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Autore: Sakurina    18/11/2007    7 recensioni
Dopo una pericolosa missione, Ino, Shikamaru e Choji decidono di prendersi una meritata vacanza, ritornando nei luoghi della loro infanzia! E mentre il loro amico Choji si comporterà in modo strano, tra Ino e Shika nascerà un’intesa sempre più profonda...
[Puramente ShikaIno]
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Choji Akimichi, Ino Yamanaka, Shikamaru Nara | Coppie: Shikamaru/Ino
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Naruto Shippuuden
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La Vacanza di

La Vacanza di

Ino Shika Cho

 

 

Ciao a tutti! This is Sakurina e vi pubblico il secondo cap della mia tenera storiella! Ino, Shikamaru e Choji riusciranno a conquistare la tanto sospirata vacanza? E come si comporteranno Ino e Shika dopo la strana nottata trascorsa nella foresta? Eh eh... leggete leggete... e recensite! Bacione!

 

 

Giorno I: Lunedì Del Ritorno

 

Delle voci confuse le ronzavano nella testa già da qualche minuto. Era come un brusio frenetico, alquanto fastidioso. Ciò che stava sognando svanì per lasciare spazio al buio più totale. Il vociare divenne più nitido e comprensibile, poteva riconoscere pure qualcuno.

Lentamente, Ino aprì gli occhi. Al principio vide sfuocato, solo una gran luce, ma piano piano riuscì a riconoscere davanti a sé i visi radiosi di Tenten e Hinata. Sospirò, fissando le amiche con sguardo crucciato, guardandosi intorno confusa.

La biondina era sdraiata in un letto bianco in una piccola stanza dell'ospedale. Al suo lato, un grande vaso di fiori freschi e tutti diversi profumava la stanza, dandole un tocco gradevole. Sembrava che molte persone diverse glieli avessero portati, perché formavano una composizione del tutto disomogenea, sebbene piacevole.

-"Sakurachan, Ino si è svegliata!"- sorrise Hinata.

Dal fondo della stanza, con passo veloce, Sakura si accostò al letto di Ino, con un sorriso smagliante e sollevato stampato sul volto. Ino inarcò un sopracciglio, dubbiosa. Avrebbe voluto chiederle il perché di tanta allegria, ma sentì le parole morirgli in gola: non aveva tanta voglia di parlare.

-"Ino... finalmente ti sei svegliata!"- tirò un sospiro di sollievo l'amica.

Ino si limitò a guardare le tre confusa, senza sollevarsi dal letto. Sentiva una grande pesantezza e un fastidioso intorpidimento. Sakura capì che la biondina non ricordava nulla.

-"Hai dormito per quasi due giorni senza mai svegliarti! Eravamo molto preoccupate..."- le spiegò timidamente Sakura.

Ino rimase dubbiosa per qualche minuto, rispolverando nella sua mente gli eventi che l'avevano portata su quel letto.

-"...e Shikamaru?"- fu la prima cosa che le venne in mente di chiedere, d'istinto. Ripensando a quella strana nottata, la prima cosa che le era sovvenuta era stato il calore che le emanava Shikamaru. Il resto era vuoto. Ma quello... quello era ben impresso nella sua memoria.

-"Beh, lui sta bene... quando vi abbiamo trovati eravate mezzi assiderati e parecchio dissanguati. Ma la sua ferita alla spalla era meno grave della tua all'addome, probabilmente perché gliel'avevi curata in precedenza. Tsunade ha detto che hai fatto un bel lavoro e che è molto orgogliosa. Shikamaru ha dormito tutto ieri e adesso si è completamente ristabilito."- le spiegò brevemente Sakura.

Un ghigno malizioso si spaziò sul volto di Tenten.

-"...com'è andata esattamente quella sera?"- insinuò Tenten, ghignando.

Ino inarcò un sopracciglio, fissandola perplessa.

-"In che senso, scusa?"- chiese la biondina, non afferrando ciò che intendeva.

-"Tenten!"- la riprese Sakura, con tono imbarazzato.

Ino le fissò, con sguardo diffidente.

