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Autore: simmy 98    28/04/2013    3 recensioni
In questa storia le tre principesse sirene devono fare una scelta molto difficile: l'amore o il dovere verso il loro regno?
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro Personaggio, Hanon Houshou, Kaito Domoto, Luchia Nanami, Rina Toin
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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8. Maledetta Insicurezza!
 

La mattina dopo quella serata così…piena di sorprese, sia Lucia sia Rina erano

 estremamente curiose di sapere come fosse andata. La loro curiosità si manifestò

 solo dopo aver varcato la soglia di casa.

 “Allora Hanon, come è andata la lezioncina di ieri sera?” domandò tutto d’un

 fiato Lucia precedendo Rina.

 Hanon per tutta la notte aveva cercato di levarsi dalla testa l’immagine di quel

 pervertito che la baciava con la scusa di ringraziarla, ma evidentemente è stato

 del tutto inutile, visto che non ha chiuso occhio! A quella domanda così diretta

 Hanon si irrigidì. “Non ne voglio parlare…approposito, oggi c’è la verifica di

 matematica?” rispose velocemente sperando di aver spostato l’oggetto della

 discussione du un’altra cosa.

 “Hanon! Non cambiare argomento, forza raccontaci cosa è successo.” ribattè

 Lucia mettendo alle strette la povera Hanon che nonostante l’imbarazzo

 continuava a camminare coprendo parzialmente il viso.

 “Uffa! Come doveva andare! E’ andato tutto bene, quel marmocchio senza

 cervello ha capito tutto, piuttosto “velocemente”, per cui…a-abbiamo finito

 piuttosto presto.” Hanon pronunciò le ultime parole arrossendo, pensando al

 modo in cui quel nanerottolo l’aveva ringraziata.

 “Hanon, tu non ce la racconti giusta. Cosa è successo? Non ti ho mai visto tanto

 imbarazzata! Deve essere successo qualcosa di grosso per averti ridotto in queste

 condizioni!” esclamò Rina con un velo di preoccupazione ma soprattutto da una

 curiosità morbosa che non è affatto da Rina. Hanon, presa dallo sconforto, si

 arrese all’interrogatorio delle amiche.

 “Va bene…quando abbiamo finito la lezione, gli ho lasciato fare un’espressione

 da solo. Dopo averla finita l’abbiamo controllata, scoprendo che non aveva fatto

 neanche un errore! A quel punto lui si è alzato e…per

 ringraziarmi…lui…bhè…lui mi ha…m-mi h-ha baciata.” sussurrò Hanon

 diventando sempre più rossa ad ogni parola che usciva dalla sua bocca, ma

 lasciando le due ragazze con il cuore in gola.

 “Cosa? Non ti ho sentito!” disse Lucia sull’orlo di una crisi di nervi.

 “Ecco…ho detto che…HO DETTO CHE MI HABACIATA!!” gridò Hanon in

 mezzo alla strada facendo girare i passanti, che la fecero arrossire ancora di più

 con i loro sguardi.

 “Oh, ma è fantastico ma allora gli piaci Hanon, si vede che ci sta provando in

 tutti i modi. Altro che espressioni e quant’altro!” esclamò Lucia facendo

 scoppiare a ridere Rina.

 “Dai basta per ora Lucia, non credi che sia abbastanza?! L’abbiamo presa in

 giro talmente tanto che adesso la sua faccia non ha nulla da invidiare a un

 peperone!” concluse Rina ridendo insieme a Lucia davanti all’ingresso da

 scuola.

 “Ragazze, siete insopportabili! Così non mi aiutate per niente! Cosa faccio se mi

 chiedesse ancora aiuto con qualche altra materia?! Non riuscirei a guardarlo

 negli occhi e tanto meno a parlarci!!” esclamò preoccupata Hanon alle amiche

 entrando in classe.

 “Bhè non lo so Hanon ma…” Lucia non riuscì a terminare la frase che il

 professore entrò in classe richiamando subito gli alunni al silenzio.

 “Bene ragazzi, oggi ho deciso di fare una verifica di matematica.”affermò il

 professore facendo ammutolire e irrigidire tutta la classe.

 “Oh mamma! La mia scusa si è trasformata in realtà!” esclamò Hanon sotto lo

 sguardo attonito dei Lucia e Rina.

 

 
  Finite le due ore di verifica, la campanella suonò annunciando l’inizio

 dell’intervallo. Gli studenti uscirono dall’aula sollevati dalla fine della lezione.

 “Ragazze io vado a prendermi qualcosa da bere, le verifiche mi spossano

 sempre. Voi incominciate ad andare, ci vediamo in classe.” disse alle due amiche

 andando verso le scale. “Va bene ci vediamo in classe” disse Hanon mentre

 andava insieme a Rina verso il tetto.

