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Autore: Pikachu4Ever    28/04/2013    3 recensioni
Fanfiction ispirata alla serie Ace Attorney. Il protagonista è un giovane avvocato di nome Lawrence Trueman, che insieme alla sua assistente Jean Watson ed al procuratore Travis Harley intende risolvere casi impossibili come il leggendario Phoenix Wright, cinque anni dopo la perdita del distintivo di quest'ultimo. Ma ci riuscirà in un mondo dove la corruzione e la falsità albergano in ogni dove...?
Nota: la storia presenta alcuni punti di contatto con la serie "Case: WL-0" di The Shadow. Per comprendere determinati punti (anche se non troppi), quindi, è consigliato leggere la suddetta serie.
Genere: Azione, Dark, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Il Giudice, Marvin Grossberg, Nuovo Personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!, Tematiche delicate
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Lawrence Trueman'
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LTAA24 LAWRENCE TRUEMAN: ACE ATTORNEY

Capitolo 23: Turnabout Reboot (udienza 1, fase 2)

Tribunale Distrettuale
Sala Udienze n°3

22 Giugno
Ore 11.10

Una volta entrati, io, Jean e Travis tornammo ai nostri rispettivi posti, e mentre mi posizionavo al banco della difesa, lanciai uno sguardo al mio amico, per vedere come stesse.
Continuava a mantenere lo sguardo basso ed osservare la sua racchetta, come se il risultato dell'udienza non gli interessasse per niente e stesse solo seguendo il corso.
... Sono davvero preoccupato per lui. Ma per quanto voglia aiutarlo, non è il momento di distrarmi: devo concentrarmi nello scovare il colpevole e scagionare Cody, potrò dedicarmi al mio amico una volta concluso il caso.
"La corte si riunisce per continuare il processo per l'omicidio di Steve Arwen." proclamò quindi il Giudice, per poi domandare "Imputato, siete riuscito a contattare Dave Horace?"
Cody, ancora al banco dei testimoni, annuì con aria seria, prima di dire "Sì, Dave è proprio fuori dalla sala udienze. Come vi ho detto però, è un ragazzo che parla piuttosto difficilmente con persone che non conosce, quindi abbiate un pò di pazienza con lui. Altrimenti...!", facendo per sfoderare nuovamente la sua katana dal nulla, prima che il Giudice lo interrompesse.
"Ah! No, no! Non si preoccupi, imputato! Non faremo nulla al suo amico!" affermò quindi con aria estremamente preoccupata il barbuto, non volendo vedere la sua barba nuovamente minacciata, mentre Cody si limitava a incrociare le braccia, senza perdere il suo sguardo serio.
"Sarà meglio..." fu tutto ciò che disse il quattordicenne, prima di allontanarsi e tornare al banco degli imputati.
... Con il potere di richiamare spade dal nulla, per quale motivo non ha ancora minacciato i secondini di liberarlo...?
Mentre mi ponevo questo interrogativo inutile, la porta della Sala Udienze si aprì, e Dave Horace entrò accompagnato da un usciere, il quale lo lasciò al banco dei testimoni, prima di tornare all'entrata.
Era un ragazzo sui quindici anni con i capelli biondi e gli occhi verdi, coperti da degli occhiali rotondi dalle lenti spessissime, e stava indossando una maglia a maniche corte di colore verde scuro con sopra un gilet dello stesso colore, insieme ad un paio di jeans e delle scarpe nere. Una volta raggiunto il banco dei testimoni, il ragazzo prese un foglio e lo posò di fronte a sè, prendendo un colore nero ed iniziando a scarabocchiarci sopra.
"Testimone, dichiari nome e professione." chiese quindi il barbuto, chiudendo gli occhi ed annuendo.
Dave non sembrò sentire le parole dell'anziano, però, continuando a fare il suo disegno come se nulla fosse, perso nei suoi pensieri.
"... Testimone?" provò a chiamare il Giudice, ma ancora una volta le sue parole non vennero udite.
Cercando di far muovere il processo, mi voltai verso di lui e domandai, con tono calmo e serio, "Dave? Ci sei?", provando a vedere se chiamarlo per nome potesse farlo tornare tra noi.
Il mio richiamo ebbe l'effetto sperato, con il quindicenne che alzava lo sguardo e si sistemava la montatura degli occhiali ai lati delle lenti con entrambe le mani, posando il suo colore sul banco prima di chiedere "Sì...?", con aria disinteressata.