-"Intendevo dire..."- continuò Tenten, con tono malizioso -"...che quando vi abbiamo trovati nella foresta, eravate teneramente abbracciati, tutti stretti stretti l'uno all'altra, tu con addosso il suo giubbotto da chunin..."-

Ino arrossì di botto, ricordando solo in quel momento l'abbraccio di Shikamaru, ancora sfuocato nella sua mente. La biondina si tirò su a sedere di botto, coprendosi il rossore con le mani. Vedendo la reazione dell'amica, Tenten rise divertita, Hinata arrossì pensando a quanto fosse stato romantico quel momento, Sakura fissò l'amica con un lieve sorrisino. Quest'ultima non credeva davvero che Ino e Shikamaru avessero avuto un intrallazzo, come sosteneva Tenten. Conoscendo Ino molto più delle altre due, e conoscendo i suoi gusti, capiva che Nara non poteva di certo essere il tipo adatto alla biondina. Non la vedeva per niente bene con lui, e in fondo in fondo Sakura tifava per Ino e Sai. (...del resto Sakura non ne capisce un accidenti dell'amore, a mio modesto avviso... XD NdS).

-"Non è successo niente! Cosa vai a pensare, Tenten?! Avevamo solo freddo!"- protestò Ino, rossa in viso.

-"Sì, sì, come no... potessi finirci io in mezzo alla foresta ad assiderare con Neji!"- sogghignò Tenten.

-"Smettilaaa!"- protestò Ino.

In quel momento, Kiba e Choji, accompagnati da Lee, Naruto e Sai, entrarono. Avevano portato un altro mazzo di fiori alla ragazza, che sorrise entusiasta appena li vide.

-"Ciao ragazzi!"- sorrise Ino.

-"We! Era ora che ti svegliassi, bella addormentata!"- rise Kiba, porgendo i fiori alla ragazza.

-"Già Ino, ci hai fatto stare in pena per due giorni!"- le disse Sai, avvicinandosi, sfoderando il suo solito sorrisino ipocrita. Choji lo fissò male: non che gli importasse particolarmente di chi si innamorasse Ino, per carità. Lui era di buona tempra e sopportava sempre tutti. Ma voleva molto bene alla compagna di squadra, dopotutto, e sia lui che Shikamaru percepivano un non so che di viscido nel carattere di Sai. Insomma, a nessuno dei due andava giù più di tanto l'infatuazione della biondina nei confronti dell'ambiguo ragazzo.

-"Ci hai fatto passare un sacco di tempo qui, sperando che ti svegliassi da un momento all'altro! Ci hai fatto davvero preoccupare, questa volta..."- aggiunse Choji, mettendosi tra Ino e Sai. Sakura lo guardò storto, mentre Tenten sorrise compiaciuta.

-"E soprattutto, hai fatto sclerare Shikamaru!"- asserì Naruto, attirando l'attenzione di Ino su di lui.

-"In che senso, scusa?"-

Tutti si voltarono verso il biondino, interrogativi. Solo Kiba diede manforte all'Uzumaki.

-"E' vero, è vero! Me ne sono accorto anche io! Si sarà fumato sette pacchetti di sigarette in due giorni da quant'era nervoso!"- annuì l'Inuzuka, convinto.

-"Nè che era nervosissimo? Faceva sempre avanti e indietro dalla tua stanza per vedere se ti svegliavi, se ne usciva scazzatissimo e cominciava a fumare di bestia! E poi ritornava nella tua stanza e ricominciava il giro..."- aggiunse Naruto, annuendo.

Un lieve sorrisino si spaziò sul volto di Ino. Le faceva piacere sentire che Shikamaru, in tutta la sua svogliata indifferenza, si preoccupasse per lei.

-"E scusate... dov'è adesso?"- chiese la biondina, curiosa.

Tutti si guardarono piuttosto spaesati.

-"A me sembra di averlo visto entrare da Tsunade, qualche minuto fa..."- sostenne Rock Lee, pensieroso.

 

ù

 

-"NON ME NE FREGA NIENTE DELLE MISSIONI!!!"- urlò Shikamaru fuori di sé, sbattendo con forza i pugni sul tavolo.

