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Autore: cherrycherry    16/11/2007    4 recensioni
Non fatevi ingannare dal titolo: questa fic è sì ispirata al libro di Charles Lutwidge Dodgson, ma in realtà la somiglianza dura solo fino ad un certo punto, in cui la trama si stacca completamente dalla favola conosciuta. (CAPITOLO QUINTO)
Qui Alice (si legge all'inglese) è una ragazzina di 15 anni del XXI secolo, dark e con una grande passione per il disegno, che segue un ragazzo vestito interamente di bianco per recuperare il suo blocco di schizzi finendo catapultata nel mitico Paese delle Merviglie...
BUONA LETTURA E UN BACIO A TUTTI, VECCH!!! (vi prego ditemi cosa ne pensate, anche se vi fa schifo!!!)
Genere: Dark, Avventura, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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Salve a tutti! Confesso di essere rimasta un po’ delusa dall’ultimo capitolo: mi avete inviato un solo commento! Cattivi!!! ToT
Pazienza, pazienza... Almeno la mia cara compagna di banco L. apprezza e già questo mi rende felice!! :’3
[Comunque grazie a Kabubi che è l’unica a recensire, e a tutti quelli che hanno messo questa fic tra i preferiti! ARIGATOU! - inchino - ]

Alice e Sen procedevano fianco a fianco verso la casa dall’aspetto formaggesco e man mano che si avvicinavano riuscivano ad avvertire sempre più il forte odore di tè.
“È più lontana di quanto pensassi!” borbottò il ragazzo ad un certo punto. Erano già diversi minuti che camminavano, e la casa non sembrava avvicinarsi nonostante i due continuassero a proseguire sempre diritti.
“Ma che cavolo!! -sbraitò Alice esasperata senza preoccuparsi di non alzare troppo la voce- C’è sicuramente un trucco, o un’illusione... che ne so?!”
Improvvisamente il Cosino Rosa iniziò a pigolare agitandosi sul braccio di Sen, sotto lo sguardo perplesso dei due ragazzi. Di lì a poco si udirono degli strilli farsi sempre più vicini fino a sfumare in un forte botto a pochi metri da loro seguito da varie imprecazioni.
Si avvicinarono incuriositi trovandosi davanti ad una ragazza dai capelli scuri vestita come un personaggio dei cartoni giapponesi (she’s my friend! XD Nd: donna-gatta) e con un cerchiello con attaccate un paio di orecchie da coniglio, inginocchiata a terra. Vicino a lei giaceva un tubetto di tempera verde scuro e una piccola tela macchiata di quello stesso colore. “Dannazione! Con questo buio ho sbagliato il colore! Doveva essere blu, non verde! Stupido tubetto!! X’0
“Tutto bene?” le chiese Sen facendo qualche passo verso di lei che si voltò con gli occhioni lacrimosi.
“N-no...! Buaaaaaaaaaaaaaaaah!!!!!!!” [pianto a dirotto]
“Ti prego, non piangere!” la supplicò Alice raccogliendo i pezzi di quello che una volta poteva essere un tubetto di colore e una specie di scatoletta a cui era collegato il tappo (del tubetto!), mentre il ragazzo l’aiutava ad alzarsi.
“Grazie... Voi... siete stati così gentili che... VI INVITO A PRENDERE IL TÈ!!!!! XD” cinguettò improvvisamente felice spintonandoli verso la casa dall’aspetto formaggesco dopo aver recuperato in fretta e furia tutto il suo materiale.
Non sapevano neppure loro come, ma in meno di un minuto Alice e Sen si ritrovarono a sorseggiare tè all’interno di quella che sembrava una comunissima casetta, se non fosse stato per l’arredamento dalle forme più strane...

