Rieccomi
XD
Dopo
secoli di inattività il neurone è tornato a casa ed ecco qui il capitolo nuovo!
Grazie
mille a chi mi lascia sempre una recensione. Grazie davvero :***
Grazie
anche a chi legge e basta.
Mi
farebbe piacere sapere che ne pensate di questa ff e anche se fa schifo ditelo u.u XD
Bè..buona
lettura!
Perché
quando desideri che il tempo passi in fretta le ore trascorrono lente mentre
quando vuoi fermarlo i secondi, i minuti, le ore sembrano avanzare più
velocemente facendosi beffa di te?
Me
lo sono sempre chiesta. Senza arrivare mai ad una risposta.
Sono
arrivata alla conclusione che di fronte allo scorrere del tempo l'uomo non può
fare niente, se non cercare di trascorrerlo al meglio ed è quello che stiamo
facendo un po’ tutti qui.
Il
Warped è giunto al termine oramai. E' questione di pochi giorni e poi dovremmo
salutarci e tornare alla vita di sempre. Nel frattempo, ognuno di noi si sta
godendo le ultime ore in compagnia, divertendosi come non mai.
Mi
sto rendendo conto che questo è il periodo più bello e felice della mia vita.
Non
ricordo di essere mai stata così contenta come in questo mese trascorso
attraversando il Paese in compagnia di gente simpatica e che adoro.
Essendo
di natura pessimista,però, tendo sempre a trovare il marcio anche nelle
situazione più belle e all'apparenza perfette, come in questo caso.
Anzi,
è più corretto dire che voglio trovare il marcio.
Il
motivo che mi spinge a farlo mi è ignoto ma probabilmente è la voglia di
provare a me stessa che la perfezione e la felicità sono solo un'utopia.
Una
visione pessimista, lo so bene ma fa parte della mia persona, esattamente come
il meccanismo di autodifesa che mi porta per l'appunto a trovare aspetti
negativi in tutto ciò che mi circonda.
Negli
ultimi tempi, questo lato del mio carattere si era nascosto, si era messo da
parte permettendomi di assaporare per la prima volta dopo tanto tempo un po’ di
serenità, ma poco a poco sta riaffiorando.
Di
fatti inizio a pensare che la pace e la tranquillità che mi avvolgono finiranno
inevitabilmente nel giro di poco tempo;
un po’ come la quiete prima della tempesta.
Questa
sensazione, stavolta, non è dettata solamente dal mio intuito, sesto senso o
come lo si vuole chiamare; c'è qualcosa di più concreto che mi fa pensare a
quest'eventualità: il comportamente alquanto sospetto di Bob.
E'
da un paio di giorni che è sempre distratto e con la testa tra le nuvole. Ma
quello che più mi insospettisce e che mi fa stare in pensiero è che ha perso il
sorriso. E' sempre serio e i suoi occhi non hanno più quella scintilla di
vitalità, di gioia che li caratterizzava.
Ho
provato a chiedergli spiegazioni per sapere come aiutarlo ma le sue risposte
erano sempre le stesse: "E' tutto ok.Non preoccuparti" oppure
"Sto bene. Davvero!" non appena lo guardavo con scetticismo.
Visto
che parlare con lui è stato come parlare col muro, ho provato a chiedere a Ray,
il suo migliore amico nonché confidente, che cosa non va in Bob ma anche lui ha
glissato abilmente sull'argomento. Le uniche parole che mi ha rivolto per
chiarirmi le idee son state "Vedrai che ti dirà tutto. Devi solo dargli un
po’ di tempo".
E
così farò anche se sto dando di matto nel vedere che chiunque attorno a me
sembra essere a conoscenza delle risposte che tanto bramo o meglio ancora, sono
certa che sanno qualcosa di importante ma a me sconosciuto.
In
particolare Brian e i ragazzi, eccezzion fatta per Bob, sono su di giri per un
motivo che ignoro.
L'unica
cosa che sono riuscita a capire - ad essere sincera dovrei dire origliare- è
che c'è in ballo qualcosa di veramente importante per il loro futuro.
Le
parole esatte del giovane manager sono state "Grandi ragazzi. Ce l'avete
fatta!E' la vostra occasione!" e sentito questo hanno iniziato ad esultare
e a complimentarsi tra loro.
