La
Vacanza di
Ino Shika
Cho
Ciao a tutti! This is Sakurina e vi pubblico il
secondo cap della mia tenera storiella! Ino, Shikamaru e Choji riusciranno a
conquistare la tanto sospirata vacanza? E come si
comporteranno Ino e Shika dopo la strana nottata trascorsa nella foresta? Eh
eh... leggete leggete... e recensite! Bacione!
Giorno I: Lunedì Del Ritorno
Delle voci confuse le
ronzavano nella testa già da qualche minuto. Era come un brusio frenetico,
alquanto fastidioso. Ciò che stava sognando svanì per lasciare spazio al buio
più totale. Il vociare divenne più nitido e comprensibile, poteva riconoscere
pure qualcuno.
Lentamente, Ino aprì gli
occhi. Al principio vide sfuocato, solo una gran luce, ma piano piano riuscì a
riconoscere davanti a sé i visi radiosi di Tenten e Hinata. Sospirò, fissando
le amiche con sguardo crucciato, guardandosi intorno confusa.
La biondina era sdraiata in
un letto bianco in una piccola stanza dell'ospedale. Al suo lato, un grande vaso di fiori freschi e tutti diversi profumava la
stanza, dandole un tocco gradevole. Sembrava che molte persone diverse glieli
avessero portati, perché formavano una composizione
del tutto disomogenea, sebbene piacevole.
-"Sakurachan, Ino si è
svegliata!"- sorrise Hinata.
Dal fondo della stanza, con
passo veloce, Sakura si accostò al letto di Ino, con
un sorriso smagliante e sollevato stampato sul volto. Ino inarcò un
sopracciglio, dubbiosa. Avrebbe voluto chiederle il perché di tanta allegria,
ma sentì le parole morirgli in gola: non aveva tanta voglia di parlare.
-"Ino... finalmente ti
sei svegliata!"- tirò un sospiro di sollievo
l'amica.
Ino si limitò a guardare le tre confusa, senza sollevarsi dal letto. Sentiva una grande pesantezza e un fastidioso intorpidimento. Sakura
capì che la biondina non ricordava nulla.
-"Hai dormito per
quasi due giorni senza mai svegliarti! Eravamo molto
preoccupate..."- le spiegò timidamente Sakura.
Ino rimase dubbiosa per
qualche minuto, rispolverando nella sua mente gli eventi che l'avevano portata
su quel letto.
-"...e Shikamaru?"- fu la prima cosa che le venne in mente
di chiedere, d'istinto. Ripensando a quella strana nottata, la prima cosa che le era sovvenuta era stato il calore che le emanava
Shikamaru. Il resto era vuoto. Ma quello... quello era
ben impresso nella sua memoria.
-"Beh, lui sta bene... quando vi abbiamo trovati eravate mezzi assiderati e
parecchio dissanguati. Ma la sua ferita alla spalla era meno grave della tua
all'addome, probabilmente perché gliel'avevi curata in
precedenza. Tsunade ha detto che hai fatto un bel
lavoro e che è molto orgogliosa. Shikamaru ha dormito tutto ieri e adesso si è
completamente ristabilito."- le spiegò brevemente
Sakura.
Un ghigno malizioso si
spaziò sul volto di Tenten.
-"...com'è andata
esattamente quella sera?"- insinuò Tenten, ghignando.
Ino inarcò un sopracciglio,
fissandola perplessa.
-"In che senso,
scusa?"- chiese la biondina, non afferrando ciò che intendeva.
-"Tenten!"- la
riprese Sakura, con tono imbarazzato.
Ino le fissò, con sguardo
diffidente.