"Uhm... Testimone, può dirci il suo nome e cosa fa?" chiese quindi il barbuto, mentre in risposta Dave riprendeva il colore e continuava con il suo disegno, rispondendo mentre lavorava alla sua opera.
"David Arwen, ma ora che i miei genitori non sono più insieme mia mamma mi ha detto di chiamarmi Dave Horace. Studio e disegno." rispose quindi lui, mentre prendeva una gomma dalla tasca e cancellando una parte del disegno.
Probabilmente sua madre deve aver ottenuto il suo affidamento, a vedere dal cognome. Questo conferma anche parte della deposizione della signora Horace...
Travis, nel frattempo, aveva alzato il suo sguardo e posato la racchetta sul banco degli imputati, incrociando le braccia mentre chiedeva "David, il tuo amico Cody ci ha detto che passi molto tempo insieme a tua madre. E' vero?"
Egli annuì, mentre continuava a disegnare, spiegando "Sì, io e mamma passiamo molto tempo insieme. Non è come papà...", per poi mostrare sia a me che a Travis il disegno a cui stava lavorando: mostrava chiaramente una donna disegnata alla /bell'e meglio e senza troppi dettagli) con un volto triste nel lato sinistro , vicino ad un bambino con la stessa espressione (che presumetti essere Dave, per via degli occhiali che gli aveva disegnato) e, al lato destro, un uomo con uno sguardo triste anche lui, che guardava nella direzione opposta alle altre due figure.
Fui sorpreso al vedere quel disegno, anche se, ricordando ciò che aveva detto la signora Horace, riuscì a capire cosa rappresentava: probabilmente, l'assenza del padre (e probabilmente le discussioni sull'affidamento) dopo il divorzio deve averlo intristito parecchio. Sono stato in una situazione simile, e posso capire come ci si senta...
"Law, presto! Prendi quel disegno, sono sicuro che ci tornerà utile più avanti!" affermò quindi Jean, osservandomi con sguardo serio.
Io annuì, capendo le sue intenzioni, per poi affermare rivolto al Giudice "Vorrei che il disegno appena mostrato dal testimone venga consegnato agli atti come prova."
"Oh, non credevo che foste un estimatore d'arte, signor Trueman! Prima o poi dovrò farvi vedere i miei disegni! Sono dei veri capolavori!" affermò quindi l'anziano, mentre io, in risposta, mi mettevo una mano sulla faccia, sospirando.
"Non lo chiedo per quello... ritengo che sia utile alla risoluzione del caso, semplicemente." spiegai, mentre l'anziano mi guardava con sguardo confuso, prima di capire ed annuire.
"Ooooh, ora capisco, beh, non vedo alcun problema nell'aggiungerle agli atti. Però non creda che non le mostri i miei disegni, dopo!" affermò il Giudice con aria gioviale, approvando la mia richiesta e facendomi inserire una copia del disegno nel Registro Processuale.
... Non so perchè, ma ho un leggero timore nel vedere questi 'capolavori'...
Il disegno originale venne riconsegnato a David, il quale lo prese e ricominciò a disegnarvi sopra, dopo aver cancellato le tre figure dal pezzo di carta.
Travis, nel frattempo, aveva abbassato nuovamente lo sguardo, probabilmente un pò ferito del fatto che il Giudice non avesse nemmeno chiesto il suo parere sull'aggiunta della prova, rialzandolo però subito dopo, chiedendo al testimone "Dave, se è possibile, potresti parlarci un pò della situazione dietro il tuo disegno? E'... molto importante."
"..." Dave si fermò per un attimo nel suo disegnare, dicendo semplicemente "D'accordo.", per poi riprendere il secondo successivo a far scorrere il colore sulla carta.
Penso che, qualunque cosa abbia da dirci, non sia qualcosa di cui gli piaccia parlare, a vedere dalla sua reazione...

Deposizione del Testimone

-- LA MIA MAMMA E IL MIO PAPA' --

- Mamma e papà sono le persone nel disegno insieme a me, hanno divorziato qualche anno fa.
- Papà non amava più mamma, e quindi ha deciso di andare via con un'attrice che aveva conosciuto.
- Mamma si è sentita molto tradita, ed è per questo che ha deciso di prendersi cura di me e non farmi mancare niente.
- Io vorrei capire perchè se non ha voluto rimanere con mia mamma... è stato per colpa mia...?
- Non voglio che succeda niente a mio papà, però, spero che lui e mamma si rimettano insieme...
- Spero che non sia il motivo per cui mamma ha chiamato quell'Associazione...

