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Autore: Hepona    04/09/2004    0 recensioni
Artemide e Minerva sono le discendenti delle più potenti famiglie magiche e insieme vogliono riportare Hogwarts all' antico splendore dei loro Padri. Harry e Draco erano veramente accerrimi nemici? E che cosa c' entrano le Amazzoni e le Sacerdotesse? Tra mostri, sentimenti futuri e passati, incomprensioni e un pizzico d' amore si svolgerà la mia storia
Genere: Avventura, Azione, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter, Hermione Granger, Nuovo personaggio, Ron Weasley
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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Che fatica pulire!(2)

Ormai erano due mesi che Minerva Malfoy e Artemide Potter avevano iniziato la 'disinfestazione' di Hogwarts.

"Uff!" sbuffò Artemìs sedendosi per terra.

"Fin' adesso abbiamo abattuto: 5 Troll delle montagne, 2 Demoni del fuoco, 7 parenti di Aragog, 12 Mollici, 3 Vampiri, un Maentwrog e addirittura dei Dissenatori" al ricordo di quelle creature capaci di risucchiare la felicità un brivido gli passò la schiena.

Anche Minerva si era lasciata scivolare sulla parete a riprendere fiato.

"Dimentichi l' Incubus che abbiamo appena abbattuto" aggiunse la bionda.

"E pensare che abbiamo disinfestato meno di un decimo del castello" guardò Artemìs.

"Una pausa?" suggerì la mora ormai a terra.

"Aggiudicato!" disse con un sorriso la bella bionda. 

"Allora" cominciò a dire Minerva "Questo è il corridoio nord del terzo piano" e con la bacchetta colpì il corrispondente corridoio su di una cartina tridimensionale, che aveva fatto comparire. La zona da verde divenne rossa.

"Sai non pensavo che i mostri fossero così tanti " asserì Artemìs.

"Cosa credevi che fosse una scampagnata far rinascere Hogwarts?" la punzecchiò la giovane Malfoy con ancora un po' di fiatone.

"Che dici di ripulire la biblioteca come prossima tappa?" suggerì la Potter.

"Mh, sì! I libri d' incantesimi potrebbero risultarci utili... specialmente quelli della sezione proibita contro le Arti Oscure"

"Bhè, allora andiamo!" disse Artemìs andando a raccogliere la spada. Minerva dal canto suo era ancora appoggiata alla parete.

"Non dovresti utilizzare la magia" L' ammonì improvvisamente

"Cos' è da quando sei così premurosa nei miei confronti?"  chiese irritata la mora.

La Malfoy non rispose, invece disse "Se andiamo avanti così, fra cent' anni saremmo ancora qui. Non possiamo farcela solo in due"

"E' quello che ho pensato anch' io. Spero che tu non ti arrabbi, ma ho mandato un messaggio al vecchio gruppo. Se non ci sono problemi dovrei ricevere una risposta nei prossimi giorni."

Minerva si alzò e gli diede una pacca sulla spalla.

"Allora dov' era questa famosa biblioteca?"

 

 

Avevano trovato la biblioteca e ripulita dai mostri. Stavano consultando alcuni libri del reparto proibito 'Come sconfiggere un vampiro in 80 secondi' e 'Guida rapida alla trasfigurazione in lupo mannaro' quando un' acquila entrò dalla finestra posandosi sopra un libro che stava leggendo Artemìs, facendo rovesciare una bocchetta d' inchiostro sul foglio su cui stava prendendo appunti.

"Horus!" esclamò la bella morena.

Al sentir nominare il proprio nome il bel rapace allungò la zampa che stringeva tra gli artigli un rotolo un po' malridotto.

"E' la risposta! finalmente è arrivata, brava Horus!"

Artemìs prese il  rotolo e cominciò a leggere.

 

"Ciao ragazze,

 abbiamo ricevuto la vostra lettera e abbiamo dovuto discutere un po' per la questione, alla fine samo giunti alla conclusione che... ragazze e lo chiedete?

Non aspettavamo altro! Saremo da voi appena Marcus sarà tornato dalle sue gite notturne.

                                                                       Pacche e abbracci Kami e il gruppo."

 

"Da quando Marcus fà il nottambulo?" chiese Artemìs

"Da quando è diventato lupo mannaro!" rispose  calma Minerva.

Artemìs rimase di sasso a quell' affermazione. Mentre Minerva, senza darlo avedere, se la godeva un mondo, quando voleva sapeva come scioccare la sua amica.

 "Cosa, Come... Ma quando è successo? L' ultima volta che l' ho visto stava benissimo!"

"Quando è stata l' ultima volta che lo hai visto?" il tono di Minerva era talmente calmo da dare sui nervi.

"Bhè saranno stati...alcuni anni fa" concluse triste la Potter.

Minerva smise di scrivere incrociò le braccia sul tavolo e cominciò a parlare con fare assente.

"E' stato poco dopo che che tu eri diventata un Amazzone e io entrata nel sacerdozio. Si diceva il giro che ormai che la foresta era sicura e che tutte le bestie feroci erano state abattute.  Ricordi la festa che fecero quando andasti via?"

La mora fece segno d' assenso.