-"Intendevo
dire..."- continuò Tenten, con tono malizioso -"...che quando vi
abbiamo trovati nella foresta, eravate teneramente
abbracciati, tutti stretti stretti l'uno all'altra, tu con addosso il suo
giubbotto da chunin..."-
Ino arrossì di botto,
ricordando solo in quel momento l'abbraccio di Shikamaru, ancora sfuocato nella
sua mente. La biondina si tirò su a sedere di botto, coprendosi il rossore con
le mani. Vedendo la reazione dell'amica, Tenten rise divertita, Hinata arrossì
pensando a quanto fosse stato romantico quel momento,
Sakura fissò l'amica con un lieve sorrisino. Quest'ultima non credeva davvero
che Ino e Shikamaru avessero avuto un intrallazzo,
come sosteneva Tenten. Conoscendo Ino molto più delle
altre due, e conoscendo i suoi gusti, capiva che Nara non poteva di certo
essere il tipo adatto alla biondina. Non la vedeva per niente bene con lui, e
in fondo in fondo Sakura tifava per Ino e Sai. (...del resto Sakura non ne capisce un accidenti dell'amore,
a mio modesto avviso... XD NdS).
-"Non è successo
niente! Cosa vai a pensare, Tenten?! Avevamo solo
freddo!"- protestò Ino, rossa in viso.
-"Sì, sì, come no...
potessi finirci io in mezzo alla foresta ad assiderare con Neji!"-
sogghignò Tenten.
-"Smettilaaa!"-
protestò Ino.
In quel momento, Kiba e
Choji, accompagnati da Lee, Naruto e Sai, entrarono. Avevano portato un altro
mazzo di fiori alla ragazza, che sorrise entusiasta appena li vide.
-"Ciao ragazzi!"-
sorrise Ino.
-"We! Era ora che ti
svegliassi, bella addormentata!"- rise Kiba, porgendo i fiori alla
ragazza.
-"Già Ino, ci hai
fatto stare in pena per due giorni!"- le disse Sai, avvicinandosi,
sfoderando il suo solito sorrisino ipocrita. Choji lo fissò male: non che gli
importasse particolarmente di chi si innamorasse Ino, per
carità. Lui era di buona tempra e sopportava sempre tutti. Ma voleva molto bene
alla compagna di squadra, dopotutto, e sia lui che
Shikamaru percepivano un non so che di viscido nel carattere di Sai. Insomma, a
nessuno dei due andava giù più di tanto l'infatuazione della biondina nei
confronti dell'ambiguo ragazzo.
-"Ci hai fatto passare
un sacco di tempo qui, sperando che ti svegliassi da un momento all'altro! Ci
hai fatto davvero preoccupare, questa volta..."- aggiunse Choji,
mettendosi tra Ino e Sai. Sakura lo guardò storto, mentre Tenten
sorrise compiaciuta.
-"E soprattutto, hai
fatto sclerare Shikamaru!"- asserì Naruto, attirando l'attenzione di Ino su di lui.
-"In che senso,
scusa?"-
Tutti si voltarono verso il
biondino, interrogativi. Solo Kiba diede manforte all'Uzumaki.
-"E'
vero, è vero! Me ne sono accorto anche io! Si sarà fumato sette
pacchetti di sigarette in due giorni da quant'era nervoso!"- annuì l'Inuzuka, convinto.
-"Nè che era
nervosissimo? Faceva sempre avanti e indietro dalla tua stanza per vedere se ti
svegliavi, se ne usciva scazzatissimo e cominciava a fumare di bestia! E poi ritornava nella tua stanza e ricominciava il
giro..."- aggiunse Naruto, annuendo.
Un lieve sorrisino si
spaziò sul volto di Ino. Le faceva piacere sentire che
Shikamaru, in tutta la sua svogliata indifferenza, si preoccupasse
per lei.
-"E
scusate... dov'è adesso?"- chiese la biondina, curiosa.
Tutti si guardarono
piuttosto spaesati.
-"A me sembra di
averlo visto entrare da Tsunade, qualche minuto fa..."- sostenne Rock Lee,
pensieroso.
ù
-"NON ME NE FREGA
NIENTE DELLE MISSIONI!!!"- urlò Shikamaru fuori
di sé, sbattendo con forza i pugni sul tavolo.
Tsunade, Shizune e Tonton
si sconvolsero: l'Hokage indietreggiò sorpresa, quasi cadendo giù dalla sedia,
la sua assistente si attaccò alla parete intimorita mentre
il maialino si nascose spaventato.
-"C-calmati
Shikamaru...!!!"- lo riprese la leggendaria
kunoichi.
