CAPITOLO
8- mi ama o non mi ama?
Un ragazzo si
avvicinò sfrontatamente al tavolino; Naruto si soffermò sulla sua figura
spavalda: capelli biondi raccolti in una coda alta, e un ciuffo che copriva un
occhio; gli occhi celesti li guardavano con interesse, o precisamente l’occhio,
visto che il sinistro era completamente coperto dal ciuffo di capelli; era alto,
e indossava una camicia nera con delle nuvolette rosse sopra con un pantalone
semplice nero, con uno smalto nero sulle unghie delle mani. Il ragazzo fissò
interessato Ino, e Naruto si sentì ribollire dentro, senza sapere il
perché…
-scusa, ma io
non ti conosco…potresti almeno presentarti?- chiese irritato Naruto, facendo
ticchettare le unghie delle mani sulla superficie di vetro del
tavolino…
-oh, che
maleducato che sono…il mio nome è Deidera!- rispose con tono falsamente
rammaricato l’altro, ridacchiando; Kuromi e Gin guardarono storti il nuovo
arrivato…
-bene…che c’è di
così interessante nel tuo nome…?- chiese Ino, sorseggiando un po’ il suo
aperitivo…
-ma come? Perché
io ti piaccio…-rispose imbronciato come un bambino Deidera, avvicinandosi un po’
troppo alla ragazza per i gusti di Naruto; Ino lo guardò
storto…
-non rispondi?
Chi tace acconsente…- si avvicinò di più a lei, ma prima che l’Uzumaki, dopo
essersi improvvisamente alzato, potesse sferrargli un destro il faccia,
Ino…
-AHHHH!- la
ragazza, con un gesto secco, aveva buttato in faccia al ragazzo il resto del suo
aperitivo, per poi alzarsi…
-andiamo
Naruto!- la bionda prese per un polso il biondo, ancora sbigottito,
trascinandolo fuori con i cani, mentre la gente li guardava
stupefatti.
Sasuke mise
nello zaino i quaderni e le penne, come del resto faceva l’altra mora; lui come
sempre si mise a fissarla, tutta intenta a posare la sua roba; Hinata se ne
accorse, arrossendo e alzandosi…
-bene
Sasuke,sono le…-disse la mora, guardandosi l’orologio al polso-…17:00! Abbiamo
tempo per una passeggiata-
Sasuke annuì un
po’, senza parlare, e, prendendo Shin in braccio come aveva fatto la Hyuga con
Aiko, presero i giubbini all’entrata…
-USCIAMO
ITACHI!- urlò sasuke al fratello, sbattendo la porta d’ingresso; Itachi e
Shiroi, il suo uccello nero, sobbalzarono…
-Sasuke! Non
credi di essere stato un po’ frettoloso con tuo fratello?- chiese ansimante la
mora, cercando di stare al passo del moro, che correva davanti a
lei…
-non ti
preoccupare! Itachi capirà di sicuro!- rispose ridendo lui, prendendo la piccola
mano di Hinata tra le sue; la Hyuga divenne rossa, sorpresa, ma poi sorrise
dolcemente, facendosi guidare dall’Uchiha.
-cavolo *anf*
Ino! Ma che *anf* ti è saltato *anf* in mente?!- chiese urlando un bel biondo
ansimante a un’altra bionda, che tirava un sospiro di
sollievo…
-e cosa avrei
dovuto fare? Lasciarti libero di dare un cazzotto a quel pervertito?!- rispose
lei imbronciata; Naruto si massaggiò la
fronte…
-se mi capita
tra le mani lo faccio fuori…-sussurrò stanco, appoggiandosi a un muro del
vincolo in cui si erano nascosti. Kuromi era affianco a Gin, guardando il
padrone: era stata una giornata terribile, ed era a pezzi. Ino se ne accorse, e
gli si avvicinò un po’…
-senti Naruto…ci
vediamo domani ok? E’ stata una giornata terribile…- Disse piano lei, e il
biondo annuì, prendendo tra le mani il guinzaglio di kuromi, che glie era
scappato dalle mani nella furia della
fuga…
-ok…allora
ciao!- chissà come gli era saltato in mente, ma, prima di andare via, aveva dato
un leggero bacio sulla guancia della ragazza, per poi scappare. Ino si tastò la
guancia, arrossendo…
-NARUTO! SE TI
BECCO SEO MORTO!- gli urlò dietro, per poi scoppiare in una risata; Gin la
guardò confuso: ma la sua padrona stava
bene?