“Così voi due giravate da queste parti perché vi siete persi e cercavate il castello, dico bene?” fece la ragazza mora servendo un’altra dose di tè agli ospiti e ad un ragazzo vestito con uno smoking e un cappello a cilindro nero che non aveva aperto bocca da quando i tre erano entrati in casa. [non è che ci stava aspettando? No, perché uno che se ne sta vestito in questo modo assurdo sulla soglia della porta con lo sguardo svagato non promette nulla di buono!! Nd: Alice circospetta]
“Già!” sorrise Sen che a differenza di Alice pareva completamente rilassato. “Ma chi pensate di prendere in giro? -sbottò quest’ultima (Alice) scattando in piedi- Mi sono accorta perfettamente che in questo tè c’è qualcosa di strano!”
“Che??? -urlò la ragazza mora scandalizzata- Stupido fratello, hai messo di nuovo la vodka nel tè, vero?! X’0 Ma che figure mi fai fare? ToT
“Dai! Non prendertela! Va tutto beeeeeeeeneeeee!” intervenne Sen (completamente ubriaco). [poverino!! XP nd: donna-gatta sempre in mezzo alle scatole anche se non c’entra nulla] [.........! nd: fratello della tipa strana]
“Chiedo umilmente scusa da parte di questo stupido! [indicando il fratello] Ti preparerò subito un tè speciale per farti stare meglio! ^.^ ” canticchiò lei sparendo in un’altra stanza per riapparire subito dopo con un nuovo infuso fumante. [che velocità! Nd: Alice]
“Allora... dicevamo? Ah, già! Dovete andare al castello!”
“Esatto!” esclamò Sen che appariva già molto più lucido dopo qualche sorso.
“Bene, bene! Perché anche noi dobbiamo andare là! Sì, dobbiamo andare a liberare un paio di prigionieri che domani saranno giustiziati!”
I due ragazzi rimasero perplessi dalla notizia rivelata con tanta naturalezza, ma nessuno dei due osò commentare, così lei continuò. “Dobbiamo portarli fuori dalle prigioni prima che quella brutta str***a della Regina possa ucciderli! Quella bas***da non deve assolutamente toccare i nostri compagni rivoluzionari, no no no, non deve! Altrimenti saremo costretti a farle diventare il suo flaccido c**o viola! BWAHAHAHA!!!!!”
Il cielo fuori dalla casa tuonò e, dopo un fulmine accecante, la ragazza dal cerchiello con le orecchie da coniglio apparve in tutta la sua mostruosità: i codini, fino a poco prima mollemente legati, ora se ne stavano ritti e appuntiti, il suo sguardo dolce e servizievole divenne sottile e sinistro, e tra le mani stringeva un martello enorme apparso misteriosamente dal nulla.
Il fratello sospirò e senza una parola, ignorando la risatina isterica della ragazza trasformata, sparì dietro una porticina per uscirne anche lui trasformato come l’altra, coi capelli color paglia ritti sotto il cappello, un enorme bazooka sulla spalla e una decina di bombe attaccate alle cintura.
“Noi siamo la Lepre di Marzo...” iniziò la ragazza.
“...e il Cappellaio Matto! La nostra missione...” continuò il ragazzo che parlava per la prima volta.
“...è quella di salvare i compagni ribelli...” (Lepre)
“...dalle grinfie della Regina per poter...” (Cappellaio)
“...con un colpo di stato...” (Lepre)
“...distruggere il suo regno!!” (Cappellaio)
“Che figata!!! XD ” intervenne Alice eccitatissima e per nulla spaventata dalle mostruose armi in loro possesso.
“Davvero lo trovi figo?” chiese timidamente la Lepre di Marzo tornata normale in un secondo.
“Maccerto!!!” [ma è cretina? o.O’ Nd: Sen] [ehi, tu!! Solo io posso darle della cretina!! è.é nd: Bianconiglio]
“Una cosa non mi è ben chiara... -fece Sen perplesso- Com’è che avete dei nomi così strani?”
Cappellaio (anche lui ora di nuovo normale) indicò il cappello sopra la sua testa senza una parola. [non mi riferivo a quello... da dove viene il matto? Nd: Sen] [secondo te? Ma l’hai visto quell’affare che ha sulla spalla quand’è trasformato? Nd: Alice] [è un bombarolo, il mio caro fratellino! Spesso mi presta le sue bombe a mano per realizzare meglio i miei quadri! È sempre così generoso, lui! Il suo unico problema è che è fin troppo taciturno...! nd: Alice] [O.O’ nd: Alice, Sen e Cosino Rosa sconvolti]
“Mah! -rispose lei- M’ispirava! Ehehe! XP Comunque partiamo fra poche ore... se volete potete venire con noi!”
“Si! Anche noi dobbiamo salvare una persona!” disse seriamente Alice. “A proposito: noi siamo Alice, Sen e Chewing Gum*!”
Continua............!


FINE CAPITOLO UNDICESIMO

  
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