Finito di testimoniare, Dave iniziò a tratteggiare delle linee sul foglio, cercando di disegnare qualcosa di diverso stavolta.
... probabilmente non sa ancora che suo padre è morto proprio ieri. Mi dispiace moltissimo per lui...
"Hm... direi che è una testimonianza che inizia a dare qualche nuova informazione sulla signora Horace. C'è davvero da chiedersi in che modo sia coinvolta in questo caso..." affermò quindi il barbuto, per poi voltarsi verso di me e dire "Signor Trueman, proceda con il Contro-Interrogatorio."
Io annuì, per poi osservare David, il quale si voltò per un attimo verso di me prima di continuare a scarabocchiare il foglio.
... Sinceramente, non vedo alcuna contraddizione in ciò che ha detto, ma essendo una spiegazione era naturale che non ce ne fossero... credo che basti incalzarlo un pò sulle parti giuste per ottenere più elementi su cui lavorare... e credo di sapere quali siano.

Contro-Interrogatorio

-- LA MIA MAMMA E IL MIO PAPA' --

- Mamma e papà sono le persone nel disegno insieme a me, hanno divorziato qualche anno fa.
- Papà non amava più mamma, e quindi ha deciso di andare via con un'attrice che aveva conosciuto.
- Mamma si è sentita molto tradita, ed è per questo che ha deciso di prendersi cura di me e non farmi mancare niente.
- Io vorrei capire perchè se non ha voluto rimanere con mia mamma... è stata colpa mia...?
- Non voglio che succeda niente a mio papà, però, spero che lui e mamma si rimettano insieme...
- Spero che non sia il motivo per cui mamma ha chiamato quell'Associazione...

"Un attimo! Un'attrice che aveva conosciuto? Ti ricordi per caso il nome, Dave?" domandai con aria, interrompendo nuovamente l'attività creativa del quindicenne, il quale rimase fermo per qualche secondo, come se non mi avesse sentito.
"Dave...?"chiesi quindi nuovamente, senza ricevere una risposta nemmeno stavolta, con il testimone immobile come se fosse una statua.
Iniziai a guardare il banco degli imputati con sguardo preoccupato, temendo di vedere Cody pronto a farmi a fettine con la sua katana, ma fortunatamente David decise di parlare in quel momento, dicendo semplicemente "Hayden Carson."
Quelle due semplici parole bastarono a scatenare un forte vocìo all'interno del tribunale, che venne calmato solo con una forte serie di martellate da parte del Giudice, il quale affermò "Ordine! Ordine! Testimone, potete assicurarci che il suo nome sia davvero quello!?"
Dave, visibilmente a disagio per l'attenzione che tutti i presenti gli stavano rivolgendo, ci mise una ventina di secondi prima di rispondere, limitandosi ad annuire prima di abbassare lo sguardo e tornare alla sua opera.
"Hm... direi che questo conferma l'ipotesi della difesa riguardo al fatto che Remy Horace e Hayden Carson si conoscessero da prima. Ed ora sappiamo anche la situazione..." affermò il Giudice, mentre io abbassavo lo sguardo, riflettendo su ciò che sapevo finora.
E' buono il fatto che le accuse su Cody siano virtualmente inesistenti arrivati a questo punto, ma finchè non riesco a capire chi sia il vero colpevole, è lui che rischia di essere condannato.
Eliminando Cody dalla scena del crimine, abbiamo come uniche sospettate Remy Horace e Hayden Carson. A vedere le parole di David, la signora Carson era l'attuale fidanzata di Steve Arwen... ma questo, purtroppo, non ci permette di capire per quale motivo lei avrebbe voluto ucciderlo: purtroppo la Carson è ancora un'incognita a questo punto, anche se almeno sto ricevendo un sacco di informazioni riguardo la signora Remy Horace...
Mentre io rimuginavo, Dave si voltò prima verso di me e poi verso Travis, chiedendo ad entrambi "... Mia mamma ha fatto qualcosa di brutto, vero?"
Feci per rispondere, ma prima che potesse dire qualunque cosa, il mio amico mi anticipò, mostrando un lievissimo sorriso al quindicenne e riprendendo a palleggiare con una pallina da tennis sulla sua fida racchetta, dicendogli "Non preoccuparti, tua madre non ha fatto niente. Stiamo cercando di verificarlo adesso, tu stai solo tranquillo e tutto si risolverà per il meglio."
Dave sorrise per un breve istante a sua volta, prima di piegare il foglio a metà e tracciarvi una linea precisa attraverso la piegatura.
Rimasi sorpreso dal sentirlo parlare in quel modo, e sorrisi lievemente, capendo che, alla fine, il Travis che conoscevo era ancora lì... qualunque cosa gli fosse successa, non era riuscita a cambiare tutto il mio amico.
Il momento non durò oltre, però, in quanto il procuratore tornò immediatamente alla sua precedente espressione, perdendosi nei suoi pensieri: io sospirai, avendo cantato vittoria troppo presto.
Subito dopo, il Giudice annuì come suo solito, per poi dirmi "Signor Trueman, continui con il Contro-Interrogatorio."
"D'accordo, Vostro Onore." dissi io, osservando con attenzione Dave e riflettendo su cosa fare.
So esattamente su quale altro punto premere, adesso...