"Bhè, c' è poco da dire Marcus era andato nel bosco per ritornare a casa, quando venne morso dal lupo. Lo ritrovammo due gioni dopo, troppo tardi."

La giovane Malfoy aveva mantenuto un tono di voce indifferente, come se stesse parlando di qualcosa di noioso, che della disgrazia di un amico."Perciò se non ho capito male dovrebbero arrivare..."

"Domani!" esclamò la mora con un battito di mani con un sorriso che fece diventare il suo volto da bambina ancora più infatile.

L' acquila la guardò severa e fece scattare il becco.

"Non sei preoccupata di avre un lupo mannaro come amico?" chiese tranquilla la bionda

"No." rispose semplice Artemìs "Anche se ora è un lupo mannaro Marcus resta sempre Marcus, e io gli vorrò bene come gliel' ho sempre voluto."

La bella morena si mise a saltellare per gli scaffali, come ballando, alla ricerca di un altro libro.

Minerva scosse il capo.

"Non riesco ancora a capire come tu sia la regina delle amazzoni. Sei talmente infantile" disse contraria la givane Malfoy.

"Te l' ho già detto tempo fà" Artemìs sbucò da uno scaffale "Tra le Amazzoni si elegge la regina con una specie di gara di forza, non fisica, ma del cuore e della mente . Si và nella Foresta e la prima che riesce a tornare a cavallo di un unicorno viene riconosciuta regina. Come ben sai gli unicorni capiscono il cuore degli esseri viventi, umani o bestie che siano. Se si ha un cuore malvagio non riesci neanche a vedere l' ombra di unicorno" la givane Potter si sistemò i capelli dietro la schiena a aprì il libro che aveva preso 'Come prendere per il naso i nasomolle'.

Immprovvisamente la Sacerdotessa si alzò, bacchetta in mano, e si diresse verso la finestra. Si avvicinò senza il minimo rumore.

"Che c'è"

"Schh!"

Minerva si apposto dietro il vetro... poi di colpo portò il braccio fuori dalla finesta ritirandolo seguto da una testa di capelli rossi con il corpo al seguito, che cadde a terra con un sonora 'Tonf '.

"Louis!" esclamò Artemis

"Hai hai ragazze, ma trattate così tutti i bei ragazzi che trovate?" Chiese il ragazzo con un sorriso

Effetivamente il rosso era proprio un bel ragazzo, i capelli tagliati corti tranne una treccina dietro la nuca gli conferivano un aria da ladruncolo. I vestiti lievemente larghi con i loro colori sgargianti gli davano un aspetto zingaresco, che veniva confermato da un piccolo orecchino d' oro che luccicava. Il volto dai lineamenti marcati , ma non sgradevoli, la bocca carnosa e dolcissimi occhi d' ambra.

"No, ma tu non rientri nella categoria" disse con voce vellutata la bionda.

"Le tue parole mi feriscono snifh" e Louis imitò un bambino in lacrime.

"Poverino" intervenne in suo aiuto Artemìs "Ti tratta male"

I tre si guardarono e poi scoppiarono a ridere. Il rumore spaventò Horus che volò fino alla cima di uno scaffale emettemdo un verso contrariato.

"Caspità ragazze, mi siete mancate!" abbracciando prima Artemìs e poi Minerva

"Fatevi vedere, accipicchia siete diventate veramente uno schianto!" confermò con un lungo fischio. Guardando la scura tunica di Minerva ricamata con fili d' argento e acquamarina, lievemente attillata in vita e la sollatura, che lascava intavadere la bianca pelle della Malfoy. Anche se era un po' sgualcita le stava divinamente, facendo giustizia a tutte le sue forme. Poi posò gli occhi sul vestito d' amazzone di Artemìs, che lasciava scoperte braccia e gambe dello stesso colore della cannella.

"Senti fratello di Pippi calze lunghe" lo punzecchiò Minerva

"Non chamarmi così" rispose Louis

"Come mai se già qui?" continuò Minerva facendo finta di non sentire " Vi aspettavamo domani"

"E' vero, Horus è arrivata oggi con la lettera..." l' animale planò con tutta la sua grazia sulle gambe della morena " e.... ma sei solo?" notò Artemìs che aveva cominciato ad accarezzare il folto piumaggio dell' acquila.

"E' che volevo farvi una sorpresa, ma alla fine non è riuscita. Un vero peccato" Louis scosse la testa con fare sconsolato.

"Bhè per oggi qui abbiamo finito" disse la biona chiudendo di scatto il libro che stava leggendo e facendo un impercettibile occhiolini ad Artemìs, che colta la palla al balzo

"Giusto" fece, stiracchiando le braccia dietro la schiena. Horus alzò la testa piumata cercando di capire cosa avesse interrotto le sue coccole.

"Senti Louis ormai che sei qui ci daresti una mano con un certo lavoretto?"

"Quello che vuoi bellezza!" rispose gaio il rosso   

"Sai c' è una pianticina nella serra n4 che non riusciamoa togliere" cominciò Artemìs

"Se non vado errato tu ti vantavi di avere un pollice verde favoloso" Minerva cercava di provocarlo

"Certo, sono un dio con le piante! Serra n4 avete detto" e così dicendo si avviò e uscì dalla biblioteca

 

 

 

 

 

  
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