-"No che non mi calmo,
maledizione!!! Sono stanco!!! Io e Ino ci abbiamo
quasi lasciato le penne per l'ennesima volta! Sono stramaledettamente stufo! E per di più... capisco che sono l'unico chunin competente
quaggiù, ma questa non è una buona motivazione per trattarmi da galoppino! Mica
sono il suo tuttofare!!! Saranno tre mesi che non mi
alleno con il mio team e che non ho neanche un mezzoretta libera per stendermi
a guardare le nuvole... mi sono rotto le--"-
-"Sì, sì, ho capito,
Shikamaru... hai ragione!"- lo interruppe Tsunade, intimorita dalla
sfuriata del chunin. -"Cos'è che vuoi esattamente?"-
-"Ferie, vacanze,
riposo."- asserì serio, fissandola minaccioso.
Tsunade inarcò un
sopracciglio, infastidita. Con che razza di coraggio veniva a chiedergli delle
vacanze? Ma del resto, conoscendolo... non c'era da
stupirsi. La donna rimase pensierosa, cercando di nascondere una vena pulsante
d'irritazione. Perché quell'improvvisa sfuriata?
Shikamaru aveva affrontato anche missioni peggiori, senza mai lamentarsi.
Probabilmente ciò che lo aveva scosso doveva essere stata... Ino.
Vederla incosciente per così tanto tempo, sommato
all'incredibile stress di quei giorni, doveva avergli fatto venire una crisi di
nervi. Nonostante la sua innata svogliatezza,
Shikamaru si era sempre dato da fare in tutte le missioni e l'aveva delusa
pochissime volte. Era un chunin degno di fiducia e per questo non voleva
negargli l'unica richiesta che gli avesse mai fatto, ma soprattutto voleva
evitare di inimicarselo e di fargli venire un esaurimento.
-"Ti concedo cinque
giorni"- propose l'Hokage, fissandolo seria.
-"Tre settimane"-
ribatté lui convinto.
-"Una settimana"-
asserì irritata Tsunade.
-"Tre"- ribadì lui, con sguardo serio.
-"Due settimane è
l'ultima offerta. Prendere o lasciare."- affermò
infine la bionda, sbuffando infastidita.
-"Okay"-
ghignò Shikamaru, soddisfatto. -"Vado a dirlo a Choji."-
-"A chi?!"- sbottò la donna, inarcando un sopracciglio,
contrariata.
-"Ah sì... le due
settimane di vacanze sono per tutto il mio team,
pensavo fosse sottointeso..."- ghignò Shikamaru, con la solita aria
beffarda.
Tsunade fissò il ragazzo profondamente irritata, fulminandolo con lo
sguardo.
-"Muoviti a sparire,
prima che cambi idea!"- brontolò la donna, con occhi di fuoco.
Shikamaru ghignò ancora,
uscendo dall'ufficio a tutta velocità, soddisfatto della sua opera.
ù
Il ragazzo col codino buttò
a terra la sigaretta, schiacciandola. Puntò il solito sguardo insofferente
verso la grande struttura che vedeva fin troppo spesso, ultimamente.
Chissà se
Ino si era svegliata. Dormiva già da
due giorni. E chissà se si ricordava di quella strana
nottata... non che avesse un'importanza particolare, cercava di convincersi di
Shikamaru. Ma non poteva nascondere a se stesso che i
strani sentimenti che aveva provato quella notte lo avevano turbato. Non erano
mai stati così vicini prima di allora. Il ragazzo stava realizzando solo adesso
quanto i loro rapporti fossero cambiati in quei lunghi
anni passati insieme. Il vero problema era che né lui né Ino si erano mai
confrontati direttamente, non si erano mai posti il problema di chiedersi cosa
provassero reciprocamente. In fondo erano compagni di squadra, che bisogno
c'era di preoccuparsi così? Nel bene o nel male, sarebbero sempre stati
insieme. E poi si conoscevano da così tanto tempo che
sarebbe stato stupido interrogarsi su dei sentimenti così durevoli e costanti.
