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Autore: fraVIOLENCE    26/04/2013    2 recensioni
"E.. dio, non so nemmeno perchè io stia dicendo questo, non è da me! Io.. Io sono Tom Delonge, diamine! Non ho bisogno di dire queste cose!"
Ambientata nell'estate 1999, dopo l'uscita di Enema of the State.
La protagonista è Jennifer, la migliore amica dei tre ragazzi californiani, una ventunenne che presto si ritroverà a fare i conti con un nuovo mondo: quello dell'amore.
Genere: Demenziale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Mark Hoppus, Nuovo personaggio, Tom DeLonge, Travis Barker
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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26 maggio 2001.

Mi stavo guardando al grande specchio a muro davanti a me, nervosa.
Osservavo la mia immagine riflessa, facendo delle giravolte su me stessa e mordendomi le labbra.
Chiudevo e riaprivo gli occhi, respirando lentamente per rilassarmi.
Indossavo un lungo vestito bianco stretto fino alla vita da un fiocco e largo in basso, con uno strascico di circa mezzo metro.
I capelli, che per l'occasione avevo tinto di un castano molto chiaro, erano raccolti in uno chignon, ricoperto da un velo bianco che mi arrivava fino a metà schiena.
Gli occhi erano truccati di un ombretto rosa antico, le palpebre dipinte da una sottile linea di eyeliner che metteva in risalto gli occhi azzurri e sulle labbra mi era stato steso, contro la mia volontà, un lucida-labbra trasparente.
Feci una smorfia, mugolando leggermente.
Quell'abbigliamento non faceva al caso mio, ma quello era un giorno speciale.
Era il giorno del mio matrimonio.
Ero agitatissima, il cuore mi batteva all'impazzata e mi sudavano le mani.
Ero sicura che sposare Tom fosse la scelta giusta, ma l'emozione di testimoniare il nostro amore davanti a tutti era alle stelle.
Mi morsi nuovamente le labbra e chinai la testa verso destra, continuando ad osservarmi, finchè nella stanza non entrò Skye.
"Jen, andiamo! C'è la macchina qui fuori che ci aspetta" - disse euforica, avanzando verso di me e prendendomi la mano.
Annuii, afferrando la sua mano e sospirando.
"Andiamo" - sussurrai, emozionata.

