Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: carolines    27/04/2013    2 recensioni
Il tepore di un respiro avvertì Camille che lui la stava gincendo per i fianchi. Il delicato tocco delle sue affusolate mani le provocò un brivido che le percorse tutta la schiena, partendo dal bacino e arrivando fino alla nuca, irrigidendola. Ogni volta che lui la sfiorava Camille si sentiva trasportata in un'altra dimensione, dove tutto ciò che bisogna fare è trascorrere l'eternità con l'uomo che si ha sempre desiderato.
“Quindi è questo ciò che provi a vivere il tuo sogno.” mormorò lei mentre si faceva trasportare dalle leggiadre mani della sua dolce metà.
“Un sogno da cui non vorrei mai risvegliarmi...Ho bisogno di sapere che tutto questo non finirà mai. Noi staremo insieme, vero?” rispose lui con preoccupante angoscia.
“Per sempre.”lo rassicurò lei.
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
CAPITOLO 4.
 
 
"Cerchi di assumere tante vitamine!" La voce del dottore rieccheggiava nel corridoio del pronto soccorso, affievolendosi sempre di più alle spalle di Camille. Le ripetitive parole del medico provocarono uno sbuffo proveniente dallo stomaco della ragazza, il quale attirò particolarmente l'attenzione della migliore amica.
"Credo che abbia ragione." Mormorò Kristina, intimidita dal pensiero che si poteva creare nella mente della giovane cantante.
"Prendo già quintalate di integratori." La voce di Camille traboccava di asprezza. "Ma a quanto pare abbiamo incontrato l'unico medico che non sa leggere dei fottuttissimi esami del sangue."
Kristina si voltò improvvisamente verso l'amica, parando con il corpo l'uscita dell'ospedale. La sua intimidatoria altezza torreggiava su Camille, incutendole una strana sensazione di terrore.
"Qua si sta parlando di cibo, vero cibo, e non di stupide pillole colorate." Lo sguardo di Kristina, diventato ora più cupo, squadrava da capo a piedi tutto il corpo di Camille.
"Come hai osato chiamarle, scusa?" La tensione tra le due amiche era facilmente palpabile.
"Stupide, insignificanti, infime pillole." Il volto dell'enorme ragazza si corrugò in una smorfia. "Che, a giudicare dal tuo corpo, sembrano essere diventate le tue fidate assistenti."
In un gesto che si rivelò quasi automatico nell'animo della ragazza, Camille schiaffeggiò violentemente Kristina, lasciando un evidente segno rosso sulla sua guancia destra.
Nell'immediatezza di quell'attimo, dominato da un signficativo e profondo silenzio,  si rivelarono tutte le fragilità della loro lunga amicizia; un legame che sembrava essere appeso ad un filo, un esile e ormai corroso filo che si stava per spezzare.
Ripresasi dallo shock del momento, la giovane cantante raccolse la sua borsa da terra, la quale le era scivolata dalla spalla a causa del veloce gesto dell'avambraccio e, con il corpo percorso da un continuo flusso di adrenalina, infilò l'ingresso principale dell'ospedale. La sensazione di poter prevalere su qualcuno, di decidere per sè per la prima volta nella sua vita, la rendeva...felice.
Al contrario di Kristina, la quale con la goffa mano destra copriva la ferita provocata dall'impulsivo e testardo carattere della migliore amica, con cui aveva sempre dovuto convivere, anche nelle più anguste situazioni.
Quando ebbe raccolto tutte le forze -fisiche e mentali- essenziali per riprendersi dallo scioccante incontro pomeridiano, si voltò in cerca della figura di Camille, lasciando che la sua folta chioma bruna si librasse nell'aria. Il suo sguardo, ormai privo di quel fuoco che lo caratterizzava fin dalla nascita, si incupì ancora di più quando vide la migliore amica attraversare senza esitazioni il parcheggio del pronto soccorso, allontanandosi sempre di più dal legame che le due avevano costruito nel corso della loro vita.
 
