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Autore: ashelia_96    28/04/2013    2 recensioni
Dal primo capitolo :" [...]Il primo Settembre si avvicinava velocemente e, per alcuni abitanti di quella casa, stava per arrivare il momento di partire per l'ultimo anno ad Hogwarts. Ginevra, la figlia minore, sarebbe dovuta partire in ogni caso, ma ciò non valeva per Hermione Granger: fu proposto a lei, a Ron ed a Harry di recuperare , ma solo lei aveva accettato. Ronald avrebbe lavorato per George al suo negozio di scherzi - aveva bisogno di una mano, viste le condizioni in cui era- invece Harry avrebbe iniziato direttamente il corso di formazione per diventare un Auror.
Dispiaceva a tutti e tre doversi dividere per un anno intero, sopratutto per Ron ed Hermione: finalmente, dopo sette lunghi anni di attesa, si erano dichiarati ed ora stavano insieme da circa due mesi. Si erano finalmente confessati i sentimenti che provavano l'uno per l'altra, circa un mese dopo quel fatidico bacio. Molti diranno che fossero troppo lenti di comprendonio, ma per loro due tutto ciò era naturale. "
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ginny Weasley, Harry Potter, Hermione Granger, Ron Weasley, Un po' tutti | Coppie: Harry/Ginny, Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
Capitoli:
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26 Settembre 1998, Hogsmeade

 

Era passata una settimana dal suo compleanno e ancora Hermione Granger era arrabbiata e delusa nei confronti del suo ragazzo, Ron Weasley. Per lei era stato inaccettabile,  a tal punto che non volle rispondere alla lettera di scuse che il giovane Weasley le aveva inviato il giorno dopo, sostenne che " non aveva la minima intenzione di volerne sapere di quell'idiota maleducato".

 La tristezza della Granger era ben presto tramutata in una grande rabbia, che purtroppo fu riversata sui fogli di pergamena per i compiti e, sopratutto, sugli studenti: mai , nella sua del tutto invidiabile carriera scolastica, aveva punito ingiustamente qualche alunno un po' movimentato, anzi, di solito era fin troppo buona con alcuni elementi. Aveva messo in punizione  e, ovviamente sottratto loro una gran somma di punti , alunni di tutte le età e di tutte le case. L'intero corpo docente era scioccato dal repentino aumento delle punizioni durante l'arco di quella settimana; mai avevano assistito a dei castighi di massa.
Per la gioia di tutta la popolazione di Hogwarts - dal terzo anno in su, ovviamente- l'attesissimo sabato della prima uscita ad Hogsmeade era arrivato: per i corridoi del Castello si riusciva ad udire l'incessante mormorio eccitato dei giovani maghi; chi aveva un appuntamento importante con il proprio ragazzo - Madama Piediburro era quindi una tappa obbligatoria; oppure chi usciva con gli amici per andare a bere una Burrobirra ai Tre Manici di Scopa.
Hermione, al contrario del resto della scuola, quella volta non aveva proprio voglia di allontanarsi troppo dai confini di Hogwarts; c'era una grossa probabilità, anzi, era proprio sicuro che Ron avrebbe tentato in tutti i modi di farsi perdonare e lei non era ancora pronta per affrontarlo "faccia a faccia". Conosceva sé stessa, e conosceva anche il suo ragazzo: avrebbe finito per perdonarlo subito, su due piedi, senza fargli capire quanto le avesse fatto male quella semplice dimenticanza. Era proprio decisa a rimanere a scuola, nonostante tutte le insistenze di Ginny: secondo lei avrebbe dovuto uscire e cercare di dimenticare cosa le avesse fatto suo fratello. Purtroppo per lei, la giovane Ginevra Weasley era molto testarda a tal punto che, appena tutte le ragazze del loro Dormitorio furono uscite, le lanciò un Levicorpus non-verbale facendo così levitare la Granger sopra il suo letto.

" Che cos-.." Sussurrò Hermione , il pigiama leggero  le copriva interamente la faccia, facendo sì che il tono di voce risultasse attutito. " Ginny, fammi scendere. ORA."

