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Autore: sakuchia92    18/11/2007    5 recensioni
e se anche naruto decidesse per amore di fuggire dal villaggio per cercare Sasuke... come la prenderebbe Sakura? leggete e commentate...baci sakuchia92
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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>Quella sera tutto cambiò al villaggio di Konoha,  la gente correva fuori dalle case, perché si era sparsa già la voce che la ragazzina medico, allieva dell’Hokage, aveva catturato e ricondotto al villaggio Saskè Uchica, il traditore di livello S.

 

< Sakura, io avevo proibito che tu uscissi dal villaggio, l’avevo proibito per la tua incolumità. Mi hai profondamente delusa. > una donna dai biondi capelli raccolti in due code stava urlando contro una ragazzina dai capelli rosei  che, rassegnata, piagava la testa sul petto.

“Per un tempo deciso da me tu non potrai uscire dal villaggio. Sono stata chiara Sakura?”

< certo Tsunade-hime > sussurrò la kunoichi.

Poi la ragazza aprì la porta dell’ufficio del hokage e si diresse nelle strade affollate dalla gente riversata in piazza anche se erano le tre di notte.

 

“Sakura!!!” una ragazza bionda con una lunga coda di cavallo, affiancò per la strada la minuta kunoichi rosa, forse anche lei è stata  svegliata dal chiassoso rumore della folla.

 < Ino…> la voce di già incrinata dal pianto.

Pianse Sakura, abbracciando l’amica e bagnandole il completo viola; i singhiozzi venivano coperti dalla confusione della folla riversata per strada e raggiungevano il cielo nuvoloso.

< Ino, io non so se ho fatto la cosa giusta, cosa gli succederà ora che l’ho portato al villaggio, gli anziani potrebbero condannarlo a morte e invece di salvarlo, l’avrei condannato solo a morte prematuramente…>

Ino l’ascoltò in silenzio, rispettosa del dolore che provava la sua migliore amica, ascoltando i sommessi singhiozzi e guardando le spalle di Sakura che tremavano e si alzavano di tanto in tanto.

“ Sakura è meglio che ora tu vada a casa, sei stanca, ed hai affrontato dei giorni estenuanti... E domani mattina chiamami che usciamo per il villaggio.”parlò Ino con la sua solita voce sempre piena di allegria e speranza.

Sakura alzò gli occhi rossi gonfi dal pianto e dalla stanchezza e guardò gli enormi occhi cerulei pieni di bontà di Ino.

Chinò la testa in gesto di assenso e si allontanò dalla piccola stradicciola ,avviandosi silenziosamente verso il centro di Konoha, dove abitava con i suoi genitori.

Camminava a testa bassa, incurante delle mani che la sfioravano per darle una pacca di congratulazione e quando qualcuno urlava il suo nome, lei alzava la testa, faceva il suo solito sorriso di circostanza e si allontanava sempre di più.

Alla fine riuscì ad arrivare davanti alla sua piccola casa fatta di mattoni e paglia.

Era una modesta casetta, circondata da un piccolo spiazzo erboso, dove lei quando era ancora piccola, giocava da sola, senza amici, piangeva anche allora per la sua “fronte spaziosa” fino a quando non conobbe Ino, lei l’aveva spinta a farsi conoscere, ad aprirsi verso gli altri bambini; poi è successo: tutte e due si innamorarono dello stesso ragazzo, il solito Saskè Uchica; il resto poi era venuto da se, la fine della loro amicizia, la nascita di nuove, e poi, un giorno, la amicizia tra lei e Ino si era rinsaldata, erano di nuovo unite, di nuovo amiche.

Prese dallo zaino il mazzetto delle sue chiavi, ed aprì la porta di casa  cercando di non fare rumore per non disturbare sua madre.

Salì le scale della sua camera ed entrò; era una cameretta normale, le pareti erano dipinte di un rosa pallido e hai muri non erano appese foto dei suoi idoli, perché lei non li aveva; pensava che era inutile avere delle persone da imitare, perché lui è lui e te sei te; solo, sul comodino d’ebano, incorniciata da una cornice blu ,stava la foto del ex team 7.

