Fanfic su artisti musicali > Conor Maynard
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Autore: Lucreziaaaas    01/05/2013    8 recensioni
«E adesso mi vuoi spiegare chi è questo Conor?» disse interrogativa.
«Hai presente ieri sera? I messaggi? Il figlio del tipo di mia madre?»
«Cosa? Ti sei presa una cotta per il tuo futuro fratello?»
«Tecnicamente lui non sarà mai mio fratello. E poi no, non è una cotta. Semplicemente ho il suo nome scalfito nel mio cervellino» le dissi mentre eravamo quasi praticamente arrivate alla Scheeme High School.
«No Lucy, dai è impossibile. Mi hai anche detto che non era figo!»
«Io ho detto che ce n'erano di più belli. Ma ciò non toglie che lui sia bello comunque»
«Senti, che ne dici di ripensare a Malik? Così ti scorderai questo Conas»
«Conor»
«Dove?»
«No dico, si chiama Conor, non Conas»
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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 *Immaginate Conor nudo*







Ero riuscita a trascinare Mery fuori dal bagno utilizzando tutta la forza che avevo. Lei non accennava a smettere di imprecare e piangere e detto onestamente mi trovavo in seria difficoltà non riuscendo a placare quella sua reazione. 
«Mery cazzo calmati adesso!» urlai in preda ad un attacco isterico.
«Hai capito che quella si scopa Louis? Hai capito che lui sta con me?» urlò lei.
«Mery tecnicamente vi siete lasciati, e come tu ti sei rifatta una vita con Harry, lui se l'è rifatta con quella ragazza!» le dissi cercando di farla ragionare. Capivo la gelosia che poteva provare nei confronti di Louis, ma questa reazione era troppo persino per lei.

«No Lucy, penso di amarlo ancora» concluse poi asciugandosi le lacrime ed iniziando a camminare. La seguii, per poi ritrovarmi fuori dal locale. In strada.
«Scusa cosa ci facciamo qui?» le chiesi temendo la tua risposta.
«Bo, tu non lo so cosa ci fai qui. Io prendo un taxi e vado da Louis» disse lei alzando le spalle, come se avesse detto al cosa più ovvia e scontata del mondo.
«Mery che cazzo dici? Stasera sei venuta qui con Harry, ti ricordi di lui vero? Ricciolino, occhi verdi. Si da il caso che siate anche fidanzati e
da qualche settimana ormai.
» le risposi io sventolandole una mano davanti al viso.
«Ah giusto, dici che prima dovrei lasciarlo?» mi chiese lei seria. Mi portai una mano sulla fronte. 
«Ragiona. Non stai reagendo così solo perché sei colta da un attacco di gelosia vero? Magari domani ti penti di tutto, e sarà troppo tardi per tornare indietro. Stai facendo una cosa azzardata Mery, pensaci un attimo.» le mie parole non sembravano cambiare molto la situazione dal momento che Mery si mise a correre verso un taxi poco distante da noi.
«Ti faccio sapere. Ciao Lucy» mi urlò prima di salire sull'auto.
A volte non sapevo esattamente cosa pensare di lei, forse che era un po' troppo impulsiva o che semplicemente era sicura delle sue azioni, o magari era solo pazza.
Rientrai in discoteca, e adesso cosa avrei detto ad Harry? 
Fortunatamente vidi i capelli corvini di Zayn di fianco al bancone degli alcolici. Non era da solo, e la persona insieme a lui non aveva le sembianze di Harry, a meno che quest'ultimo non si fosse trasformato in una ragazza bassina, magra e bionda. Meggy.
Non stavano facendo nulla di male, parlavano. Non dovevo essere gelosa di una sua semplice amica, e poi io mi fidavo di lui.