Tsunade, Shizune e Tonton si sconvolsero: l'Hokage indietreggiò sorpresa, quasi cadendo giù dalla sedia, la sua assistente si attaccò alla parete intimorita mentre il maialino si nascose spaventato.

-"C-calmati Shikamaru...!!!"- lo riprese la leggendaria kunoichi.

-"No che non mi calmo, maledizione!!! Sono stanco!!! Io e Ino ci abbiamo quasi lasciato le penne per l'ennesima volta! Sono stramaledettamente stufo! E per di più... capisco che sono l'unico chunin competente quaggiù, ma questa non è una buona motivazione per trattarmi da galoppino! Mica sono il suo tuttofare!!! Saranno tre mesi che non mi alleno con il mio team e che non ho neanche un mezzoretta libera per stendermi a guardare le nuvole... mi sono rotto le--"-

-"Sì, sì, ho capito, Shikamaru... hai ragione!"- lo interruppe Tsunade, intimorita dalla sfuriata del chunin. -"Cos'è che vuoi esattamente?"-

-"Ferie, vacanze, riposo."- asserì serio, fissandola minaccioso.

Tsunade inarcò un sopracciglio, infastidita. Con che razza di coraggio veniva a chiedergli delle vacanze? Ma del resto, conoscendolo... non c'era da stupirsi. La donna rimase pensierosa, cercando di nascondere una vena pulsante d'irritazione. Perché quell'improvvisa sfuriata? Shikamaru aveva affrontato anche missioni peggiori, senza mai lamentarsi. Probabilmente ciò che lo aveva scosso doveva essere stata... Ino. Vederla incosciente per così tanto tempo, sommato all'incredibile stress di quei giorni, doveva avergli fatto venire una crisi di nervi. Nonostante la sua innata svogliatezza, Shikamaru si era sempre dato da fare in tutte le missioni e l'aveva delusa pochissime volte. Era un chunin degno di fiducia e per questo non voleva negargli l'unica richiesta che gli avesse mai fatto, ma soprattutto voleva evitare di inimicarselo e di fargli venire un esaurimento.

-"Ti concedo cinque giorni"- propose l'Hokage, fissandolo seria.

-"Tre settimane"- ribatté lui convinto.

-"Una settimana"- asserì irritata Tsunade.

-"Tre"- ribadì lui, con sguardo serio.

-"Due settimane è l'ultima offerta. Prendere o lasciare."- affermò infine la bionda, sbuffando infastidita.

-"Okay"- ghignò Shikamaru, soddisfatto. -"Vado a dirlo a Choji."-

-"A chi?!"- sbottò la donna, inarcando un sopracciglio, contrariata.

-"Ah sì... le due settimane di vacanze sono per tutto il mio team, pensavo fosse sottointeso..."- ghignò Shikamaru, con la solita aria beffarda.

Tsunade fissò il ragazzo profondamente irritata, fulminandolo con lo sguardo.

-"Muoviti a sparire, prima che cambi idea!"- brontolò la donna, con occhi di fuoco.

Shikamaru ghignò ancora, uscendo dall'ufficio a tutta velocità, soddisfatto della sua opera.

 

ù

 

Il ragazzo col codino buttò a terra la sigaretta, schiacciandola. Puntò il solito sguardo insofferente verso la grande struttura che vedeva fin troppo spesso, ultimamente.

