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Autore: Bellafifi1986    28/04/2013    1 recensioni
Violetta ha quindici anni, è "la principessa rinchiusa nella torre" senza poter esprimere idee, sogni e desideri ma l'incontro con due ragazzi cambierà la sua vita.
Leon e Diego due ragazzi diversi tra loro e con due modi d'amare.
La vita di Violetta cambia completamente insieme a loro. Una vita piena di amici, musica, libertà, pazzia e forti emozioni.
Violetta troverà il coraggio di vivere i suoi sogni e di amare fino in fondo?
E' una storia particolare.
Dedicata a Dolceluna83 e in secondo luogo a Allegra e syoita.I
Genere: Commedia, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Leon, Violetta
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: Incompiuta, Threesome
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 Il coraggio dei propri sogni e di amare
 
Un incontro da sogno


Cara mamma,
E' ufficile: MI SONO PERSA!!!
Ora ti racconto dall'inizio. Stamattina papà mi ha svegliata quasi verso le 7 per andare fuori città in campagnia in una villa di una coppia d'amici di papà per tutta la giornata e con noi c'è anche Jade (per mia sfortuna). 
Non sai che noia!!!
La villa è uguale a tante altre, la gente non ha più originalità e non c'è niente che mi attira. Papà e il suo amico hanno iniziato a parlare di politica, di lavoro e tante altre cosa da grandi e Jade e Esmeralda di gossip, la festa di fidanzamento con papà e altre cose superficiali.
Cosi ho chiesto a papà di voler uscire a fare in giro nei dintorni, ma come al solito molto iperprotettivo mi ha detto di no. 
Sempre a vedere i pericoli ovunque. Per lui io dovrei stare sempre nella mia stanza al sicuro. Adoro la mia stanza ma sta diventando una prigione.
Vorrei avere qualche amico, vorrei avere un fidanzato, vorrei andare a scuola con tutte le ragazze della mia età, vorrei poter cantare, vorrei poter fare tante altre cose.
Tutto questo è impossible: papà non mi permetterà mai una cosa del genere.
Sono costretta a essere la principessa di papà rinchiusa nella torre.
Non mi piace questo ruolo. Io sogno la libertà.
Ma in mio aiuto arrivo proprio Esmeralda. Ho giudicato troppo in fretta.
Papà ha detto di si al giro, con una sola condizione: di non allontanarmi troppo da lì.
Be' ho rotto subito quella condizione. Mi sono allontanata quando ho sentito il verso di cavallo. Adoro i cavalli anche se non ci so andare perché papà dice che troppo pericoloso. Mi sono messa a correre velocemente per raggiungere quel cavallo al più presto per la paura di non trovarli più.
Infatti con mia grande delusione, non ho trovato il cavallo alla fine di quella stradina eppure ho sentito perfettamente, non ho immaginato nulla.
Cosi ho fatto dietrofront per tornare alla villa ma mi sono accorta di non riconoscere più la stradina, ci sono troppi incroci e io non ricordo per via della corsa.
.....
Non so che fare, mamma???
Non ho neanche il cellulare con me. 
Ho solo il mio inseparabile diario con il quale mi sto sfogando.
Perché non ho dato retta a papà? Perché?
E se spunta qualcuno che mi vuole far del male. Se ha una pistola o un cortello con sé. Se mi vuole rapire e chiedere il riscatto.
Violetta, calmati e fai un bel respiro.
Questo è il risultato di papà di tenermi rinchiusa sempre in casa.
Oh no!!! La tua sciarpa è volata via per il vento.
Corro per riprendermela e sento un rumore molto forte.
E' il rumore di moto.
Finalmente qualcuno a cui chiedere aiuto.
Salgo sul recinto per prendere la sciarpa incastrata sull'albero e in quel preciso momento ho perso l'equilibrio e mi sono ritrovata per terra in una...
Pista di Motocross!!!