A
pensarci bene il malumore di Bob è iniziato proprio dopo questa notizia datagli
da Brian. Ma certo…è tutto collegato. Ora devo solo aspettare che il mio
ragazzo si decida a vuotare il sacco; intanto stasera lo porto a fare un giro
qui a New York. La mia cara New York.
Spero
che rilassandosi un po’ riesca ad aprirsi con me e si confidi.
Lo
spero proprio.
***
-2
Già.
Due sono i giorni che mancano alla fine del tour, due i giorni che mi restano a
disposizione per dire finalmente a Megan quello che le sto nascondendo da
troppi giorni ormai.
Il
problema è che non so proprio come affrontare l'argomento. Ho provato più volte
a parlargli, anche perché il senso di colpa finirà per soffocarmi, ma al
momento di aprir bocca mi sono lasciato prendere dal panico e non le ho detto
niente.
Mi
rendo conto di essere un codardo, un vigliacco soprattutto quando è lei stessa
a chiedermi cosa c'è che non va.
Meg
è estremamente sveglia e testarda per cui non appena ha capito che le nascondo
qualcosa ha iniziato a fare domande a destra e a manca per scoprire cos'ho.
Non
ottenendo risposte soddisfacenti da me ha iniziato a chiedere a terzi. E il
primo a cui si è rivolta chi è stato? Ray,l'unico con cui mi confido e chiedo
consigli.
Giusto
stamattina abbiamo parlato e mi ha invitato a dirle tutto il prima possibile,
per non peggiorare ulteriormente la situazione; detta così sembra facile ma in
verità con lo è per niente. La parte più difficile sta nel trovare il momento
adatto per iniziare un discorso di questo genere.
Adesso
per esempio sarebbe perfetto.
Stiamo
passeggiando mano nella mano a Central Park. Attorno a noi, il verde e di tanto
in tanto qualche persona che si sta godendo questa calda serata estiva
all'aperto come noi.
Meg
sembra tesa e persa nei sui pensieri….io invece sto cercando di raccimolare
quel minimo di coraggio che mi permetterebbe di dire quello che devo.
Come
se mi avesse letto nella mente è lei la prima ad affrontare l'argomento.
-Bob…so
che ti sto stressando abbastanza con questa storia ma sono davvero stanca e
preoccupata ,per lo più, di vedere che mi tieni all'oscuro di tutto. Che ti
succede? Non sembri neanche più tu.-
Ha
lo sguardo preoccupato ma anche deciso. Sa che è il momento di venire a
conoscenza del mio "segreto" e non accetterà risposta evasive come
quelle avute in precendenza.
Abbasso
lo sguardo per un istante e le propongo di andarci a sedere.
-NO!
Prima rispondi e poi ci sediamo.-
Ma
bene! L'ho fatta incazzare.
Sono
un fascio di nervi, il cuore sembra voglia uscirmi dal petto e le parole mi si
sono bloccate in gola.
Ci
vorrebbe così poco per dirglielo ma…
-Partiamoperl'Europadopodomani-
Oddio..l'ho
detto davvero o l'ho solo pensato?!
A
giudicare dall'espressione perplessa di Meg si direbbe che ho sputato il rospo
veramente ma ho parlato in maniera così veloce e involontaria che non si è
capito niente.
-Come
scusa?- mi chiede sottovoce.
Glielo
ripeto più lentamente senza guardarla negli occhi. Non ne ho la forza; so che
ci leggerei delusione e probabilmente rabbia.
Prima
di tutto perché le ho tenuto nascosta una cosa così importante e poi, perché si
renderà conto di quanto coniglio sono.
Sto
aspettando una reazione, anche piuttosto forte da parte sua e invece niente.
Se
ne sta immobile a guardarmi per interminabili minuti per poi abbracciarmi
forte.
Non
una parola, non una lacrima. Solo questa stretta calda e soffocante, come se
tenendomi tra le sue braccia potesse tenermi con lei per sempre e impedire la
nostra separazione.
Sarebbe
bello se bastasse questo a tenerci insieme a lungo ma sappiamo entrambi che non
è così.
La
stringo a me, silenziosamente. In momenti come questi le parole sono superlflue
e il silenzio vale più di mille discorsi.