Chissà se Ino si era svegliata. Dormiva già da due giorni. E chissà se si ricordava di quella strana nottata... non che avesse un'importanza particolare, cercava di convincersi di Shikamaru. Ma non poteva nascondere a se stesso che i strani sentimenti che aveva provato quella notte lo avevano turbato. Non erano mai stati così vicini prima di allora. Il ragazzo stava realizzando solo adesso quanto i loro rapporti fossero cambiati in quei lunghi anni passati insieme. Il vero problema era che né lui né Ino si erano mai confrontati direttamente, non si erano mai posti il problema di chiedersi cosa provassero reciprocamente. In fondo erano compagni di squadra, che bisogno c'era di preoccuparsi così? Nel bene o nel male, sarebbero sempre stati insieme. E poi si conoscevano da così tanto tempo che sarebbe stato stupido interrogarsi su dei sentimenti così durevoli e costanti. O almeno, Ino e Shikamaru cercavano di convincersi di questo. La verità era che il loro rapporto era cambiato improvvisamente; qualcosa si era modificato dentro di loro, perché quando lei lo vedeva insieme a Temari o lui la vedeva insieme a Sai, entrambi provavano un intenso sentimento di fastidio che li turbava profondamente. Un disagio mai provato prima di allora, anche se non lo volevano ammettere. Ma i due stavano inesorabilmente realizzando che qualcosa stava cambiando, e questo cambiamento li spaventava. Era più facile per loro negare, nascondere quella verità fastidiosa, piuttosto che affrontare un sentimento sconosciuto e imprevedibile. E poi... loro erano Shikamaru Nara e Ino Yamanaka! Il sole e la luna, il giorno e la notte, l'inverno e l'estate, cane e gatto... erano incompatibili, erano diversi, erano... dipendenti l'uno dall'altra. Che realtà difficile da accettare!

In quel momento, Shikamaru vide Sai uscire dall'ospedale. I due si fissarono per qualche minuto, silenziosi. Il ragazzo dal codino proprio non lo reggeva: quanto gli sembrava viscido! Del resto Sai non riusciva proprio a capirlo: era troppo cinico per i suoi gusti.

Sai mostrò allora il suo solito sorrisino di convenienza.

-"Ciao Shikamaru."-

-"Sai..."- lo salutò con un cenno della testa l'altro. Non aveva voglia di stare lì con lui, aveva altre cose più interessanti da fare. E soprattutto, aveva fretta di andarsene in vacanza.

-"Avevo proprio bisogno di parlarti!"- continuò Sai, sorridente.

"Ecco, lo sapevo... che scocciatore..." pensò Shikamaru, irritato.

-"Dimmi..."- sospirò, con espressione insofferente.

-"Ho saputo che settimana prossima alcuni rappresentanti del Villaggio della Sabbia verranno a Konoha."- sorrise Sai, amichevolmente.

-"Cosa?"- chiese Shikamaru, sorpreso.

-"Si tratta di Temari e Kankuro della Sabbia. Pensavo ti interessasse."- continuò Sai, col solito sorrisino impassibile.

-"Ah, sì... beh, grazie per la notizia..."- rispose Shikamaru, con tono seccato.

"Nemmeno due settimane in santa pace, mi vogliono lasciar passare... che razza di seccatura..." pensò il ragazzo sempre più irritato. Più quella giornata andava avanti, più non vedeva l'ora di prendersi una pausa da Konoha.

-"SHIKAMARU!"- urlò improvvisamente un'allegra voce squillante, proveniente dall'ospedale.

I due ragazzi si voltarono verso l'edificio e videro che Ino stava affacciata alla finestra, sorridente, mentre agitava la mano salutando il compagno di squadra.

-"Ino!"- si illuminò Shikamaru, vedendola finalmente sveglia e pimpante dopo 48 ore di preoccupazione.

Senza degnare Sai né di uno sguardo né di un saluto, il ragazzo col codino scattò verso l'entrata dell'ospedale, correndo come un ossesso. Ino sorrise e rientrò in camera, precipitandosi di fretta fuori dalla stanza (sebbene fosse in pigiama).

Quando i due si videro agli estremi del corridoio, si corsero incontro ridenti e felici. La biondina saltò praticamente al collo di Shikamaru e lui la abbracciò per la vita, sollevandola in alto.

-"Finalmente ti sei svegliata, lagna che non sei altro! Mi hai fatto preoccupare!"- sorrise lui, troppo felice nel vederla così bene.

Ino rideva di gusto, una risata melodiosa e dolcissima che rasserenò tutti gli amici che le erano corsi dietro vedendola scappare di fretta dalla camera.

-"Ehi Shika, dove cavolo eri finito?"- chiese Kiba, ghignando divertito.

