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Autore: Lavandarose    30/04/2013    6 recensioni
Seguito del Il Mistero della Strega
LavandaRose e Dean Winchester si trovano a dover combattere un nuovo nemico assieme. Ma stavolta il pericolo è maggiore e la posta in gioco molto più alta. Chi ha rubato il Necronomicon dai luoghi dell'Inferno e del Paradiso in cui era custodito? Chi vuole riportare i morti in vita? E che cosa sta nascondendo Lavanda a Dean questa volta?
Genere: Avventura, Mistero, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Dean Winchester, Nuovo personaggio, Sam Winchester
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessuna stagione
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Lav&Dean: a supernatural lovestory'
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Dean fermò l'Impala quasi all'altezza della casa di Lavanda.

- Preferisco non dare troppo nell'occhio - spiegò alle ragazze e a Sam in macchina con lui.

Selene e Yla annuirono e si prepararono a scendere assieme a lui.

Poi tutti e quattro assieme si avviarono in silenzio verso l'appartamento della strega. Il mutaforma con le sembianze di Sam stava in silenzio. Non aveva molto da dire e sperava di portarli dentro alla casa il più velocemente possibile.

Fu Selene a rompere il silenzio.

- Come stai, Dean? -

Lui si voltò, un po' stupito dalla domanda.

- Sto bene, pronto a cercare il libro. Perché? -

- Credo che Selene volesse sapere come ti senti per il fatto che stai per diventare padre - si aggiunse timidamente Yla. La giovane demone aveva voglia di entrare più in confidenza con quelli che fino a pochi giorni prima erano suoi nemici e che ora erano strani alleati. Aveva però sempre paura di essere respinta a causa della sua natura demoniaca.

Il cacciatore la guardò. - Non sono affari vostri - rispose bruscamente continuando a camminare.

Sperava in un aiuto da parte di Sam, ma il fratello rimaneva in silenzio. Il mutaforma non voleva entrare in questi discorsi.

Scambiando questo silenzio per discrezione, Dean si strinse nelle spalle e aspettò la risposta di Selene, che non tardò ad arrivare.

- Invece sì, lo sono, caro il mio ometto - la rossa scosse la lunga chioma - Lavanda è mia amica, è sola e io voglio sapere se tu vuoi prenderti cura di lei e del vostro bambino -

- Giusto! - pigolò Yla annuendo con forza.

Il ragazzo le guardò. Era vero, Lav aveva la famiglia lontana e Mel e Selene erano le persone che per lei erano come sorelle. Streghe, ma sorelle. O proprio perché streghe erano anche sorelle?

Forse era il caso di iniziare a pensare in un'ottica differente?Fino a quel momento Dean non aveva pensato davvero a che cosa comportava il fatto di diventare padre. Quantomeno non ci aveva ancora pensato in chiave positiva. Tutto quello che riusciva a realizzare era il fatto che ora avrebbe dovuto proteggere altre due persone, oltre che Sam e se stesso.

- Vedete, per me è difficile. Amare qualcuno vuol dire esporlo ai pericoli della mia vita. E ora c'è anche un bimbo in arrivo. Vi rendete conto che ora tutti i miei nemici potrebbero colpirmi attraverso Lavanda o attraverso il piccolo? -

- E tu lasceresti perdere ogni possibile momento di felicità per una paura ipotetica?-

- Yla, non è ipotetica, dovresti sapere con quanti demoni abbiamo combattuto -

- Ma le cose potrebbero non essere così come sembrano... - disse enigmatico "Sam", ma nessuno lo ascoltò più di tanto, presi dalla foga del discorso.

- Dean, LavandaRose non è un'umana, è una strega, credo che questa potrebbe essere un incentivo in più a essere sicuro del fatto che anche lei potrebbe far fronte ai vari problemi che potrebbero comparire sul vostro cammino - stava dicendo Yla.

