devi mangiare qualcosa,neanche ieri hai toccato cibo,né a pranzo né a cena.."

Sakura:"sì,lo so ma non ho fame"

Lei afferrò la maniglia della porta e stava per uscire,ma il fratello la bloccò di nuovo.

Touya:"che fai? Non prendi neanche i roller?"

Sakura lo guardò con sguardo vago.

"no,non mi va di usarli."

Detto questo la ragazza se ne andò lasciando perplesso il fratello,perplesso e molto amareggiato per le sue condizioni.

Questa fu una scena che si ripeteva spesso a casa Kinomoto.

Sakura che non toccava quasi più cibo,il fratello che da comprensivo che era prima si arrabbiava sempre con lei dicendole che anche facendo così la situazione non sarebbe cambiata e che il cinese sarebbe rimasto in cina,la ragazza che dopo averlo ascoltato scappava fuori di casa in lacrime ferita da quelle parole ed il ragazzo che si prendeva il volto tra le mani pentendosi amaramente di quello che le aveva detto.

Dopo una di queste solite discussioni Sakura fuggì come sempre,ma quel giorno si ritrovò a pensare che Touya aveva ragione:anche se lei continuava a fare così e a farsi del male la situazione non sarebbe cambiata,lui le aveva detto addio e non sarebbe più tornato.