Shikamaru guardò i compagni, ghignando soddisfatto e rimettendo Ino a terra.

-"Choji, Ino... preparate le valigie..."- cominciò con aria solenne il chunin, soddisfatto -"...perché ce ne andiamo in vacanza!"-

-"Cosa?!"- si sconvolsero i due compagni di squadra.

-"Sono riuscito a convincere Tsunade a darci due settimane di ferie."- spiegò tutto soddisfatto Shikamaru, prima di essere "attaccato" dai furiosi Kiba e Naruto.

-"Come sarebbe a dire due settimane di vacanza?! E a me?!"- sbraitò Kiba, fuori di sé.

-"Perché solo a te, razza di barbone?!"- protestò Naruto, contrariato.

-"Perché quello che si fa il culo qua dentro sono io... voi due ve ne state sempre svaccati al bar a cazzeggiare!"- ribatté Shikamaru, polemico.

-"Mica è colpa nostra se quello col quoziente intellettivo 200 sei tu!"- protestò Kiba.

-"Sì, infatti... se sei nato superiore noi che c'entriamo? Mica è giusta questa cosa... anche noi abbiamo diritto ad una vacanza!"- sbuffò Naruto, imbronciandosi.

-"Ma se voi siete sempre in vacanza, che cosa vi lamentate!"- sbottò Shikamaru, avvicinandosi ai compagni di squadra, che lo fissavano ancora senza parole.

-"Due settimane di ferie..."- sospirò Ino, con occhi trasognati.

-"Due settimane a mangiare..."- fantasticò Choji.

-"Su ragazzi, prima partiamo, prima arriviamo, prima ci rilassiamo!"- li incitò Shikamaru.

-"Aspetta, Ino... non so se puoi già essere dimessa..."- protestò Sakura, spinta da una punta di invidia.

-"Tranquilla, Sakura... sono sicura che Ino sta meglio di te e me messe insieme! E poi durante questa vacanza si riprenderà completamente, stai tranquilla!"- ghignò Tenten, tutta soddisfatta nel vedere l'amica passare due settimane a stretto contatto con Shikamaru.

 

ù

 

Quel pomeriggio, il Team 10 si ritrovò subito dopo pranzo. Shikamaru aveva un semplice borsone, Choji una valigia e uno zaino stracolmo di provviste per il viaggio, Ino invece aveva con sé tre valigie e una borsetta. Ovviamente lei avrebbe portato solo una valigia (quella più leggera) e la borsetta, le altre due erano tutte per Shikamaru e Choji, in quanto Tsunade le aveva ordinato di non sforzarsi troppo.

-"Ti sembrava il caso di portarti dietro tutta la casa per due settimane?!"- sbottò il ragazzo col codino, parecchio scocciato in quanto si era beccato la valigia di Ino più pesante.

-"Vorrai scherzare?! E' solo che non avevo più valigie da riempire, non sai nemmeno quante cose ho dovuto lasciare giù!"- protestò la biondina, dispiaciuta.

-"Allora, dove si va? Spero non sia un viaggio troppo lungo e faticoso..."- esordì Choji.

Ino si voltò interrogativa verso Shikamaru, che le sorrise beffardo.

-"Si ritorna a Kirizawa, ovviamente. Ho già avvisato zia Naoko, ci aspetta per stasera."- affermò tutto convinto il ragazzo.

Gli occhi di Ino e Choji si illuminarono ancora una volta alle parole del compagno.

Una miriade di ricordi felici invasero istintivamente le menti dei tre ragazzi, riportandoli indietro nel tempo all'istante.

-"Kirizawa... i dolci di zia Naoko me li sogno di notte... grazie Shika, sei un mito..."- quasi si commosse Choji, già con l'acquolina in bocca.

Ino, invece, regalò un magnifico sorriso di gioia a Shikamaru. Non poteva crederci. Davvero, le sembrava così irreale che il ragazzo davanti a lei potesse essere il suo svogliato e impassibile compagno di squadra. Guardandolo, la biondina doveva ammettere che quell'espressione soddisfatta e felice gli donava molto di più che il suo solito broncio. E mai si sarebbe aspettata un regalo del genere. Aveva mantenuto la promessa. L'aveva mantenuta davvero. Per lei.