Aiuto! Vedo una moto blu con un motocrossista con una tuta rossa saltare quasi sopra di me. Per fortuna arriva dopo di me ma ci sono altre due moto in arrivo.
Ho il cuore a mille per l'agitazione. Sono paralizzata dalla paura.
Non voglio morire!!! 
Non ho uno straccio di amico!!! Non ho un fidanzato!!! Non ho dato il mio primo bacio!!!
All'improvviso vedo quel ragazzo di prima, lasciare la moto in un lampo e correre da me per  abbassarmi e proteggermi con il suo corpo per impedire a quei ragazzi di investirmi.
Non so chi sia però mi trasmette una bella sensazione, mamma. Un senso di protezione mai provato prima.
Ci sono attimi che durano un'eternità. Ho sentito dire questa frase spesso e solo ora capisco il suo significato.
Questo breve attimo in cui mi ha protetto con il suo corpo, mi è sembrato un'eternità. 
Mi alzo piano dal terreno per guardare e ringraziare il mio salvatore, il mio cuore sussulto alla vista di lui mentre si tolse il casco e si rivela un bellissimo e affascinante ragazzo di vent'anni con i capelli castani e due splendidi e intensi occhi verdi.
-Stai bene?-mi chiese il mio salvatore preoccupato e premuroso, mettendo una mano sul mio braccio.-spero niente di rotto-
 Non è solo bellissimo e affascinante ma anche gentile. Be' mi ha appena salvato la via, a me una perfetta sconosciuta. Un po' per lo shock, un po' per lui non riesco a rispondere a quella semplicissima domanda o a ringraziare per il suo salvataggio.
All'improvviso un signore con una tuta rossa e mi guarda con aria dura.
-Ehy tu ragazzina! Che ti è saltato in mente? Questo non è un parco giochi, è una pista di motocross! E' vietato entrare! E' pericolo! Ora chiamiamo subito i tuoi genitori-
Perché questo è il momento giusto che lui mi chiude a vita nella torre o mi mette in un collegio. No per sua volontà ma spinto da quella strega di Jade.
Il mio salvatore mi porta a sé tra le sue braccia, come segno di protezione e il cuore batte furiosamente.
Lui guarda male al signore e disse:- Finiscila di aggredirla così, Victor! Non vedi che già spaventata per l'accaduto!-
Quel suo modo di proteggermi mi conquista ancora di più. 
Sento di essermi innamorata di lui.
Ma che dico?
Non so e non conosco nulla di lui. 
E' un perfetto sconosciuto. Si uno sconosciuto che mi ha salvato la vita.
Non sono né la prima né l'ultima a innamorarsi a prima vita proprio come tu e papà alla tua festa di compleanno.
Anche tu sentivi queste farfalle nello stomaco, mamma?
Victor cosi si chiama il signore, disse a lui:-La conosci, Leon?-
Leon. Si chiama Leon, mamma.
Scriverò il suo nome sul diario tante volte con tanti cuoricini.
Ma ora il problema è solo uno: Leon non mi conosce quindi chiameranno di sicuro papà e a quel punto...
-Si è la mia fidanzata. E' venuta a vedermi, solo che si è persa-rispose Leon con tono deciso.
Mamma, Leon ha appena detto che sono la sua fidanzata!!!
Sto per morire!!! Lo so è un'esagerazione.
So che per proteggermi ma è bello sentirlo dire almeno una volta.
Io la fidanzata di Leon. Si sarebbe un sogno.
Ma lui ha 20 e io 15.
Non potrà mai interessarsi a me e poi di sicuro non lo rivedrò mai più.
Papà non mi permetterà di vedermi con ragazzo cosi grande.
Non scorderò mai questo incontro, tutto grazie alla mia sciarpa.
-Perché non me lo hai detto prima?-gli chiese Victor un po' irritato.
-Me ne sono scordato-rispose lui mentendo molto bene.
