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Autore: Alice_xD    27/04/2013    2 recensioni
Non riuscivo a capire il motivo di tanto odio in quelle parole o era forse..gelosia? No Ginny sapeva che l’amavo molto però..però in qualche modo Hermione veniva prima di lei. Non era una cosa volontaria, ma era il mio cervello e il mio cuore che metteva al prima posto la ragazza che tenevo fra le braccia piuttosto che la donna seduta di fronte a me.
Non lo sapevo ancora, ma avrei fatto la stessa cosa con la figlia.
Genere: Malinconico, Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Ginny Weasley, Harry Potter, Hermione Granger, Ron Weasley, Rose Weasley
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Erano così simili.
 

E’ la storia più antica del mondo.
Un giorno hai 17 anni e stai pianificando il tuo futuro..
e pian piano, senza rendertene davvero conto quel giorno è oggi.
E poi quel giorno è ieri.
E questa è la tua vita.
 
 
Abbiamo cresciuto Rose insieme ad Albus e James e Lily - la mia terza figlia nata un anno dopo Rose e Albus.
So per certo che io ho trasmesso tutto l’amore possibile a quella bambina, a quella che considero ormai mia figlia ma so anche che Ginny non la trattava - e non la tratta tutt’ora - come Albus, James o Lily. Per lei Rose è e rimane sempre figlia di Hermione e Ron.
Ricordo di quando, a soli cinque anni, Rose aveva imparato a leggere mentre Albus ancora faticava a capire le parole.
Ginny l’aveva guardata e sorriso, ma avevo capito che era un po’ falso.
 

“Beh Rose, cosa potevamo aspettarci?
Dopo tutto sei la figlia di
Hermione Granger”.

 
Ginny non riesce ad andare oltre quello che pensa e tratta Rose come se fosse solo una nipote e non una bambina che abita con noi da quando aveva pochi giorni.
Il fatto che Rose avesse preso tutto - compreso il carattere - dalla madre, beh questo secondo mia moglie era un oltraggio alla famiglia Weasley.
Rose ha dei capelli cespugliosi color marrone scuro, ma con qualche riflesso rossiccio; gli occhi color rame che esprimevano tutte le emozioni.
Testarda, coraggiosa, cocciuta come un mulo era molto, ma molto difficile fare cambiare idee alla piccola.
Da parte mia, credo di aver dato più amore a Rose che ai miei figli.
Non perché non voglia bene ai miei figli - io amo i miei ragazzi - però c’era sempre qualcosa che mi spingeva a mettere Rose al primo posto.
Credo che, se per Ginny l’assomiglianza con Hermione era una cosa del tutto sfavorevole, per me era una cosa salutare. Sì, salutare perché rivedevo in lei la mia migliore amica.
In ogni gesto dal modo di spostare i capelli o legarli con una matita, in ogni parola, in tutto io rivedevo lei.
Hermione.
 
“Zio Harry?”.
Una voce mi riporta alla realtà e quando mi volto vedo Rose, una Rose cresciuta di sedici anni, che mi guarda con quegli occhi color rame fuso. “Vieni tesoro entra”, dico. Ho la voce un po’ roca, gli occhi che restano aperti a fatica ma ormai è una tradizione: io e Rose ci ritroviamo sempre a mezzanotte in cucina con una tazza di cioccolata fusa a festeggiare insieme il compleanno. Sorride e si siede davanti a me e l’immagine di lei quando aveva dieci anni, così piccola e indifesa, mi passa nella mente come un lampo a ciel sereno.
“Tanti auguri zio”, dice prendendo la tazza.
Sorrido. “Tanti auguri anche a te, Rosie”. Fa una smorfia al sentire il soprannome afibiatole da Albus quando erano piccoli.
“Allora tra qualche giorno si ritorna a scuola”, dico cercando di trovare un argomento neutro di cui parlare prima di darle il mio regalo.
“Ovvio, e questa volta zio non aspettare James che porta a casa la coppa, Serpeverde vi straccerà come chissà che cosa”, dice. Lei e Albus sono stati i primi ad interrompere la lunga linea di Weasley a Grifondoro, e sono stati smistati a Serpeverde. Fare amicizia con un Malfoy è stato il passo successivo e ho paura che Ron si sia rivoltato nella tomba quando i due - Rose e Scorpius - hanno deciso di mettersi insieme.
Ormai fanno coppia fissa da due anni.
Oltraggioso, secondo Ginny, che nostra nipote si sia fidanzata con Malfoy.
“Mezzanotte e un minuto. E’ ora di scambiarci i regali”, dice battendo silenziosamente le mani. Da sotto il tavolo prende un piccolo pacchetto a forma rettangolare e me lo porge.
Lo osservo qualche secondo e poi lo apro. Mi ritrovo tra le mani un vecchio libro, logoro, che mi risulta familiare. Lo apro e lì in un angolo a destra c’è quello che stavo cercando:
 