Mentre Choji si era già incamminato, richiamato dall'irresistibilità dei dolci di zia Naoko, Ino si avvicinò a Shikamaru, trattenendolo per il braccio.

-"Shika... ma come... come hai fatto?"- gli chiese fissandolo ancora allibita.

Insomma, strappare due settimane di vacanze a Tsunade non era mica una cosa così semplice... non sapeva che il ragazzo potessero rivelarsi tanto temerario e persuadente.

Shikamaru sorrise alla bella biondina: vedere i suoi compagni così contenti lo riempiva di gioia. Soprattutto vedere LEI sorridente lo rendeva felice.

-"Io mantengo sempre le promesse, Yamanaka..."- ghignò con aria accattivante.

Quell'espressione aveva reso Shikamaru così sensuale che Ino si sentì avvampare, e, confusa, abbassò il volto. Il ragazzo inarcò un sopracciglio, perplesso, dopodiché le fece segno di incamminarsi. I due presero i bagagli e si incamminarono sui passi di Choji, che quasi non si vedeva più all'orizzonte.

 

ù

 

Intanto, dalle porte di Konoha, il loro gruppetto di amici li fissava di nascosto allontanarsi.

Kiba e Naruto erano praticamente in lacrime per via dell'invidia, Tenten fissava Ino e Shikamaru tutta maliziosa, Sakura aveva il broncio, Shino non aveva espressione (e mai ce l'avrà XD), Hinata guardava dispiaciuta Kiba e Naruto commiserarsi, Lee cercava di capire cosa frullasse per il cervello della compagna di squadra e Neji se ne fregava altamente (era lì solo perché aspettava Lee e Tenten per allenarsi).

-"Scommetto una bottiglia di sakè che si mettono insieme!"- affermò Tenten, ghignando compiaciuta.

-"Io scommetto che litigano, invece!"- ribatté Sakura, accigliata.

-"Mmh... io do ragione a Tenten!"- assentì Kiba, annuendo convinto.

-"Mmh... io invece non ci capisco niente di queste cose... e perché mai dovrebbero mettersi insieme, Ino e Choji?"- chiese Naruto, dubbioso.

-"Infatti parlavamo di Ino e Shikamaru, idiota... e comunque sia penso che ci sia del feeling fra quei due... vero Ten-chan?"- sorrise Kiba alla kunoichi.

Neji lo fulminò con lo sguardo, infastidito dal "Ten-chan" e dalle confidenze che l'Inuzuka si prendeva con la compagna. Pervaso da una miriade di brividi, Kiba si voltò immediatamente, spaventato dagli occhi indagatori del Hyuga.

-"Sì, sì, secondo me ha ragione Kiba!"- annuì Tenten, tutta esaltata.

-"Mmh.. secondo me, Shikamaru se la intende con Temari della Sabbia..."- sostenne Naruto, tutto pensieroso.

-"Bravo Naruto, vedi che a volte dici cose sensate?"- sorrise Sakura, tutta soddisfatta.

-"Tu, Hinata, che dici?"- chiese poi il biondino alla timida ragazza.

-"Uh...? Chi... io? Oh beh... non saprei... io spero solo... che Ino e Shikamaru possano trovare il vero... vero... vero... amore... tutto qui..."- rispose imbarazzata Hinata.

Tutti i ragazzi sospirarono, divertiti dall'innata ingenuità della ragazzina.

 

ù

 

Dopo tre lunghe ore di cammino, Ino si sedette su una pietra, sbuffando. Era molto stanca e sentiva un fastidioso dolore al fianco sinistro, dove era stata ferita due giorni prima. Forse Sakura aveva ragione, era troppo presto per andarsene dall'ospedale.