- Mamma e papà sono le persone nel disegno insieme a me, hanno divorziato qualche anno fa.
- Papà non amava più mamma, e quindi ha deciso di andare via con un'attrice che aveva conosciuto.
- Mamma si è sentita molto tradita, ed è per questo che ha deciso di prendersi cura di me e non farmi mancare niente.
- Io vorrei capire perchè se non ha voluto rimanere con mia mamma... è stata colpa mia...?
- Non voglio che succeda niente a mio papà, però, spero che lui e mamma si rimettano insieme...
- Spero che non sia il motivo per cui mamma ha chiamato quell'Associazione...

"Un attimo! Di quale Associazione stai parlando, Dave?" domandai, puntando il dito contro di lui e facendolo sussultare, motivo per cui ritraetti il dito con aria imbarazzata.
"..." David non rispose immediatamente, bloccandosi ancora come un robot prima di frugare nelle sue tasche, alla ricerca di qualcosa.
Dopo qualche secondo, il ragazzo estraette una scheda di colore arancione, con una R rossa a caratteri cubitali e varie scritte a carattere più piccolo, che dalla distanza non riuscì a riconoscere.
"Questo è il loro biglietto. C'è scritto: 'Revenge Association, solo per servirvi'. Sotto ci sono un numero di cellulare ed un indirizzo e-mail..."
Io osservai il biglietto perplesso al sentire il nome del gruppo, mentre il Giudice sgranò gli occhi dalla sorpresa, come se quell'organizzazione fosse loro familiare.
"La Revenge Association...?" domandò il barbuto, con aria piuttosto seria (cosa che mi fece preoccupare, conoscendo il suo solito atteggiamento), mentre Travis si limitava ad annuire, anche lui osservando il biglietto con leggero interesse.
"Sì, è la Revenge Association. Quest'anno è l'ottavo caso confermato in cui sono coinvolti..." disse quindi il mio amico, prendendo una palla ed iniziando a palleggiare come suo solito sulla racchetta.
"E probabilmente ci sono stati molti altri delitti in cui hanno messo mano e non ce ne siamo accorti." fu la replica dell'anziano, il quale osservò poi Travis, dicendogli "Procuratore, come intende procedere? Se la Revenge Association è coinvolta, Remy Horace è probabilmente più che confermata essere il colpevole del caso..."
"L'accusa rimane della sua opinione: continuiamo a ritenere Cody Hackins colpevole. L'accusa ha fatto davvero un ottimo lavoro di ricostruzione, devo dirlo, ed ha completamente ribaltato la nostra visione del delitto... tuttavia, è fin troppo facile incolpare la signora Horace in base ad una semplice prova. Non abbiamo nemmeno idea di come sia entrata in possesso di quel biglietto: generalmente, è la Revenge Association stessa a contattare i clienti... quindi, la situazione è effettivamente piuttosto anormale, e dev'essere trattata con delicatezza ed attenzione." affermò Travis, continuando a palleggiare mentre rifletteva su quale strada intraprendere per il resto del processo.
"... Eh? Di cosa state parlando, esattamente?" domandai, seguendo più o meno il filo del discorso ma senza capire il perchè questa 'Revenge Association' fosse importante...
"Sono informazioni riservatissime e segrete, non possono essere divulgate nel corso di un udienza come questa, La... signor Trueman." disse allora il mio amico, correggendosi subito prima di chiamarmi per nome, aggiungendo un secondo dopo "Per convenienza e permetterti di capire di cosa stiamo parlando, diciamo che sono un gruppo che... 'aiuta' gli autori di delitti come questo. Non posso dire altro."
... Un gruppo che aiuta nei delitti. Ametto che è la prima volta che ne sento parlare... ma di quali tipi di aiuto si tratta? Da come lo descrivono non credo siano degli assassini come Shelly de Killer...
Nel frattempo, iniziò a sentirsi chiaramente un certo vocio nel pubblico, a seguito della rivelazione del mio amico, del quale riuscì ad identificare solo alcune frasi.
"Un gruppo che aiuta a compiere omicidi? Che oscenità!"
"E' per questo che paghiamo la polizia di questo paese?"
"Oh oh, ora so come ammazzare quell'idiota! Devo procurarmi il numero..."
"Mamma... ho paura..."
