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Autore: _Ale    29/04/2013    7 recensioni
Dal capitolo:
Proprio in questo momento entrano due nuovi clienti. Davvero nuovi, nel senso che non li ho mai visti da queste parti, né qui nel locale. Non che io esca molto per averli visti in città. Sono due ragazzi, tutti e due abbastanza alti, una ventina di centimetri più alti di me, uno di loro con i capelli castani lisci e lunghi, raccolti in una cresta, occhi color nocciola, labbra piene, fisico ben piazzato e carnagione mulatta; l’altro è praticamente il suo opposto: occhi color cielo, capelli biondissimi, carnagione chiara, labbra sottili, anche lui ben piazzato in quanto al fisico. Si guardano intorno con occhi curiosi. Strano, a prima vista sembrano dei ragazza normali, ma, osservandoli meglio, hanno un non so che di strano. Si, sono decisamente strani. Mentre li osservo, i miei occhi incontrano quelli del moro. Una strana sensazione mi oltrepassa. Sono decisamente strani. Vedendo bene in quegli occhi, riesco a vedere delle piccole venature rosse presenti nelle sue pupille.
Genere: Fantasy, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Truth.





"... When you look me in the eyes, 
And tell me that you love me. 
Everything's alright, 
When you're right here by my side. 
When you look me in the eyes, 
I catch a glimpse of heaven. 
I find my paradise, 
When you look me in the eyes..." 

 

 

 

 

 





Per quanto io ci provi, non riesco a non pensare a quanto è successo.
Stupidi, stupidi, stupidi.
Ma come è potuto succedere?! Lei era lì, a casa nostra, difronte a noi. Abbiamo sbagliato tutto. Era lei. L’abbiamo trovata, già. Peccato che lo abbiamo fatto troppo tardi. Ora la trasformazione è avvenuta e lei non sa ancora niente, non sa cos’è in realtà lei, non sa i poteri che ha. Occhi azzurri-grigio, capelli neri, fisico perfetto. Si, lei è una di noi, non c’è niente che ne provi il contrario. Come potuto permetterci di sbagliare la data? Come abbiamo fatto? È un errore imperdonabile. Noi dovevamo esserci, eppure non l’avevamo riconosciuta ieri pomeriggio, solo ieri sera, quando io e Niall stavamo tornando a casa, ormai scoraggiati nella sua ricerca, l’abbiamo trovata. Era stesa per terra. Emanava una potenza che non potevamo non riconoscerlo. Era lei, eppure non credevamo che si fosse già trasformata. L’abbiamo portata a casa nostra e l’abbiamo adagiata in una stanza. Ora se n’è andata chissà dove. Leggevo la paura, la rabbia in quegli occhi stupendi. È scappata da noi, da quella che sarà la sua nuova famiglia. Dobbiamo trovarla.


Zayn amico. Come va?” Quando è entrato Niall in questa stanza? Perché non l’ho sentito? Ah si, giusto. Sono talmente preso dai miei pensieri che non ho sentito niente.
Sto bene Niall, perché questa domanda?non sto bene. Eppure non credo di averlo dato a vedere. Non capisco come abbia potuto capirlo.
Amico, da quando se n’è andata due ore fa, non ti sei mosso da questa camera. Sento le tue emozioni. So quello che stai provando. Rabbia, delusione, tristezza, ma anche felicità. Lo so. Lo percepisco e tu lo sai. Abbiamo sbagliato, questo è vero, ma non preoccuparti, troveremo il modo per risolvere questa situazione. Ce la faremo, vedrai, non preoccuparti. Ho chiamato anche gli altri a rapporto. Saranno qui tra qualche minuto. Harry stava con Cloe in Africa; Louis e Liam erano nelle Americhe; Danielle ed El erano in Asia; Amy invece era in Australia, come da accordi. Stanno venendo qui perché gli ho detto che l’abbiamo trovata, appena arrivano gli spieghiamo la situazione. Li ho avvisati appena se n’è andata.” È riuscito a leggermi dentro, beh, è ovvio, è il suo potere d’altronde. Sono un libro aperto per lui, tutto, le mie emozioni, le mie paure, tutto è visibile a lui. È capace, se ci riesce, anche di trasformarle. Provo rabbia, per non averla riconosciuta prima; delusione, verso me stesso per non aver fatto bene i calcoli; tristezza, perché se n’è andata; felicitò, perché l’abbiamo trovata. Eppure provo qualcos’altro, ma non riesco a capire bene cos’è. Mi sforzo a capirlo, ma proprio non ci riesco. Niall non lo ha sentito. Eppure è strano, sono sicuro di provare altre sensazioni, a me ignote. Forse Niall, semplicemente non me lo ha voluto dire. È tipico di lui. Molte, moltissime volte, preferisce non rivelare le emozioni di qualcuno. Non vuole intromettersi, vuole che quella persona ci arrivi da sola, non vuole modificare la consecuzione degli eventi.


