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Autore: Zayns quiff    26/04/2013    4 recensioni
Neanche la morte poteva distruggere il nostro amore..
Our love is the most worthwhile thing I've ever done.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: Triangolo
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E' tutto pronto, Paul non fa che correre avanti ed indietro dando gli ultimi ordine per far sistemare le luci e le impalcature mentre fuori una folla immensa di fans urla desiderosi di entrare. Alle sette in punto i cancelli si aprono lasciando entrare migliaia di ragazze che piangono, si spingono per pren­dere i posti migliori sotto al palco, ma cosa più importante sorridono. Si perché quello che ho impa­rato è che le italiane sono le fans migliori: nonostante la sfortuna, nonostante l'Italia sia un po' sco­nosciuta per i cantanti, nonostante ci siano solo una volta l'anno concerti così importanti, nessuno è in grado di amare come amano loro. Hanno l'amore dentro il cuore, nelle urla, nelle risate, nelle loro voci, nei pianti, e' ovunque. E chissà quante ragazze non sono qui ad cantare con loro, ma sono ri­maste a casa a piangere per uno stupido biglietto che ha impedito loro di vedere le uniche cinque persone che riescono a dare un senso alle loro vite.
Non fanno altro che urlare “One Direction” cantando pezzi delle loro canzoni con le voci che si mi­schiano tra di loro formando soltanto una vivida e forte che riecheggia in tutto il forum facendo tre­mare le parete e i cuori della band.
Lancio un ultimo sguardo poi sparisco nei camerini dei ragazzi trovando tutti tranne uno. Mi guardo intorno, ma di lui nessuna traccia così esco dalla porta di emergenza e lo trovo fuori seduto su una panchina sotto la chiara luce della luna e il vento caldo che gli muove il suo ciuffo enorme.
Mi siedo accanto a lui guardando le stelle in silenzio cercando di penetrare nella sua mente e capire cosa sta pensando perché sento il suo cervello muoversi ed elaborare così velocemente.. quasi come se facesse confusione.
«Sai spesso mi capita di sorridere e pensare che questo è il mio lavoro, lo faccio per vivere, ma è tutto ciò che ho sempre voluto» mi sussurra lui continuando a guardare in alto.
Poso la mia mano sulla sua stringendogliela, lui è fatto così da fuori può apparire un ragazzo duro, freddo, a volte un ragazzo addirittura cattivo invece è tutto il contrario. E' timido, dolce, ma ha un difetto come me, cioè che spesso si siede fermandosi a pensare a tutta la sua vita, alle cose passate, alle cose future e lo vedo rattristarsi perché sa che niente torna indietro.
«Sei nato per fare questo lavoro, la tua voce è un dono e migliaia di fans ti stanno aspettando lì den­tro.. andiamo?» gli sorrido, mi guarda con i suoi occhi marroni e dopo avermi stampato un bacio sulle labbra torniamo dentro dove le voci del pubblico si fanno sempre più forti e impazienti.
«Finalmente! Pensavamo ti fossi perso» esclama Harry alzando le mani al cielo.
«Dai Zayn dobbiamo andare in scena» dice Niall saltellando sul posto per scaldarsi.
Si mettono tutti in cerchio con i capi chini e le mani sulle spalle come a darsi forza uno con l'altro, rimangono in silenzio per un paio di minuti poi urlano fortissimo prima di saltare pronti per salire sul palco.
Zayn mi lancia un ultimo sguardo prima di sparire, mentre io e Cam usciamo dal backstage per rag­giungere il posto dove ci sono i tecnici del suono, luci e tutti gli altri strumenti sedendoci per assi­stere al concerto. Qualche ragazza ci vede e ci riconosce salutandoci cordialmente.