"Dovevo pur svegliarti in qualche modo, cara. Oggi si va ad Hogsmeade!" La rossa fece la finta tonta, ignorando bellamente l'ordine della sua migliore amica; le serviva una bella scossa. " Sai una cosa? Stai diventando una dormigliona come mio fra-..."

" Io non verrò ad Hosmeade, Gin! E ora, per piacere, fammi scendere."

Disse Hermione, incrociando le braccia al petto. Stava iniziando a perdere veramente la pazienza e quando Hermione Jean Granger si arrabbiava sul serio, tutti correvano al riparo.

"Ah, va bene! "

Sorrise Ginny e puntò di nuovo la punta della sua bacchetta verso l'amica.

" Liberacorpus! "

 Un sonoro tonfo - come la caduta di alcuni sacchi di patate- si diffuse per tutto il Dormitorio del Settimo anno di Grifondoro; menomale che non c'era nessuno a parte loro. Hermione Granger era seduta a terra, mentre la Weasley se la rideva di gusto.

"Bene, ridi quanto vuoi, tanto non ci vengo; ho troppo da studiare, non voglio andare male ai.. A-ai M.A.G.O.!"

Il tono della mora era deciso, deciso  a non voler cedere all'ordine non velato della sua migliore amica.


<<  Ammettilo, però, non vuoi andarci perché hai paura d'incontrare Ron,  e chissà poi cosa vi direte! >>

Pensò arrossendo in un modo veramente simile a  quello del suo fidanzato.

" Certo, la scusa dello studio non vale. Hai paura d'incontrare quell'idiota di mio fratello, vero? No, mia cara Hermione, tu ora ti vestira e verrai con me ad Hogsmeade. Niente scuse."

Ginny aveva appena messo le mani sui fianchi, tipica posa delle donne Weasley che avevano intenzione d'intimidire qualcuno.

 " Sai, amica mia, Lumacorno aprezza moltissimo la mia destrezza nella Fattura Orcovolante; non farti affatturare e farti portare ad Hogsmeade con la forza! Puoi anche divertirti una volta, sai?"

Sapeva che quello era un tasto dolente per chiunque non volesse ritrovarsi in infermeria per colpa di certe fatture, e anche Hermione non deluse le sue aspettative. 

" ...Oh, e va bene! Ma se mi annoio, torniamo subito; va bene? "

Disse la ragazza dai capelli ricci, per poi farle un cenno di passarle alcuni vestiti riposti nell'armadio condiviso che avevano; se proprio voleva allontanarsi da Hogwarts, anche se per poche ore, era meglio divertirsi un po'. Ginny aveva ragione.

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In tempo record - solo 20 minuti-  Hermione era andata in bagno, si era vestita, ed era pure riuscita a rendere i suoi indomabili capelli ricci presentabili. Ginny, invece,  era scesa in Sala Grande a prendere qualcosa da sgranocchiare durante il  tragitto per Hogsmeade; era più per lei, che per Hermione. Finito di prepararsi, la giovane Grifondoro raggiunse la sua migliore amica che l'aspettava, carica di dolci, proprio nella Sala d'Ingresso.Era curioso il modo in cui qualsiasi studente dotato di un'intelligenza evitasse accuratamente di guardare il Caposcuola Granger: essendo che quella era la prima uscita al famoso villaggio Magico, nessun alunno aveva intenzione di rovinarsi la giornata, o peggio, la possibilità di uscire ogni tanto dal Castello.

Durante il tragitto, le due ragazze parlarono del più e del meno, come se in quei giorni non fosse successo nulla di grave, ma  ad un certo punto entrambe si fermarono: davanti a loro, ignorando il fatto che qualcuno potesse vederli in atteggiamenti per così dire "intimi", vi erano Seamus e Calì. Sia Hermione, che Ginny, in un primo tempo diventarono così rosse in viso da potere fare invidia al Weasley con i capelli più fulvi.

"C-che facciamo , Gin? "

Sussurrò la mora all'amica, mentre il suo sguardo slittava dai due ragazzi -che per fortuna non le avevano ancora notate- alla rossa. Era una situazione alquanto imbarazzante e inoltre, le ricordava troppo quando anche lei, con il suo ragazzo..