«Ehy» lo raggiunsi cingendolo da dietro.
«Eccoti, dov'eri finita?» mi disse lui snobbando la biondina rimasta al nostro fianco.
«Ero con Mery, ma adesso ehm.. se n'è andata» gli dissi con nonchalance.
«Come? Con Harry?» mi chiese allarmato.
«No da sola, sai non stava per niente bene e allora ha pensato di tornarsene a casa» gli dissi io inventandomi la prima scusa minimamente credibile.
«Va bene. Ti presento Meggy, una mia amica» disse indicando la famosissima Meggy.
«Piacere Lucy» dissi stringendole la mano. Lei mi sorrise molto dolcemente. Il fatto era che in lei non c'era nulla che non andasse bene,
aveva dei modi di fare invidiabili e per niente grezzi. Era fine e all'apparenza anche molto educata e innocente, per questo mi sentivo in colpa a dubitare di lei e del fatto che sbavasse dietro a Zayn.
La mia coscienza però continuava a rimuginare una frase specifica “Lucy, l'apparenza inganna”. Fanculo alla mia coscienza, Meggy e Zayn non erano altro che semplici, anzi semplicissimi amici.
In ogni caso la serata passò tranquillamente senza specifici colpi di scena, Harry credette alla storia di Mery e del fatto che se ne fosse andata a causa di un malessere. Rimasi tutto il tempo insieme a loro riservandomi ogni tanto qualche momento di intimità da sola con Zayn.
Verso le tre Harry mi riaccompagnò a casa, scesi dalla macchina ringraziandolo e mi avviai verso il cancelletto. Prima di immettere le chiavi nella serratura però sentii una voce provenire dal mio cortile.

«Sei tornata prima del previsto dai..» disse. Subito sobbalzai spaventata, non mi aspettavo nessuna presenza ad aspettarmi in cortile alle tre del mattino.
«Conor? Cosa ci fai sveglio a quest'ora nel cortile di casa mia?» dissi quasi urlando.
«Mio padre ha insistito per volersi fermare a dormire a casa tua e di conseguenza ho dovuto stare anch'io qui, tua madre si è gentilmente premunita di prepararmi il lettino nella stanza degli ospiti, ma io non riuscivo a prendere sonno così ho pensato di venire qui in giardino ad aspettarti» mi disse con un tono pacato e tranquillo.
«Conor siamo a gennaio, c'è un freddo indescrivibile e tu trovi comodo aspettarmi qui fuori? Vuoi morire assiderato?» gli dissi preoccupata.
«Ho il piumino e tre coperte. Comunque va tutto bene?» mi chiese venendomi incontro aprendomi il cancelletto. Entrai e lo seguii dentro casa.
«Tutto bene grazie. C'è un motivo preciso per il quale mi hai aspettata?» lo guardai mentre appoggiavo il cappotto e salivo le scale il più silenziosamente possibile seguita da lui.
«Si, volevo chiederti scusa Lucy. Ho reagito in malo modo nei tuoi confronti anche se effettivamente la colpa di tutto questo non ha nulla a che vedere con te» sussurrò dispiaciuto. A quel punto mi girai di scatto verso di lui.