Il concerto è decisamente stupendo, erano mesi che non li vedevo esibirsi ed è tutto perfetto, ovvia­mente non mancano gli scherzi fatti al povero Harry durante il suo assolo in what makes you beauti­ful, oppure durante le domande di twitter, ma vederli tutti e cinque insieme sul palco mi rende felice perché so che loro sono fatti per questo.. hanno realizzato il loro sogno e ora sono diventati il sogno di milioni di persone ed è questa la cosa che mi rende più orgogliosa di loro.
Mi distraggo a guardare tutte le luci dei telefonini accese quando di colpo iniziano le prime note di Over Again: amo questa canzone è sempre stata la mia preferita fin da quando Zayn me la sussurra­va all'orecchio di notte per farmi addormentare molto tempo prima che uscisse il CD.
Hey Cait è quasi un anno che state insieme!
No.. per tre mesi siamo stati separati
Come sei puntigliosa.. Allora faccio meglio la considerazione: Hey Cait è quasi un anno che lo conosci!
Ora si che va meglio.
E' il pezzo di Zayn ed ogni volta che raggiunge le note alte un brivido mi percorre lungo la schiena, mentre un sorriso stupido mi spunta in viso. Mi guarda da lontano riconoscendo il punto in cui sono seduta e mi sorride salutandomi con la mano, gli mando un bacio ormai persa nei suoi occhi che anche da lontano riescono a darmi la forza di cui ho bisogno; si perché il nostro amore è in grado di abbattere ogni muro, quell'amore pieno di vita che dona un dolce senso al tuo sorriso, quell'amore che molti credono inutile ma altri pensano sia unico, irripetibile, quello che ti fa perdere un battito, quello che ignora il tremolio delle tue gambe perché il cuore è troppo attento ad ascoltare ciò che hai da trasmettergli.

 

 

«Allora come è andato?» chiede Harry non appena entro nella loro stanza, sono tutti ancora in al­bergo e come sempre sono riuniti in una sola camera, non riescono proprio a stare separati. Fuori il cielo si sta coprendo e sono sicura che da un momento all'altro inizierà a piovere.
«Speriamo bene, i risultati li pubblicheranno dopodomani quindi per ora VACANZA» urlo gettan­domi sul letto sopra a Niall che emette un urlo di dolore visto che gli sono atterrata sullo stomaco.
«Allora sta sera andiamo in discoteca ti va?»
«Harry.. sei sempre lo stesso» esclama Louis scoppiando a ridere contagiandoci tutti.
«Si dai facciamo un po' di baldoria» urlo, qualcuno bussa alla porta Liam va ad aprire lasciando en­trare Zayn che ha un mazzo di rose stupende in mano, mi alzo di scatto dal letto come se mi avesse­ro dato una scarica elettrica e gli corro incontro.
«Sono per me?» domando con gli occhi lucidi.
«No, per me!» esclama Harry alzandosi dalla poltrona e prendendo i fiori.
«Ehi!» mi riprendo il regalo facendogli la linguaccia poi esco insieme al mio ragazzo mentre gli al­tri non fanno che farci moine romantiche, come se loro non facessero mai niente.
Ci rifugiamo sull'enorme tetto che ospita una vista stupenda di Milano: si vede il duomo e il forum dove hanno cantato ieri, ormai sono quattro mesi che vivo in questa città e sento di essermici af­fezionata.
Zayn si sporge dal parapetto guardando la strada di sotto che come sempre è piena di fans, lo guar­do ammirare tutto intorno a lui con i suoi occhi marroni che non smettono un attimo di brillare e le sue labbra morbide che lasciano spuntare la lingua.
«Sai» dico avvicinandomi a lui e sedendomi su una sedia di plastica abbandonata «Milano è bella, ma non hai mai visto il mare.. Il vero mare!» sussurro mentre lui si gira.
«Tu come fai a saperlo?» chiede inarcando un sopracciglio.
«Marco mi ha portato dai suoi parenti.. sai vivono al sud dell'Italia e lì è tutto un altro mondo! Il sole, le spiagge, il mare con l'acqua più trasparente del cristallo.. lì si che è un vero paradiso»
«Ti sei proprio divertita con Marco» sento una punta di amarezza nella sua voce, mi alzo abbrac­ciandogli i fianchi e guardandolo negli occhi sorridendo.