 Lucia scese al secondo piano, si avvicinò verso il distributore, decisamente

 indecisa su cosa scegliere. Poi il suo sguardo cadde su una bottiglietta di acqua

 vagamente famigliare, ricordandole il giorno passato al mare con Kaito. Lo

 aveva visto per la prima volta fare surf quel giorno. Quando uscì dall’acqua

 andò a prendere la stessa identica bottiglietta che adesso aveva davanti ai suoi

 occhi. Più che alla bottiglietta, Lucia pensava al modo in cui Kaito appoggiò le

 sue labbra sorseggiandone un sorso. A quel pensiero la ragazza si stupì

 scoprendo di quanto desiderasse quelle labbra sulle sue. Lucia si scrollò di dosso

 questi pensieri comprando una lattina di tè verde. Il rossore sulle sue

 guance rimase anche dopo aver bevuto due sorsi di tè ghiacciato. Mentre iniziò a

 salire le scale però, qualcuno le toccò la spalla facendola sussultare.

 <> pensò la ragazza

 riuscendo ormai a riconoscere il suo tocco. Speranza vana…

 “Ciao Lucia, non abbiamo neanche avuto modo di salutarci oggi! Appena sono

 entrato il professore ha detto che dovevamo iniziare la verifica.”

 Kaito era davanti a lei, mentre Lucia era a due gradini di distanza, mettendoli

 alla stessa altezza.

 “G-Già neanche io ho avuto modo di salutare gli altri a causa della verifica. Che

 ci fai qui? Sei venuto a prendere qualcosa da bere anche tu?” chiese Lucia

 diventando piu rossa e aumentando i battiti del suo cuore. Ormai ci era abituata,

 ogni volta che Kaito era in vista il suo cuore inizia a martellarle sul petto senza

 tregua. “Si, le verifiche mi fanno venire sete” disse tranquillamente la famosa

 bottiglietta d’acqua in mano. “Anche tu vedo che sei venuta a dissetarti” disse il

 ragazzo indicando la lattina. <

 davanti a me, altrimenti…>> i suoi pensieri non terminarono neanche che Kaito

 stappò la bottiglietta e iniziò a sorseggiare l’acqua. Le guance di Lucia si tinsero

 di rosso guardando le sue labbra. <

 devo scappare!!>>

 “S-si anche io sono venuta a prendere qualcosa da bere ma…”

 “Lucia, posso assaggiare un po’di tè? Solo un sorso, per favore” chiese Kaito

 improvvisamente, lasciando Lucia sorpresa e confusa.

 “V-va bene, però poi dobbiamo andare in classe. Fra poco ricomincerà la

 lezione” disse Lucia porgendogli la lattina.

 “Sissignora!” esclamò Kaito mettendosi sugli attenti, facendo ridere Lucia. Dopo

 aver assaggiato il tè, lo riconsegnò a Lucia.

 “Niente male! Lo prenderò anche io qualche volta. Bene adesso andiamo prima

 che suoni la campanella” esclamò sorpreso il ragazzo incominciando a salire le

 scale lasciando Lucia indietro. Infatti la ragazza si è soffermata a contemplare il

 bordo della lattina, il punto in cui Kaito ha appoggiato le sue labbra. Senza

 smettere di guardare la lattina, incominciò a salire le scale. Entrata in classe, la

 campanella iniziò a suonare. Lucia svegliata dal suo stato di trance finì la lattina

 e la mise nello zaino appena in tempo per l’inizio della nuova lezione.

 

 
  Finita la giornata di scuola, Lucia e le altre si avviarono verso casa, quando ad

 un tratto una moto affiancò le tre ragazze.

 “Ciao ragazze, scusate posso rubarvi Rina per questo pomeriggio?” disse il

 ragazzo con i capelli verdi sulla moto.

 “Masahiro?! Perché cosa c’è?” domandò Rina sinceramente sorpresa, ma

 soprattutto lusingata per le sue attenzioni verso di lei.

 “Ecco l’ultima volta, ci siamo divisi così bruscamente che non abbiamo potuto

 finire di chiacchierare. Così mi chiedevo se avresti voglia di finire il discorso

 dell’altra volta” disse sorridendo tendendole il casco.

“Ragazze vi dispiace se vado? Tornerò sicuramente per l’ora di cena, ditelo pure

 a Nikora che ci sarò”disse Rina con voce piena di scuse.

 “Ma va figurati, vai e divertiti!! Ciao a dopo!” salutarono Hanon e Lucia.

 “Va bene a dopo!” più che a un saluto sembrava una promessa.

 Rina e Masahiro iniziarono a sfrecciare per la strada lasciando le due ragazze

 immobili sul marciapiede.

“Allora dove vuoi andare?” chiese Masahiro a Rina dietro di lui.

 “Dove vuoi, quello che vuoi tu” rispose la ragazza accoccolandosi sulla schiena

 forte e rassicurante del ragazzo.

 “Va bene ti porterò in posto bellissimo vedrai!”gridò Masahiro accelerando di

 più, mentre attraversava un ponte dove si poteva contemplare il sole mentre

 stava tramontando dietro l’oceano che Rina amava tanto.

 

 

Salve raga, ecco un nuovo capitolo.

Spero che vi piaccia, fatemi sapere cosa ne pensate.

A presto con il prossimo J <3

  
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