<<  No, non devo pensarci. Non se lo merita! >>

Scosse la testa, la giovane Hermione, rimproverandosi mentalmente per aver pensato ad una cosa del genere.

"Cerca di fare meno rumore possibile e andiamo avanti!"

Le due giovani sembravano proprio come due di quelle ladre Babbane che si vedevano spesso nel film: con un'espressione ansiosa stampata nel volto di entrambe, quatte quatte, continuarono a camminare dritto e, fortunatamente, Seamus e Calì non si accorsero di nulla. Quando furono abbastanza lontane dai loro compagni, Ginny ed Hermione poterono tirare un sospiro di sollievo.

" E chi l'avrebbe mai detto: Seamus e Calì che... "

La rossa si lasciò andare in una risata liberatoria, mentre varcavano l'entrata del villaggio di Hogsmeade. 

Nonostante fossero passati  6 mesi dalla fine della Guerra Magica, la piccola cittadina completamente magica non era stata del tutto ricostruita: qua e là torreggiavano case ancora semi-distrutte, alcuni negozi di articoli magici erano in ristrutturazione e in tutto il paesino non si odorava più quell'aria di spensieratezza, di allegria; ecco a cosa portava una Guerra, ecco a cosa portava la pazzia di un uomo con l'odio verso il genere umano. 

" Sì, inf-..."

Hermione avrebbe continuato la frase, se non avesse scorso la persona che, in quel momento, era l'ultima persona al mondo che volesse vedere.
Ron si trovava davanti alle due ragazze, con un 'espressione che fece stringere il cuore ad Hermione: della barba rossiccia spuntava dalle sue guance e sembrava molto più esile da quando l'aveva visto circa 3 settimane prima. Aveva voglia di corrergli incontro, abbracciarlo, baciarlo, ma il ricordo di quello che era successo qualche giorno prima le fece bruciare l'orgoglio ferito, ferito dalla mancanza di tatto del suo ragazzo.  Ginny, accanto a lei , guardava nervosa  e furiosa  il fratello, ma sapeva bene che quelli non erano affari suoi.

" H-hermione - disse , con la voce roca di chi aveva parlato poco negli ultimi giorni -  i-io..." 

Il rosso provò ad avvicinarsi, ma si fermò subito non appena vide la sua ragazza camminare speditamente verso di lui. Dall'ultima esperienza, Ron aveva imparato quanto la rabbia di Hermione Granger poteva essere pericolosa, quindi,  chiuse gli occhi e mise le mani davanti, come per farsi scudo.

" Relascio!"

Improvvisamente, sentì il proprio corpo  sollevarsi e andare a cozzare contro il tronco di un albero lì vicino. Dopo un po' di secondi, passati a lamentarsi per la botta, il rosso tornò a guardare davanti a sé. Hermione , con Ginny che la seguiva e allo stesso tempo gli lanciava degli  sguardi , gli passò davanti, la testa ritta , e s'inoltrarono per le strade semi-distrutte di Hogsmeade; la giornata non poteva iniziare in una maniera peggiore.

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Hermione Granger era seduta  a braccia conserte su una gelida panchina davanti il negozio di scherzi di Zonko. Ginny era entrata un attimo per comprare qualcosa - aveva chiesto più volte cosa volesse prendere, ma non le aveva detto nulla- e lei, in attesa che l'amica uscisse, rimuginava su ciò che era successo poco prima: Ron sembrava veramente dispiaciuto, più di quanto lo fosse stato qualche mese addietro quando era tornato da lei ed Harry, quando aveva affrontato le sue paure per distruggere un Horcrux.

<<  Ciò non significa che lui possa dimenticarsi di me quando gli capita!  >>

 Le dita della ragazza si strinsero attorno al tessuto consumato dei vecchi jeans Babbani che indossava, mentre la rabbia repressa nei giorni scorsi stava riaffiorando. Era offesa, arrabbiata e delusa nei confronti del suo ragazzo; un cocktail veramente pericoloso, sopratutto se si parlava di Hermione Granger.  Alzò gli occhi nocciola verso il cielo cupo di quella giornata di fine Settembre, ma la rabbia non scemava affatto; tutta colpa di Ron!