O almeno, Ino e Shikamaru cercavano di convincersi di
questo. La verità era che il loro rapporto era cambiato improvvisamente;
qualcosa si era modificato dentro di loro, perché quando lei lo vedeva insieme
a Temari o lui la vedeva insieme a Sai, entrambi provavano
un intenso sentimento di fastidio che li turbava profondamente. Un disagio mai provato prima di allora, anche se non lo volevano
ammettere. Ma i due stavano inesorabilmente realizzando
che qualcosa stava cambiando, e questo cambiamento li spaventava. Era più
facile per loro negare, nascondere quella verità fastidiosa, piuttosto che
affrontare un sentimento sconosciuto e imprevedibile. E
poi... loro erano Shikamaru Nara e Ino Yamanaka! Il sole e la luna, il giorno e
la notte, l'inverno e l'estate, cane e gatto... erano incompatibili, erano
diversi, erano... dipendenti l'uno dall'altra. Che
realtà difficile da accettare!
In quel momento, Shikamaru
vide Sai uscire dall'ospedale. I due si fissarono per qualche minuto,
silenziosi. Il ragazzo dal codino proprio non lo reggeva: quanto gli sembrava
viscido! Del resto Sai non riusciva proprio a capirlo: era troppo cinico per i
suoi gusti.
Sai mostrò
allora il suo solito sorrisino di convenienza.
-"Ciao
Shikamaru."-
-"Sai..."- lo
salutò con un cenno della testa l'altro. Non aveva voglia di
stare lì con lui, aveva altre cose più interessanti da fare. E soprattutto, aveva fretta di andarsene in vacanza.
-"Avevo proprio
bisogno di parlarti!"- continuò Sai, sorridente.
"Ecco, lo sapevo...
che scocciatore..." pensò Shikamaru, irritato.
-"Dimmi..."-
sospirò, con espressione insofferente.
-"Ho saputo che
settimana prossima alcuni rappresentanti del Villaggio della Sabbia verranno a
Konoha."- sorrise Sai, amichevolmente.
-"Cosa?"-
chiese Shikamaru, sorpreso.
-"Si tratta di Temari
e Kankuro della Sabbia. Pensavo ti interessasse."-
continuò Sai, col solito sorrisino impassibile.
-"Ah, sì... beh,
grazie per la notizia..."- rispose Shikamaru, con tono seccato.
"Nemmeno due settimane
in santa pace, mi vogliono lasciar passare... che razza di seccatura..." pensò il ragazzo sempre più
irritato. Più quella giornata andava avanti, più non vedeva
l'ora di prendersi una pausa da Konoha.
-"SHIKAMARU!"-
urlò improvvisamente un'allegra voce squillante, proveniente dall'ospedale.
I due ragazzi si voltarono
verso l'edificio e videro che Ino stava affacciata alla finestra, sorridente,
mentre agitava la mano salutando il compagno di squadra.
-"Ino!"- si illuminò Shikamaru, vedendola finalmente sveglia e
pimpante dopo 48 ore di preoccupazione.
Senza degnare Sai né di uno
sguardo né di un saluto, il ragazzo col codino scattò verso l'entrata
dell'ospedale, correndo come un ossesso. Ino sorrise e rientrò in camera,
precipitandosi di fretta fuori dalla stanza (sebbene
fosse in pigiama).
Quando i due si videro agli estremi del corridoio, si corsero
incontro ridenti e felici. La biondina saltò praticamente
al collo di Shikamaru e lui la abbracciò per la vita, sollevandola in alto.
-"Finalmente ti sei
svegliata, lagna che non sei altro! Mi hai fatto
preoccupare!"- sorrise lui, troppo felice nel vederla così bene.
Ino rideva di gusto, una
risata melodiosa e dolcissima che rasserenò tutti gli amici che le erano corsi
dietro vedendola scappare di fretta dalla camera.
-"Ehi Shika, dove
cavolo eri finito?"- chiese Kiba, ghignando divertito.
Shikamaru guardò i
compagni, ghignando soddisfatto e rimettendo Ino a terra.