Entrai nella grande sala del comune, affiancata da mio padre, con la quale avevo riallacciato i rapporti.
Camminavamo lentamente verso il sindaco, Mark, Travis.. E Tom.
Il mio cuore batteva all'impazzata, batteva così forte che mi sembrava di avere un martello pneumatico in petto.
Incrociai il suo sguardo e gli sorrisi timidamente, mentre le mie guance si dipingevano di un rosso acceso.
Lui ricambiò il sorriso e mi morsi le labbra, continuando ad avanzare verso di lui.
Arrivati davanti al sindaco, mi lasciai baciare la guancia da mio padre e mi posizionai davanti a Tom.
Indossava dei semplici pantaloni neri in tinta con la giacca, una camicia bianca e una cravatta gessata.
Il sindacò iniziò a parlare delle varie leggi sul vincolo del matrimonio, iniziò a parlare di noi e della nostra piccola storia, aggiungendo qualche frase ad effetto.
Poi si fermò, ci guardò entrambi negli occhi e iniziò a parlare:
"Amore, batticuore, calore che ti pulsa nelle vene al solo pensiero, sono i sintomi benigni di una sensazione che tutti amiamo provare: innamorarsi.
E la miglior specie di innamoramento è quello che avviene ogni giorno con la persona che hai scelto al tuo fianco.
Cosa vuol dire innamorarsi ogni giorno? Vuol dire non darsi per scontati e considerare la persona che hai al tuo fianco come un dono. Vuol dire alzarti al mattino e accarezzare il volto di chi ti trovi affianco nel letto. Vuol dire superare le battaglie assieme, dove quella più difficile è la routine e i problemi quotidiani. Vuol dire combattere per la gioia e la felicità dell’altro. Vuol dire mettere, a volte, un altro cuore al primo posto, prima del tuo. Innamorarsi ogni giorno è scegliere di dire una cosa buona invece di dieci cose che non vanno. Vuol dire scegliere di guardarsi negli occhi ed amarsi oggi, più di ieri e meno di domani. Innamorarsi ogni giorno, vuol dire raccogliere i semi di una gioia autentica, di quelle che non passano, di quelle che riempiono le giornate di colori, di quelle che sono una luce in mezzo al cuore.
Che la vita vi riservi gioie inaspettate, piccole grandi conquiste quotidiane e la voglia di affrontare le sfide della vita sempre insieme. In due si è più forti, oggi voi, con la scelta di sposarvi, lo dimostrate al mondo"
Gli occhi mi si erano fatti lucidi e subito cercai la mano di Tom, che me la strinse dolcemente.
Tutti iniziarono ad applaudire e io mi morsi le labbra, guardandomi intorno, imbarazzata.
"Bene. Possiamo proseguire. Conoscete qualche ragione per la quale questi due ragazzi non possano sposarsi?" - domandò il sindaco, guardando gli invitati dietro di noi.
Nessuno osò parlare e allora l'uomo chiamò Mark e Travis, facendo firmare loro dei documenti per testimoniare l'evento.
"Thomas" - il sindaco si rivolse a lui - "Vuoi dire qualcosa?" - gli domandò, sorridendo calorosamente.
Tom annuì e si schiarì la voce, sistemandosi meglio di fronte a me e stringendomi dolcemente entrambe le mani.
"Jennifer. Ti conosco da quasi dieci anni. Insieme ne abbiamo passate davvero tante, ci siamo conosciuti per merito di tuo fratello e subito siamo entrati in confidenza. Avevamo gli stessi interessi, ascoltavamo la stessa musica e ci piacevano le stesse cose. Il cibo messicano, andare in skateboard e la musica punk. Poi una mattina mi sono svegliato e ho iniziato a provare antipatia per tutti quelli che ti si avvicinavano, per tutte le persone che ti sfioravano. Le rare giornate che non passavamo insieme mi sembravano vuote e inutili. Pensavo solo a te, avevo in mente solo il tuo sorriso. Ogni volta che mi abbracciavi il cuore sembrava schizzarmi fuori dal petto e dio, avevo una gran paura che tu lo sentissi" - Tom rise, arrossendo e alzando gli occhi al cielo - "Poi tu mi hai confessato i tuoi sentimenti. E penso che quello sia stato uno dei giorni più felici della mia vita. Anzi, ne sono sicuro. Ci siamo messi insieme, abbiamo avuto dei momenti di difficoltà ma li abbiamo superati, insieme. E voglio che tu sappia che nonostante siano passati degli anni, ogni volta che tu sorridi mi sciolgo. Ogni volta che dici di amarmi il mio cuore batte più forte, ogni volta che le nostre labbra si sfiorano mi sento vivo. E sono sicuro che questo sentimento non morirà mai, perchè ti amo, Jennifer" - concluse quel discorso con un tenero sorriso dipinto sulle labbra.
Tutti applaudirono e io risi, imbarazzata e lo ringraziai sottovoce.
"Jennifer?" - il sindaco si rivolse verso di me.
"Allora.. Non sono molto brava con le parole, quindi sarò breve" - risi, imbarazzata - "Insieme abbiamo attraversato molte cose, Tom. Ogni anno è stato fantastico, alcuni magari un po' più difficili, ma noi adesso siamo qui. Abbiamo iniziato tutto da soli e adesso siamo qui. E non potrei esserne più felice. Sono felice con te, lo sono sempre stata. Voglio passare il resto della mia vita con te, ne sono sicura. Sono pronta a svolgere il mio ruolo da moglie.. E magari in futuro anche da madre. E se mancheremo il bersaglio, ci terremo forte. Saremo là a provarci di nuovo. Ti amo, Thomas" - sorrisi dolcemente, guardandolo profondamente negli occhi.
"Thomas Delonge, vuoi tu prendere come tua legittima sposa la qui presente Jennifer Jenkins per amarla, onorarla e rispettarla, in salute e in malattia, in ricchezza e povertà, finchè morte non vi separi?"
"Sì, lo voglio" - disse Tom deciso, sorridendomi teneramente.
"Jennifer Jenkins, vuoi tu prendere come tuo legittimo sposo il qui presente Thomas Delonge per amarlo, onorarlo e rispettarlo, in salute e in malattia, in ricchezza e povertà, finchè morte non vi separi?"
Presi un grande respiro e sorrisi, annuendo convinta.
"Sì, lo voglio"
"Thomas, puoi baciare la sposa" - il sindaco ci sorrise - "Vi dichiaro marito e moglie"
Sfoderai un sorriso a trecentotrentadue denti e agganciai le braccia al collo di Tom, avvicinandomi al suo viso e baciandolo con tutta la dolcezza possibile.
Eravamo ufficialmente sposati, avevamo giurato il nostro amore davanti a tutti. Una nuova parte della nostra vita, era iniziata.


<< Love is an amazing thing. I like to tell all the people at all the shows that when you really do fall in love, it kinda, tears your heart from your chest, and makes you feel really vulnerable. And it makes you feel like you can’t eat, and you can’t sleep and you wait by the fucking phone all day long, and besides all that shit, it’s the best thing you’ll ever feel in your life. From six months to a year, two years, whatever that first little period is in your relationship, it dominates every other feeling in your body, and I think that’s truly living. >>
- Tom Delonge.


TO BE CONTINUED.


E' finitaaaaa! Mi sono sentita stra realizzata a spuntare la casella 'completa' ahahah
Bene, spero che questa storia vi sia piaciuta, e ringrazio tutti quanti per averla letta e/o recensita!
In particolare Layla, Evelina, Annalisa, Hotaru182, Lethal_Poison e giulss182!
Alla prossima! :)
  
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