9. Domande e risposte
L’armatura dello Squalo nasconde un segreto e
tu l’hai sfruttato per uccidere Deathmask! Negalo se puoi!
L’armatura dello Squalo nasconde un
segreto…
L’armatura dello Squalo nasconde un
segreto…
L’armatura dello Squalo nasconde un
segreto…
Negalo!
- Non posso… Ma non sono
un’assassina!.- Con un gemito, s’accorse che era un sogno e che la luce l’aveva
svegliata. Era sdraiata nel letto, la maschera in
faccia.
- Questo non lo so, ma, di certo,
non sei l’assassina di Deathmask.-
Una voce conosciuta la riscosse e
lei puntellò i gomiti per sollevarsi a sedersi: Shaka di Virgo era in piedi
sulla soglia della camera.
Per un attimo non lo riconobbe: non
indossava l’armatura, ma vestiva una semplice tunica bianca di lino e dei
pantaloni della stessa stoffa tagliati alla maniera indiana.
E’ quasi abbagliante…
Ricordò l’episodio con Dohko, ed
intuì di trovarsi in una stanza della Sesta Casa.
- A quanto pare, il Gold Saint di
Libra non crede neanche alla tua parola.-
La voce le uscì sottile, quasi fioca
e lei si rese conto che non doveva aver riposato poi molto, dalla luce nella stanza direi un paio
d’ore.
- Né a quella di Camus o di Milo,
che son giunti a soccorrerci: e non sa che sono tuoi fratelli, altrimenti
attaccherebbe anche loro. Per questo, la vostra parentela deve essere segreta.
L’ostilità che nutre nei tuoi confronti è grande. Tuttavia, ho difficoltà a
credere che sia senza motivo: il maestro non è certo persona di poca sapienza,
né tendente alla violenza. Con te, però, pare perdere ogni controllo e remora.-
Gli occhi di Shaka erano chiusi,
tuttavia la Silver sentì chiaramente il suo sguardo indagatore su di lei.
Sapendo che, senza un valido motivo,
non avrebbe mai cessato di indagare, con un sospiro rispose: - Molte persone
sono a conoscenza del fatto che spesso i cavalieri che vestivano le vestigia del
Pesce Australe fossero traditori, violenti ed assassini, tanto che lo stesso
nome fu mutato in Squalo, a causa della ferocia di
costoro.-
Fece una pausa, per poi continuare:
-L’ultimo cavaliere ad aver indossato questa armatura risale a circa
duecentocinquant’anni fa: costui uccise numerosi Saints, tra cui il Gold Saint
di Capricorn e fu sconfitto dall’attuale Cavaliere di Libra.-
Il cavaliere di Virgo annuì
pazientemente, mentre s’avvicinava e rimaneva in piedi, dietro la sedia vicina
al letto.
-Pochissimi, invece, sanno che
quell’uomo era stato addestrato da Dohko stesso.-
Si fermò per leggere lo stupore sul
volto di Virgo.
– Fu Dohko ancora a diffondere la
voce che l’armatura era maledetta e che chi l’avesse indossata ne sarebbe stato
corrotto: sospetto non accettasse il tradimento del suo allievo e volesse
discolparlo in qualche modo.-
Il cavaliere della Sesta annuì: -
Probabilmente si sentiva responsabile del fallimento del suo
apprendista.-
- Ero a conoscenza di tutto ciò,
quando venni al Santuario, e non mi aspettavo accoglienza diversa da parte sua o
da parte di tutti gli altri. Tuttavia, speravo che dopo tutti questi anni avesse
inteso che le colpe di un allievo non ricadono sul maestro, né viceversa. Ognuno
paga per le sue proprie colpe.-
Con un sospiro appoggiò la schiena alla parete, facendo attenzione alle ferite sulla schiena. La voce del Gold la riscosse.
- C’è una cosa che tuttavia non mi
convince.-
Ma questo non molla mai?
- Dohko insiste nel dire che
l’armatura dello Squalo cela dentro di sé un temibile segreto e, su questo
punto, è irremovibile. Cosa dici a tal proposito?-
Shaka era calmo ma inesorabile;
Némain chinò lo sguardo sulle proprie mani, mordendosi le labbra e notò che il
Gold era a piedi nudi.
Dopo qualche secondo di silenzio, la
ragazza mormorò: - Immagino che la mia risposta sarà riferita ad Athena ed agli
altri Gold Saints.-
- No, è solo una mia personale
domanda. Athena mi ha ordinato di proteggerti e, indipendentemente da ciò che
dirai, darò anche la mia vita per adempiere la sua volontà. Tuttavia, non sono
così sciocco da non tenere in considerazione le voci sul tuo conto.- Dunque morirebbe per me, anche se divenissi
un’assassina come dicono, solo perché Athena glielo ordina: la devozione per la
Dea lo porta anche a contravvenire al suo giudizio?
Fa piacere, comunque, sapere che la realtà è che per tutti qui
sono solo un peso.