-"Choji, Ino...
preparate le valigie..."- cominciò con aria solenne il chunin, soddisfatto
-"...perché ce ne andiamo in vacanza!"-
-"Cosa?!"- si sconvolsero i due compagni di squadra.
-"Sono riuscito a
convincere Tsunade a darci due settimane di ferie."- spiegò tutto
soddisfatto Shikamaru, prima di essere "attaccato" dai furiosi Kiba e
Naruto.
-"Come sarebbe a dire
due settimane di vacanza?! E a me?!"-
sbraitò Kiba, fuori di sé.
-"Perché solo a te,
razza di barbone?!"- protestò Naruto,
contrariato.
-"Perché quello che si
fa il culo qua dentro sono io... voi due ve ne state
sempre svaccati al bar a cazzeggiare!"- ribatté Shikamaru, polemico.
-"Mica è colpa nostra
se quello col quoziente intellettivo 200 sei tu!"- protestò Kiba.
-"Sì, infatti... se sei nato superiore noi che c'entriamo? Mica è
giusta questa cosa... anche noi abbiamo diritto ad una vacanza!"- sbuffò Naruto, imbronciandosi.
-"Ma
se voi siete sempre in vacanza, che cosa vi lamentate!"- sbottò Shikamaru,
avvicinandosi ai compagni di squadra, che lo fissavano ancora senza parole.
-"Due settimane di
ferie..."- sospirò Ino, con occhi trasognati.
-"Due settimane a
mangiare..."- fantasticò Choji.
-"Su ragazzi, prima
partiamo, prima arriviamo, prima ci rilassiamo!"- li incitò Shikamaru.
-"Aspetta, Ino... non
so se puoi già essere dimessa..."- protestò Sakura, spinta
da una punta di invidia.
-"Tranquilla,
Sakura... sono sicura che Ino sta meglio di te e me messe insieme! E poi durante questa vacanza si riprenderà completamente,
stai tranquilla!"- ghignò Tenten, tutta soddisfatta nel vedere l'amica
passare due settimane a stretto contatto con Shikamaru.
ù
Quel pomeriggio, il Team 10 si ritrovò subito dopo pranzo. Shikamaru aveva un
semplice borsone, Choji una valigia e uno zaino stracolmo di provviste per il
viaggio, Ino invece aveva con sé tre valigie e una borsetta. Ovviamente lei
avrebbe portato solo una valigia (quella più leggera) e la borsetta, le altre
due erano tutte per Shikamaru e Choji, in quanto Tsunade le aveva ordinato di non sforzarsi troppo.
-"Ti sembrava il caso
di portarti dietro tutta la casa per due settimane?!"-
sbottò il ragazzo col codino, parecchio scocciato in quanto si era beccato la
valigia di Ino più pesante.
-"Vorrai scherzare?! E' solo che non avevo più valigie da riempire, non sai
nemmeno quante cose ho dovuto lasciare giù!"- protestò
la biondina, dispiaciuta.
-"Allora, dove si va?
Spero non sia un viaggio troppo lungo e faticoso..."- esordì
Choji.
Ino si voltò interrogativa verso Shikamaru, che le sorrise beffardo.
-"Si ritorna a
Kirizawa, ovviamente. Ho già avvisato zia Naoko, ci aspetta
per stasera."- affermò tutto convinto il ragazzo.
Gli occhi di Ino e Choji si illuminarono ancora una volta alle parole
del compagno.
Una miriade di ricordi
felici invasero istintivamente le menti dei tre
ragazzi, riportandoli indietro nel tempo all'istante.
-"Kirizawa... i dolci
di zia Naoko me li sogno di notte... grazie Shika, sei
un mito..."- quasi si commosse Choji, già con l'acquolina in bocca.
Ino, invece, regalò un
magnifico sorriso di gioia a Shikamaru. Non poteva crederci. Davvero, le
sembrava così irreale che il ragazzo davanti a lei potesse essere il suo
svogliato e impassibile compagno di squadra. Guardandolo, la biondina doveva
ammettere che quell'espressione soddisfatta e felice gli donava
molto di più che il suo solito broncio. E mai si
sarebbe aspettata un regalo del genere. Aveva mantenuto la promessa. L'aveva
mantenuta davvero. Per lei.