Ma come ben si sa, la troppa calma anticipava sempre i momenti di tempesta, e così accadde. All'improvviso, qualcuno le si sedette accanto e, pensando che fosse Ginny, alzò subito lo sguardo rivolgendole un sorriso.

" Buongiorno, Granger! Che ci fai tutta sola qui? " 

Quella voce le fece ghiacciare il sangue nelle vene. Cormac McLaggen, in tutta la sua spavalderia, la stava fissando con uno sguardo che non prometteva nulla di buono. Nonostante fosse ben noto a tutta Hogwarts che lei e Ron stessero insieme, McLaggen non demordeva; cercava spesso di appoliparsi a lei, come la Piovra Gigante del Lago Nero.

"O-oh, buongiorno, Cormac! Tu..Tutto bene?"

La voce della Granger era tentennante, nervosa, e il ragazzo lo capì. Ma nonostante ciò, voleva provarci:era da sola e non in compagnia con quel Weasley o sua sorella.

" Per caso Weasley ti ha lasciata ? "

 Disse McLaggen, che intanto si era fatto un po' più vicino, con la reazione instantanea  di Hermione, che si ritrasse fino - panca permettendo.

" C-chi, Ron? Certo che NO!"

Cercò di sottolineare il fatto che lei fosse ancora impegnata con Ron- nonostante lei ancora non lo avesse perdonato- ma quello non era necessario che Cormac lo sapesse.

" Mh. Sai, Granger, io credo che tu ed io," come una cozza che si attacca ad uno scoglio, così McLaggen posò con non molta delicatezza, la sua mano su una gamba della Grifondoro. " Beh,  si potrebbe fare qualcosa, senza che quello sciocco di Weasley lo venga.. A sapere.."

Ormai il rivoltante viso dell'appiccicoso Grifone era talmente vicino, che poteva sentire già il suo alito, nauseante anch'esso, ma non riusciva minimamente ad allontanarsi da lui.

<<  Ma dove Miseriaccia è andata a finire Ginny?! Per l'amor del cielo, questo qui mi vuole baciare! >>

Hermione non lo dava a vedere, ma era molto spaventata : aveva paura che potesse succedere qualcosa che, se fosse stata vista  da  Ron, avrebbe fatto finire tutto. Nonostante lei fosse ancora infuriata con il rosso, non voleva vendicarsi, non in quel modo.

" Ehi, tu, McLaggen, stai lontano dalla mia ragazza."

Quella voce fece trasalire entrambi i due giovani: Hermione arrossì, mentre Cormac si allontanò leggermente dalla Granger, pur mantenendo quella sua solita aria presuntuosa  e arrogante. Ron, invece, era livido in volto; addirittura il rossore delle sue gote, superavano di gran lunga quello dei suoi capelli rosso-fiamma.

Con poche falcate, piuttosto rigide rispetto alla normale andatura del rosso, raggiunse i due e, scoccando uno sguardo veramente terrificante allo pseudo-biondo, prese per mano la sua fidanzata facendola alzare subito dopo.

" La prossima volta che ti vedo troppo "vicino" a lei, ti schianto seduta stante, McLaggen. "

Il tono del giovane Weasley era freddo, più formale di qualsiasi altra volta; era abbastanza inquietante. 

Tra i due giovani era calato un silenzio innaturale, carico di tensione, mentre Ron continuava a strascinarla per tutto il villaggio di Hogsmeade, sicuramente per trovare un posto abbastanza isolato per una delle sue tipiche sfuriate alla "Weasley". Da quando Fred era morto, Ron era diventato decisamente più irascibile, per quanto riguardava certi argomenti che, secondo lui, potevano essere considerati pericolosi.  La sua grandissima gelosia nei confronti di Hermione, era una di queste: più volte, durante le vacanze estive, lui e Ginny avevano litigato perché lei lo stuzzicava in argomento " storia con Hermione".

