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Autore: ElisaBooBear    28/04/2013    1 recensioni
Katherine era una normale ragazza di quasi 16 anni. Tre mesi fa la sua vita si era interrotta psicologicamente, i suoi genitori morirono e lei si chiuse in se stessa. Ma un giorno ascoltò una voce angelica di cui si innamorò senza sapere di chi fosse. Presto sarebbe entrato un ragazzo nella sua vita, anzi 5, ma solo uno le conquistò il cuore. Un sogno che diventa realtà...
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Mi svegliai in preda al panico. Avevo appena fatto un incubo terribile, in cui Harry veniva ucciso. Ed io ero là ad assistere alla scena, al momento del colpo mi svegliai.
Dopo poco realizzai che rea stato tutto un brutto sogno e accesi il telefono per guardare l’ora. Erano già le 8 e mezza del mattino.
Guardai sopra il comò, c’era un bigliettino azzurro ripiegato in due con un messaggio da parte di Jeremy presumo: “La colazione è già pronta e per il pranzo vai a mangiare da Harry. Mi ha pregato lui, non fare casini! –Jeremy”
Sarei andata dove?! Oh mio dio. Questa non ci voleva, non sapevo come vestirmi e soprattutto come truccarmi. Ero in ansia, ma poi pensai che mancavano ancora 4 ore, avevo tempo per scegliere qualcosa.
Così scesi in pigiama, accesi la televisione e guardai un po’ di programmi inglesi.
Versai il latte nella tazza, misi i cereali e con tutta la calma di questo mondo mangiai tutto. Finito di fare colazione mi ricordai che dovevo chiamare Emily e Sarah. Così composi il numero.
Emily: Dove diavolo eri finita? Sono due giorni che ti cerco e Jeremy mi ha detto che sei stata in ospedale!
Io: Calmati intanto! Si ho avuto un abbassamento di ferro e sono svenuta. Non preoccuparti il dottore ha detto che non è grave.
Emily: Santo cielo stai bene??
Io: Si si zia sto bene, mi sono fatta una dormita e adesso vado in camera a fare non so cosa.
Emily: Dai su forza che Londra è grande da visitare, prendi la borsa e il cellulare e vai in centro. Vedrai che ci sono tante belle cose da fare.
Io: Buona idea! Ciao zia salutami Ele.
Emily: Certo che te la saluto le manchi tantissimo! Ciao Kath.
Chiusi la telefonata durata circa dieci minuti e mi avviai verso la mia camera, aprii la porta dell’armadio e buttai sul letto dei vestiti, jeans , leggings, magliette e felpe.
Non sapevo che mettere, ma andai sul sicuro, jeans e felpa, un look che va sempre.
Uscii di casa che erano le 9.30, percorsi il breve vialetto che portava in strada e una macchina accostò proprio vicino a me, si abbassò un finestrino e una voce maschile mi chiamò.
Harry: Heii dolcezza vieni ti accompagno io in centro.
Io: Ciao Harry, no grazie preferisco farmi una camminata e respirare un po’ d’aria.
Harry: Non sono sicure queste vie per una ragazza giovane e bella come te. Sali forza.
Salii in macchina e Harry accelerò subito. Dopo 10 minuti ci trovammo in centro, per la seconda volta.
Questa volta decisi io dove andare, volevo visitare tutte le botique del centro e poi fermarmi all’Hard Rock Cafè a prendere la maglietta tipica, da portare a mia sorella e a Emily.
Harry: Ti va di andare da Starbucks?
Io: Si certo! Andiamoci subito.
Entrammo e ordinammo due frappé, io alla fragola e lui al cioccolato. Mentre aspettavamo facemmo un po’ di discussione.
Io: Senti un po’… vorrei sapere una cosa…
Harry: Scommetto che vuoi sapere chi era quel bel ragazzo che ti è venuto a trovare in ospedale. Non è così?
Mi sentii in imbarazzo e arrossii subito.
Io: Em…si
Harry: E’ come un fratello per me, ma non sarò io a dirti chi è, si presenterà da solo.
Io: Ok.
Sbuffai, e Harry si accorse che ero un po’ irritata, così per farsi perdonare mi rivelò una osa straordinaria.
Harry: Lo conoscerai stasera, verranno tutti  a mangiare a casa mia, per festeggiare te che te ne andrai sabato.
Io: come? Festeggiate perché me ne vado? Che begli amici che ho!
Harry:Ma no, nel senso che siccome andrai via e, forse non ti rivedremo più…
Avrei giurato di aver visto un lampo di malinconia nei suoi occhi, si era davvero affezionato a me a quanto pare. Non ci avevo mai pensato fin ad ora, fra due giorni  me ne sarei andata, forse come diceva Harry, non sarei neanche più tornata. Una lacrima rigò il mio viso, Harry se ne accorse e, per evitare che scoppiassi in un pianto triste davanti a tutti mi asciugò il viso con la sua mano. Era calda e protettiva. Mi sentivo bene quando stavo con lui, ma era un bene da amico, o da fratello. Con il ragazzo misterioso era tutta un’altra cosa, sentivo pericolo e amore mescolati insieme, mi sentivo al sicuro quando mi toccava, ma se me lo ritrovavo davanti all’improvviso mi spaventavo.