Mentre Choji si era già incamminato, richiamato
dall'irresistibilità dei dolci di zia Naoko, Ino si avvicinò a Shikamaru,
trattenendolo per il braccio.
-"Shika... ma come... come hai fatto?"- gli chiese fissandolo ancora
allibita.
Insomma, strappare due
settimane di vacanze a Tsunade non era mica una cosa così semplice... non
sapeva che il ragazzo potessero rivelarsi tanto
temerario e persuadente.
Shikamaru sorrise alla
bella biondina: vedere i suoi compagni così contenti lo riempiva di gioia.
Soprattutto vedere LEI sorridente lo rendeva felice.
-"Io mantengo sempre
le promesse, Yamanaka..."- ghignò con aria accattivante.
Quell'espressione aveva
reso Shikamaru così sensuale che Ino si sentì avvampare, e, confusa, abbassò il volto. Il ragazzo inarcò un
sopracciglio, perplesso, dopodiché le fece segno di incamminarsi. I due
presero i bagagli e si incamminarono sui passi di
Choji, che quasi non si vedeva più all'orizzonte.
ù
Intanto, dalle porte di
Konoha, il loro gruppetto di amici li fissava di
nascosto allontanarsi.
Kiba e Naruto erano praticamente in lacrime per via dell'invidia, Tenten fissava
Ino e Shikamaru tutta maliziosa, Sakura aveva il broncio, Shino non aveva
espressione (e mai ce l'avrà XD), Hinata guardava dispiaciuta Kiba e Naruto
commiserarsi, Lee cercava di capire cosa frullasse per il cervello della
compagna di squadra e Neji se ne fregava altamente (era lì solo perché
aspettava Lee e Tenten per allenarsi).
-"Scommetto una
bottiglia di sakè che si mettono insieme!"- affermò Tenten, ghignando
compiaciuta.
-"Io scommetto che
litigano, invece!"- ribatté Sakura, accigliata.
-"Mmh... io do ragione
a Tenten!"- assentì Kiba, annuendo convinto.
-"Mmh... io invece non
ci capisco niente di queste cose... e perché mai dovrebbero mettersi insieme,
Ino e Choji?"- chiese Naruto, dubbioso.
-"Infatti
parlavamo di Ino e Shikamaru, idiota... e comunque sia penso che ci sia del
feeling fra quei due... vero Ten-chan?"- sorrise Kiba alla kunoichi.
Neji lo fulminò con lo
sguardo, infastidito dal "Ten-chan" e dalle confidenze che l'Inuzuka
si prendeva con la compagna. Pervaso da una miriade di brividi, Kiba si voltò
immediatamente, spaventato dagli occhi indagatori del Hyuga.
-"Sì, sì, secondo me ha ragione Kiba!"- annuì Tenten, tutta esaltata.
-"Mmh.. secondo me, Shikamaru se la intende con Temari della
Sabbia..."- sostenne Naruto, tutto pensieroso.
-"Bravo Naruto, vedi
che a volte dici cose sensate?"- sorrise Sakura, tutta soddisfatta.
-"Tu, Hinata, che
dici?"- chiese poi il biondino alla timida ragazza.
-"Uh...? Chi... io? Oh
beh... non saprei... io spero solo... che Ino e Shikamaru possano
trovare il vero... vero... vero... amore... tutto qui..."- rispose
imbarazzata Hinata.
Tutti i ragazzi
sospirarono, divertiti dall'innata ingenuità della ragazzina.
ù
Dopo tre lunghe ore di
cammino, Ino si sedette su una pietra, sbuffando. Era molto stanca e sentiva un
fastidioso dolore al fianco sinistro, dove era stata ferita due giorni prima.
Forse Sakura aveva ragione, era troppo presto per
andarsene dall'ospedale.
Vedendo la compagna
riposarsi, Shikamaru e Choji si diedero un cenno d'intesa e decisero di
fermarsi. All'insaputa di Ino, poco prima della
partenza, Shizune era andata da loro invitandoli a non far sforzare troppo la
ragazza durante il viaggio. Conoscendola, sapeva che Ino avrebbe fatto la
spavalda nascondendo il dolore per non pesare troppo ai compagni e perciò li
aveva pregati di darle un'occhiata.