«Conor, spiegami tutto per piacere» gli dissi guardandolo negli occhi. Il fatto che non avessimo un bel rapporto mi stava logorando, avrei voluto chiarire quella situazione il prima possibile.
«La verità è che ce l'ho semplicemente con Malik. Sai che ti avevo raccontato della mia relazione con Caroline, o meglio ti avevo spiegato il perché avevamo rotto.» disse lui mantenendo lo sguardo sul pavimento.
«Si mi ricordo, lei stava baciando un altro ragazzo all'uscita della scuola» dissi io ricordandomi esattamente le parole di Conor.
«Già. Quel ragazzo era Malik» concluse lui.
«Oddio, perché non me l'hai detto subito Conor? Avremmo evitato tutte quelle stupide discussioni. Mi dispiace davvero io non avevo idea..» dissi mortificata. Ma del resto io non potevo saperlo. 
«Zayn sapeva che Caroline stava con te?» chiesi io discretamente.
«Sì, lo sapeva perfettamente» disse lui puntando i suoi occhi nei miei.
«E perché l'ha fatto?» chiesi con un filo di voce continuando a mantenere i miei occhi incatenati ai suoi.
«Non lo so, è uno stronzo. Lucy per questo ti dico di stare attenta a lui, non ha un cuore. Tutte le ragazze che ha avuto le ha sempre trattate come se fossero oggetti, la fedeltà non sa nemmeno cosa sia» mi disse mentre si avviava verso la stanza degli ospiti.
«No aspetta.. Vieni in camera mia. Mi è passato il sonno e ho bisogno di parlare con qualcuno» gli dissi per poi avviarmi in camera mia. Conor mi seguì e non appena fummo dentro ci sedemmo sul letto. 
«Vedi Lucy, non ti dico di lasciarlo perdere, non sono nessuno per dirti queste cose, ma vedi.. ti prego stai attenta» ribadì.
«Conor, con me Zayn è sempre stato onesto, mi ha sempre trattata con rispetto di conseguenza non saprei proprio come comportarmi. Forse sta cambiando..» dissi cercando di giustificare Zayn.
«Il lupo perde il pelo ma non il vizio Lucy.» mi disse lui.
Spostai lo sguardo verso il basso. Mi sentivo come tradita. Da una parte ero sollevata del fatto che avessi chiarito con Conor ed ero anche sollevata del fatto che le previsioni di Mery si erano rivelate false dal momento che i comportamenti strani di Conor nei miei confronti non erano dovuti alla gelosia. Conor non provava sentimenti per me, o per lo meno non sentimenti d'amore, e la cosa mi sollevava alquanto.
Ma allo stesso tempo aver scoperto quelle verità su Zayn mi aveva lasciata senza parole. Insomma avevo sentito della sua reputazione poco ottimale, ma non avevo mai avuto prove specifiche o non avevo mai avuto l'occasione di sentirmi raccontare una delle sue storielle. Mi sentivo come pugnalata alle spalle e una marea di dubbi stavano iniziando ad affiorare la mia mente. E se Meggy la biondina, non fosse stata solo una semplice amica? E se dietro a quello sguardo così buono e innocente si fosse nascosta una traditrice? E se tutto
quello che mi diceva Zayn era solo una vana verità? E se mi stesse riempiendo di bugie? Ma a quale scopo?