Questo libro è di proprietà del Principe Mezzosangue

 
“Ma come..”, lascio la domanda in sospeso.
“In una delle lettere che mi hai inviato hai accennato al fatto che vorresti riprendere gli studi di Pozionista e dato che mi avevi parlato di questo libro, ho deciso a cercarlo. Non chiedermi come ho fatto a trovarlo o quanto tempo ci ho messo perché ti spaventeresti, e non venirmi a dire che è un libro della scuola e tutte quelle cose perché non ti ascolterei neanche. Credo che quel libro appartenga anche a te e penso che il professor Piton, sotto sotto, sia felice che lo usi te così non starà a marcire in un’aula in disuso”.
Faccio un sorriso e la ringrazio dandole un buffetto sulla mano e con un colpo di bacchetta, davanti a lei si presenta una scatola.
La guarda confusa e poi mi fissa aggrottando le sopracciglia.
Accenno ad un sorriso. “Non è il mio regalo, quello te lo darò dopo, ma Hermione mi fece promettere di dartela al tuo sedicesimo compleanno”.
Al sentire il nome di sua madre, gli occhi di Rose si illuminano e incupiscono allo stesso tempo.
Fissa la scatola, con più attenzione questa volta, ma non la apre, la appoggia vicino a sé e mi guarda. “Vorrei aprirla dopo in camera”, sussurra.
Sapevo già che avrebbe fatto così. Rose non mostra mai la sua debolezza, mai. Un altro lato preso dalla madre. Non posso fare a meno di confrontarla con Lily che, a differenza della cugina, è molto viziata e per ogni cosa batteva i piedi. Mi vergogno per i miei pensieri, dopotutto Lily è la mia bambina, l’amo così com’è.
Sempre con un colpo di bacchetta faccio apparire un piccolo pacchetto davanti a lei che lo scarta immediatamente. Si copre la bocca per non urlare quando vede un piccola puffola pigmea color verde tutta attorcigliata che dorme profondamente.
Si alza e fa il giro del tavolo venendomi ad abbracciare. “Grazie, grazie! Sai da quanto volevo un esserino del genere?”, chiede.
I suoi occhi risplendono.
In questo momento capisco qual è il mio scopo nella vita: non è riprendere gli studi per diventare un Pozionista o invecchiare con Ginny. Tutto questo passa in secondo piano rispetto a quello che è veramente il mio obbiettivo: far risplendere gli occhi di Rose come lo era far felice e accontentare Hermione.
Perché nonostante tutto, loro sono così simili che quando guardo Rose mi sembra di vedere Hermione.
La mia Hermione.
 

[fine]
 

Note dell'Autore:
Non ricordo come mi è venuto in mente questa storia. So solo che quando ho iniziato non ho smesso ed ecco qui il risultato: una storia di tre capitoli che rappresentano molto per me. Quindi vorrei ringraziare le sei persone che hanno messo la mia storia nelle seguite:
aliacciu , carmen_v88 , Cerenyse , katnip01, Night_chan , Sailor Saturn.
Un grazie in particolare a alicciu che mi ha lasciato una recensione :)
Grazie anche a chi ha semplicemente letto.
Alice_xD

 

  
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