Dopo ore che indosso questi infernali aggeggi agli occhi, mi decido di andare in bagno a levarli. Giunto in bagno, poggio i gomiti sul lavandino ed alzo la testa verso lo specchio posto difronte a me. I miei occhi iniziano a bruciare.  Avvicino le mani ai miei occhi e finalmente le levo. Levo quelle lentine colorate che mi servono per nascondere i miei veri occhi.  Rossi, rossi cupi ma con venature rosse fuoco, che ardono attorno alla mia pupilla. Mi sciacquo la faccia ed esco. Noto che ha fatto la stessa cosa Niall, così da liberare i suoi occhi color verde acqua da quelle futili lentine. Mentre usciamo dal bagno, sentiamo la porta al piano di sotto che sbatte. Segno che gli altri sono arrivati. Ci fissiamo per un nanosecondo negli occhi e sorridiamo. Corriamo velocemente di sotto e appena vediamo i nostri amici, ci catapultiamo su di loro, stringendoli in un abbraccio generale.
Dopo mesi e mesi di ricerche, dopo mesi e mesi che siamo stati divisi, finalmente siamo tutti qui. Tutti insieme. Non ci posso ancora credere. Mi sono mancati così tanto. Siamo sempre stati legatissimi, siamo come dei fratelli. Ci saremo sempre l’uno per l’altro, qualunque cosa accada. E finalmente posso abbracciarli di nuovo.


Ragazzi da quanto tempo!” Non riesco a non contenere il mio entusiasmo, così ci stringiamo ancora di più in quell’abbraccio, quasi volessimo soffocare. Si, perché anche se in questo momento morissi, io avrei tutto con me. Io avrei loro.
Ci stacchiamo di malavoglia ma sempre con un sorriso enorme sulle labbra. È stato difficile per tutti, ne sono convinto. È stato difficile per tutti non essere insieme. Siamo una grande famiglia, destinata, però, a far spazio ad un’altra persona. Lei. Il numero dieci. Noto che tutti loro non indossano le lentine, sapendo di non essere in pericolo ad esporre i propri occhi ora, con noi. Amy, che di solito indossa delle lentine castane, ora le si possono ammirare le sue pupille viola, molto singolari; Danielle, così come anche El, invece, sono molto fortunate perché non sono obbligate ad indossare quelle torture in quanto hanno dei semplicissimi occhi castani; Harry, che normalmente indossa delle lenti verdi smeraldo, ora si vedono i suoi occhi verdi elettrici, troppo diversi per non essere notati al naturale¸ Cloe, così come Louis, ha dei normali, ma anche stupendi occhi azzurri, dei veri e propri zaffiri; Liam, che normalmente indossa delle lentine nocciola, ora intravedo i suoi occhi gialli ocra, occhi che catturano l’attenzione.
Allora amico, Niall ci ha detto che l’avete trovata! Dai su, com’è? Come si chiama? Dov’è ora? Non la vedo. Come mai non è qui con voi? È sopra?” Liam quando parte a parlare, nessuno e dico nessuno, è in grado di fermarlo. Inizia con le sue solite domande a raffica, con un grandissimo sorriso sul viso, pensando che tutto sia proceduto come doveva. Oh se sapesse.