- E poi ci saremmo sempre io e Mel. Il tuo bambino avrà anche due belle zie streghe che lo proteggeranno. E, chissà, magari anche una zia demone? -

Selene aveva detto le ultime parole per cercare di stemperare il clima, ma Yla ebbe un sorriso così grande e luminoso che la strega per un momento si pentì di avere parlato per scherzo. Forse quella demone non era così cattiva come tutti gli altri che aveva conosciuto?

La strega ricambiò il sorriso alla giovane, poi continuò a parlare con Dean che comunque alle parole "zia demone" aveva avuto un piccolo sussulto.

- Comunque, Dean, davvero sappi che noi ci saremo sempre. In qualunque momento. Dai, eccoci arrivati! Ci sono Cass e Brandon davanti alla porta -

- Già, perché non sono già entrati? - La domanda di Dean mise tutti e quattro sul chi va là e si misero a correre per raggiungere la porta velocemente.

- Che sta succedendo? - chiese il maggiore dei Winchester una volta arrivati.

Brandon stava armeggiando con la maniglia: -Dean, la porta non si apre -

- Come non si apre? -

- Intende dire che è chiusa -

- Grazie Cass. Ora, se vuoi evitare che io ti strangoli sul posto, mi vuoi spiegare meglio che sta succedendo? -

- Siamo arrivati e non ci ha aperto nessuno -

- Avete provato a suonare? -

- Certo, l'angelo non sapeva che fare, ma io ho suonato e bussato, ma non ci ha risposto nessuno -

"Sam" sorrise. Con LavandaRose imprigionata nella sua camera da letto ovviamente nessuno poteva entrare.

- Spostatevi! Sam, dammi una mano! -

Dean iniziò a prendere a spallate la porta aiutato dal fratello. Finalmente l'uscio si spalancò e i ragazzi diedero un'occhiata all'interno.

Silenzio.

- Grande, Dean! - Brandon gli si era avvicinato e stava curiosando anche lui.

- Grazie, ma potevate anche pensarci tu e Cass -

- Vi volevamo aspettare, non sapevo bene come gestire la cosa e lavorare con un angelo a volte mi fa venire il prurito -

- Capisco -

- Cosa capisci, Dean? - Cass si era avvicinato e lo stava guardando con occhi severi!

- Nulla, entriamo dai -

I ragazzi entrarono tutti assieme, lasciando Yla e Selene per ultime per cercare di proteggerle un po' di più. Dal canto loro, le due ragazze erano pronte. La demone aveva stretto nella mano destra il suo pugnale, mentre la strega aveva attivato i suoi poteri.

Non volava una mosca e anche loro cercavano di non fare alcun rumore.

- Non sembra proprio che Lavanda sia qui... - sussurrò Yla.

- E dove può essere allora? - domandò Selene.

Dean si guardò in giro. Tutta la casa era tranquilla, come se chi l'abitava fosse appena uscito.

Le stanze in ordine, le porte tutte aperte... Tutte? No!

La porta della camera da letto era chiusa.

- Lavanda è lì - disse piano il ragazzo indicando con il dito la loro meta.

Si avvicinarono tutti.

Dal canto suo, la strega che era seduta davanti alla porta chiusa aveva sentito dei rumori e dall'interno della stanza stava cercando di capire se era entrato qualcuno in casa.

E soprattutto se era amico o nemico.

Si alzò e si appoggiò alla porta appoggiandoci un orecchio per sentirci meglio.

Bisbigli. Delle donne, sicuramente, e poi...

- Dean! - urlò battendo le mani sulla porta chiusa.

- Lavanda! Ma cosa sta succedendo? Spostati, ora ti faccio uscire - esclamò il ragazzo avvicinandosi alla stanza.

- No! Andatevene! E' una trappola, non dovete fidarvi di lei! -

Lei? Dean e gli altri si girarono a guardare Selene e Yla, che si scambiarono loro stesse un'occhiata di stupore.

- Lei?... - chiese Dean alla porta chiusa.

- Mel non è Mel! -

- Ma non è qui, cosa stai...? -

- E' un mutaforma - urlò la strega da dietro alla porta - Ma come non è li? Allora chi...? -

LavandaRose si azzittì di colpo. Si era accorta che la porta della camera si stava aprendo da sola.

