Fanfic su artisti musicali > Demi Lovato
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Autore: promiserauhl    28/04/2013    1 recensioni
"Dovrei aiutare le mie lovatic ma sono loro che aiutano me"
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La mattina fu terribile, non trovai nessuno a casa, nessuno pronto a farmi gli auguri.

Controllai il cellulare, nessun messaggio. Niente, come sempre.

Oggi è il 20 agosto, il mio compleanno, ma nessuno sembra ricordarsene;  pensavo che almeno oggi qualcuno si sarebbe ricordato di me .

‘Dove sono Madison e  Dianna?’, chiesi a me stessa.

Madison è mia sorella minore, beh è la mia così detta “mezza sorella” perché è la figlia di Dianna (mia madre) e del mio patrigno, Eddie. Le voglio un mondo di bene, sono sempre pronta a difenderla e ad aiutarla.

 Dallas è mia sorella maggiore, ha quattro anni più di me e ho un ottimo rapporto con lei, ma ultimamente non la vedo spesso e con tutta la sincerità che trovo in questo momento devo affermare che non so precisamente dove sia. Lei ama la musica e a quanto ho capito sta scrivendo qualche brano o qualcosa del genere.

Ho un ottimo rapporto con tutta la mia famiglia, be’ tranne che con mio padre…

Ero così presa dai miei pensieri che avevo dimenticato di essere ancora in pigiama, corsi a prendere una maglietta e dei jeans puliti ma non trovai i jeans, allora presi un abito nero con un cappello abbinato e un paio di ballerine ugualmente nere.

Prima di vestirmi andai in bagno.

Passando davanti allo specchio stetti attenta a tenere lo sguardo basso, odiavo vedermi allo specchio.

E’ uno dei miei peggior nemici, non fa altro che dirmi: ‘sei brutta’.
A volte sento una voce, come se mi parlasse davvero, lo sento veramente nella mia testa.

Mi tolsi il pigiama, finendo a terra perché mi si erano impigliati i capelli.

Aprii l'acqua e aspettando che si riscaldasse mi guardai allo specchio, ciò che non avrei voluto fare. Ma era davanti a me non potevo ignorarlo.

Osservai la mia figura evidenziando le parti "grasse" e cercai di coprirle con le braccia.

Entrai nella doccia.

Alle persone "normali" farsi semplicemente una doccia poteva rilassare, a me no.

Mentre l'acqua scendeva su tutto il mio corpo, sentivo i miei polsi bruciare.
 Mi lavai i capelli velocemente ma lo shampoo colò su tutto il braccio e io emisi un gemito di dolore.
È sempre così, devo soffrire anche le una doccia.

Uscii dal bagno cadendo a terra con le mani sul viso e le con lacrime che scendevano dagli occhi e cadevano sulle mie ginocchia e sul pavimento.
Non smettevo di piangere e urlavo dal dolore.

Mi asciugai il viso e stesi un braccio e poi l'altro, fino ad ora avevo 18 tagli su un braccio e 17 sull'altro, alcuni vecchi e altri più recenti ma tutti perfettamente visibili. Poi ripresi a piangere e mi morsi il braccio sulle cicatrici. Alcune ripresero a sanguinare, altre diventarono più visibili. Piangevo e urlavo, non riuscivo a smettere.

Sentii la porta aprirsi, erano  Dianna e Maddie?

"Demi, Demi, stai bene? Demi calmati"
"Dallas" dissi con voce rauca e singhiozzando.
Ripresi a piangere
"Demi stai calma" disse mia sorella mentre mi accarezzava il viso.
Alzai lo sguardo, com'era bella. Anch'io vorrei essere come lei.
Mi aiutò a rialzarmi e mi porse il mio accappatoio viola.
"Hai mangiato qualcosa questa mattina?", mi chiese Dallas.
"...No" risposi
"Non staresti meglio dopo aver mangiato qualcosa?"
"No"
"Come vuoi, non voglio costringerti, ma Demi così ti stai solo facendo del male" disse dolcemente.
"Oh Dallas, non dire niente a Dianna, non deve sapere niente"
"Potrebbe aiutarti...", non fece in tempo a finire la frase che io abbassai lo sguardo e subito cambiò risposta "Tranquilla non le dirò niente"
"Grazie, perché sei qui?"
"È il tuo compleanno no?"
"Credevo che se lo fossero dimenticati tutti"
"Nah, sono tua sorella maggiore e non mi dimentico queste cose, ora vai a metterti qualcosa addosso"
Andai a prendere ciò che avevo scelto questa mattina è me lo infilai.
Come ultima cosa presi dei braccialetti e li indossai. Le cicatrici bruciavano ancora e il contatto con il materiale dei braccialetti peggiorava le cose, ma piano piano mi abituai.

"Demetria Devonne Lovato è il tuo compleanno, perché ti sei vestita come se andassi ad un funerale?" mi chiese Dallas
"Non avevo altro da mettere", risposi cercando di tenere uno sguardo serio.
"Mhh, va bene. Ora andiamo Eddie ci aspetta fuori", detto questo mi prese per un braccio e mi trascinò fuori casa.



Salve (?), questo è il primo capitolo della fanfiction; be' ho un paio di cose da dire sulla fanfiction:
1. Demi non è famosa perchè voglio evidenziare solo ciò che ha passato, come avrebbe potuto sentirsi.
2. Il carattere dei personaggi (tranne Demi) non rispecchierà sempre il loro carattere reale

Se volete contattarmi su twitter per qualunque cosa o per sapere quando aggiorno sono: @lovatosplume
Grazie :3
  
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