- Sono in debito con te, cavaliere,
e per quanto possibile risponderò alle tue domande, per quanto mi costi,
tuttavia vorrei che non divulgassi ciò che sto per
dirti.-
Sospirò e fissò un punto imprecisato
nel muro di fronte a lei:
- Il cavaliere dello Squalo ha a
disposizione alcune armi, ma ognuna di queste ha un suo costo da pagare. La
Defending Rain può bloccare qualsiasi colpo, ma è impossibile sostenerla a
lungo, perché prosciuga velocemente le energie di chi la usa e
contemporaneamente impedisce di sferrare attacchi, mentre essa è in azione.-
Sospirò stanca e
proseguì:
- L’Oceans’ Wave è un buon attacco, ma deve sfruttare una massa d’acqua già esistente, mentre gli Shark’s Teeth, beh, si pagano letteralmente col sangue: nonostante il loro nome, non sono altro che gocce del sangue del cavaliere, trasformate in piccolissimi proiettili ad alta velocità.-
Pur
non trovando collegamento con la propria domanda, l’uomo ascoltava pazientemente
ed intendeva bene le sue parole.
- Un prezzo troppo alto per ciascuno di questi colpi: nonostante siano buoni in difesa o in attacco, in uno scontro contro qualcuno che ti è superiore, periresti.-
La ragazza annuì e proseguì: -
Proprio così: l’armatura dello Squalo non tollera debolezze, i deboli non
possono indossarla perché sarebbero subito sopraffatti. Tuttavia, anche il più
forte dei cavalieri in un lungo scontro soccomberebbe: l’avversario ed i suoi
stessi colpi sono contro di lui. Proprio per questo, esiste un ultimo colpo, un
colpo che garantisce sempre e comunque la vittoria.-
Il sogno di qualsiasi cavaliere, di qualsiasi
combattente…
… ed il mio incubo.
Si voltò a fissare in volto il Gold:
- Questo è il segreto di cui parlava il cavaliere di Libra, ma egli non ha idea
che il prezzo per questo colpo è alto, molto alto. Usare questo colpo non è cosa
adatta ad un Saint di Athena.-
- Tuttavia, l’hai utilizzato:
altrimenti non conosceresti il prezzo da pagare.-
Mille immagini sovvennero alla
memoria della Silver, mentre la fatica aumentava ed il suo unico desiderio
diveniva quello di tornare a riposare.
- No, non l’ho mai utilizzato e mi
son ripromessa di non utilizzarlo mai. Il prezzo lo conosco perché, in minima
parte, si paga nel momento in cui l’armatura sceglie il proprio custode.-
Scosse la testa: - E’ un prezzo
troppo alto per una vittoria.-
Shaka si fece pensoso: i ricordi gli
sovvenivano dolorosi.
- L’universo ora ci attende. Noi due insieme entreremo nel paradiso dei cavalieri!
- Ma che cosa dici? Vuoi forse portare il cosmo di Phoenix ai
limiti estremi della costellazione ed esplodere con essa? A tal punto hai deciso
di impazzire? E’ vero, è l’unico modo che hai per sconfiggermi, ma a che cosa
giova una vittoria se non sei più vivo per gioirne? A cosa serve?
-
- Non ti parlerò più di amicizia: non capiresti. L’uomo più vicino
ad Athena? Sei il più lontano invece: non sai che cos’è virtù.
-
- Basta, ti prego, io capirò, ma rinuncia ai tuoi propositi. Non
rimarrà niente di noi: ci oscureremo in un mondo di
luce!-
Rifacendosi a quei momenti,
domandò:
- Intendi forse la vita?-
…a che cosa giova una vittoria se non sei più
vivo per gioirne? A cosa serve?
Ancora quella frase lo tormentava:
solo il sacrificio di Ikki l’aveva portato a
capire.
- No. Se fosse la vita, allora il
prezzo sarebbe pagabile in caso di necessità. No, il prezzo è un altro: troppo
alto per essere pagato. Nulla al mondo vale questo prezzo, nessuna
vittoria.-
- E’ così dunque? E’ tanto grave
questo sacrificio? Cos’è questo prezzo? Ed in cosa consiste questo colpo
“invincibile”?-
La donna tacque, come riflettendo,
poi con voce stanca rispose:
- Perdonami, ma ti ho detto anche
troppo: un cavaliere non dovrebbe svelare i propri punti deboli ed io l’ho
fatto. Ma aggiungere altro sarebbe follia. Non chiedermi altro, non posso
rispondere alle tue domande.-
Il cavaliere di Virgo annuì,
probabilmente ancora insoddisfatto e forse neanche più bendisposto, cosa non molto facile da capire… è sempre
totalmente impassibile…
- Sei stanca: torna a riposare. Io
rifletterò sulle tue risposte.-
Detto ciò, si voltò e si diresse
verso la porta, ancora aperta, quando la voce della Silver lo fermò:
- Grazie… per avermi aiutata… contro
Deathmask.-
Se Némain avesse alzato lo sguardo
dalle sue mani al volto del cavaliere, l’avrebbe visto passare dal sorpreso
all’imbarazzato, fino a riprendere la normale espressione concentrata.
- Non devi ringraziarmi: ho solo
pagato il mio debito.-
La ragazza lo guardò stupefatta:
- Non avrei dovuto colpirti
all’arena, dopo il suggerimento di Deathmask. L’ho fatto istintivamente e me ne
pento. Non è stato leale da parte mia.-
La ragazza scrollò le spalle: -
Siamo abituati a combattere per salvarci la vita: seguire l’istinto è ormai
radicato nel nostro modo d’agire. Non ti facevo alcuna colpa di ciò che è
successo.-
- Ma io sì.-
Ed uscì dalla stanza, chiudendo la
porta dietro di sé.