Il grassottello prese a
ravanare nello zaino alla ricerca di qualcosa che potesse
dare un po' di energie a Ino, mentre Shikamaru la raggiunse sedendosi accanto.
-"Sei
stanca?"- le chiese con disinvoltura, nascondendo a meraviglia la
solita preoccupazione che provava spontaneamente per lei.
-"Mmh, no, no, adesso
possiamo ripartire subito..."- sorrise lei, convincente.
Ma quel sorrisino non convinse Shikamaru, che la fulminò con
sguardo ammonitore.
-"Quando
sorridi così falsamente mi sembri quella mummia di Sai..."- commentò acido
Shikamaru, tirandosi fuori una sigaretta.
Ino abbassò lo sguardo,
arrossendo mortificata. Era assolutamente pazzesco. Quando
stava con Shikamaru, era impossibile mentire, per lei. Lo sguardo serio e
indagatore del ragazzo violava la sua mente, spazzando via le bugie come cenere
al vento e strappandole la verità con crudele freddezza.
-"Ti fa male?"-
le chiese poi Shikamaru, mentre si accendeva la sigaretta.
-"Mmh... mi da un po'
di fastidio, tutto qui..."- rispose lei scocciatamente. Era inutile
mentire, tanto valeva dirgli le cose chiare come stavano.
I due rimasero in silenzio,
solo il rumore di Choji che scavava nel suo zaino in mezzo alle merendine e
delle foglie che danzavano col vento. Una folata di vento più forte colpì i
due, facendoli rabbrividire. Ino percepì il fumo della sigaretta venirle
incontro, inebriandola e riportandola con la mente a quella gelida notte.
La biondina chiuse gli
occhi, lasciando che la brezza le accarezzasse i capelli, mentre veniva pervasa da una miriade di brividi freddi.
Shikamaru la fissava serio,
la sua solita espressione impassibile sul volto. Era bella, davvero bella. Su quello non c'era da ridire. La più bella di
Konoha. Esteriormente... ma anche dentro. Peccato che chi non
la conosceva la giudicasse così superficialmente. Ma
forse Shikamaru preferiva così. Gli piaceva essere uno dei pochi a conoscerla
realmente, ad apprezzarla per quello che era. Il ragazzo ci aveva messo molto
tempo a scoprirlo, ma alla fine ne era rimasto
piacevolmente colpito. La sua anima era bella, ma pareva fatta di cristallo.
Era necessario lasciarla pura e intatta. E meno gli
altri potevano avvicinarsi al suo cuore, meno la sua anima si sarebbe
degradata. Così Ino creava una barriera di apparenza
superficiale per proteggersi dalla cattiveria altrui, lasciando entrare
solamente i suoi fedeli compagni di squadra.
A volte, Shikamaru era
molto geloso. A volte voleva essere l'unico a guardare nel cuore di Ino. Arrivava persino ad essere geloso di Choji. Si
sentiva strano. Molto strano.
-"..che
freddo..."- borbottò Ino, improvvisamente.
Un ghigno malizioso si
spaziò sul volto di Shikamaru, mentre avvicinava le sue labbra all'orecchio
della biondina.
-"...vuoi che ti
riscaldi come l'altra notte?"- chiese con tono provocatorio
il ragazzo.
Ino sentì una vampata di
calore pervaderle il corpo, infiammandole il volto. Fissò il
ragazzo spaesata, mentre il ghigno sul suo volto si spaziava sempre più
mentre attendeva una risposta. In quel momento, Choji ruppe l'atmosfera sospesa
che si era venuta a creare, sorridendo felice.
-"Ragazzi! Venite! Da
laggiù si può vedere Kirizawa!"- si esaltò il
cicciottello, indicando un punto all'orizzonte.
Shikamaru ghignò, tra il
deluso e il divertito, mentre Ino abbassò il volto, nascondendo il rossore
sulle gote. Quella vacanza si prospettava... imprevedibile.