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Autore: LazyBonesz_    30/04/2013    1 recensioni
Harry e Ally. Holmes Chapel. Inghilterra. 19 anni. Cosa gli unisce? Sono vicini di casa...e non si sopportano. Ma qualcosa farà cambiare il loro rapporto, cosa? Semplice, i due ragazzi si scambieranno le vite. Un giorno qualcuno avrà capelli ricci che non ha mai avuto e qualcun'altro avrà lunghi capelli neri...
Genere: Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'e se fossi qualcun'altro?'
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Ho trovato la persona con cui condividere la mia vita.

 
 
 
 
 
 
Apro gli occhi e trovo un soffitto bianco davanti a me, ma che cazzo succede? Dove sono? 
Mi giro intorno e capisco di essere in una stanza dell'ospedale.
Perché sono qua? Tutto ciò che ricordo sono i dolori allo stomaco e il sangue su di esso. Chiudo gli occhi per ripensarci e nella mia testa sfilano immagini degli ultimi giorni. Io nel corpo di Harry, lui nel mio. Alzo un braccio e poggio la mano sui capelli.
 
Lisci, non più ricci.
 
Prendo la ciocca tra le dita, è nera. Sono di nuovo me stessa.
Sono davvero confusa ma non riesco a pensare ad altro che la porta davanti a me si apre. Un medico con un camice bianco, capitan ovvio, mi sorride e si avvicina.
''Era ora che si risvegliasse, Alison''. Io lo guardo aggrottando le sopracciglia.
''Eh?'' Fu l'unica cosa che riesco a dire. Stringo le labbra perplessa e fisso il medico. Ma è scemo? Io vorrei spiegazioni, grazie.
''Alison, lei è stata investita da un auto di ragazzi mentre stava in un parco di Holmes Chapel, ha subito due interventi urgenti ed è stata in coma per una settimana''. Spiega brevemente. La mia bocca forma un bella O. Cazzo, non mi immaginavo tutto questo.
''Ma ero nel corpo di Harry e ora sono qui!'' Esclamo sorpresa guardandomi le mani.
Lui ridacchia e scuote la testa.
''Temo sia stato un sogno, è il tuo ragazzo Harry?''
Un fastidioso rossore si forma sulle mie gote. Scuoto la testa, anche per non far vedere di aver arrossito.
''Ok, stanno per entrare i suoi genitori e amici''.
Annuisco e noto con una strana felicità i miei genitori, Jake, mio fratello, Hanna, Merry nella mano con Justin, che entrano nella mia stanza.
Sorrido felice. Mi sento piena di vita. Ho dormito per una settimana, se così si può dire, e mi sembra ovvio che voglia alzarmi e correre via.
Sento amici e parenti stritolarmi e le proteste del medico sul mio corpo debole.
Manca qualcuno.
Anche senza cercarlo so che manca lui, il mio amore segreto.
 
Anche se quel sogno non era la realtà a me sembrava che lo fosse e così ho capito di essere, irrimediabilmente, innamorata di Harry. Dei suoi occhi verdi, dei suoi capelli eternamente messi male, del suo sorriso malizioso, della su voce roca, di lui e di tutte le sue piccole cose.
Avrei desiderato svegliarmi con la sensazione calda delle sue labbra sulle mie. Anche se risulta banale, io lo amo come si ama una persona di cui non puoi fare a meno. Sono cresciuta mentre ero in coma. Quel sogno, in un certo senso, mi ha fatta maturare.
So di non essere più Ally ma forse ora sono Alison, più grande e meno bambina.
So di voler solo una persona qui con me, Harry.
Dovrò aspettare una settimana, fra sette giorni mi dimettono.
 
UNA SETTIMANA DOPO.
 
Mi sdraio sul letto e ripenso a quel sogno assurdo. Scoppio a ridere per quei momenti mai accaduti, forse è un bene perché a scuola, di sicuro, non dimenticheranno il mio vestito corto o il bacio tra Harry e Liam. Mi sarebbe dispiaciuto per Payne.
Sospiro e prendo una foto, dal mio cellulare, di Harry. L'ho scattata di nascosto qualche anno fa. I suoi capelli era più ricci e il suo viso più bambino.
Beh, ora ha 19 anni, come me. Già, chissà se come me, ama qualcuno.
Devo aspettare non so quanto per dirgli tutto.
Lui è partito e non so neanche se mi è mai venuto a trovare. Tutta la mia famiglia nasconde qualcosa su Harry e vorrei sapere cosa, ma dicono di aspettare.
Io non riesco più ad aspettare. L'America, dove si trova il riccio, sembra più lontana del solito. Dannatamente lontana.
 
UN ANNO DOPO.
 