Si soffermò a guardarla, con i gomiti sul comodino; osservava loro tre bambini, no forse è  più corretto dire loro due bambini, si ! perché lei e Naruto erano ancora nel mondo dei giochi, dei sogni; mente lui, il ragazzo impassibile, era già entrato da quando aveva sette anni, nel mondo degli adulti già con le sue preoccupazioni, con la paura di fallire e di non essere all’altezza.

Sakura si allontanò da quel ricordo doloroso e si diresse verso il bagno, si spogliò dei suoi vestiti sporchi ed entrò nella doccia credendo che l’acqua avrebbe spazzato via le infinite preoccupazioni,l’immenso dolore,e il grande amore per un traditore.

L’acqua cristallina infatti, portava via le ultime tracce di sangue rimaste sul suo candido corpo, ma non sembrava che lavasse via tutte le sue preoccupazioni, i capelli rosei le ricadevano sulle spalle.

Prese l’accappatoio morbido rosa e lo indossò.

Uscì dalla doccia apparentemente pulita, ma dentro infinitamente sporca,poi si avvicinò alle sue calde coperte, si stese e si addormentò subito dopo.

 

“Sakura!!!” la voce di sua madre le rimbombava insistentemente nelle orecchie .

“ C’è l’hokage che chiede di vederti, vestiti lavati e corri al palazzo. Vogliono parlarti di una questione importante, c’è qui l’assistente del Hokage.”

< Arrivo Mamma scendo subito!!! > rispose la voce appesantita dal sonno,Sakura stiracchiò la schiena e strizzò gli occhi verdi per abituarli alla luce del giorno.

Capì immediatamente che stava succedendo qualcosa di serio, era agitata, voleva sapere che cosa era successo a Saskè quella notte.

Si vestì velocissima e raggiunse la porta dove ad aspettarla c’era una ragazza dai corti capelli neri.

< Shizune-san…> mormorò la rosa quando furono uscite dalla casa dell’ Haruno.

“Buongiorno Sakura”.

“Tsunade-hime ha convocato il consiglio, oggi si deciderà la sorte che spetta al traditore, e sia tu che Naruto dovete partecipare… spero vivamente che tu, Sakura ti dimostrerai matura al consiglio restando lucida e distaccata.” Aggiunse Shizune diventando improvvisamente seria.

< certo Shizune-san > rispose la kunoichi lasciando cadere una lacrima fantasma.

“ Forza andiamo Sakura!!!”

 

Shizune e Sakura aprirono la porta che dava all’ interno della stanza del consiglio.

Era una stanza enorme, che Sakura non aveva mai visto; come tutte le altre stanze del palazzo degli Hokage era dipinta di rosso e al centro diversamente da tutte le altre stanze, stava un enorme tavolo circolare mentre nella parte più lontana dall’entrata vi era la sedia più imponente: certamente quella del Hokage; e dietro di essa stavano i quattro ritratti dei precedenti capi del villaggio.

Sul tavolo d’ebano spiccavano poi dei foglietti bianchi affiancati da calamai pieni d’inchiostro. [ Chissà a cosa servivano?]

 

Seduti attorno al tavolo( notò Sakura) stavano le persone più importanti del villaggio: dai daimyo ai jonin; c’erano il maestro Gai, Kurenai ,Asuma e incredibilmente era presente anche il maestro Kakashi.

Seduto affianco al maestro stava anche Naruto, completamente fasciato ma pur sempre presente al consiglio, sia perché ex compagno di Saskè, sia perché da ormai, più di un anno era a capo degli Anbu. “ Sakura-chan” chiamò la voce gioviale di Naruto “vieni a sederti qui” si sbracciò il ninja biondo; la ragazza si sedette e prese posto vicino a Naruto.

