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Autore: angelstodie    30/04/2013    2 recensioni
"Scusa se non sono riuscita a portarti via da quel maniaco." Disse Sel, triste.
"..N.non puoi scusarti per sempre, Sel." Dissi.
Lei intuì a cosa mi stavo riferendo.
Genere: Romantico, Sentimentale, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Niall Horan, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Dal punto di vista di Niall

 

Mi staccai da lei e la guardai negli occhi. Sembrava si sarebbe messa a piangere da un momento all'altro.

"S-s-scusami"

Non rispose. Teneva gli occhi fissi nei miei come se volesse sapere cosa passava nella mia testa. Le avrei raccontato tutto? Non sapevo. Era troppo pericoloso. Troppo.

"Parlami, Niall.." Mi disse con voce bassa, supplichevole.

"Lo farò, ma ho bisogno di tempo"

"Non ce l'hai il tempo"

"Ti prego Mel, ascoltami, fidati di me.."
"Ma come puoi pretendere che io mi fidi di te?"

"Provaci"

"Non posso"

"Non voglio perderti"

"Però ci sei vicino..." Disse triste. Distolse lo sguardo. Quella discussione era come un alchool su una ferita aperta. Bruciava.

"Non capisci Mel? E' troppo pericoloso!"

"Smettila di trattarmi come una bam..!" Sbottò. Le tappai subito la bocca con una mano per farla tacere.

"Adesso stai zitta, andiamo a parlare da un'altra parte" Mi prese per un braccio e andammo a casa mia. Lì saremmo potuti stare tranquilli, senza orecchie indiscrete ad ascoltare quello che le dovevo dire. Il tragitto su silenzioso e carico di tensione. Una volta in casa lasciai Mel nel salone per cercare mio padre e Nora. Non li trovai. Salii di sopra e vidi mio padre abbracciare mia sorella nel lettone, tutti e due profondamente addormentati. Sembravano così tranquilli. Tirai fuori il telefono dalla tasca e guardai lo schermo. Mio padre mi aveva mandato un messaggio, che non avevo letto.

-Dove diavolo sei? Mi fai preoccupare. Non puoi tornare a casa quando ti pare. Ne parleremo.

"Cazzo.." Maledetto telefono senza la suoneria. Mi ero dimenticato di avvisare che sarei tornato tardi. Non potevo trascurare la mia famiglia così. Non se lo meritavano, dopotutto. Chiusi la porta della loro camera e quella dell'anticamera in modo che non si potessero svegliare a causa della nostra discussione. Tornai giù e vidi Mel, pensierosa, guardare delle foto sul mobile in salotto.

"Mel.." Si girò di scatto.

"Parliamo piano. Mio padre e Nora stanno dormendo.."

Ci sedemmo sul divano. Tutti e due guardavamo il camino di fronte a noi. Era circa l'una.

"Starai qui stanotte. Con me. Avvisa tua mamma." Dissi deciso.

"Non dirmi quello che devo fare" Controbatté subito.

"E poi mia mamma è abituata a non vedermi girare per casa."

Mi girai verso di lei, le presi il mento tra le dita e feci in modo che lei potesse guardarmi dritto negli occhi.

"Non voglio trattarti come una bambina, ti sto chiedendo di fidarti di me."

"Non sarò mai una di quelle ragazze che faranno tutto quello che vuoi tu. Non voglio fidarmi di te. Per fidarsi ci vogliono delle prove e io non ne ho. Mi hai già mentito una volta, cosa mi dice che non lo farai ancora?"
"Niente, è per questo che devi fidarti di me"

"Non succederà"

"Non c'è modo per farti cambiare idea suppongo.."

"So già che Conor trama qualcosa." Sputò quella frase con estrema noncuranza.

"C-cosa?" Ero stupito.

"Da cosa lo deduci?"

"Sel si è accorta che lui le sta controllando il telefono."

