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Autore: darkandre    27/04/2013    0 recensioni
per questa storia ho preso spunto da ken il guerriero spero vi piaccia
Genere: Avventura, Fantasy, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Otherverse | Avvertimenti: Violenza
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Dopo aver ucciso il dannato bandito che a sua volta ha ucciso mio padre mi sentivo strano, senza energie come se un grossa siringa mi avesse trapassato e con quel suo ago enorme mi avesse rubato le energie camminai lentamente verso il corpo di mio padre.
Lui era li inerme senza vita però in volto aveva un espressione molto rilassata in volto come se la morte lo avesse liberato da queste ere piene di violenza è dove vale la legge del più forte.
Arrivato da mio padre gli tolsi la freccia incastrata nel carneo  è lo tirai su di peso sentivo le lacrime di mia madre all’interno del bunker mentre io scavavo con le mani una tomba per mio padre.
Una tomba spoglia senza fiori come lapide ho costruito una croce da piantare nel terreno.
Mentre scavo le mie lacrime bagnano il terreno mentre scavavo una presenza si avvicina dietro di me la percepisco subito.
Mi volto di scatto è vedo un ragazzo sulla trentina con i capelli verdi acqua si presenta dice di chiamarsi Alex. Io lo guardo con area sconsolata lui fa un gesto che ricorderò per  tutta la mia vita.
Si abbasso è comincio a scavare con le mani assieme a me dopo cinque ore la tomba era finita è allora decisi di parlargli.

Io: hey Alex grazie del tuo aiuto

Alex : di niente ma non mi hai ancora accennato come ti chiami

Io : piacere io mi chiamo David

Alex : piacere David

Prima che finisse la frase scoppiai a piangere lui con un leggero tocco sulla schiena mi calmo il suo tocco era di un calore strano come se il suo calore mi entrasse dentro era una sensazione molto piacevole.
Subito dopo lo portai nel bunker dove mia madre è la ragazza stavano ancora piangendo appena scese la grande scalinata in ferro la ragazza fece una cosa strana si alzo e mi venne in contro a braccia aperte è giunta vicino mi abbraccio.
Io rimasi molto sorpreso è se devo essere sincero mi imbarazzai.
Dopo questo momento di imbarazzo presentai Alex alla ragazza è a mia madre Alex vide subito che la ragazzina non parlava. Quindi gli andò vicino è gli tocco la fronte con due dita io ero molto sorpreso. dopo pochi secondi la ragazza indietreggio è si incammino per l’uscita del bunker mentre la ragazza usci Alex andò a parlare con mia madre quando stava per incominciare il dialogo un qualcosa attirò la mia attenzione un urlo femminile io e Alex ci precipitammo fuori è vedemmo la ragazza stesa a terra e una banda mi predoni in moto che gli girava attorno quel punto la quella sensazione la stessa che provai quando vidi mio padre cadere a terra senza vita mi assali di nuovo.
A quel punto provai a trattenermi ma non ero più padrone delle mie azioni io parti a corsa vero la ragazza la banda però era preparata uno di loro tiro fuori una mazza e mi colpì forte in testa scaraventandomi ai piedi di Alex lui rimasta impassivo davanti a tutto  quel caos andò in avanti incurante del pericolo è appena il bandito con la mazza tento di colpirlo Alex con una mossa gli prese la mazza è la tronco soltanto utilizzando le mani.
Alex continuo imperterrito a avanzare mentre i tre banditi lo minacciavano con coltelli è mazze mentre tentavo di rialzarmi mia madre era venuta fuori per capire cosa stava succedendo dal nulla uno dei banditi lancio un coltello verso mia madre.
Io non potevo premettere che mi portassero via anche mia madre cosi mi alzai di scatto è il coltello si conficco nella mia spalla il dolore era lancinante io caddi a terra tenendomi la spalla alzai lo sguardo verso Alex è lo vidi i suoi occhi erano pieni di ira è rossi iniettati di sangue  è comincio a mettersi in una posizione difensiva degna del  più forte lottatore è inizio a muovere le mani formando piccoli cerchi è colpi i banditi uno nella gola impedendogli di respirare mentre gli altri li colpi nei loro unti vitali il cuore è i polmoni i banditi cederono a terra esalando il suo ultimo respiro. Il dolore era tanto lancinante che svenni .
Mi risvegliai nel bunker  la ragazza che fino ad allora non aveva parlato mi guardo io gli dissi

Io : “ciao…ha giusto ma tu non parli”

Ragazza : “voi ragazzi sempre a sottovalutarci”

Io rimasi a bocca aperta

Io : “tu….tu…..PARLIIIIIIIII”

Ragazza : “si non so bene come ma centra Alex”

Io : “ a proposito dove è Alex ?”  

Ragazza : “è andato a survival city ha detto ti avrebbe aspettato li”

Io  : “invece mia madre ?”

La ragazza cambia espressione. Mi racconta che mia madre è andata con Alex perché era molto malata è le medicine che gli servivano si trovano solamente a survival city.
Mentre lei mi raccontava io non sapevo come comportarmi migliaia di pensieri mi attraversarono la mente lei parlava io ascoltavo ma allo stesso tempo pensavo a lei che non mi aveva mai rivolto la parola.
Un sentimento che non avevo mai provato prima un sentimento nuovo che si faceva sempre più forte nel mio petto è nel mio cuore sempre più forte fino a dire una cosa del genere :
ragazza : “allora sei pronto per partire ?”

io : ”per dove ? “

ragazza : survival city ? non mi ascolti mentre parlo ? “

io : ”no ma mi è sfuggito il tuo nome “

ragazza  : “è ovvio non te l’ho detto comunque mi chiamo Anna “

io : ”piacere Anna io sono David”

Anna : “piacere mio”

A quelle sue parole il mio cuore smise di battere poi mi ripresi raggruppata tutta le provviste rimaste andai per la grande scalinata in ferro.
Arrivato in cima alle gradinate di ferro intravidi la figura di Anna che mi aspettava cosi ci incamminammo verso survival city.
 
Grazie per aver letto questa parte di storia :D da ora comincia la parte bella non perdetevela :D
Grazie ancora. 
  
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