The magic is real
Capitolo 5: A training and...
-Allora! Un po' di silenzio!- Urlo a quelle scimmie che ho come allievi.
-Dovete smetterla! E' una cosa seria, che diamine! Non è un gioco! Non è un sogno! E' la pura realtà!- Urlo, ormai senza più un briciolo di pazienza. Tutti ammutoliscono. Sia benedetto il silenzio. Mi guardo attorno, passandomi le mani sul volto, pensando a come addestrare cinque idioti così.
-Narì!- Dico
-Sì, Shurtu'gal?- Chiede quello
-Fagli fare la Rimgar e la Danza del Serpente e della Gru.- Dico, l'elfo, bello più che mai, annuisce. Narì è un elfo molto giovane, con i suoi soli 73 anni d'età, ha i capelli argentei, e gli occhi sono come quelli di Harry. Il suo viso è bellissimo, come tutti gli elfi, è affilato, con i lineamenti di un gatto selvatico. Il suo corpo è esile, facendolo così essere un elfo agile, e leggiadro. In conclusione un gran bel pezzo di gnocco.
-Andate lì, per eseguire la Rimgar.- Dice, rigido. Narì è un elfo diverso, è più umano, è dolce, e scherzoso.
-Ora eseguirete la Rimgar, la Danza del Serpente e della Gru. Si tratta di una serie di pose per preparare i nostri guerrieri al combattimento, anche se ora gli elfi le usano per mantenersi in forma. La Rimgar consiste in quattro livelli, uno più difficile dell'altro.- Dico, in tono severo.
-Non dovresti trattarli così, sono tuoi amici. Sono consapevole del tuo dolore, ma devi continuare a vivere.- Dice Nìa
-Non... Non ce la faccio. Il litigio con Murtagh mi ha... Mi ha... Ferita.- Dico, cercando di trattenere delle lacrime
-Oh piccolina... Non piangere... Lui non è l'unico, guardati intorno, sei circondata da degli gnocchi!- Dice, cercando di farmi ridere. Cosa che non faccio.
-Non è facile dimenticare una persona, Nìa. Ho passato un anno a ridere e scherzare con lui.- Dico. Nìa sta zitta.
-Rilassatevi! Non potete eseguire la Rimgar se siete rigidi come ciocchi di legno!- Urla Narì, gia scocciato. Oh caro mio, dovrai sopportare questo e altro!
Appena conclusa la Rimgar e le altre cose, Eragon li guida nel posto delle meditazioni.
-Aprite la mente. E quando non sentirete più niente, venite da me.- Dice, prima di andarsene e lasciarli soli.
Dopo circa tre ore i ragazzi ritornano e spiegano ciò che hanno sentito.
-Bravi, avete centrato l'obiettivo facendolo solo una volta, siete dei Cavalieri che meritano questo nome. Solo Brisingr ci è riuscita.- Dice Eragon. Sentendo il mio nome arrossisco. Tutti si limitano a dire un “wow”.
-Avanti, idioti, venite.- Li richiamo. Li faccio sedere e gli porgo penna e calamo a ognuno di loro.
-Allora, premetto che non sarà facile per voi imparare una lingua nuova. Da ora in avanti, quando parlerete, dovrete parlare nell'antica lingua, la Liduen Kvaedhì, ovvero la Poetica Scrittura.- Dico. Inizio col spiegargli cos'è, come si usa, quando si usa, perchè esiste e da chi venne creata.
-Quando passiamo alla magia?- Chiede Louis.
-Se non imparate l'antica lingua, come pretendete di usare la magia?- Chiedo. Tutti sbuffano.
-E va bene! Fatemi delle domande riguardanti la magia.- Dico
-Cos'è la magia?- Chiede Niall
-La magia è la manipolazione dell'energia mediante l'uso dell'antica lingua. La magia è l'arte del pensare.- Dico.
-Quando passiamo alla pratica?- Chiede Louis, alzo gli occhi al cielo
-Adurna- Dico e una sfera d'acqua sale al livello della mia mano.
-Prendetela.- Dico, prima di dividerla in cinque parti. La scaglio contro i ragazzi.
-Reisa du adurna!- Dice Harry, che prende la sua, le altre si schiantano contro i ragazzi, facendogli il bagno. Inizio a ridere come una scema.
-Loro sono la tua medicina..- Sussurra Nìa
-Hai ragione...- Rispondo
-Bravo Harry.- Dico sorridendo.
-Quando possiamo volare?- Chiede Louis.
-Aah Louis, hai rotto il cazzo!- Dico.
-Brisingr!- Mi ammonisce Arya.
-E quando ce vò ce vò!- Dico. Tutti scoppiano in una fragorosa risata.
-Vuoi cavalcare un cucciolo? Non puoi, gli si deforma la schiena! Dovete aspettare qualche mese.- Dico. Un'espressione delusa si dipinge sul volto dei ragazzi.
-Per oggi l'allenamento è finito!- Dico, prima di andarmene.
Vado in camera mia, e quando apro la porta mi viene un colpo al cuore: Murtagh.
-Ciao- Sibilo.
-Volevo chiederti scusa..- Dice
-Non ha importanza. Non stiamo più insieme.- Ringhio.
-Piccola mia, sei sicura di quello che stai facendo?- Chiede Nìa
-Sì- Rispondo.
-Allora prendilo a calci in culo!- Dice. Ridacchio alla sua reazione.
-E da quando?- Chiede, curioso.
-Da adesso.- Latro. Ok, sono un cane.
-Bri... Io ti amo...- Dice. Mi accarezza una guancia con la mano, che subito afferro bruscamente, per togliermela di dosso.
-Non è più come prima, Murtagh.- Ringhio.
-Ma questo non cambia le cose!- Si lamenta.
-Dopo che mi hai chiamata puttana hai il coraggio di dire che le cose non sono cambiate?- Rispondo, sempre ringhiando. Stavolta non risponde.
-Sei come tuo padre: un codardo.- Ringhio, prima di cacciarlo dalla mia stanza.
-Ti riconquisterò, Bri!- Dice, prima di andarsene. Certo, convinto.
Cooome va?
Muy bien gracias
Allora, che ve ne pare?
Bello eh? °Si vanta°
OuO Maaa... 4 recensioni? Stupefacente
:DD Vi amo.
Bene, mi levo dalle palle OuO