Harry: Ti prego non piangere.
Arrivò la cameriera con l’ordinazione e interruppe quel momento.
X: Scusate, ecco qua due frappé. Il conto.
Harry: Grazie.
Mentre li assaporavamo ci guardavamo negli occhi, lui mi penetrava col suo sguardo, era malizioso e seducente allo stesso tempo e io non sapevo resistergli, era si un fratello, ma quando faceva così mi faceva andare fuori di testa.
Ritornai al presente e scacciai via tutti i pensieri perversi su di lui.
Pagammo il conto e ci dirigemmo verso il parco che c’era di fronte, ci sedemmo su delle panchine.
Harry: Sei innamorata di lui vero?
Io: Di chi parli?
Harry: Lo sai.
Io: Em…ma se non lo conosco nemmeno.
Sapevo di essere diventata rossa come un peperone, sentivo caldo e stavo anche sudando.
Harry: Credimi se ti dico che potresti avere di meglio.
A quel punto si avvicinò a me, alla mia bocca e mi prese il viso con le sue mani riuscivo a sentire il suo respiro affannato. Poi si avvicinò ancora di più, voleva baciarmi, ma io non volevo, non ero sicura di quello che stavo per fare.
Io: Harry… no ti prego…
Indietreggiò velocemente, guardando a terra, era dispiaciuto di vedeva. Aveva seguito i suoi sentimenti , ma sapeva che sarebbe potuta finire così.
Io: Harry io ti voglio bene anche se ti conosco da poco, so che sei un ragazzo speciale. Ma vedi…quello che io provo per te è semplice amicizia, anzi sei come un fratello per me.
Lo abbracciai. Un abbraccio molto forte per fargli capire che gli volevo bene.
Harry: Scusa, non dovevo, mi dispiace sono mortificato.
Avrei giurato di aver visto una lacrima scendere, ma lui si asciugò così in fretta per non farmi capire che stava male.
 
HARRY
I suoi occhi erano così belli e così profondi, mi ci perdevo dentro. Sentivo delle vibrazioni quando la guardavo, sorrideva e mi sentivo qualcosa di strano sulla pancia. Mi stavo innamorando di lei, mi stavo innamorando di Katherine. Mi guardava con quegli occhi verdi intensi, mi faceva provare sensazione che mai avevo provato prima. Era unica.
Mi era mancato poco che la baciassi, ma lei non voleva. Il mio cuore sarebbe andato in mille pezzi, lo sentivo. E ora io ero tra le sue braccia, accoccolato, mi sentivo protetto, anche se ero un uomo forte.
Lei era l’unica persona che mi avesse fatto sentire così, che mi avesse guardato con quegli occhi pieni di emozioni. Ma il suo cuore apparteneva ad un altro. Apparteneva al mio migliore amico, a Louis. Lei non lo conosceva ancora ma presto lo avrebbe conosciuto, sapevo che sarebbero stati una coppia perfetta. Speravo non venisse mai a sapere chi eravamo veramente, altrimenti si sarebbe allontanata da noi, da me. Non doveva scoprire che facevamo parte di una band.
Si staccò dall’abbraccio e mi guardò sorridendomi.
Katherine: Hei Harry adesso basta! Cambiamo discorso sennò mi metto a piangere.
Io: Si certo hai ragione. Cosa ti metterai per stasera?
Katherine: Oh…em non ci ho ancora pensato veramente.
Io: Be devi far colpo su di lui, se lo vuoi. Ti posso dare dei consigli visto che è mio amico.
Katherine: Ok! Ci sto! Andiamo in qualche negozio allora!
Andammo verso uno di quei negozi per ragazze, li visitammo tutti e lei non trovava nulla che le piacesse da provare. Ci mancava un ultimo negozio e se non trovava nulla nemmeno là…allora doveva mettersi quello che aveva.
Entrammo, c’erano abiti di tutti i colori, lunghezze, con ogni tipo di scollatura, ero certo che fosse quello giusto.
Camminando tra gli scaffali, all’improvviso Katherine si fermò, come se avesse visto la cosa che desiderava più al mondo. E avevo ragione, corse verso un vestito bellissimo. http://209.239.112.245/gaolinimages/g1//product/3/13540.jpg
Katherine: Oddio questo è proprio quello che cercavo!! Lo adoro! E poi è blu!
Io: Calmati Kath, provatelo dai così vediamo come stai.
Entrò in camerino e dopo una lunga attesa da 10 minuti, ne uscì con tutto il suo splendore. Le sue gambe erano così belle, e poi quell’abito le stava d’incanto. Sembrava una principessa.
Rimasi li impalato a guardarla e lei poi mi chiamò per vedere se ero ancora lì.
Katherine: Hei!! Sei morto per caso?
Io: No…è che…sei bellissima.