L'improvvisata coda bionda oscillava vistosamente dalla testa di Camille, mentre la ragazza cercava di allontanarsi il più velocemente possibile dalla sua migliore amica. Le lunghe ed esili gambe avanzavano sostenuti passi, lasciando che le All Star color panna allacciate saldamente ai piedi sfregassero con violenza sull'asfalto. In quel momento, forse il primo della sua vita in cui Camille si sentiva libera, un solo pensiero attraversava la sua mente: non girarsi in cerca degli occhi di Kristina. 
Non pensava più alle pillole che doveva assumere ogni giorno.
Non pensava più alla pressione provocata da sua madre.
Non pensava più ai numerosi impegni che popolavano la sua vita. 
In quel momento, un opaco alone la separava dal resto del mondo. E le mostrava ciò che lei aveva sempre voluto essere.
Assorta profondamente nei suoi pensieri, Camille fece per svoltare l'angolo, diretta alla fermata dell'autobus che l'avrebbe riportata al bungalow in cui da settimane alloggiava.
Improvvisamente, un paio di lunghe ed affusolate mani cinsero i suoi fianchi, trascinandola violentemente contro il muro dell'ospedale.
"Sono riuscito a scappare." La voce del ragazzo alla sua destra era particolarmente affannata; Camille poteva sentire il calore uscire dalla sua bocca in lunghi ed irregolari sbuffi.
Ancora scossa dall'inaspettato incontro, la giovane girò la testa verso l'imponente figura che la tratteneva, scoprendo degli arruffati ricci castani che incorniciavano un volto etereo. Il fiato le si strozzò in gola.
Era perfetto.
Due scintillanti iridi verdi accompagnavano magistralmente un paio di fossette posizionate leggermente più in basso, che rendevano il sorriso di Harry ancora più dolce. Lo sguardo del ragazzo scrutava tutto il corpo di Camille, fermandosi particolarmente sul suo pallido viso; le suo occhiate sfuggenti tingevano di un rosa antico le guancie della giovane, donandole un'aria particolarmente innocente.
"Scusami per essere scomparso così bruscamente." La sua voce sembrava sincera. "Ma il mio manager è forse l'uomo più coglione che abbia mai conosciuto." Harry roteò gli occhi, provocando la risata di Camille.
"Ti capisco fin troppo." La giovane era tentata di tirarsi uno schiaffo sulla guancia, per accertare che la situazione in cui si trovava fosse reale. "A quanto pare i nostri assistenti hanno dei tempismi perfetti." 
Camille trovò il coraggio di alzare il viso, ora sbiancato, per avere una visuale completa di ciò che Harry era nella realtà. 
Ormai niente li separava: poteva vederlo chiaramente, con tutte le sue imperfezioni, non filtrate da uno schermo del pc; poteva udire perfettamente la sua profonda e roca voce senza dover mettere nessuna cuffietta nelle orecchie.
"Che ne dici di farmi da guida nella tua città?" Ancora una volta, Camille fu strappata ai suoi pensieri dalle prorompenti parole pronuciate da Harry. "Che tu ci creda o no, non ho mai avuto l'occasione di vedere Manchester." 
"Mmh, devo controllare la mia agenda" La ragazza si portò un dito alla bocca, per improvvisare uno sguardo pensieroso.
"Dubito che tu abbia un'agenda, disordinata come sei." Harry piegò il carnoso labbro inferiore all'ingiù, assumendo un'espressione di tristezza verso la giovane.
"Mmh, va bene." Un vistoso sorriso spuntò sulla faccia di Camille. "Però guido io!"
La bionda sfrecciò verso la costosa auto del ragazzo, afferrando la morbida mano destra di Harry.
Il giovane alzò gli occhi al cielo, lasciandosi trascinare dalla sua nuova guida.
"Sei terribile." Bofonchiò.



Spazio Autrice.
Ah, mi ci voleva proprio un piccolo spazio dove dire alcune cose.
Primo, mi scuso immensamente per l'enorme bivario di tempo che intercorre tra un capitolo e l'altro. La mia scarseggiante fantasia, la grande insicurezza che ho e i vari impegni purtroppo mi portano via un sacco di tempo. Sappiate comunque che io lavoro continuamente affinchè i capitoli siano perfetti!
Secondo, volevo ringraziarvi per le tante (nel mio modesto parere) recensioni che questa storia ha ricevuto, per me significa tanto! Per favore, continuate ad esprimere il vostro parere.
Ok, la smetto di annoiarvi. 
Ciao belli. <3
  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: carolines