Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: Vally98    29/04/2013    1 recensioni
una ragazza. improvvisamente sola, cambiata, col cuore spezzato. è inciampata, ha toccato il fondo, ma forse, con un piccolo aiuto e l'amore, riuscirà a rialzarsi, più forte di prima
Genere: Romantico, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Dovevo essere felice in quel periodo. Era un bel momento: avevo un ragazzo che mi piaceva molto, le mie migliori amiche sempre al mio fianco nonostante le medie fossero passate e non andassimo più a scuola insieme.
Uscivamo quasi tutti i venerdì. Venerdì: l’unico giorno in cui potevo vedere Matteo, il mio ragazzo.
L’avevo conosciuto in chat, per caso. Lui mi aveva incontrata per strada con Chiara, una delle mie migliori amiche. Aveva ottenuto il mio numero di telefono e aveva iniziato a scrivermi
Mi scriveva tutti i giorni, ogni cinque minuti. “Che pressa” qualcuno penserà. Non io. La trovavo una bella cosa e ogni volta che leggevo i suoi messaggi non riuscivo a non sorridere.
Dimostrava un certo interesse per me, lo stesso interesse che stava iniziando a nascere in me. Non so perché permettessi che questo stesse accadendo: insomma, era solo un ragazzo conosciuto per messaggio, non era ancora una “persona in carne ed ossa” da come lo conoscevo.
Finalmente era arrivata l’occasione di conoscerlo di persona. La prima impressione fu di un ragazzo tenero, forse un po’ timido. Mi piaceva e pareva che io piacessi a lui.
Mi chiese di essere la sua ragazza. Fui così felice di accettare che non pensai a eventuali problemi che sarebbero potuti sorgere.
Ci vedevamo poco, si e no una volta alla settimana, a causa degli impegni di ciascuno con lo sport e con la scuola.
Distanza. Questo c’era tra noi. Vi assicuro che non c’è cosa che possa fare più male.
Era una fitta al cuore vedere le coppiette di ragazzi in giro per strada, o a scuola, tenersi per mano, scambiarsi timidi baci o baci appassionati, stringersi in abbracci calorosi. Io che potevo abbracciare il mio ragazzo solo col pensiero.
Tutti, compresi i miei migliori amici, mi dicevano di smetterla con quello stupido gioco.
“Non funzionerà” dicevano “Ti meriti di meglio” “Ti farà stare male”
A me piaceva, punto. Credevo fosse questa l’unica cosa che contasse. Ero disposta a mettermi contro tutti e tutto pur di stare con lui. Mi piaceva davvero, forse come non mi era mai piaciuto nessuno. Il solo pensiero di averlo accanto mi faceva venire le farfalle nello stomaco e desiderarlo ancora di più. Forse era il fatto che fosse così lontano da me che alimentava i miei bisogni di averlo accanto.
Un giorno mi lasciò. Lo sapevo che quel giorno sarebbe arrivato, lo sentivo. Non nego che anche io avevo più volte tentato di mettere fine a quella storia, che mi stava distruggendo, ma ogni singola volta che avevo iniziato l’argomento con lui, beh, non avevo trovato la forza di andare fino in fondo. Non riuscivo a dirgli: “È finita” o “Non funziona” o “Non ne posso più, mi dispiace”.
Ogni volta che provavo a dirgli queste parole, recitate all’infinito nella mia mente per trovare il coraggio di dirle a lui stesso, sentivo come sarebbe stato perderlo, stare senza di lui.
Ero in crisi, davvero, non mi sapevo spiegare le mie sensazioni, dato che lo conoscevo poco e nella mia vita aveva una parte così piccola al momento. Era nel mio cuore che aveva un enorme spazio. Perché avevo bisogno di lui? Non aveva senso.
“Dobbiamo parlare” questo mi aveva scritto. Queste parole che ti fanno riflettere su cosa hai mai fatto di male, che ti fanno capire che hai sbagliato qualcosa, che qualcosa non va.
“Non voglio stare più con te, mi dispiace” che vigliacco, non aveva nemmeno trovato il coraggio di dirmelo in faccia. Non riuscii a impedire alle lacrime di scendere e mi sentii ridicola in quel momento. Com’è che per me lui contava così tanto, tanto che non riuscivo a gridargli in faccia come stavano davvero le cose, mentre per lui contavo forse così poco da riuscire a dirmi una frase del genere senza farsi problemi.
Non avevo risposto. Non ce l’avevo fatta. Il male che mi avevano inflitto quelle poche parole mi stava distruggendo, sommato ai pochi ricordi che avevo con Matteo, sommato a tutto il dolore che quella relazione masochista mi aveva portato.
“Sappi che sei stata importante” aggiunse lui.
Mi aveva invaso una rabbia furiosa. Non avrebbe potuto dire una frase più sbagliata in quel momento. Era una nota stonata in una melodia storpiata.
“Ma se quasi nemmeno mi conosci!?” non riuscii a trattenermi dal rispondere. La frase sbagliata. Forse più sbagliata della sua.
“Va bene, lo ammetto, non sei stata importante” era stata la sua risposta.
Ed ecco che sentii il mio cuore andare in pezzi. Avevo dato tutto per lui, davvero mi ero impegnata per far funzionare le cose. Io ci tenevo. Lui no. Ecco perché era stato tutto inutile.
La cosa peggiore però fu sapere che il giorno dopo stava già con un’altra ragazza.
Ditemi come ci dovevo stare io!? Mi aveva distrutta, letteralmente.
Era brutto sentire echeggiare le voci dei miei amici nella mia mente. Continuavano a ripetermi “Non funzionerà” “ti meriti di meglio” forse avevano ragione, avevo sbagliato. E questo peggiorava ancora più le cose.
Non so, ma con quelle tre uniche frasi Matteo era stato in grado di farmi sentire stupida, inutile e ancora più stupida.
Devo solo ringraziarlo. È grazie a lui che sono cambiata. In peggio.
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: Vally98