“ Sakura-chan sei stata grande hai riportato Saskè al villaggio!!!”.

< si lo so Naruto > sussurrò mesta la ragazza.

“Sakura-chan…”

< Zitto Naruto sta entrando l’Hokage > Concluse la Kunoichi.

La bionda donna entrò dalla porta principale, seguita dai membri più anziani del villaggio, e da numerose guardie, che portavano legato a un lettino pieno zeppo di sigilli per la contenenza del chakra, il ninja traditore Saskè.

Tutti i presenti si alzarono in piedi salutando l’Hokage col solito saluto militare.

A Naruto sfuggì un gemito, nel vedere trattato così il suo ex compagno di squadra.; Saskè era lì, immobile con il viso rosso [ forse aveva pianto?] e gli occhi riversi verso il soffitto, mentre le ferite, per niente curate stavano facendo infezione.

Tsunade intanto si accomodò nella sedia più grande ,affiancata sempre dagli anziani, che la consigliavano nelle scelte per il bene del villaggio.

Iniziò a parlare. -Ho riunito il consiglio per decidere la sorte che toccherà al qui presente ninja traditore di livello S, Saskè Uchica, ex ninja del villaggio della foglia, colpevole di tradimento e di assassini nei confronti dei ninja del villaggio di Konoa.-

Un bisbiglio comune interessò tutta la stanza; parlavano tutti insieme  tranne Sakura e Naruto, loro restavano fermi, muti, impassibili sapevano che anche loro sarebbero stati chiamati a testimoniare, e aspettavano silenziosamente il loro turno, senza sgolarsi per farsi ascoltare.

-silenzio- tuonò l’Hokage – prima che voi prendiate qualunque decisione, vorrei sapere le vostre impressioni. Kakashi hai da dire qualcosa riguardo il tuo ex allievo?-

Il ninja dai capelli argentati guardò sorpreso l’Hokage, poi si alzò dalla sua sedia, mentre, sia Naruto che gli altri membri del consiglio, ascoltavano in silenzio quello che il più grande jonin del villaggio voleva dire “io” incominciò a parlare con la sua voce pacata il jonin “non posso permettermi di giudicare qualcuno per i propri errori, perché anch’io ai miei tempi gli ho commessi, non conosco le motivazioni  del suo tradimento, e a dire la verità non mi interessano molto, ma so che qualunque cosa io dica a favore di Sasuke si rivolterebbe  contro di lui.

Per me potete decidere tranquillamente, io però non voglio avere sulla coscienza un ragazzo che potrebbe darsi non essere così malvagio come voi pensate.”

Saskè si girò verso il suo ex-sensei, guardandolo con una sorta di muto riconoscimento.

 Detto questo Kakashi si alzò dalla sedia e abbandonò il consiglio tranquillamente, chiudendo la porta lievemente.

< Bel colpo Kakashi-sensei > sussurrò Naruto alla compagna accanto a se.

I restanti membri si guardarono l‘un l’altro, continuando le loro rumorose costatazioni .

- bene- ricominciò a parlare Tsunade  -su questi foglietti che avete davanti a voi, scrivete se per voi Saskè Uchica è colpevole o innocente - richiamò all’ordine tsunade.

Naruto scribacchiò velocemente con la sua scrittura tremolante “innocente” sul suo foglietto; mentre Sakura restava con la penna sospesa, tremante, infine decise, la abbassò e scrisse… la condanna o l’assoluzione? e assieme agli altri foglietti  lo consegnò a Tsunade.

- responso: Innocente =  1  Colpevole = 19, per questo il traditore alle 7.15 di domani mattina verrà giustiziato.- concluse l’Hokage senza la minima espressione sul volto.

Saskè rimase fermo, gli occhi ancora fissi al soffitto.

Un mormorio di approvazione si alzò nella stanza; Naruto rimase fermo,immobile, capendo che l’unico che aveva sostenuto l’innocenza di Saskè era stato solo lui, mentre la sua Sakura-chan aveva votato…

“Tsunade no baachan” ringhiò Naruto “ non mi avete dato la possibilità di parlare, anch’io voglio raccontare quello che è successo”.