-Sai bene che nessuno può entrare nella pista o in quest'aria senza permesso. Sai che rischi la squalificazione per questo-gli ricordo Victor molto chiaro.
Leon mi prese in braccio, afferra il mio diario e la sciarpa e salta il recinto.
Sono tra le sue braccia, mamma. Non posso credere!!
Sono felice però anche triste. Perché Leon rischia la squalificazione a causa mia.
Non voglio. Non è giusto. 
Non posso permettere un ingiustizia simile.
-Lui non mi conosce, è colpa mia quindi se la prenda con me-dissi io con un tono deciso.
Mi stupisco di me stessa, non ho mai usato un tono così o non ho mai esposto i miei pensieri. Mi tengo sempre tutto dentro o scrivo sul mio diario. Non riesco a dire i miei sogni a papà o ad esprimere i miei pensieri per paura.
-Non crederle, Victor. Sta facendo così solo per proteggermi-disse Leon alle mie parole. 
Perché Leon si ostina a proteggermi? Non solo nulla per lui.
-Leon, sei il migliore motocrossista in questo momento e contiamo molto su di te quindi chiuderò un occhio ma la prossima volta che entra senza cartellino, sei fuori-gli disse Victor molto chiaro.
-Tranquillo, Victor. La prossima volta non la perderò neanche per un secondo-gli assicurò Leon con bellissimo sorriso.
Sono felice per Leon, mamma. Potrà gareggiare ancora.
Non vedo l'ora di vederlo la prossima volta sulla sua moto. 
-Lara, recupera la moto e darle un occhiata-disse Leon ad una bella ragazza con la tuta da meccanica.-io porto la mia fidanzata al bar-
-Perché non mi hai detto che ti sei fidanzato?-chiese Lara con il broncio.-Mi dici sempre tutto, questo è importantissimo-
-Perché ci siamo messi da poco e aspettavo solo il momento giusto per dirlo a te e agli altri-rispose Leon con un sorriso.
-Bene allora la porterai stasera al locale "Hoy somos mas" per lo spettacolo-disse Lara entusiasta.
Hoy somos mas? Spettacolo? Di cosa parla?
-Comunque io sono Lara, piacere-mi disse Lara gentile porgendo la sua mano.-Sai sei proprio come immaginavo la sua ragazza. Piccolina, bella e decisa a quanto ho visto prima-
-Ah grazie, io sono Violetta-dissi io gentile prendendo la sua mano.
Mi sento un po' stupida a darle la mano in braccio a Leon.
-Se vuoi posso aiutarti a scegliere l'abito per la festa-mi propose Lara tutta su di giri.-oppure posso darti uno che cucito io personalmente. Sono sicura che diventeremo grandi amiche noi due-
Non ho mai avuto un'amica e ora quella ragazza tanto gentile vuole esserlo.
Grazie alla mia sciarpa ho conosciuto un ragazzo e la mia prima amica, mamma.
Sono elettrizzata all'idea della festa.
Ma la mia allegria si infranse subito in mille pezzi perché papà non mi avrebbe mandato mai soprattutto di sera in compagnia di due ventenni.
Voglio andare a quella festa, mamma. A te piacevano le feste.
-C'è qualcosa che non va, principessa?-mi chiese Leon premuroso alla mia faccia, mettendomi giù.
-Niente, Leon. Pensavo a mia madre, sai quanto le adorava-dissi io come se fossimo veramente fidanzati.
Lui capi subito dalla frase che mia madre era morta.
-Oh mi dispiace per tua madre-mi disse Lara dispiaciuta abbracciandomi.-So cosa vuol dire, ho perso mio padre quando ero piccola-
Sento l'affetto di Lara attraverso l'abbraccio. Non solo ho trovato un'amica ma abbiamo già qualcosa in comune. Certe cose unisco più di altre, come ho sentito dire a qualcuno.
