Era una giornata cupa, proprio come il 2 maggio di vent’anni fa; il negozio era vuoto, Diagon Alley era ormai spoglia. Le persone si chiudevano in casa per commemorare un presunto giorno della liberazione.
Il giorno in cui il Signore Oscuro venne sconfitto, dove mezzo sangue e babbani potevano finalmente vivere al sicuro e senza pregiudizi.
George Weasley non lo riteneva necessario, era l’unico che ogni anno si alzava presto dal letto, salutava la sua dolce moglie e i suoi figli, e apriva come ogni giorno quella meravigliosa bottega; piena di allegria, e anche stracolma di ricordi dolce amari degni di quel giorno tanto importante per quelle persone.
Il 2 maggio non era un giorno da festeggiare per i Weasley.
Loro l’avevano combattuta quella guerra, sapevano di rischiare la loro propria vita.
Ma l’amore per i propri amici li aveva spinti a combattere.
In quella battaglia George aveva combattuto al fianco dei suoi fratelli, dei suoi genitori… di sua moglie.
Angelina.
Grazie a lei riuscì a trovare stabilità.
Lei, che non gli ha mai fatto mancare niente.
Lei, che gli ha regalato due figli stupendi.
Lei, che ogni sera lo coccolava e lo rassicurava dopo l’ennesimo incubo.
Lei, che faceva l’amore ogni volta meglio dell’ultima.
Con lei era riuscito a completarsi… di nuovo.
George fissò l’orologio. 12:30. Era quasi ora di chiudere. Prese la borsa e l’ombrello, e serrò la porta dell’emporio. Girò i tacchi frettolosamente e si avviò verso casa. Le persone erano ormai abituate a vederlo in giro quel giorno, e non potevano far altro che mormorare sulla sua famiglia. Ma lui non si curava affatto di questo.
Tornato a casa, trovò la sua famiglia in piena attività.
Angelina era alle prese con la cucina; mentre Fred e Roxanne, rientrati la sera prima da Hogwarst in occasione dell’evento, discutevano su chi per primo dovesse usare il bagno.
George non potè fare a meno di sorridere… si avviò in cucina dove salutò la moglie e si sedette a tavola.
Angelina lo guardò preoccupata, conosceva suo marito dai tempi della scuola, e sapeva come si sentiva. Sapeva anche che in questo giorno speciale lui non era per niente loquace.
Pranzarono in silenzio e una volta finito, la tristezza si impadronì dell’uomo; era arrivato il momento di recarsi al cimitero.
Frequentava spesso quel posto, quando si sentiva solo era un ottimo posto dove poter riempire la mente di dolci ricordi.
Ma quel giorno in particolare, commemorava la morte della sua metà, e per lui significava rivivere ogni straziante momento di quel tragico evento.
Una volta alzato si avvicinò alla finestra. Il cielo si stava schiarendo, e il sole stava pian piano emergendo dietro quei nuvoloni neri. Rimase così forse per ore e quando sentì una mano accarezzargli le spalle, si girò.
Angelina lo abbracciò, donandogli tutto il calore che aveva in corpo. E li George si turbò così tanto da cedere alle lacrime.
-Mi manca- le sussurrò all’orecchio.
-Manca a tutti noi tesoro- rispose dolcemente sua moglie.
La donna si staccò dall’abbraccio e mentre gli accarezzava il viso, mormorò: -Noi siamo pronti per andare…-
Il 2 maggio, giorno della liberazione del mondo magico, per la famiglia Weasley significava ricordare la morte di un componente della loro famiglia, un valoroso guerriero che ha rischiato la vita per proteggere le persone che amava…
Per George Weasley significava ricordare di aver perso una parte di se, il suo gemello, il suo amato Fred.
 
 
Spazio Autrice:
Bene, buona domenica a tutti, bhe in questi giorni non ero di buon umore, e mi è uscita ‘sta “cosa” (?)
Spero di essere riuscita a fare emergere i sentimenti di George, mi sono immedesimata a tal punto da piangere :c …  Ma sorvolando, spero faccia piangere anche voi *me cattiva ahah* e se vi è piaciuta recensite…
-Ory-