Vedendo la compagna riposarsi, Shikamaru e Choji si diedero un cenno d'intesa e decisero di fermarsi. All'insaputa di Ino, poco prima della partenza, Shizune era andata da loro invitandoli a non far sforzare troppo la ragazza durante il viaggio. Conoscendola, sapeva che Ino avrebbe fatto la spavalda nascondendo il dolore per non pesare troppo ai compagni e perciò li aveva pregati di darle un'occhiata.

Il grassottello prese a ravanare nello zaino alla ricerca di qualcosa che potesse dare un po' di energie a Ino, mentre Shikamaru la raggiunse sedendosi accanto.

-"Sei stanca?"- le chiese con disinvoltura, nascondendo a meraviglia la solita preoccupazione che provava spontaneamente per lei.

-"Mmh, no, no, adesso possiamo ripartire subito..."- sorrise lei, convincente.

Ma quel sorrisino non convinse Shikamaru, che la fulminò con sguardo ammonitore.

-"Quando sorridi così falsamente mi sembri quella mummia di Sai..."- commentò acido Shikamaru, tirandosi fuori una sigaretta.

Ino abbassò lo sguardo, arrossendo mortificata. Era assolutamente pazzesco. Quando stava con Shikamaru, era impossibile mentire, per lei. Lo sguardo serio e indagatore del ragazzo violava la sua mente, spazzando via le bugie come cenere al vento e strappandole la verità con crudele freddezza.

-"Ti fa male?"- le chiese poi Shikamaru, mentre si accendeva la sigaretta.

-"Mmh... mi da un po' di fastidio, tutto qui..."- rispose lei scocciatamente. Era inutile mentire, tanto valeva dirgli le cose chiare come stavano.

I due rimasero in silenzio, solo il rumore di Choji che scavava nel suo zaino in mezzo alle merendine e delle foglie che danzavano col vento. Una folata di vento più forte colpì i due, facendoli rabbrividire. Ino percepì il fumo della sigaretta venirle incontro, inebriandola e riportandola con la mente a quella gelida notte.

La biondina chiuse gli occhi, lasciando che la brezza le accarezzasse i capelli, mentre veniva pervasa da una miriade di brividi freddi.

Shikamaru la fissava serio, la sua solita espressione impassibile sul volto. Era bella, davvero bella. Su quello non c'era da ridire. La più bella di Konoha. Esteriormente... ma anche dentro. Peccato che chi non la conosceva la giudicasse così superficialmente. Ma forse Shikamaru preferiva così. Gli piaceva essere uno dei pochi a conoscerla realmente, ad apprezzarla per quello che era. Il ragazzo ci aveva messo molto tempo a scoprirlo, ma alla fine ne era rimasto piacevolmente colpito. La sua anima era bella, ma pareva fatta di cristallo. Era necessario lasciarla pura e intatta. E meno gli altri potevano avvicinarsi al suo cuore, meno la sua anima si sarebbe degradata. Così Ino creava una barriera di apparenza superficiale per proteggersi dalla cattiveria altrui, lasciando entrare solamente i suoi fedeli compagni di squadra.

A volte, Shikamaru era molto geloso. A volte voleva essere l'unico a guardare nel cuore di Ino. Arrivava persino ad essere geloso di Choji. Si sentiva strano. Molto strano.

-"..che freddo..."- borbottò Ino, improvvisamente.

Un ghigno malizioso si spaziò sul volto di Shikamaru, mentre avvicinava le sue labbra all'orecchio della biondina.

-"...vuoi che ti riscaldi come l'altra notte?"- chiese con tono provocatorio il ragazzo.

Ino sentì una vampata di calore pervaderle il corpo, infiammandole il volto. Fissò il ragazzo spaesata, mentre il ghigno sul suo volto si spaziava sempre più mentre attendeva una risposta. In quel momento, Choji ruppe l'atmosfera sospesa che si era venuta a creare, sorridendo felice.

-"Ragazzi! Venite! Da laggiù si può vedere Kirizawa!"- si esaltò il cicciottello, indicando un punto all'orizzonte.

Shikamaru ghignò, tra il deluso e il divertito, mentre Ino abbassò il volto, nascondendo il rossore sulle gote. Quella vacanza si prospettava... imprevedibile.

 

 

  
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