< Sakura, io avevo proibito che tu uscissi dal villaggio,
l’avevo proibito per la tua incolumità. Mi hai profondamente delusa. > una
donna dai biondi capelli raccolti in due code stava urlando contro una ragazzina
dai capelli rosei che, rassegnata,
piagava la testa sul petto.
“Per un tempo deciso da me tu non potrai uscire dal villaggio.
Sono stata chiara Sakura?”
< certo Tsunade-hime > sussurrò la
kunoichi.
Poi
la ragazza aprì la porta dell’ufficio del hokage e si diresse nelle strade
affollate dalla gente riversata in piazza anche se erano le tre di
notte.
“Sakura!!!” una ragazza bionda con una lunga coda di cavallo,
affiancò per la strada la minuta kunoichi rosa, forse anche lei è stata svegliata dal chiassoso rumore della
folla.
< Ino…> la voce
di già incrinata dal pianto.
Pianse Sakura, abbracciando l’amica e bagnandole il completo
viola; i singhiozzi venivano coperti dalla confusione della folla riversata per
strada e raggiungevano il cielo nuvoloso.
< Ino, io non so se ho fatto la cosa giusta, cosa gli succederà
ora che l’ho portato al villaggio, gli anziani potrebbero condannarlo a morte e
invece di salvarlo, l’avrei condannato solo a morte
prematuramente…>
Ino
l’ascoltò in silenzio, rispettosa del dolore che provava la sua migliore amica,
ascoltando i sommessi singhiozzi e guardando le spalle di Sakura che tremavano e
si alzavano di tanto in tanto.
“
Sakura è meglio che ora tu vada a casa, sei stanca, ed hai affrontato dei giorni
estenuanti... E domani mattina chiamami che usciamo per il villaggio.”parlò Ino
con la sua solita voce sempre piena di allegria e
speranza.
Sakura alzò gli occhi rossi gonfi dal pianto e dalla stanchezza e
guardò gli enormi occhi cerulei pieni di bontà di
Ino.
Chinò la testa in gesto di assenso e si allontanò dalla piccola
stradicciola ,avviandosi silenziosamente verso il centro di Konoha, dove abitava
con i suoi genitori.
Camminava a testa bassa, incurante delle mani che la sfioravano
per darle una pacca di congratulazione e quando qualcuno urlava il suo nome, lei
alzava la testa, faceva il suo solito sorriso di circostanza e si allontanava
sempre di più.
Alla fine riuscì ad arrivare davanti alla sua piccola casa fatta
di mattoni e paglia.
Era
una modesta casetta, circondata da un piccolo spiazzo erboso, dove lei quando
era ancora piccola, giocava da sola, senza amici, piangeva anche allora per la
sua “fronte spaziosa” fino a quando non conobbe Ino, lei l’aveva spinta a farsi
conoscere, ad aprirsi verso gli altri bambini; poi è successo: tutte e due si
innamorarono dello stesso ragazzo, il solito Saskè Uchica; il resto poi era
venuto da se, la fine della loro amicizia, la nascita di nuove, e poi, un
giorno, la amicizia tra lei e Ino si era rinsaldata, erano di nuovo unite, di
nuovo amiche.
Prese dallo zaino il mazzetto delle sue chiavi, ed aprì la porta
di casa cercando di non fare rumore
per non disturbare sua madre.
Salì le scale della sua camera ed entrò; era una cameretta
normale, le pareti erano dipinte di un rosa pallido e hai muri non erano appese
foto dei suoi idoli, perché lei non li aveva; pensava che era inutile avere
delle persone da imitare, perché lui è lui e te sei te; solo, sul comodino
d’ebano, incorniciata da una cornice blu ,stava la foto del ex team 7.
Si
soffermò a guardarla, con i gomiti sul comodino; osservava loro tre bambini, no
forse è più corretto dire loro due
bambini, si ! perché lei e Naruto erano ancora nel mondo dei giochi, dei sogni;
mente lui, il ragazzo impassibile, era già entrato da quando aveva sette anni,
nel mondo degli adulti già con le sue preoccupazioni, con la paura di fallire e
di non essere all’altezza.