Lara mi ispira fiducia e simpatia.
Ci lascia da soli per andare a prendere la moto di lui e sistemarla e Leon mi porta al bar a prendere qualcosa. Mi ha fatto sedere sulla sedia da vero gentiluomo.
Siamo qui nel tavolino a bere due succhi di frutta, una alla fragola per me e uno ai mirtilli per lui. Ho già scoperto che è allergico alle fragole.
E' un vero peccato, sono così dolci. E' il mio frutto preferito. 
-Ti ringrazio per tutto Leon, non so cosa avrei fatto senza di te... sei il mio eroe-gli dissi io perdutamente innamorata.
-Quando ti ho visto per terra, è scattato qualcosa dentro di me. Non so cosa ma sentivo di volerti proteggere e anche con Victor. E' stata una cosa così spontanea, Violetta. E non mi è mai successo in vita mia-mi confesso Leon dolcemente.
Mamma, Leon è bello, dolce, tenero, gentile e un vero gentiluomo. E' il ragazzo perfetto.
Le sue parole mi rendono molto felice.
-Cos'è questo spettacolo di cui mi ha parlato Lara?-gli chiesi io curiosa.
-E' una festa per festeggiare l'anniversario dello Studio OnBeat, la scuola in cui studio musica e i migliori tra cui io e i miei amici ci esibiremo in una canzone "Ser Mejor" al momento dell'apertura-mi spiego lui.
Una scuola di musica! Ho sempre sognato di poter cantare o vede dal vivo uno spettacolo ma papà non mi ha portato per via del tuo incidente. Per lui devo stare lontano da quel mondo. Non posso neanche vedere alla tv qualche videoclip o sentire canzoni. Infatti faccio sempre tutto di nascosto.
-Sono curiosa di sentirti cantare, Leon. Io amo la musica come mia madre-dissi io con passione.-La musica mi fa sentire bene. mi rende libera e completa-
-Sapevo che eri speciale, appena ti ho visto ho sentito subito che c'era qualcosa di speciale in te-mi disse Leon con un sorriso.-non vedo l'ora di sentiti cantare, Violetta, magari alla festa di stasera. E' alle 21. Se vuoi ti vengo a prendere io a casa tua con la mia moto-
Questo sembra un appuntamento.
Ma che sto dicendo?
Perché mai un ragazzo come Leon dovrebbe interessarsi a me?
Ma mi ha detto che sono speciale. Forse lui sente qualcosa per me.
No è una cosa impossibile. Mi ha chiesto di andare alla festa solo per gentilezza.
Si sarà cosi.
-Violetta, so che ci conosciamo appena ma ti va di venirci come mia dama?-gli chiese Leon molto esplicito.-e prima che ti fai altri pensieri come quelli di qualche secondo fa, si questo è un appuntamento-
Leon mi ha chiesto un appuntamento, mamma!!!!
E' una cosa bellissima!!!
Ma io non sono mai stata ad un appuntamento e se sbaglio qualcosa.
Ma certo chiederò qualche consiglio a Lara.
-Si Leon sarò molto felice di venire alla festa con te-gli rispose io sprizzando gioia da tutti fiori.
-Sono felice di questa risposta-mi disse Leon con il sorriso più bello del mondo, allungando il braccio verso di me per intrecciare le nostre dita.
Ora devo solo trovare un modo per andare alla festa di nascosto da papà e senza farmi beccare da quella strega di Jade.
So già che sarà difficile ma farò di tutto per andare al mio primo appuntamento.
Ancora non ci credo, mamma!
Ho un appuntamento con Leon! 
A proposito di papà, io devo tornare alla villa alla svelta o se no mi chiude a chiave in stanza.
Leon noto il mio cambiamento di espressione e mi chiese:-Che c'è, Violetta? Qualche problema?-
-Si devo scappare proprio-gli risposi io di fretta alzandomi dalla sedia con in mano il mio diario per dargli una bacio nella guancia e scappare via.-ci vediamo stasera-
Leon mi prese il braccio delicatamente per fermarmi e io misi il piede male così caddi su di lui.