Era assorta nei suoi pensieri. Mi guardava ma al tempo stesso era in un altro mondo. Volevo stringerla forte tra le mie braccia ma non potevo, non in quel momento.

"Ti racconterò tutto, anche se penso che sia un rischio"

"Niall, ti prego, smettila di cercare di proteggermi. Non ho bisogno del cavaliere azzurro che mi difenda dal drago. Qua il drago sono io..."

Ecco a cosa stava pensando Mel.. alla Bella Addormentata.

"Non mi interessa quello che vuoi o non vuoi. Sei troppo importante per me.." Dissi sincero.

Mi guardò con occhi pieni di speranza, forse. Cominciai a parlare.

"Conor fa parte di una banda della città che evidentemente nessuno conosce. Sono loro che mi hanno picchiato quella notte. Fanno dei lavori su commissione, sono dei fuori legge da cui bisogna tenersi alla larga. Mel, Conor non è quello che ha detto e dice di essere.."

Non disse una parola. Mi guardava interessata all'argomento.

"C'è dell'altro.." La guardai per cercare di intravedere le sue emozioni. Niente. Non capivo cosa stesse pensando o provando in quel momento.

"Ha sistemato Jack solo per lavoro"

"No, non è vero."

"Mel.."

"Non può essere vero. Posso capire che sia un delinquente e va bene, ma lui mi ha aiutato perchè mi vuole bene."

"Sta con Sel solo per tenerla a bada. Per farla stare zitta se dovesse venire a sapere di qualcosa e per usarla se ne avessero bisogno per le loro missioni un giorno.. Me lo ha detto lui in persona. Adesso sto anche facendo la gavetta per entrare nella loro banda e scoprire qualcosa in più su di loro e su Conor. Sicuramente c'è qualche cosa che ancora non so..."
"Niall, smettila."

"Mel.."

Cominciarono a scendere lacrime sulle sue guance colorate. La guardavo triste, perchè se lei non stava bene, non stavo bene nemmeno io. E lei era distrutta dalle parole che aveva appena sentito dalla mia bocca.

 

Dal punto di vista di Melanie

 

Conor parte di una banda di criminali? Strano, ma potrebbe essere. Conor che ha sistemato la storia "Jack" solo per lavoro? No. Conor non dice la verità? Conor usa Sel per i suoi scopi? Non poteva essere vero. Io mi fidavo ciecamente di Conor. Era uno dei miei migliori amici. Su di lui non avevo dubbi.

Però avevo appena scoperto che lui controllava il telefono di Sel. Perchè lo faceva? Che motivo aveva?

Il suo comportamento era sospetto.. quello che diceva Niall poteva essere vero.

Niall.

Il ragazzo che mi ha ospitato a casa sua, che mi ha mentito solo per proteggermi, che sta cercando di spiegarmi la situazione.

A chi dovevo credere? Dovevo parlare con Conor di questo. Dovevo cercare di capire cosa diavolo stava succedendo.

Conor era stato una parte importante della mia vita. Uno scoglio a cui mi sono potuta aggrappare quando l'oceano sembrava volermi portare via. Però Sel è la mia migliore amica. In tutti quegli anni non mi aveva mai mentito. Di lei ero l'unica di cui ero certa di potermi fidare. Era mia dovere proteggerla, e se questo voleva dire mettere in dubbio la parola di Conor, lo avrei fatto.

Guardai Niall, che sembrava preoccupato per me.

E' vero, mi ha nascosto la verità, ma di lui mi potevo fidare. Lo sapevo ma non lo volevo ammettere a me stessa. Era un ragazzo d'oro.

-Ti prego, abbi pazienza, ti spiegherò.. io ti amo.

Ti amo.

Mi gettai tra le sue braccia e lo abbracciai forte. Lui mi strinse forte a se.

Inspirai forte il suo profumo dall'incavo del suo collo. Era buonissimo.

Le lacrime però non volevano smettere di scendere.