Sakura si allontanò da quel ricordo doloroso e si diresse verso il
bagno, si spogliò dei suoi vestiti sporchi ed entrò nella doccia credendo che
l’acqua avrebbe spazzato via le infinite preoccupazioni,l’immenso dolore,e il
grande amore per un traditore.
L’acqua cristallina infatti, portava via le ultime tracce di
sangue rimaste sul suo candido corpo, ma non sembrava che lavasse via tutte le
sue preoccupazioni, i capelli rosei le ricadevano sulle
spalle.
Prese l’accappatoio morbido rosa e lo indossò.
Uscì dalla doccia apparentemente pulita, ma dentro infinitamente
sporca,poi si avvicinò alle sue calde coperte, si stese e si addormentò subito
dopo.
“Sakura!!!” la voce di sua madre le rimbombava insistentemente
nelle orecchie .
“
C’è l’hokage che chiede di vederti, vestiti lavati e corri al palazzo. Vogliono
parlarti di una questione importante, c’è qui l’assistente del
Hokage.”
< Arrivo Mamma scendo subito!!! > rispose la voce
appesantita dal sonno,Sakura stiracchiò la schiena e strizzò gli occhi verdi per
abituarli alla luce del giorno.
Capì immediatamente che stava succedendo qualcosa di serio, era
agitata, voleva sapere che cosa era successo a Saskè quella
notte.
Si
vestì velocissima e raggiunse la porta dove ad aspettarla c’era una ragazza dai
corti capelli neri.
< Shizune-san…> mormorò la rosa quando furono uscite dalla
casa dell’ Haruno.
“Buongiorno Sakura”.
“Tsunade-hime ha convocato il consiglio, oggi si deciderà la sorte
che spetta al traditore, e sia tu che Naruto dovete partecipare… spero vivamente
che tu, Sakura ti dimostrerai matura al consiglio restando lucida e distaccata.”
Aggiunse Shizune diventando improvvisamente seria.
< certo Shizune-san > rispose la kunoichi lasciando cadere
una lacrima fantasma.
“
Forza andiamo Sakura!!!”
Shizune e Sakura aprirono la porta che dava all’ interno della
stanza del consiglio.
Era
una stanza enorme, che Sakura non aveva mai visto; come tutte le altre stanze
del palazzo degli Hokage era dipinta di rosso e al centro diversamente da tutte
le altre stanze, stava un enorme tavolo circolare mentre nella parte più lontana
dall’entrata vi era la sedia più imponente: certamente quella del Hokage; e
dietro di essa stavano i quattro ritratti dei precedenti capi del
villaggio.
Sul
tavolo d’ebano spiccavano poi dei foglietti bianchi affiancati da calamai pieni
d’inchiostro. [ Chissà a cosa servivano?]
Seduti attorno al tavolo( notò Sakura) stavano le persone più
importanti del villaggio: dai daimyo ai jonin; c’erano il maestro Gai, Kurenai
,Asuma e incredibilmente era presente anche il maestro
Kakashi.
Seduto affianco al maestro stava anche Naruto, completamente
fasciato ma pur sempre presente al consiglio, sia perché ex compagno di Saskè,
sia perché da ormai, più di un anno era a capo degli Anbu. “ Sakura-chan” chiamò
la voce gioviale di Naruto “vieni a sederti qui” si sbracciò il ninja biondo; la
ragazza si sedette e prese posto vicino a Naruto.
“
Sakura-chan sei stata grande hai riportato Saskè al
villaggio!!!”.
< si lo so Naruto > sussurrò mesta la
ragazza.