È già successo Louis. Avevamo sbagliato tutto.” Dico con un tono deluso. Si deluso. Sono deluso, ma non di loro, di me stesso. È come se avessi una sorta di legame con quella ragazza, eppure non ne capisco il motivo.
Come? Cosa è successo Zayn?” Liam e gli altri mi guardano dubbiosi.
Il giorno è oggi, non domani. Lei si è già trasformata ieri sera.” Dico in modo distaccato, molto freddo, proprio come il temporale che si è formato più di due ore fa. I ragazzi mi fissano allibiti, proprio non se lo aspettavano. Beh, li posso capire. Io e Niall siamo stati colti di sorpresa, proprio come loro ed abbiamo reagito allo stesso modo.
Mi guardano immobili, cercano di capirci di più.
Come-come è potuto accadere? Avevamo fatto i calcoli alla perfezione!lo so Harry, lo so.
Beh, ci siamo sbagliati” dico mettendomi le mani fra i capelli “siamo stati degli sciocchi. Io e Niall inizialmente non l’avevamo neanche riconosciuta!” do un pugno nel muro, rompendolo come se niente fosse. Guardo la mia mano, niente illesa, nessun dolore. Eppure volevo farmi male. Perché sono stato un idiota. Dovrei essermi abituato ormai, ma no. Non ci riesco. Ancora non accetto ciò che sono, ciò che sono le mie origini. Sono stato ‘umano’ per anni, vorrei esserlo ancora. Lo vorrei con tutto me stesso. I ragazzi, che prima erano confusi da quello che avevo appena detto, ora leggo solo preoccupazione verso di me nei loro occhi. Non è la prima volta che mi capita di fare certe cose e quindi conoscono il mio carattere, sanno che tipo sono e che cosa sarei capace di fare. Sanno che sono molto impulsivo e quindi pericoloso. Ma non per loro, pericoloso per me stesso. Non gli torcerei mai neanche un solo capello, a nessuno di loro. Preferirei morire io, che far del male a loro.
Io sono il peggior nemico di me stesso.


Ehi Zayn, andiamo, calmati! Risolveremo tutto, già te l’ho detto. La troveremo in un modo o in un altro. Sarà con noi. Farà parte della nostra famiglia, te lo prometto, e lo sai che io mantengo sempre le mie promesse.” Niall mi poggia la mano sulla mia spalla, cercando di calmarmi con le sue parole e con il suo potere. Eh, beh, ci riesce benissimo. In un millisecondo, sento tutti i muscoli del mio corpo rilassarsi sotto al suo tocco.
Scusate ragazzi, ma ci vorreste spiegare quello che è successo?” così esaudiamo la richiesta di Amy e iniziamo a raccontare quel che è successo ai nostri amici. Quello che è successo da ieri pomeriggio, fino a poco fa. Finito di raccontare, ci sediamo sul divano, per stare più comodi.
Ok ragazzi. Io dico di andare al bar dove l’avete vista che lavorava, vediamo se la troviamo lì.” Così, seguendo il consiglio di Louis, ci alziamo e andiamo in quel bar “Harmony”.

Arrivati, non c’è traccia di lei, c’è solo una signora anziana che si trova dietro la cassa, dove lei si trovava ieri, così ci avviciniamo e le domando della ragazza descrivendogliela, visto che non so come si chiama.
Oh, ma voi parlate della mia Sam! In questo momento è a casa mia. Io sono Mary Jones. Voi chi siete? Come conoscete la mia Sam?” Non ci credo, lei è la signora Jones.
Signora, siamo noi. Siamo i numeri.” Lei fa una faccia sorpresa. Lei è il fulcro di tutto, è grazie a lei se ora siamo qui. L’ho conosciuta. Ho conosciuto la condottiera. Non ci posso credere.
Ragazzi oddio, come stanno i vostri genitori? Come ho fatto a non pensarci? È oggi! Come ho fatto? Ma come fate a sapere che è lei?” è molto confusa, così le spieghiamo quello che è successo. “Ecco dove è stata! Bene ragazzi ora seguitemi, dobbiamo andare da lei prima che se ne vada. Dobbiamo dirle tutto. Deve sapere tutto,” e così ci incamminiamo verso quella casa, dove c’è lei.




È il momento della verità.









LOOK AT ME NOW!
Scusate scusate scusate. 
Sono in un terribile ritardo lo so.
Più di una settimana, è solo che sono stata impegnata. Mi dispiace tantissimo. 
Spero che questo capitolo vi piaccia. 
Come avrete potuto vedere, questo è sotto il punto di vista di Zayn.
Ditemi che ne pensate, è molto importante per me. 
Ah quasi dimenticavo...
GRAZIE  a tutti quelli che hanno messo la storia tra le preferite/ricordate/seguite. 
GRAZIE  a chi ha recensito, è grazie a voi se scrivo ancora.
A minimo 5 recensioni, posto il prossimo capitolo. 
Grazie ancora a tutti!
Alla prossima,
_Ale.

  
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