Ron condusse la sua ragazza nei pressi della Stamberga Strillante, che si sapeva che non fosse esattamente un posto molto frequentato. Lì, il ragazzo dai capelli rossi, potette finalmente porle quella domanda che gli frullava in testa da quando aveva visto quella scena così raccapricciante per lui:

" Tu e McLaggen... Vi..S-siete già baciati..? "

La sua espressione mutò in un instante: da estremamente rabbiosa, ad estremamente preoccupata ed ansiosa. Si vedeva come Ron avesse paura che lei si fosse vendicata di lui per quello che aveva fatto qualche giorno prima.  Per un attimo, per uno soltanto, rivide quell'espressione smarrita di qualche mese fa, prima che loro avessero definito completamente il loro rapporto, con il conseguente secondo bacio.

" Cos-..? Certo che no -disse; ma per chi mi hai preso? "

Esclamò scandalizzata Hermione, con la bocca semi-aperta in segno di sdegno alla sola idea di lei e McLaggen..

<<  Non pensarci. Non pensarci assolutamente, Hermione! >>

Si rimproverò mentalmente  la riccia, mentre scuoteva la testa per levarsi quell'immagine disgustosa dalla mente. Ron, nel frattempo, le si era avvicinato e dal suo sorriso appena accennato, si poteva evincere un senso di sollevamento, tipico di chi aveva una tremenda paura di essere beccato impreparato ad un'interrogazione della  materia che si odia di più.

" Comunque, io..Io volevo dirti che mi dispiace, Hermione. Insomma, mi ero pure segnato sul calendario dei Cannoni che Sabato scorso era il tuo compleanno, ma con tutto quello che è successo al negozio, mi .. Mi è passato di mente!" 

Quelle parole colpirono la giovane Granger: Ron , essendo di natura sbadata, per un colpo di sfortuna, si era semplicemente dimenticato di farle gli auguri. Avrebbe potuto pensarci prima, ma solo in quel momento capì ciò che non aveva potuto vedere e comprendere perché accecata dalla rabbia che provava nei confronti del ragazzo davanti a lui.  Però quella volta non avrebbe sbagliato, quella volta non si sarebbe lasciata trascinare da quell'irrazionale sentimento, ma avrebbe agito.
Lo prese per la collottola della giacca semi-nuova che il rosso indossava e, con dolcezza ma decisione, fece combaciare le proprie labbra su quelle sue.  Erano settimane che non si vedevano, che non si abbracciavano, che non si baciavano, e quel momento si sentì in colpa per essersi lasciata trasportare dall'ira, invece di potere passare quelle poche ore che venivano concesse loro una volta al mese. Ron, dopo un primo momento di sorpresa - non si aspettava infatti un gesto come quello, non dopo quel doloroso incontro che avevano avuto poco prima-  ma subitò dopo rispose al bacio.
 Rimasero così, abbracciati e con le labbra incollate a quelle dell'altro per un tempo che a loro parse indefinito; potevano essere minuti, secondi , o addirittura ore, non lo sapevano con precisione.

" Che ne diresti, Ron, di trascorrere quello che resta di questa giornata con me? In fondo mi devi ancora una festa di compleanno."

La riccia sorrise, così come fece il suo ragazzo: bastava così poco per fare pace.






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N.d.A.

Buona domenica a tutti! Ecco il nuovo capitolo che, come sempre, non mi soddisfa particolarmente - sarà che son troppo pignola io, oppure mi faccio troppi problemi. Comunque, come avrete letto, se siete arrivati fino a questo punto, Hermione , dopo un momento di crisi, ha lasciato uscire la sua rabbia a discapito di Ron e tutta Hogwarts.
"Relascio" è l'incantesimo opposto ad "Accio", quindi , se pronunciato con molta fermezza - come ha fatto la nostra Herm- può far allontanare violentemente il malcapitato.  Alla fine però, i due hanno fatto pace - non potevo farla durare per molto xD-  e continueranno ad andare d'amore e d'accordo, per ora.
Detto questo, vi saluto, e vi aspetto al prossimo aggiornamento!

- Ash

P.S. Le recensioni sarebbero gratite, positive o negative che siano;  mi servono per migliorare ciò che non va bene!

 

  
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