“Sakura-chan…”
< Zitto Naruto sta entrando l’Hokage > Concluse
La
bionda donna entrò dalla porta principale, seguita dai membri più anziani del
villaggio, e da numerose guardie, che portavano legato a un lettino pieno zeppo
di sigilli per la contenenza del chakra, il ninja traditore
Saskè.
Tutti i presenti si alzarono in piedi salutando l’Hokage col
solito saluto militare.
A
Naruto sfuggì un gemito, nel vedere trattato così il suo ex compagno di
squadra.; Saskè era lì, immobile con il viso rosso [ forse aveva pianto?] e gli
occhi riversi verso il soffitto, mentre le ferite, per niente curate stavano
facendo infezione.
Tsunade intanto si accomodò nella sedia più grande ,affiancata
sempre dagli anziani, che la consigliavano nelle scelte per il bene del
villaggio.
Iniziò a parlare. -Ho riunito il consiglio per decidere la sorte
che toccherà al qui presente ninja traditore di livello S, Saskè Uchica, ex
ninja del villaggio della foglia, colpevole di tradimento e di assassini nei
confronti dei ninja del villaggio di Konoa.-
Un
bisbiglio comune interessò tutta la stanza; parlavano tutti insieme tranne Sakura e Naruto, loro restavano
fermi, muti, impassibili sapevano che anche loro sarebbero stati chiamati a
testimoniare, e aspettavano silenziosamente il loro turno, senza sgolarsi per
farsi ascoltare.
-silenzio- tuonò l’Hokage – prima che voi prendiate qualunque
decisione, vorrei sapere le vostre impressioni. Kakashi hai da dire qualcosa
riguardo il tuo ex allievo?-
Il
ninja dai capelli argentati guardò sorpreso l’Hokage, poi si alzò dalla sua
sedia, mentre, sia Naruto che gli altri membri del consiglio, ascoltavano in
silenzio quello che il più grande jonin del villaggio voleva dire “io”
incominciò a parlare con la sua voce pacata il jonin “non posso permettermi di
giudicare qualcuno per i propri errori, perché anch’io ai miei tempi gli ho
commessi, non conosco le motivazioni
del suo tradimento, e a dire la verità non mi interessano molto, ma so
che qualunque cosa io dica a favore di Sasuke si rivolterebbe contro di
lui.
Per
me potete decidere tranquillamente, io però non voglio avere sulla coscienza un
ragazzo che potrebbe darsi non essere così malvagio come voi
pensate.”
Saskè si girò verso il suo ex-sensei, guardandolo con una sorta di
muto riconoscimento.
Detto questo Kakashi
si alzò dalla sedia e abbandonò il consiglio tranquillamente, chiudendo la porta
lievemente.
< Bel colpo Kakashi-sensei > sussurrò Naruto alla compagna
accanto a se.
I
restanti membri si guardarono l‘un l’altro, continuando le loro rumorose
costatazioni .
-
bene- ricominciò a parlare Tsunade -su questi foglietti che avete davanti a
voi, scrivete se per voi Saskè Uchica è colpevole o innocente - richiamò
all’ordine tsunade.
Naruto scribacchiò velocemente con la sua scrittura tremolante
“innocente” sul suo foglietto; mentre Sakura restava con la penna sospesa,
tremante, infine decise, la abbassò e scrisse… la condanna o l’assoluzione? e
assieme agli altri foglietti lo
consegnò a Tsunade.
-
responso: Innocente = 1 Colpevole = 19, per questo il traditore
alle 7.15 di domani mattina verrà giustiziato.- concluse l’Hokage senza la
minima espressione sul volto.
Saskè rimase fermo, gli occhi ancora fissi al
soffitto.
Un
mormorio di approvazione si alzò nella stanza; Naruto rimase fermo,immobile,
capendo che l’unico che aveva sostenuto l’innocenza di Saskè era stato solo lui,
mentre la sua Sakura-chan aveva votato…
“Tsunade no baachan” ringhiò Naruto “ non mi avete dato la
possibilità di parlare, anch’io voglio raccontare quello che è
successo”.