Si alzò in piedi furente dalla rabbia.

< smettila Naruto ormai è tutto inutile >  sussurrò Sakura completamente distrutta.

“ Tsunade no-baachan io ho lottato con Saskè, mi sono ridotto così, è vero, ma lui, nonna Tsunade, mi ha risparmiato, non mi ha ucciso, non vede nonna Tsunade!!! lui voleva quegli occhi, poteva averli, ma non l’ha fatto è un modo silenzioso di dire che ha rinunciato alla sua vendetta.

La prego nonna Tsunade!!! Lei non può condannarlo è contro la morale del nostro villaggio.”

Tsunade si alzò improvvisamente dalla sedia, un’espressione diversa negli occhi.

-uscite tutti!!!, tutti quanti voglio rimanere sola con Saskè.- Urlò.

Sakura e Naruto guardarono il repentino cambiamento di carattere di Tsunade, ma non fecero storie, ed uscirono, come tutti gli altri dalla stanza.

 

La donna si avvicinò a Saskè.

Lui si girò e la guardò negli occhi per poi tornare a guardare il soffitto.

- Saskè dopo la lotta con Naruto ti sei sentito, come dire…. Diverso, strano?- chiese la donna piena d’apprensione.

Saskè si girò guardandola con sorpresa, chiedendosi come mai quella donna avesse indovinato lo stato d’animo in cui si era trovato, la notte dopo lo scontro con Naruto.

< non lo so…> rispose passivamente il moro.

- Saskè per l’amor di Dio è importante!!! Ne va della tua vita, ora dimmi con sincerità se hai avuto qualche cambiamento.- Urlò alzando il tono della voce.

< Senta Tsunade io quella sera o visto cose che mai avevo visto o meglio,sentivo la pioggia a almeno 70km di distanza, il vento nel paese della pioggia, il mio chakra era raddoppiato io… non so cosa mi sta succedendo.> disse  questo tutto d’un fiato, senza fermarsi, esponendo tutto alla persona che forse era l’unica che potesse  aiutarlo.

Un lampo di giubilo passò davanti agli occhi della ninja leggendaria.

< allora è veramente arrivato il momento… si >

Saskè la guardò fremere dalla gioia.

- Saskè, è finalmente arrivato il momento di raccontarti, uno dei più grandi segreti di Konoha. Questa è una storia antichissima che viene tramandata oralmente da Hokage a Hokage.-

“Quando mio nonno il primo Hokage fondò il villaggio, strinse una forte amicizia con Madara Uchica.

 Madara era un grande ninja e fondò con approvazione del villaggio il suo clan: il clan Uchica.

 Però in un giorno di temporale, un viandante coperto di graffi e ferite raggiunse il villaggio e chiese di vedere urgentemente il primo Hokage… perché aveva da riportargli una profezia.

Arrivato al palazzo, il vecchio venne ricevuto dall’hokage, e a lui raccontò che Madara era un grande ninja, ma la sua potenza era direttamente proporzionale alla sua smisurata malvagità. Il  clan che lui aveva fondato aveva un grande potere: lo sharingan; il  potere era buono in se, ma lo sharingan poteva essere potenziato ulteriormente, diventando così il mangekyu sharingan ma per averlo bisognava compiere la azione più ripugnante del mondo:si doveva uccidere il proprio migliore amico.

Solo tre persone sarebbero riuscite ad ottenerlo, ma una sola persona avrebbe sviluppato uno sharingan diverso,molto più potente del mangekyu sharingan:

lo Aikyukoro sharingan

< Che cosa vuole dire Tsunade?io.. non riesco a capire >mormorò spaventato e incuriosito Saskè.

“ Vuol dire che, se il mangekyu era fondato sull’odio, quest’ultimo tipo di sharingan è fondato sull’amore.