«Signor Zayn Malik siamo per caso gelosi?»
«Si, perché ho paura..» abbassa lo sguardo diventando di colpo triste.
«Di cosa?»
«Di perderti, perché dal momento in cui ti ho incontrata, tutto è cambiato»
«Sarò qui al tuo fianco sempre, ogni volta che lo vorrai. Ora che il peggio è passato possiamo go­derci la nostra vita e il cammino immenso che abbiamo avanti, non ti preoccupare adesso il mondo ci appartiene. Non avere paura, non andrò da nessuna parte » gli sussurro accarezzandogli il viso.
«And I won't be leaving 'till I've finished stealing every piece of your heart every piece of your heart» canta lui baciandomi, mi alzo sulle punte dei piedi per ricambiare. Di colpo la pioggia scende improvvisa e veloce dal cielo e ci ritroviamo bagnati fradici, ma non ci importa questo è il nostro momento finalmente dopo tanto tempo ci ritroviamo io e lui soli in mezzo al niente a darci il nostro primo e vero bacio. Perché non si imbroglia con il primo bacio, quando trovi la persona giusta esso rappresenta tutto.
La pioggia scorre più forte così decidiamo di tornare dentro, ma lungo il corridoio incontriamo Har­ry e Cam che parlano ad alta voce, Zayn mi prende per mano rifugiandoci dietro al muro per evitare di essere visti. Sembriamo due spie alla loro prima missione segreta!
Guardo Zayn interrogativa, ma lui mi fa segno di non parlare.
«No Harry il problema sei tu!» urla Cam inferocita.
«Io so di non aver fatto nulla di male» esclama Harry, vedo Zayn passarsi una mano sul viso e sus­surrare “Harry non ci sa proprio fare con le ragazze”, mi sporgo un po' per vedere cosa sta succe­dendo mentre l'acqua gocciola dai miei capelli cadendo a terra. Cam ha un'aria davvero arrabbiata e la vedo pronta al peggio infatti, dopo la frase di Harry, fa un passo indietro e gli tira uno schiaffo per poi andarsene via con le lacrime agli occhi.
Styles rimane per un attimo disorientato poi da un pugno al muro e si rifugia nella sua stanza, no non ci sa proprio fare con le ragazze!
Lentamente torniamo in camera di Zayn levandoci di dosso i vestiti bagnati e facendoci una doccia calda visto che il freddo della pioggia si è insinuato fin nel profondo delle ossa, e come sempre le mie basse difese immunitarie hanno fatto il loro corso e un leggero raffreddore inizia a farsi strada nel mio naso.
«Allora siete pronti» urla Louis bussando insistentemente alla porta, vado ad aprire fulminandolo con lo sguardo.
«Louis basta!»
«Uao Cait sei uno schianto» mi dà una gomitata sorridendo e accennando a Zayn, rido dandogli un pizzicotto poi scendiamo al salone di sotto. Per mia grande sorpresa scopro che Cam è partita ed è tornata a Londra come mia sorella, così sta sera sarò l'unica ragazza a sorportare cinque maschi vo­gliosi di divertimento. Harry sembra alquanto abbattuto e lo vedo strano, usciamo dall'hotel, il cielo si è schiarito infatti ha smesso di piovere; Paul ci aspetta fuori così saliamo tutti in macchina e lui ci squadra uno dopo l'altro fermandosi particolarmente su Harry che sembra un morto vivente e su Zayn che ha gli occhi lucidi e la pelle un po' troppo rossa.
Partiamo alla volta di una discoteca abbastanza famosa di Milano dove come sempre appena entrati non facciamo che dividerci e di colpo mi ritrovo sola visto che anche il mio ragazzo sembra essersi volatilizzato, mi avvicino al bancone ordinando qualcosa da bere riconoscendo la figura riccia accanto a me che non fa altro che buttare giù un bicchiere dopo l'altro di quello che sembra alcool troppo forte.