-Scusami-gli disse io arrossendo ad un centimetri dal suo viso.
-Tranquilla ma stavi andando via senza il mio numero di cellulare-mi disse Leon sistemandomi una ciocca dietro l'orecchio.
Prese un tovagliolo per scrivere il suo numero con me seduta su di lui, non sono abituata a quel tipo di contatto ma è una magnifica sensazione.
Sento un batticuore a questo momento.
-Ecco ora puo' andare-mi disse Leon con uno sguardo brillante, dandomi il tovagliolo e dandomi un bacio sulla mano.-Non vedo l'ora che sia stasera, Violetta. Sarà una bellissima serata. Ci divertiremo molto insieme e poi ti piacerà il "Hoy somos mas". Li si va per cantare e ballare, c'è anche il karaoke-
Il posto perfetto per me, mamma.
-C'è anche il pianoforte lì?-chiesi io molto curiosa.
-Si certo, è il mio strumento preferito-mi confessa Leon con un sorriso.
-Anche il mio-gli dissi io contenta.
Non abbiamo solo la passione per la musica ma anche lo strumento. Sarebbe bello suonarlo insieme. 
Mi immagino già la scena di noi due al pianoforte.
Oh mamma, è bellissimo!
Comunque non è questo il momento per perdermi in queste fantasie, devo tornare alla villa e anche di corsa.
-Anch'io non vedo l'ora che sia stasera, Leon-gli dissi io contenta.-ma ora devo proprio andare, scusami-
Vorrei tanto restare un altro po' con lui per conoscere altre cose di lui ma non posso. Dovrò aspettare stasera.
Scappo in un lampo, nella fretta dimentico la mia sciarpa sul tavolo e vado verso il recinto però lontano dalla pista da motocross quando vedo una cavallo con sopra una donna dai lunghi capelli biondi e un capello da cowboy e stretta a lei c'è...
Non posso crederci!
Mamma, quello è proprio papà!
Mi nascondo dietro un albero per evitare che mi veda e finire nei guai.
-Non sia  così rigido, si rilassi un po'. I cavalli sono animali meravigliosi signor German-disse la donna a papà con un bel sorriso.-e poi stia tranquillo, sua figlia Violetta sarà qui da qualche parte. Qui non ci sono pericoli-
-Sarò tranquillo solo quando scenderà da questo cavallo e ritroverò mia figlia, signorina Angie-disse papà agitato a lei tenendosi stretto ancora di più.
Angie. Mi piace come nome e a pelle mi ispira tanto, mamma. Li vedo molto bene insieme già da questa prima scena e forse è la volta buona che papà lascia Jade per sempre. 
Papà si infasti a qualcosa e subito chiese a Angie:-Cos'è tutto questo casino?-
-Non è casino, sono le moto in gara. Quella lì è una pista di motocross-rispose lei serena.-Conosco un ragazzo Leon che vi partecipa, ha un talento naturale per il motocross e già considerato il migliore. Uno dei suoi sogni è proprio essere conosciuto a livello mondiale per la sua passione insieme quella della musica. Un altro suo talento- 
Angie conosce Leon???
Questa è una bella scoperta.
Mi piacciono i sogni di Leon, mamma.
Lui ha il coraggio per realizzarli mentre io no. Lui dice che sono speciale ma non mi conosce, non sa quanto io sia debole da non fa valere i miei pensieri o i miei punti di vista o stare in casa senza mai uscire o fare la brava principessa di papà. Lui non sa nulla. La vera Violetta non gli piacerà. Quella che gli ho mostrato non sono io. Mi odierà di sicuro.
Non voglio essere odiata da lui, mamma.
Solo questo pensiero, mi fa tanto male.