Katherine: Ok lo compro subito.
Andammo alla cassa, pagammo tutto e ne uscimmo soddisfatti entrambi.
 
 KATHERINE
Ero felicissima, avevo trovato l’abito perfetto, m stava d’incanto, non avrei mai immaginato di dover faticare tanto per trovarlo. Mi mancavano solo le scarpe, ma non erano un problema avrei messo le tacco 10 nere che mi aveva regalato Sarah.
Adesso dovevo solo andare a casa mangiare e poi cominciare a prepararmi.
Harry: Andiamo a casa, devi mangiare. Anzi dobbiamo mangiare.
Io: Certo! Ai suoi ordini!
Harry: Ah ah ah simpatica, dai andiamo signorina.
Salimmo in macchina e dopo 10 minuti arrivammo a casa di Harry. Entrammo e Harry si fiondò in cucina a preparare qualcosa. Io mi accomodai in salotto e mi distesi sul divano, trovai una rivista, una di quelle inglesi e cominciai a sfogliarla., quando all’improvviso arrivò Harry e ci si buttò sopra.
Harry: Ehiii! A mangiare forza!
Io: Sicuro di stare bene? Cosa ce su quella rivista di tanto scandaloso che non dovrei vedere? Ho 16 anni e se ci sono immagini di sesso…mica mi scandalizzo!
Rimase perplesso, non si immaginava dicessi quella cosa… la sua faccia era troppo divertente! Ahahahah che faccia aveva Harry era imbarazzato al massimo!
Harry: Oh…em… è meglio se andiamo a mangiare.
Finito di mangiare (eh devo dire che Harry era un ottimo cuoco) ricevette una chiamata, non sapevo chi fosse.
Harry: Adesso? Ma non era previsto! …Ok ok arrivo subito.
Ci fu un attimo di silenzio e poi si decise a parlare.
Harry: Scusa ma devo andare,… al lavoro. E’ urgente, quindi tu resta qua, non aprire la tv o altro. Dormi o chiama chi vuoi. Ok?
Io: Ma cosa mi stai nascondendo si può sapere? E fra quanto torni?
Harry: Torno fra 2 o 3 ore… e lo saprai stasera, ormai non posso continuare così.
Io: Ok…ciao.
Corsi ad abbracciarlo prima che andasse via. Usci e chiusa la porta dietro di se. Sentii la macchina partire.
Ero sola in quella grande casa, erano le 13 più o meno e avevo altre 6 ore prima della festa.
Nel frattempo chiamai Sarah e le raccontai tutto nei minimi particolare, dello svenimento, del ragazzo misterioso e di Harry. Era rimasta sorpresa di tutto e fremeva dalla voglia che tornassi in Italia, ma io non volevo ritornare lì. Ora che mi ero rifatta una nuova vita per quel poco che ero là, mi ci ero abituata e non volevo ritornare. Ma ormai mi rimaneva un giorno, e poi sarei ritornata.
Erano gi passate 4 ore, due delle quali ero stata al telefono con la mia migliore amica. Le altre due le avevo passate a giocare con il telefono. Ma morivo dalla voglia di scoprire il segreto di Harry e dei suoi amici, così aprii la tv. In un programma inglese facevano vedere di continuo foto di Harry e di altri 4 ragazzi, tra cui anche Zayn. C’era anche il ragazzo misterioso.
Poi non capivo bene che dicevano, ma parlavano di una ipotetica nuova ragazza per Harry, si aggirava con questa per le vie di Londra e quando fecero vedere la foto mi bloccai.
Ero io. Poi fecero vedere delle foto di loro mentre cantavano e capii tutto…erano una band… era quella band che mi avevano fatta risvegliare. Gli One Direction.
Non ci potevo credere, io Katherine, avevo per amici dei cantanti famosissimi in tutto il mondo.
Mi misi a piangere perché Harry non era stato sincero con me e scappai a casa mia. Corsi in camera a mi buttai sul letto, macchiai tutte le lenzuola di mascara, ma poco importava, mi aveva mentito e non glielo avrei perdonato.
Mancava poco alla festa, circa 1 ora e io ero ancora vestita normale. Decisi che sarei andata comunque, facendo finta di nulla.
Mi feci una doccia, asciugai i capelli, mi lavai i denti, mi vestii e infine mi truccai.
Poi tirai su due ciocche di capelli e le fermai con un elastico dietro la nuca. Presi la pochette nera e misi le scarpe.
Scesi in salotto, non c’era nessuno, allora presi il cappotto nero, tipo trench e lo misi.
Uscii di casa e ami avviai per la casa di Harry. Sapevo già cosa dirgli, glielo avrei urlato in faccia a quel bastardo!
Suonai il campanello, dopo 2 minuti si aprì la porta. Il mio cuore smise di battere quando vidi davanti a me lui, il ragazzo dagli occhi azzurro cielo.
L: Piacere, io sono Louis Tomlinson, tu devi essere Katherine.
Louis… il più bel nome che esistesse, ero pazza e cotta di lui.
  
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