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Autore: Sethmentecontorta    28/04/2013    2 recensioni
Keiro Nogi era solo una bambina di quattro anni quando rimase orfana insieme al fratello Ruka. All'orfanotrofio venne adottata da Eriko Otonama, una donna severa e incorruttibile, che non accettò di prendersi cura anche di Ruka. Molti anni dopo Keiro studia alla Raimon, famosa scuola di Tokyo; ed è lì che, tra scoperte, segreti, amicizie vecchie e nuove e... amore, la sua vita prende una piega inaspettata. Dopo la morte del padre, Keiro ha una vita che a dirsi avventurosa è dire poco. Riuscirà, però, a incontrare una persona che, con il suo amore, la fa attenuare il dolore che prova.
Sethmentecontorta,
questa è la mia prima storia e spero che vi piaccia. L'ho ambientata in Inazuma Eleven Go, ma ci sono dei personaggi presi da Alice Academy (Ruka Nogi e i suoi amici, tranne Ayu Tsukumo che è di mia invenzione). Non voglio rovinarvi la sorpresa, ma vi dico che la storia affronta temi difficili e ci sono momenti drammatici e tristi che potrebbero far piangere i lettori più delicati e sensibili. Spero comunque che attiri molti di voi e vi interessi almeno un po'.
Baci Seth!!!
*Vi saluta e si allontana insieme ai suoi lupi*
Genere: Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Matsukaze Tenma, Shawn/Shirou, Shindou Takuto, Tsurugi Kyousuke, Tsurugi Yuuichi
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Contenuti forti
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- Tsurugi... Non so chi sia stato a chiamarmi ma dice di sapere dove si trova mia madre... - diceva Keiro mentre delle lacrime cominciavano a rigarle il volto. - e vuole che domani ci incontriamo.
- Stai scherzando?! Non avrai mica intenzione di andarci?!
- Certo che ci andrò.
- Ma potrebbe essere pericoloso! - disse Tsurugi prendendola per un polso. - Non te lo permetterò!
- Si tratta di mia madre, se è ancora viva devo andare a salvarla!
- Ebbene, non lo farai da sola! Io sarò sempre con te, ovunque tu vada e in qualunque guaio tu vada a cacciarti.- promise il ragazzo mentre le lacrime scendevano ormai abbondanti sul viso di Keiro. Lei si gettò impulsivamente tra le sue braccia e lì pianse silenziosamente, mente lui le accarezzava la testa e cercava di consolarla.
- Su... su... vedrai che passerà... passerà... così come tutto passa... c'è solo bisogno di tempo.
Era veramente troppo: in quasi un mese aveva scoperto che suo padre è stato assassinato e non era morto in un incidente stradale come le avevano sempre detto, assistito a suo fratello che rimaneva vittima di un potente incendio e in ultimo aveva scoperto che sua madre era ancora viva! Era sull'orlo di una crisi di nervi. Se tutto ciò potrebbe essere stato scioccante per un adulto, figuriamoci per una tredicenne!
- Domani... alle 5... alla torre... - singhiozzò.
- Ok, ci andrai, ma non sarai da sola, promesso!
- Tsurugi... grazie, di tutto...
 
Il giorno dopo alle 5 meno 5 minuti erano già lì, sulla torre ad ammirare la città di Tokyo vista dall'alto, mentre aspettavano l'uomo misterioso che il giorno prima le aveva mandato una chiamata anonima.
- Ciao, Keiro! Vedo che hai portato qualcuno da farmi conoscere... chi è lui?! - disse l'uomo misterioso scendendo da un'auto nera. Era alto, coi capelli corti viola e tirati indietro, un mento pronunciato e una faccia da pazzo da rinchiudere.
- Chi sei tu piuttosto?!
- Io?! Ti ho già detto che il mio nome non è un fatto rilevante...
- Se è così non lo è neanche il nome del mio... amico.
- Bene allora. - detto questo fece un cenno ad un altro uomo che stava guidando la vettura, che scese ed andò ad aprire il bagagliaio. Da lì tirò fuori una donna imbavagliata. Era molto simile a Keiro, aveva i suoi stessi occhi ma i capelli biondi come quelli di Ruka, ma più lunghi.
Keiro iniziò a piangere silenziosamente, mentre un groppo si formava nella sua gola.
La donna mugulò qualcosa che però fu reso incomprensibile dal bavaglio stretto intorno alle sue mascelle.
- Ti spiego cosa devi fare, piccola. - disse calmo l'uomo con la voce da film horror. - Io lascerò andare tua madre... a patto che... un'altra persona si consegni volontariamente nelle nostre mani.
Keiro si strinse al braccio di Tsurugi che le passò un braccio intorno alle spalle.
- Vado io! - annunciò Kyousuke.
- CHEEE?!?! Non se ne parla proprio! Lei è mia madre, se c'è qualcuno che si deve consegnare a quei farabutti sono io!
Tsurugi però scosse la testa e la strinse di più a sé. - No. Senti, tu hai fatto molto per me... ora ti restituirò il favore.
- Non è vero. Sei tu che mi hai sempre aiutato e io non ho mai fatto nulla per ringraziarti. Tocca a me!
- Credimi, hai fatto molto più di quanto tu creda. - le sussurrò Tsurugi prima di baciarla dolcemente sulle labbra. Era un bacio casto e puro, ma Keiro si sentì ugualmente mancare.
- Bene - disse il complice. - Sali allora ragazzo! - e slegò la madre di Keiro dalle funi che le impedivano di fuggire.
- Sta tranquilla, starò bene. - le sussurrò ancora lui poco prima che i due uomini lo prendessero per le braccia e lo scaraventarono letteralmente dentro la vettura che partì a tutta velocità sulla strada.
Keiro cadde tra le braccia della madre, che la strinse come avrebbe sempre voluto fare.
- Tranquilla piccola mia. Tutto si sistemerà vedrai...


Angolo dell'autrice
Shalve popolo!!!!
Che bello, questo capitolo sono riuscità a scriverlo velocissimamente!!! ^^
Ora, dovete solo aiutarmi a trovare un modo per far fuggire Tsurugi dalle grinfie di quei due pazzi, e la fiction avrà finalmente una fine.
Purtroppo devo lasciarvi che dobbiamo andare a pranzo dai miei nonni, mi raccomando recensite in tanti!!! Mi piacerebbe sentire le idee di tutti e se ne avete qualcuna, vi prego, non siate timidi!
Baci da Seth!!!! :3
   
 
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