Mi alzo allegramente, afferro, come ogni mattina, il cellulare per bearmi della foto di Harry.
In un anno non ho avuto nessun ragazzo perché aspetto ancora il mio vero amore. Non so neanche se tornerà mai.
Forse è con una ragazza, ora, e si baciano. Ho voglia delle sue labbra e avrei preferito che il sogno fosse realtà.
Se fossi stata nel suo corpo non ci potevamo separare, mai.
 
''Ally, suonano alla porta!'' Grida mio fratello dalla camera. Sbuffando scendo giù con ancora il pigiama.
Non me ne frega più di tanto.
Apro la porto e vedo la persona che ho desiderato di più per un anno intero, ma il mio desiderio si trasforma in risentimento.
Risentimento perché non è tornato prima e per questo lo odio ancora un po'.
Mi mordo un labbro e gli chiudo la porta in faccia.
Sento le lacrime cadere sulle guance, merda non posso piangere per lui anche se lo amo non merita le mie lacrime.
 
Harry continua a bussare e io voglio solo rivederlo ma non posso e non devo aprire quella fottuta porta.
Dopo dieci minuti se ne va.
 
Con un sospiro torno in camera per vestirmi meglio e dopo vado a fare colazione.
Sono ormai le cinque del pomeriggio e devo pensare a qualcosa.
Ho deciso di andarmi a fare una passeggiata. Esco e osservo il cielo così grigio, mi ricordo che il mio umore è del medesimo colore.
Osservo la casa di Harry e mi siedo in una panchina del parco dove è avvenuto l'incidente, sia nel sogno che nella realtà.
 
Dopo un po' sento della mani sulle spalle, sobbalzo e incontro gli occhi verdi di Harry.
Lo fisso mentre lui sorride dispiaciuto.
''Dovevo andarmene, per pensare, mi spiace Al''.
Annuisco senza essere sicura di averlo veramente perdonato.
 
Mi alzo e me ne vado sicura di me, almeno all'esterno.
 
''Ally!'' Grida il riccio e corre verso di me. Mi afferra una mano e mi fermo per osservarlo meglio. E' più carino e più maturo. Ha dei nuovi tatuaggi che si vedono sulle braccia e sul petto, per via della maglietta scollata.
 
''Che vuoi?'' Mormoro.
''Non voglio sentirti''. Mi correggo subito dopo. Mi rigiro e cerco di andarmene ma lui mi tiene ferma davanti a se. Mi mette una mano sulla bocca e inizia a parlare.
 
''Al, mi sei sempre piaciuta, io ti amavo da quando hai detto che ti piacevo, da bambini. Ma eravamo piccolo ed io ero tutto rincoglionito. Io ti amo ancora e in quella settimana quando eri in coma stavo tutti i giorni con te e ti parlavo, più volte ti ho baciato ma tu non ti ricorderai nulla. Ti raccontavo cose assurde su tutto ciò che mi capitava a scuola e dicevo che mi mancavi. Poi sono partito in America perché pensavo tu mi odiassi e quindi non potevo vivere vicino a te perché avrei sofferto. Pensavo fosse meglio starti lontano sennò ti avrei baciata in tutti i momenti. Cazzo, Alison penso a te ogni giorno e ora vorrei solo baciarti. I tuoi genitori, solo ieri, mi hanno detto che tu sei innamorata di me, se ne sono accorti perché eri sempre persa nei tuoi pensieri e hanno capito che pensavi a me. Sono partito il giorno stesso e sono arrivato stamattina. Sono corso subito a casa tua e vederti mi ha fatto così felice. Poi mi hai chiuso la porta in faccia e...sono crollato, non potevo credere di averti persa. Ally perdonami, non posso vivere senza te''.
Vedo che sta piangendo, poteva tornare prima, non capiscono nulla i ragazzi.
 
''Capisco''. Dico semplicemente.
''Mi perdoni?'' Chiede e noto la speranza nei suoi occhi.
''E' tardi''. Dico piangendo. Lui annuisce e mi lascia andare.
 
Continuo a camminare con mille pensieri in testa, vorrei solo perdonarlo e baciare all'infinito.
Non ci riesco.
 
Sento qualcuno che corre verso di me, mi volto e vedo Harry in tutta la sua bellezza.
A quel punto scoppia a piangere.
 
''Scusa Al, io non mi arrendo''. Detto questo preme le sue labbra sulle mie.
Mille sensazioni mi investono come l'aria fredda invernale quando apri una finestra.
Sorridiamo mentre ci baciamo. Potrei stare così per sempre, non avrei bisogno di respirare, la mia aria è lui, la mia vita è Harry.
 
Ci allontaniamo ma non troppo.
''Piccola, mi perdoni?''. Per una volta il soprannome 'piccola' è piacevole detto da lui.
''Si, io ti amo e voglio provarci, cadere mille volte e riprovarci''.
''Ti amo anche io''.
 
Ci baciamo per un'ora, due? Non lo so.
So solo di aver trovato una persona con cui condividere la mia vita. 







   
 
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