In un momento l'uscio si spalancò e la ragazza si tuffò tra le braccia di Dean.

- Cosa sta succedendo? - domandò lui a nome di tutti.

- Mel era un mutaforma, cioè un mutaforma ha preso le sembianze di Mel quando sono venuta qui con lei e poi mi ha chiusa qui e mi ha detto che voleva che tutti ci incontrassimo qui per bloccarci -

La spiegazione era stata un po' confusa, ma tutti avevano capito il concetto principale. Il nemico aveva voluto riunirli tutti assieme nello stesso posto.

- Ma se Mel non è qui, allora... -

- Dai, è facile, sono io il mutaforma -

Si girarono tutti verso chi aveva parlato.

- Sam!Che cosa gli hai fatto? - urlò Dean mentre cercava il suo coltello nella giacca.

- Sta bene, non preoccuparti, sta dormendo in un cespuglio nel giardino di Selene -

Mentre parlava il mutaforma aveva acquisito i suoi occhi, completamente neri e maligni. Poi aprì la mano e il coltello nella tasca di Dean andò a posarsi docilmente sul suo palmo.

Maledizione!, pensò il ragazzo.

- E la strega? - domandò Brandon.

- Sta dormendo nella doccia di casa sua. Devo dire che è stato davvero facile ingannarvi. Soprattutto tu, paparino -

Dean si irrigidì e cercò di proteggere Lavanda facendole scudo con il suo corpo.

- Oh, ma non preoccuparti, non la voglio uccidere. Almeno, non subito -

- Che cosa vuoi? - domandò Cass - Non riesco a capire le tue vibrazioni. Sei qualcosa di conosciuto, ma anche di diverso -

- Sono solo un tirapiedi, pollo con le ali. Il mio capo è un altro -

- Chi, esattamente? Chi ha rubato i libri da Inferno e Paradiso? -

- E te lo vengo a dire, angelo? Sù, invece, fate i bravi e datemi l'ultimo libro che mi manca. Ce l'hai tu, vero, streghetta? -

- Sì, ma preferisco morire piuttosto che dartelo - Selene era rigida e sicura delle sue parole.

- Nessun problema, ci stiamo per arrivare. E' chiaro a tutti che tra poco vi ucciderò, no? -

Lavanda guardava il viso di "Sam". A parte gli occhi nerissimi tutto era uguale al suo amico. Era difficilissimo pensare che quello non era lui, non era la persona che tutti erano abituati a vedere.

Lentamente, quasi senza accorgersene, tutti erano indietreggiati all'interno della camera da letto. Tutti tranne Yla, che era riuscita a mantenersi un po' all'esterno del gruppo.

- Voi mi dite dove sta il libro che mi serve, salutate la vita e io me ne vado col libro e con la strega incinta. Ci serve -

E dalli, pensò Lavanda.

- Come "vi" serve? - domandò Dean al mutaforma che però rimase in silenzio, sorridendo malignamente.

- L'ha detto anche a me prima - gli sussurrò la strega - Ma non mi ha risposto. Ho paura, Dean -

- Non ti preoccupare, ora cerchiamo di uscire da qui -

- Credo che vi sarà impossibile. Come avete visto tutto è chiuso e sigillato. Grazie ai poteri che mi ha dato il mio capo. Ora volete darmi il libro? -

Il mutaforma aspettò un cenno che non arrivò.

- Molto bene, allora iniziamo ad uccidere qualcuno di voi, vieni qui! - E afferrò Cass per una spalla abbracciandolo da dietro.

- Castiel!- urlò Dean.

- Non ti muovere, Dean - gli rispose l'angelo - Non ditegli nulla -

- Sei un eroe, pollo. Ora però saluta la vita, credo che girerò il tuo simpatico collo umano tra tre,due... -

- Non credo proprio! - con un balzo Yla si portò alle spalle del mutaforma, la sua posizione defilata l'aveva aiutata a non farsi notare troppo, e gli piantò il suo coltello nel collo.