«Harry smettila, siamo appena entrati» gli dico levandogli il bicchiere dalle mani.
«Cait?» sussurra lui stringendo gli occhi per guardarmi meglio.
«Eh chi sennò!» esclamo alzando le mani al cielo, questo ragazzo è davvero una cosa impossibile. Cerco con gli occhi gli altri così che possano aiutarmi, ma non trovo nessuno intanto con la coda dell'occhio vedo Harry scolarsi altri bicchieri mentre non lo guardo.
«Ora basta!» lo prendo per la mano trascinandolo fuori dalla discoteca dove un buttafuori ci fa un timbro per poter tornare dentro. Ci sediamo un po' più in là su una panchina mentre cerco di far prendere aria ad Harry.
«Questi ricci ti fanno troppo male, non riescono a farti arrivare le giuste informazioni al cervello» gli tocco i capelli ridendo e lui sembra sentirsi già un po' meglio, fin quando non tira fuori dalla ta­sca una sigaretta e un accendino. Lo guardo sbalordita.
«E questa?»
«L'ho fregata a Zayn» ride, sembra proprio un bambino, gli afferro quella dannata sigaretta rompen­dola a metà mentre lui mi guarda evidentemente arrabbiato ma so che non mi farebbe mai del male così incrocio le gambe e le braccia al petto guardandolo con aria di sfida.
Di colpo scoppia a piangere, rimango pietrificata perché non avrei mai pensato di vederlo in questo stato, mi avvicino a lui abbracciandolo forte mentre le sue lacrime bagnano la mia maglietta nera, restiamo così per quelle che sembrano ore mentre tutto il dolore che Harry ha in petto esce fuori.
«Scusa..» sussurra dopo un po' staccandosi da me, gli afferro la mano.
«Tranquillo, sono qui per questo» sorrido.
«E' che ieri mi ha visto con un'altra ragazza ed è andata su tutte le furie» inizia a spiegarsi lui.
«E' normale.. è una ragazza e il modo in cui gli hai risposto tu non è stato molto educato. In più lei avrebbe voluto che almeno le avresti corso dietro»
«Allora voglio andare!» esclama alzandosi in piedi barcollando.
«Sta giù» rido tirandolo a sedere «Domani ti prometto che la chiamo, ci parlo io e poi puoi andare da lei, okay?» annuisce, poi si avvicina guardandomi fisso.
«Io non l'ho tradita, quella di ieri era solo la mia migliore amica.. Cait io la amo.. Io la amo!» sus­surra con gli occhi lucidi, lo abbraccio di nuovo ha un'espressione così tenera ed indifesa.
«Lo so Harry»
Sento dei passi avvicinarsi a noi e mi accorgo della presenza di Zayn che ci guarda un po' confuso, gli sorrido e lo vedo chinarsi per prendere Harry sottobraccio dandogli una pacca sulle spalle; li ho sempre visti molto uniti: credo che Styles quando ha un problema corre subito da Zayn perché ha bisogno dei suoi consigli.
Ricordo che una volta entrambi erano andati a farsi un tatuaggio ed Harry voleva assolutamente tenere la mano di Zayn perché aveva paura, mentre ora quasi si diverte a farne di nuovi. Loro sono come fratelli ed immagino che quando me ne sono andata Harry gli sia stato molto vicino, infatti per questo gli devo molto.
Paul ci viene a prendere a tutti e tre per tornare in albergo qui, dopo aver accompagnato Harry in camera sua aiutandolo ad entrare nel letto, ci rifugiamo sotto le coperte della nostra stanza dove mi stringo a Zayn assaporando il suo profumo che mi era mancato molto.
«Tesoro?» domando passando la mia mano sulla sua fronte.
«Si?» risponde lui con la voce roca.
«Ma tu hai la febbre» esclamo


  
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