 Si è avverata la predizione Saskè, il villaggio della foglia non ti toccherà non sarai più condannato a morte Saskè.” Dichiarò la donna.

Il moro la guardava stupito, non riusciva ancora a capire come mai si era risvegliato proprio ora questo potere e non prima.

< Tsunade-sama… come posso svilupparlo. E quali nuovi poteri avrò?>

“ Calmati Saskè questo è un potere che, come il chidori  devi utilizzare per difendere i tuoi amici, non per attaccarli.”tu sai cosa voglio dire.

Saskè abbasso la testa colpevole ma subito dopo rialzò gli occhi < stia tranquilla, non ripeterò più il mio errore, ora ho capito che la mia famiglia è qui, ed è ancora viva.>

“ Bene Saskè mi voglio fidare un’ultima volta di te … per riuscire ad utilizzare il tuo nuovo potere, devi comporre queste posizioni delle mani: dragone,serpente,cane,scimmia,cinghiale,bufalo…pensare alle persone a cui tieni di più al mondo e pronunciare queste parole: Aikyukoro sharingan.” Tsunade abbassò la testa.

“ Saskè prova!!!”

< Co -cosa?! > sussurrò Saskè intimorito.

“Avanti!!! componi queste posizioni delle mani e evoca il tuo nuovo potere”

< Tsunade-sama… io non posso utilizzare questa tecnica, e in più ho le braccia immobilizzate per via del bisturi di chakra. > sussurrò a mò di scusa Saskè.

Tsunade si avvicinò al ragazzo e lo guardò accigliata “ Saskè, questa non è una tecnica di immobilizzazione che ti avrebbe potuto fermare, Sakura non è ancora capace di utilizzare il bisturi di chakra,tu potevi benissimo scioglierla da solo. Avanti ora prova.”

Saskè chiuse gli occhi, compose le posizioni delle mani, pensò alle persone a cui più teneva e nelle sue due pupille apparvero due figure: in un occhio la figura di un ninja biondo, il ninja stupido, il ninja debole, quello escluso.

Nell’ altra una ragazzina dai capelli rosa, lei, la fallita, la più debole, la sua Sakura.

Aprì nel medesimo istante gli occhi, e Tsunade ne rimase estremamente impressionata quando vide le pupille del ragazzo: le iridi erano diventate di un color indaco e le tre piccole palline dello sharingan si erano unite fino a formare dei cerchi arzigogolati attorno alle iridi.

“Saskè tu…”

Ma non fece in tempo a finire la frase, una porta si aprì e ne entrò la ragazzina dai capelli rosa.

< Tsunade- hime sta succedendo qualcosa, il villaggio è in subbuglio ci sono urla > urlò Sakura.

- Hokage-sama – arrivò trafelato un chunin del villaggio.

“Che cosa succede?” urlò la donna stizzita.

- Hokage-sama… Itachi è arrivato al villag…-  ma non riuscì a finire la frase perché un kunai gli trapassò il cuore.

 

 

 

Ciao a tutti ho finito il mio 8° capitolo ed è arrivato niente pop o di meno che Itachi!!!

Il prossimo credo che sarà il terzultimo capitolo.

 

Princess of sayan= Grazie mille per le tue recensioni, è vero Sakura non  poteva imparare il bisturi di chakra in così poco tempo, così credo di aver rimediato dicendo che è ancora un po’scarsa no? Comunque ti ringrazio per tutte le tue recensioni.

 

Nina Potter = grazie della tua recensione mi fa davvero molto piacere che tu reputi la mia fic carina. ti ringrazio nuovamente mi hai fatto veramente contenta ^^

 

 

< Saku-chan>91 = grazie mille anche a te mi fa piacere che questa fic faccia commuovere. Continua a seguirmi e a darmi qualche recensione che fa sempre piacere.

 

Grazie anche a chi ha messo la fic tra i preferiti.

Un bacio. Sakuchia92

 

  
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