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Autore: lalledy    15/11/2007    5 recensioni
Questa storia parla della coppia più amata di Dragon ball. Bulma e Vegeta. Parla del loro amore. Parla della loro passione. E sicuramente non riuscirò a dire tutto quello che c'è da dire sull'amore, è un sentimento troppo grande per riuscire a parlarne in pienezza.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bulma, Vegeta
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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NICE CONTRARY Ti odio maledetto sayan

-Mi dispiace, ma non è ancora pronta!-

-Cosa? Te l’ho rotta ieri? Cosa hai fatto tutta la notte?-

-Aspetta…fammi pensare…ah sì! Ho dormito, come tutte le persone normali!-

-Lo stai facendo apposta vero?-

-Cosa?-

-Perché vi stavo per ammazzare tutti!-

-Guarda, prima avevo il dubbio che tu fossi solo 1 po’ matto, adesso sono certa che tu sia malato!-

-Malato a me?-

-Eh! Problemi?-

-Sì donna! Sei tu il mio problema-

-Chi è che ti cucina da mangiare? Chi è che aggiusta il giocattolo quando si rompe? Chi è…-

-Chi è che ti salverà il culo combattendo contro un nemico? Io-

-Stronzo-

-Oca-

-Bastardo-

-Gallina-

-Hai intenzione di dirmi tutti gli animali della fattoria?-

-No, grandissima troia-

-Sei proprio squallido-

-Oh oh! Abbiamo finito le parolacce?-

-Ti odio-

-Da 1 a 10 quanto vuoi che me ne fotta?-

Silenzio tra sguardi carichi di sfida.

Lui è appoggiato al muro con le braccia conserte. Con i suoi occhi scuri. Con la sua faccia da schiaffi. Lei è in piedi davanti a lui con i capelli legati, le guance rosse per la foga. Da quando quel sayan è entrato nella sua vita, ogni giorno per Bulma è una lotta.

-E invece te ne importa, eccome se te ne importa, perché se ti odio, bello mio, la macchina non te l’aggiusto-

Vegeta sorride.

Bulma ha l’impulso di dargli un pugno in faccia.

Si mantiene. L’unica conseguenza possibile, sarebbe non fargli un graffio e divertirlo ancora di più. Perché lui si diverte e tanto anche.

-Quindi, seconda la tua logica, tu mi saresti indispensabile-

Si è alzato, il suo tono di voce è cambiato.

-Come minimo-

-Secondo te è per questo che non ti ho ancora uccisa-

Si avvicina piano. Passo dopo passo.

-No, non mi uccidi perché sai che dopo te ne darebbe di santa ragione-

 Adesso anche gli occhi del principe sono diversi e non sono piacevoli. Bulma ha paura. Sono ad un respiro dall’altro. Vegeta serra un pugno e lo conficca nel muro. La ragazza sbarra gli occhi e per un attimo le manca il fiato.

-Mi basterebbe una mano per fare fuori te e il tuo maritino-

-Non è mio marito-

-Lo sarà tra una settimana, ma non è questo il punto-

Apre la bocca, vorrebbe dire altre cose, ma non le escono fuori.

Yanco.

Una settimana.

Matrimonio.

Quando quell’argomento usciva fuori le prende sempre un nodo alla gola. Soprattutto quando è davanti al sayan. Come se non volesse farglielo sapere. Come se sene vergognasse. Bulma abbassa gli occhi. Non sa neanche perché ha accettato. La cosa giusta. La cosa migliore. Yanco le ha voluto bene dal principio. Perché dirgli di no. Perchè dirgli di sì. Una goccia cade per sbaglio dai suoi occhi e si posa sul braccio teso di Vegeta.

Cazzo! Si è imposta di non piangergli mai davanti.

Ma ormai è fatta. Forse non l’ha notato. Impossibile. I suoi sensi percepiscono ogni cosa.

-E adesso perché piangi? Ti avrò minacciato di morte almeno una ventina di volte e non hai mai fatto una piega-

La ragazza alza la testa in una risata argentina.

Si crede sempre al centro dell’universo lui.

Ritorna a guardarlo. Sfottente. Prepotente. Bello.

-Ti credi così importante?-

Parlando le labbra si sfiorano. Entrambi lo sentono, ma non lo danno a vedere. Vegeta apre la bocca. Risposta.

Contro-battuta.

Qualcos’altro.

La porta sbatte violentemente all’improvviso. Il sayan si allontana di scatto.

-Ma che avete da urlare tanto!-

La signora Brief li guarda col suo solito sorriso stampato in faccia. Cosa passi nella mente di quella donna è un mistero per il creato.

-Mi state spaventando tutti gli animali-

Il sayan la guarda torvo, poi se ne va.

-Dio quanto lo odio!-

Bulma si siede sbattendo davanti al computer

-Ma dico l’hai visto?-

 Inizia a scrivere qualcosa battendo con violenza sulla tastiera.

-Capisco cara! Ma non ci pensare! Tra una settimana ti sposi e vai a vivere da un’altra parte, no? Dopotutto devi resistere una settimana. Poi non vi vedrete spesso. Anzi! Non vi vedrete quasi mai- Un morso allo stomaco.

Sollievo.

Rassicurazione.

Tristezza.

-Giusto!-

-Ecco! Senti per la festa di domani vuoi il vestito bianco o quello nero?-

-Nero col bianco sembro un gelataio-

-Bene-

-Ok-

La madre va via. Bulma guarda fuori dalla finestra. Sospira. È la cosa giusta. È la cosa migliore. Lui ti ama. Quante volte se l’era ripetuto. Davanti a lui, per un sì un po’ titubante. Davanti a sua madre. Davanti ai suoi amici. Ogni notte davanti allo specchio. Per convincere se stessa. Per mentire a se stessa. Cosa la bloccasse però era una mistero. Ritorna guardare lo schermo. Due occhi neri si materializzano nella sua mente.

-Ti odio maledetto sayan-

   
 
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