Si
alzò in piedi furente dalla rabbia.
< smettila Naruto ormai è tutto inutile > sussurrò Sakura completamente
distrutta.
“
Tsunade no-baachan io ho lottato con Saskè, mi sono ridotto così, è vero, ma
lui, nonna Tsunade, mi ha risparmiato, non mi ha ucciso, non vede nonna
Tsunade!!! lui voleva quegli occhi, poteva averli, ma non l’ha fatto è un modo
silenzioso di dire che ha rinunciato alla sua
vendetta.
La
prego nonna Tsunade!!! Lei non può condannarlo è contro la morale del nostro
villaggio.”
Tsunade si alzò improvvisamente dalla sedia, un’espressione
diversa negli occhi.
-uscite tutti!!!, tutti quanti voglio rimanere sola con Saskè.-
Urlò.
Sakura e Naruto guardarono il repentino cambiamento di carattere
di Tsunade, ma non fecero storie, ed uscirono, come tutti gli altri dalla
stanza.
La
donna si avvicinò a Saskè.
Lui
si girò e la guardò negli occhi per poi tornare a guardare il
soffitto.
-
Saskè dopo la lotta con Naruto ti sei sentito, come dire…. Diverso, strano?-
chiese la donna piena d’apprensione.
Saskè si girò guardandola con sorpresa, chiedendosi come mai
quella donna avesse indovinato lo stato d’animo in cui si era trovato, la notte
dopo lo scontro con Naruto.
< non lo so…> rispose passivamente il
moro.
-
Saskè per l’amor di Dio è importante!!! Ne va della tua vita, ora dimmi con
sincerità se hai avuto qualche cambiamento.- Urlò alzando il tono della
voce.
< Senta Tsunade io quella sera o visto cose che mai avevo visto
o meglio,sentivo la pioggia a almeno 70km di distanza, il vento nel paese della
pioggia, il mio chakra era raddoppiato io… non so cosa mi sta succedendo.>
disse questo tutto d’un fiato,
senza fermarsi, esponendo tutto alla persona che forse era l’unica che potesse
aiutarlo.
Un
lampo di giubilo passò davanti agli occhi della ninja
leggendaria.
< allora è veramente arrivato il momento… si >
Saskè la guardò fremere dalla gioia.
-
Saskè, è finalmente arrivato il momento di raccontarti, uno dei più grandi
segreti di Konoha. Questa è una storia antichissima che viene tramandata
oralmente da Hokage a Hokage.-
“Quando mio nonno il primo Hokage fondò il villaggio, strinse una
forte amicizia con Madara Uchica.
Madara era un grande
ninja e fondò con approvazione del villaggio il suo clan: il clan
Uchica.
Però in un giorno di
temporale, un viandante coperto di graffi e ferite raggiunse il villaggio e
chiese di vedere urgentemente il primo Hokage… perché aveva da riportargli una
profezia.
Arrivato al palazzo, il vecchio venne ricevuto dall’hokage, e a
lui raccontò che Madara era un grande ninja, ma la sua potenza era direttamente
proporzionale alla sua smisurata malvagità. Il clan che lui aveva fondato aveva un
grande potere: lo sharingan; il potere era buono in se, ma lo sharingan
poteva essere potenziato ulteriormente, diventando così il mangekyu sharingan ma
per averlo bisognava compiere la azione più ripugnante del mondo:si doveva
uccidere il proprio migliore amico.
Solo tre persone sarebbero riuscite ad ottenerlo, ma una sola
persona avrebbe sviluppato uno sharingan diverso,molto più potente del mangekyu
sharingan:
lo Aikyukoro sharingan”
< Che cosa vuole dire Tsunade?io.. non riesco a capire
>mormorò spaventato e incuriosito Saskè.
“
Vuol dire che, se il mangekyu era fondato sull’odio, quest’ultimo tipo di
sharingan è fondato sull’amore.