"Spero che tu ti sbagli, Niall.."
"Anche io, piccola.." Mentì. Lui era sicuro di quello che diceva.

"Hai messo la tua vita in pericolo, Niall"

"Niente di importante"

"Non è vero"

"Non ti preoccupare, Mel, andrà tutto bene, vedrai.."

Mi sistemai meglio tra le sue braccia. Eravamo sdraiati comodi sul divano, io tra le sue braccia calde.

"Sono felice che abbiamo chiarito"

"Non abbiamo proprio chiarito"
"Perchè?"

"Parlerò con Conor"

"No, Mel, non puoi!" Sbottò.

"Se ti lasci sfuggire qualcosa che non dovresti sapere capirà che sto solo fingendo di essere nella banda e andrà tutto a puttane!" Era arrabbiato, ma mi teneva comunque stretta tra le sue braccia. Potevo sentire il suo cuore accelerare, la sua voce rimbombare dentro di lui.

"Allora aspetterò e mi fiderò di te." Dissi tranquilla. Un'altra lacrima scese e bagnò la sua maglia.

"S-scusami"

"Non importa, piccola. Grazie per lasciarmi fare."

"Non abituartici" Dissi per sdrammatizzare.

Fece una leggera risata, piano, per non disturbare suo papà e sua sorella.

"Niall, mi ami davvero?"

Ci fu un attimo di silenzio.

"No, scusa, non lo voglio veramente sapere."

Fece un respiro profondo e io con lui.
"Tu sei qui, adesso, in questo momento, con me e mi hai raccontato quello che sta succedendo. Mi basta questo. Mi basta sapere che ci sei."

"Ci sarò sempre, per te. E sì, ti amo"

Mi guardò con un sorriso.

 

Dal punto di vista di Niall

 

"Niall, mi ami davvero?"

La amavo davvero? Non lo sapevo. Non sapevo se questo fosse amore o no. Non ero mai stato innamorato e quindi non potevo rispondere a questa domanda. Chi sa che cos'è veramente l'amore? C'è chi dice che a 17 anni non si è capaci di amare una persona. Chi ha detto questa stupidata? Non sapevo se amavo veramente Mel, ma sapevo che...

per lei ci sarei sempre stato,

per lei avrei messo in pericolo la mia vita,

per lei l'avrei accompagnata a fare shopping,

per lei avrei scritto una poesia, una canzone,

per lei avrei scalato una montagna,

per lei sarò sempre un amico, prima di tutto,

per lei avrei comprato una stella, se avessi avuto abbastanza soldi.

Se quello era o non era amore non importava. Le dissi le uniche parole che mi sembravano più vicine ai sentimenti forti che provavo quando l'avevo accanto.

"Ci sarò sempre, per te. E sì, ti amo"

Quelle parole non riuscivano ad avvicinarsi neanche lontanamente a quello che provavo per lei.

Forse invece quelle due stupide parole non significavano niente.

Lei mi guardò con un'espressione sorpresa. Non si aspettava di sentire quelle parole da me.

"Niall, io.."

"Sssshhhh.." Le accarezzai la guancia ancora rossa per il pianto.

"Non c'è bisogno che tu dica niente. Non devi dirlo anche tu per forza. Sappi solo che io ti amo e sono qui, con te."

Lei mi sorrise e io la baciai. Le sue mani si appoggiarono sul mio collo e poi finirono tra i miei capelli mentre io le stringevo i fianchi. Le nostre gambe si toccavano e si coccolavano. Era tutto così perfetto. Rimanemmo lì a coccolarci per un tempo infinito.

Chi ha mai detto che l'amore a 17 anni non esiste?

Bè, forse ha ragione. Ma di una cosa sono assolutamente sicuro. Io e Mel eravamo l'amore. Che gli altri ci credessero o no, non aveva importanza.

Eravamo lì, noi due, insieme.









 

______________________________
Mi è mancato tantissimo scrivere. :(

   
 
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