Sasuke
accompagnò Hinata a casa sua, senza avvicinarsi troppo alla dimora: aveva
sentito che il padre della ragazza era mo9lto protettivo verso le
figlie…
-allora…ci
vediamo domani Hinata…- mormorò lui alla mora, abbassando lo sguardo; lei
sorrise…
-si sasu…ciao!-
rispose la Hyuga, e l’Uchiha si sentì qualcosa sulla fronte: Hinata gli aveva
dato un bacio sulla fronte. Lei scappò dentro con Aiko vicino e, prima di
chiudere l’uscio della casa, gli sorrise
timidamente.
Lui, mentre
tornava a casa, teneva la mano sulla fronte: non credeva che sarebbe arrivato a
ricevere un bacio da quella specie di angelo! Arrossì al pensiero, e rientrò a
casa sua, con la testa tra le nuvole; il fratello lo
accolse…
-Oh, ciao
sasuke!...hey, come mai quella faccia?- gli chiese maliziosamente Itachi,
facendolo arrossire; Sasuke deglutì…
-ma…ma niente!
Ciao!- e si diresse velocemente in camera con Shin; si lasciò andare sul letto:
che giornata…
Si sedette sul
futon bianco, con i capelli color grano illuminati dalla flebile luce della
luna, che entrava dalla finestra aperta. Si sfiorò le labbra, per poi
affacciarsi alla finestra nella camera: la città di Tokyo non dormiva mai. Si
soffermò sulle luci dei grattacieli, sulle auto, mentre i suoi occhi limpidi
facevano da specchio a quello spettacolo; la brezza leggera della notte muoveva
i suoi capelli indomabili, come per
accarezzarli…
-Kuro…secondo te
me la caverò a Tokyo?- chiese titubante lui al cane affianco a lui, mantenendo
lo sguardo sulla città. Lui non si aspettava una risposta, ma andava bene così:
non la voleva infatti una risposta…
Si sedette sul
bordo del letto, spazzolandosi i lunghi capelli biondi, con ai piedi un cane
dagli occhi cerulei; posò la spazzola sul
lenzuolo…
-hey Gin…secondo
te perché naruto mi ha dato un bacio? Infondo lo conosco da così poco…- chiese
la ragazza a Gin, che drizzò le orecchie, per poi chiudere gli occhi; lei
sospirò, mettendosi una mano sotto il mento, guardando la luna fuori dalla
finestra con i suoi occhi azzurri come il cielo
primaverile…
Era disteso nel suo
letto comodo, immerso nel buio, che lo tentava ad addormentarsi…ma non ci
riusciva. Teneva le mano dietro la nuca, con la testa rivolta all’albero, che
graffiava leggermente il vetro. Da piccolo lui aveva paura di quell’albero la
notte, perché pareva un a mano scheletrica che si protendeva ad afferrarlo
mentre dormiva. Ma c’era sua madre,
che lo confortava. Ora non c’è. Il moro sospirò affranto, mettendosi seduto
sotto le coperte. Guardò la luna: era bellissima, come
lei…
-hey shin…-disse
lui, richiamando un micietto nero, che ora saltava sul letto e si accoccolava
sulle sue gambe-…secondo te io amo Hinata?- che domanda stupida; il micio
miagolò, per poi scendere dal letto; il ragazzo sospirò, lasciandosi andare sul
cuscino…
Dormiva
tranquilla, accoccolata come un gatto tra le coperte del futon candido; i
capelli lunghi che le ricadevano sul viso facevano appena intravedere un leggero
sorriso; le mani di pelle candida come porcellana stringevano le coperte. La
ragazza stava sognando già: era crollata appena si era distesa. Aiko la guardava
dormire, visto che lei era un gatto, e i gatti si muovono la notte. La sua
padrone aveva uno sguardo sereno, e si chiedeva se stesse pensando al bel
moro…
-Sasuke…-
E così la giornata è finita, e la luna si è innalzata in cielo, insieme
alle stelle. Ma aspettate: domani è un altro giorno, il sole risplenderà in
cielo, e una nuova avventura comincerà…basta vere
pazienza…
ANGOLO DI
HIKARU:
Wow, sono stata più veloce^^
Deidy è stato cattivello, ma Ino l’ha messo
apposto^^
sonja: grazie, sono commossa!
Ecco i casini che cominciano XD
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