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Autore: imakoala    28/04/2013    3 recensioni
Quando l'amore tanto disprezzato arriva e ti colpisce, come puoi rifiutarlo?
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
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Arrivammo alla festa verso le 9 e mezzo, c’era molta gente fuori che fumava e rideva.
Aspettammo un po’ lì all’esterno del locale, ma quando quell’orribile fumo iniziò a intasarmi le vie respiratorie ed io iniziai a tossire, Francesco decise che era momento di entrare.
Consegnò i due biglietti al ragazzo all’entrata ed entrammo.
Rimasi a bocca aperta quando vidi il locale. Era molto spazioso, le pareti erano tinte di grigio fumo, c’erano quadri che raffiguravano le moderne metropoli appesi a tutte le pareti, e il pavimento era  lastricato nero e bianco con dei brillantini, i quali sbrilluccicavano appena venivano illuminati dalla luce riflessa della grande palla stroboscopica appesa al soffitto.
Ad un angolo c’era il bar con decine di bottiglie di drink dai diversi colori, bicchieri di varie grandezze, cannucce e quant’altro ci poteva essere in un bar. Una piccola folla era riunita intorno al bancone per osservare le acrobazie del barman, che era già indaffaratissimo a preparare i vari cocktail.
Al centro della sala, su un piccolo palchetto, c’era un tavolo pieno di attrezzatura elettronica del dj, tra cui computer, mixer e quant’altro, il tutto circondato da cinque o sei casse che sparavano musica in ogni angolo del locale. Su di esso si ergeva il dj, intento a mettere la musica.
Francesco gli si avvicinò e quando il dj lo riconobbe si batterono i pugni, i soliti saluti fra maschi con tutti quei movimenti strani.
“Yo, Rick!” urlò lui, per sovrastare la musica.
“Yo, Frà!”  Ribatté lui, dopo essersi tolto le cuffie che gli proteggevano le orecchie.
“Grazie per averci dato i biglietti, sei un grande, fratello!”
“Di nulla, zio! Torno a mettere musica. Intanto voi ballate, divertitevi e scatenatevi! Ci si becca, Frà!”
“Ovviamente, Rick!”
Si batterono di nuovo i pugni in segno di saluto, io rimasi ad osservarli per tutto il tempo: che razza di strane creature.
Scossi il capo quando lui mi richiamò alla realtà dai miei pensieri profondi che riguardavano gli studi che avrei fatto da grande come possibile scienziata pazza per scoprire di più sulla razza ‘uomini’ , magari sezionando loro il cervello o altre cose del genere.
“Ti va di ballare?” Mi tese la mano.
Io sorrisi, annuii e poggiai la mano sulla sua. Lui mi attirò a sé e iniziammo a scatenarci.
Dopo circa due ore di balli ci allontanammo dalla pista per riposarci un po’, quando lui disse che andava a prendere qualcosa da bere.
“Mi raccomando resta qui e non allontanarti.” Mi disse serio.
“Certo, non preoccuparti. Potresti prendermi un bicchiere d’acqua?”
“Si, aspettami qui, torno subito.”
Mi sedetti ed aspettai.
Passarono venti minuti buoni, quando spazientita mi alzai per andarlo a cercare.
Girai per tutto il locale, urlando “Francesco!” ad alta voce per sovrastare la musica.
Ma nulla. Dopo un po’ persi le speranze e feci per tornarmene al mio posto, quando lo vidi.
La sua bocca era momentaneamente impegnata con la lingua di una ragazza, seduta sopra di lui, che definirei ‘figlia di una buona città di Priamo’ , mentre la sua mano destra era impegnata a massaggiare con foga il suo fondoschiena. Nella sinistra reggeva un drink.
Gli occhi iniziarono a pizzicarmi. Delle lacrime minacciavano di comparire, ma non volevo piangere per lui, non se lo meritava. Mi morsi furiosamente il labbro inferiore e strinsi le mani a pugni.
Andai a prendere le mie cose ed uscii fuori, tanto casa mia era lontana solo uno o due kilometri da lì.



La fresca arietta notturna di maggio mi fece rabbrividire, così mi infilai la giacca ed iniziai a camminare verso casa. Dopo qualche decina di metri però le ballerine iniziarono a lacerarmi i piedi.
Così me le tolsi ed iniziai a camminare scalza, pestando il freddo asfalto e buttando giù  qualche parola in una lingua ostrogota per aver pestato qualche sassolino o cose del genere.
Purtroppo dopo un po’ sentii uno strano bruciore sulla pianta del piede. Guardai e mi accorsi di avere un taglietto, provocatomi di sicuro da qualche vetro sparso per strada. Continuai zoppicando quando sentii un ringhio alle mie spalle.
Oh, fantastico. Di bene in meglio devo dire, questa deve essere la mia serata fortunata.’ Pensai sarcasticamente. Poi mi voltai.
Un grosso cane randagio mi stava ringhiando contro e il suo sguardo non era proprio amichevole.
Cercai di allontanarmi con cautela, cercando di non mostrare  alcuna paura, ma ovviamente non funzionò, perché il cane, sempre più rabbioso, iniziò ad avanzare verso di me.
Oh, merda merda merda.’ Iniziai a correre zoppicante, ma il cane aveva la meglio. Ovviamente era più allenato di me nella corsa.
Già m’immaginavo i titoli sui giornali ‘ragazzina sbranata da un cane mentre tornava a casa da una festa’ . Maledetta a me e a quando ho accettato l’invito di quello stronzo di andare con lui a quella festa.
Grazie alla mia solita fortuna caddi a terra e sbattei la testa. Era così che doveva finire? Sbranata da un cane randagio?
Mi accucciolai per terra e misi un braccio sulla mia testa, come ultimo gesto di difesa.
Dopodiché sentii solo un rumore acuto ed una luce che mi illuminava.
Poi il rumore di uno sportello e alla fine due braccia robuste che mi prendevano saldamente.
Socchiusi gli occhi. Un bellissimo angelo dagli occhi blu e dai capelli biondo cenere mi guardava con preoccupazione.
“Sei l’angelo che è venuto a prendermi per portarmi in paradiso?” dissi in un flebile sussurro, poi svenni tra le calde braccia di quell’angelo biondo.





 

 YOO

Allora .... vi avevo promesso che sarebbe successo qualcosa no? A quanto pare il nostro bel Frà si era dimenticato di avere già un'accompagnatrice, ma a quanto pare non le piaceva abbastanza, così se n'è andato a cercare un'altra. Eh, no bello mio. Così non si fa. Guarda che poi te la soffiano la ragazza. E infatti vediamo comparire un misterioso angelo biondo dagli occhi blu che la salva da una fine indecente. Chi sarà mai il ragazzo misterioso? Voi non lo sapete, ma io si. MUAHAHAHAH. Beh stiamo a vedere allora u.u

ps. per "città di Priamo" si intende "Troia" per chi non si ricordasse dell'Iliade.


pps. Non credo continuerò almeno finchè non vedo quattro recensioni... A voi non costa nulla scrivere pure due cazzate no? Ma a me fareste un piacere immenso, perciò dai su, non fate i tirchi di parole 

Vi voglio bene.
imakoala. ❤
   
 
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