Si è avverata la
predizione Saskè, il villaggio della foglia non ti toccherà non sarai più
condannato a morte Saskè.” Dichiarò la donna.
Il
moro la guardava stupito, non riusciva ancora a capire come mai si era
risvegliato proprio ora questo potere e non prima.
< Tsunade-sama… come posso svilupparlo. E quali nuovi poteri
avrò?>
“
Calmati Saskè questo è un potere che, come il chidori devi utilizzare per difendere i tuoi
amici, non per attaccarli.”tu sai cosa voglio dire.
Saskè abbasso la testa colpevole ma subito dopo rialzò gli occhi
< stia tranquilla, non ripeterò più il mio errore, ora ho capito che la mia
famiglia è qui, ed è ancora viva.>
“
Bene Saskè mi voglio fidare un’ultima volta di te … per riuscire ad utilizzare
il tuo nuovo potere, devi comporre queste posizioni delle mani:
dragone,serpente,cane,scimmia,cinghiale,bufalo…pensare alle persone a cui tieni
di più al mondo e pronunciare queste parole: Aikyukoro sharingan.” Tsunade
abbassò la testa.
“
Saskè prova!!!”
< Co -cosa?! > sussurrò Saskè
intimorito.
“Avanti!!! componi queste posizioni delle mani e evoca il tuo
nuovo potere”
< Tsunade-sama… io non posso utilizzare questa tecnica, e in
più ho le braccia immobilizzate per via del bisturi di chakra. > sussurrò a
mò di scusa Saskè.
Tsunade si avvicinò al ragazzo e lo guardò accigliata “ Saskè,
questa non è una tecnica di immobilizzazione che ti avrebbe potuto fermare,
Sakura non è ancora capace di utilizzare il bisturi di chakra,tu potevi
benissimo scioglierla da solo. Avanti ora prova.”
Saskè chiuse gli occhi, compose le posizioni delle mani, pensò
alle persone a cui più teneva e nelle sue due pupille apparvero due figure: in
un occhio la figura di un ninja biondo, il ninja stupido, il ninja debole,
quello escluso.
Nell’ altra una ragazzina dai capelli rosa, lei, la fallita, la
più debole, la sua Sakura.
Aprì nel medesimo istante gli occhi, e Tsunade ne rimase
estremamente impressionata quando vide le pupille del ragazzo: le iridi erano
diventate di un color indaco e le tre piccole palline dello sharingan si erano
unite fino a formare dei cerchi arzigogolati attorno alle
iridi.
“Saskè tu…”
Ma
non fece in tempo a finire la frase, una porta si aprì e ne entrò la ragazzina
dai capelli rosa.
< Tsunade- hime sta succedendo qualcosa, il villaggio è in
subbuglio ci sono urla > urlò Sakura.
-
Hokage-sama – arrivò trafelato un chunin del
villaggio.
“Che cosa succede?” urlò la donna
stizzita.
-
Hokage-sama… Itachi è arrivato al villag…-
ma non riuscì a finire la frase perché un kunai gli trapassò il
cuore.
Ciao a tutti ho
finito il mio 8° capitolo ed è arrivato niente pop o di meno che
Itachi!!!
Il prossimo credo che
sarà il terzultimo capitolo.
Princess
of sayan=
Grazie mille per le tue recensioni, è vero Sakura non poteva imparare il bisturi di chakra in
così poco tempo, così credo di aver rimediato dicendo che è ancora un po’scarsa
no? Comunque ti ringrazio per tutte le tue
recensioni.
Nina
Potter =
grazie della tua recensione mi fa davvero molto piacere che tu reputi la mia fic
carina. ti ringrazio nuovamente mi hai fatto veramente contenta
^^
<
Saku-chan>91 =
grazie mille anche a te mi fa piacere che questa fic faccia commuovere. Continua
a seguirmi e a darmi qualche recensione che fa sempre
piacere.
Grazie anche a chi ha messo la fic tra i
preferiti.
Un
bacio. Sakuchia92