Preso alla sprovvista, il mutaforma barcollò aprendo le braccia e permettendo così all'angelo di liberarsi. Poi cadde a terra e il corpo sparì quasi subito, in un mare di scintille.

- Gra...grazie! - disse l'angelo alla giovane demone mentre si massaggiava il collo.

- Di nulla - rispose Yla serissima.

- Ma potevi aspettare che ci dicesse chi era il capo - la rimproverò il fratello.

- Non ce l'avrebbe mai detto - la ragazza scosse il capo biondo, poi si avvicinò a Lavanda - Stai bene? -

- Sì tutto a posto. Anche se ancora non capisco alcune cose. A parte chi vuole il libro davvero, perché ha detto che io gli servo? -

- Questo non l'ho capito neppure io - chiosò Selene avvicinandosi.

- Direi di andare ora. Dobbiamo recuperare Sammy e Mel - affermò Dean stringendo a sé LavandaRose.

- Aspettate... -

Tutti si voltarono verso Yla, che aveva parlato.

- Sì? -

- Diglielo, Yla - Brandon pungolava la sorella.

- Che cosa succede? - Dean aveva un tono che non ammetteva repliche.

- Ecco...vedete il coltello con cui ho ucciso quel coso è un coltello particolare -

- Credo di sapere dove vuoi arrivare -

Yla guardò Cass che ricambiò lo sguardo incoraggiante.

- Insomma, questo è un coltello che può uccidere solo demoni o solo servitori di costoro. Dunque questo mutaforma... -

- Era comandato da un demone!- finì Dean - Ma questo che significa? -

- Significa che c'è qualcuno negli inferi che sta tramando perché il libro arrivi nelle mani di qualcuno, senza tener conto della tregua tra Paradiso e Inferno - Yla era preoccupata.

- Un demone che va contro gli ordini di Crowley stesso? Mi pare impossibile!- anche Brandon era perplesso.

- Un demone molto più potente? - azzardò Lavanda.

- Guarda Lav, al di sopra di Crowley c'è solo Lucifero e non credo che a lui interessino questi giochini. Si sarebbe preso il libro direttamente -

Cass aveva ragione. E allora?

- Cosa facciamo, allora? - chiese Yla.

- Intanto recuperiamo Mel e Sam - rispose Dean - poi vediamo di cercare di capire quale è questo nemico. Tutti assieme -

- Dean, non ho delle buone sensazioni -

- Nemmeno io, Lav, ma non abbiamo altro da tentare -

Uscirono tutti assieme, LavandaRose respirò l'aria fresca e appoggiò una mano sulla pancia.

Chi era che la voleva? E, soprattutto, volevano lei o il suo bambino?

Sospirò. Sentiva che presto avrebbe trovato risposte anche a queste domande.

Prese la mano di Dean.

- Andiamo, dobbiamo mettere a punto un sacco di cose -

Il ragazzo annuì. La battaglia era appena iniziata e lui non vedeva l'ora di mettere le mani su chi aveva messo in pericolo Sam, LavandaRose e soprattutto il suo bambino.

 

 

Lav's corner.

Ciao a tutti! Come state?

Anzitutto voglio ringraziare tutti coloro che leggono e che hanno messo questa storia tra i seguiti e i preferiti! <3

E così piano piano qualche tassello sta andando al suo posto, anche se ancora molto altro deve arrivare.

Niente da dire, questi Yla e Brandon hanno sicuramente una marcia in più! :) Ora i ragazzi dovranno capire chi li sta cercando, anche se, confesso, ho messo degli indizi nel capitolo...volendo si può capire!;)

Ricordo a tutti la mia pagina Facebook, mi farebbe piacere interagire con voi!

Mi scuso per la lentezza degli aggiornamenti, tanto per cambiare ho una storia in atto negli Originali e un'altra Dramione!^^'

Se non mi incasino la vita non sono contenta!

Ancora grazie e baci a tutti!

Lav 

   
 
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