Queste ed altre frasi vennero immediatamente interrotte da una serie di martellate del Giudice, leggermente più forti della norma, mentre egli urlava "Ordine! ORDINE! Procuratore Harley, il processo non può continuare in queste condizioni. Qual'è il suo pensiero al riguardo?"
"..." Travis smise immediatamente di palleggiare, voltandosi verso il barbuto con sguardo serio e dicendogli, con tono calmo e razionale "Concordo con lei, vostro Onore. Il caso si è rivelato parecchio più complesso di quanto sembrasse a prima vista... e direi che con la Revenge Association coinvolta, ci sia bisogno di indagare a fondo su tutti e tre i possibili colpevoli finora: solo riuscendo a comprendere quali siano i legami tra loro stessi e la vittima avremo modo di ricostruire esattamente il caso. Se possibile, vorrei chiudere qui questo giorno di processo per permettere alla difesa e all'accusa di ottenere nuove prove per domani. So che è un pò presto rispetto alla norma, ma lei stesso ha detto che il processo non può continuare in questo modo..."
"D'accordo, allora. Mi aspetto un comportamento pulito da voi quando ci riuniremo domani, procuratore, è un avvertimento." affermò quindi il Giudice, facendo nuovamente abbassare la testa al mio amico, senza che dicesse nulla contro l'anziano, il quale aggiunse, rivolto a Dave "Testimone, vorrei che il biglietto che ci avete consegnato venga inserito agli atti giudiziari, dopodichè potrete andare. Ci è stato di grosso aiuto per procedere con il caso."
"... Io non volevo mettere mamma nei guai..." fu tutto ciò che disse il quindicenne, consegnando la scheda e permettendomi di aggiungerla al Registro Processuale, per poi allontanarsi con sguardo triste dalla sala udienze.
... Mi dispiace moltissimo per lui. Spero con tutto il cuore che sia madre non sia davvero colpevole...
"L'udienza è tolta. La corte si aggiorna!" fu tutto ciò che disse l'anziano, mettendo ufficialmente la parola fine a quell'intensa prima fase del processo.
... A quel tempo, non sapevo ancora che cosa fosse la Revenge Association, una delle prima associazioni che ho affrontato durante il mio periodo da avvocato, e probabilmente la più importante, a lungo andare.
Nonostante io non sapessi chi o cosa fossero, però, loro sapevano bene chi ero io, avendomi seguito fin dal primo processo.
Effettivamente, comparato ai nemici che ho avuto modo di affrontare in seguito, la RA era stata sia il nemico meno legato a me personalmente... sia quello che ha avuto più influsso sul mio avvenire.
Mi chiedo che tipo di avvocato sarei diventato senza di loro. Senza Gerald Ford. Senza Derek Ness.
Una cosa certa è che avrei vissuto una vita molto più tranquilla e con molto meno stress... o forse molto di più, chissà.
Alla fine, però, mi chiedo se tutti i miei errori abbiano avuto più ripercussioni positive che negative. Per me sono state sicuramente quasi tutte negative... ma che dire degli altri?
Dopotutto, è grazie alla mia carriera che sono riuscito a fare luce su vari misteri relativi a me, alla mia famiglia, a Jean, a Travis, ed anche al signor Parfrey.
Travis e Jean sono migliorati parecchio come persone, e sono davvero felice, in qualche modo, di avere avuto un ruolo in ciò.
In quanto a me... beh, avrete modo di vederlo tra un pò, non vorrei rovinare la sorpresa ed anticiparvi ciò che dovete ancora vedere.
Tuttavia, l'interrogativo rimane: sono stato utile a qualcuno, quindi? O è solo un mio modo per giustificare ciò che ho fatto?
A voi l'ardua sentenza, traete le vostre conclusioni. Non penso di essere più qualificato a rispondere.

Continua...

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E con questo, finisce la prima udienza del caso 2: mi scuso se alcuni pezzi non sembravano particolarmente ispirati, ma ho cercato di rendere il tutto quanto meglio possibile.
Mi scuso inoltre se la situazione di Dave e Remy ricorda molto Rabbid e Leona Peacedream del caso 3 di 'Wolf Lonnie Ace Attorney: Fighting for Truth', e posso confermare che ogni somiglianza è del tutto involontaria.
Ringrazio come al solito The Shadow per la gentile recensione, e spero che questo capitolo sia stato bello da leggere! Alla prossima!
  
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