-Per me è casino. Il motocross è un sport pericolossimo e chi lo pratica è un irresponsabile. Non permetterei mai a Violetta di uscire con un ragazzo con questa passione e quella per la musica-disse papà molto chiaro.
Ecco papà non è d'accordo e io non ho il coraggio di dirgli che si sbaglia, che Leon è un ragazzo meraviglioso e che ne sono innamorata.
Questa storia è destinata a finire male, mamma.
E' meglio che io non vada a quella festa, a quel mio primo apputamento e avvisi a Leon di lasciare perdere una ragazzina come me e trovarsi una ragazza della sua età uguale a lui.
Mi fa male questi pensieri ma sono la dura realtà.
Mi dispiace deludere lui e Lara ma non posso fare altrimenti.
-Ma non puo' vietare a sua figlia di frequentare un ragazzo solo per qualche sua fisima-replicà Angie contraria.-Se sua figlia si innamora, deve essere libera di vivere la sua storia d'amore con tranquillità o se no un giorno di questo scapperà da lei. Si fidi, ci sono passata con il mio di padre e avevo la stessa età di sua figlia-
-Lei è scappata di casa solo per un ragazzo!? Ma è impazzita. Non ha pensato al dolore dei suoi?-disse papà molto contrariato a quella rivelazione.
Non va bene, stanno già litigando.
Mi sono illusa come con Leon.
Comunque Angie mi piace un sacco, è una tipa molto in gamba e tosta.
Dovrei prendere esempio da lei quando papà mi vieta una cosa ma la mia voce si blocca quando cerco di dire qualcosa a papà.
-E al mio di dolore non ci pensa nessuno-disse Angie arrabbiata scendendo da cavallo.-Pensate di poter comondare sulle nostre vite, sui nostri sentimenti e tanto altro. Be' se sua figlia scappa di casa, fa bene-
-Torni subito qui sul cavallo-ordino papà in agitazione in sella a cavallo.-Non puo' lasciarmi qui-
-Si arrangi da solo, non ho intezione di stare insieme a un retrogrado come lei-gli rispose Angie a tono.
-Retrogrado a me? Mi preoccupo solo di mia figlia-replicò papà con lo stesso tono.-e voglio tenerla lontano dai ragazzi fino ai 25 anni-
-25!?  Ma lei è impazzito! Vuole che sua figlia sia infelice per i prossimi anni-replico Angie sconvolta.
Io ho la sua stessa reazione, mamma.
Niente ragazzi fino ai 25 anni ma è folle, esagerato e...
Non voglio proprio una cosa del genere anche se non ho molte opzioni.
Angie e papà litigano abbastanza animatamente e smettono solo quando spunto da dietro al cavallo all'improvviso.
-Violetta! Che fine hai fatto? Mi ha fatto molto preoccupare!-mi disse papà preoccupato e arrabbiato allo stesso tempo, scendendo da cavallo e stringendomi forte a lui tra le braccia.
Anche se non andiamo d'accordo, gli voglio tantissimo bene.
-Scusami papà, ho perso la mia sciarpa-dissi io disciapiuta veramente come scusa.-e non la trovo più, sai quando ci tenevo-
-Tranquilla ma ora è il momento di tornare a casa-mi annunciò papà con un sorriso prendendomi la mano come una bambina.-perché alle 20:30 arriverano degli ospiti-
L'orario è vicino a quello della festa, tanto io non ci vado.
-Neanche un grazie per averla aiutata-disse Angie irritata.
-Mi scusi per la mia mancanza, la ringrazio signorina Angie-disse papà scusandosi un po' imbarazzato.-ma non cambio le mie idee-
Dopo quell'ultima frase, papà prende a camminare velocemente e mi porta lontano da quel luogo e da Angie.
Un vero peccato. Volevo tanto parlarci e presentarmi a lei ma non ho il coraggio di impormi o di fermare papà.
  
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