Io e Conor parlammo fino alle cinque circa, dopo di che mi ritrovai costretta a sfrattarlo visto che le mie palpebre invocavano pietà.





«Svegliati cazzo, tua mamma mi ha fatta entrare e io ti devo assolutamente parlare. Dai scema, cogliona, idiota apri quei cazzo di occhi» sentii urlare mentre venivo energicamente strattonata dalla mia migliore amica che molto gentilmente aveva deciso di venirmi a dare un dolce buongiorno. Aprii leggermente gli occhi e l'ora della sveglia mi balzò all'occhio nel buio della stanza: 9.08.
«Mery porca puttana, ti rendi conto di che ore sono? Sono andata a dormire alle cinque. Non ho voglia di stare sveglia. Buonanotte» dissi con il tono di voce alterato.
In ogni caso le mie parole furono inutili dal momento che Mery aveva già tirato su le tapparelle di camera mia facendo entrare una luce abbagliante. In questi frangenti giuro che avrei preso una mazza da baseball e l'avrei colpita fino a farle perdere i sensi. Modo carino per dire che l'avrei uccisa.

«Ti devo assolutamente raccontare» mi disse cinguettando e saltellando per tutta la stanza.
«Dimmi» dissi flebilmente portandomi il piumone sopra la testa con l'unico scopo di ripararmi da quella luce accecante.
«Allora in pratica ieri sera mi sono fatta accompagnare a casa di Louis, ma ovviamente non era a casa. Cioè in effetti chi sta a casa il sabato sera? Nessuno. Appunto, cioè io e forse anche tu. Va beh ma questo non è importante. Ho chiesto a sua sorella dove fosse e lei mi ha spiegato che era con degli amici universitari al bar dell'università. Sapevi che all'università ci fosse un bar? Beh nemmeno io. Ho preso un altro taxi e mi ha portata esattamente lì. Non puoi immaginare che figura, erano tutti grandi e grossi e io che mi facevo spazio tra la folla dando delle gomitate a raffica, mi sono presa tipo quattro o cinque volte della "testa di cazzo". Comunque cosa importante, ho trovato Louis. Era al bancone con un certo Bob, Dob o qualcosa di analogo. No Lucy, appena l'ho visto mi è preso il panico e mi sentivo le gambe di gelatina e l'unico desiderio che avevo era che il pavimento di quel bar mi inglobasse del tutto. Fatto sta che mi sono fatta coraggio da sola, e mi sono avvicinata. Lui si è girato e ha sgranato gli occhi quasi come fa il mio gatto quando mio fratello lo spaventa. Hai presente no? Beh io ho iniziato a parlare a più non posso, gli ho chiesto almeno cinquanta volte scusa e che ero stata una cogliona e che lo amavo, e ti assicuro che è così io amo Louis…» fece una pausa. Una piccola pausa dopo circa cinque minuti di dialogo ininterrotto.
«E poi?» ebbi l'opportunità di dire in quel suo spaventoso silenzio.
«E poi siamo usciti dal locale e lui mi ha confessato di non aver fatto altro che pensare a me e che gli manco da morire e sono l'unica per lui. L'unico problema è che adesso siamo entrambi fidanzati con due persone contemporaneamente. Non fa figo?» mi chiese lei mentre si sedeva ai piedi del mio letto. Solo a quel punto spostai il piumone dalla mia faccia.
«Cazzo Mery, tu sei tornata insieme a Louis mentre stai con Harry e Louis è tornato insieme a te mentre sta con la ragazza del bagno?» chiesi sgranando gli occhi.
«Sì. Mi sento una merda però. Cosa faccio?» disse modificando il suo tono di voce che divenne più acuto del solito.
«Beh io andrei a parlare con Harry per prima cosa e poi mi accerterei che Louis faccia lo stesso con la sua ragazza. Sei convinta che sia Louis quello giusto?» le chiesi curiosa. Fino al giorno prima non aveva fatto altro che ripetermi quanto la sua cotta per Harry fosse qualcosa di assolutamente fantastico e originale e veritiero e adesso mi stava dicendo che il suo cuore batteva solo ed esclusivamente per Louis. Non avrei mai potuto fare la psicologa o l'analista, andavo in crisi di fronte alle storie di Mery, figurarsi di fronte alle storie di altre
persone più disturbate. Sempre ammesso che ce ne fossero. 

«Sì, ma cosa dico ad Harry? "Wei pollastro, sono tornata con il mio ex, ADDDDIO." Non mi sembra il caso» disse lei con l'aria seriamente turbata.
«Mery, gli dici la verità. Ovvero che sei una cretina matta che si è resa conto di provare dei sentimenti per il suo ex ragazzo. No? Troppo difficile?» le chiesi.
«Lucy lo sai che non sono mai stata brava in queste cose. Lo sai che davanti a questi discorsi io vado in panico, lo sai che finisco sempre per dire delle stronzate. Al funerale del mio criceto mi ero preparata tutto il discorso figo e commuovente e poi quando è arrivata l'ora di recitarlo mi sono messa a parlare dei canguri in Indocina, ti ricordi? Io non ce la faccio.» sostenne lei mentre si torturava nervosamente un unghia.
«Lo so Mery, ma pensa ad Harry non si merita tutto questo. Ieri sono mi sono dovuta inventare che un malessere ti aveva colta di sorpresa. Adesso si merita di sapere la verità. Sforzati vedrai che ce la fai» la rassicurai.
«Bene, pronti, via. Grazie Lucy. Scusa per la sveglia poco carina. Mi farò perdonare» così dicendo uscì dalla mia stanza.
Ormai il sonno era stato interrotto talmente bruscamente da non poter più essere ripristinato. Decisi di abbandonare il mio letto dirigendomi in soggiorno, dove mia madre e Carl stavano sorseggiando una spremuta.

«Buongiorno leone» disse mia mamma sorridente.
«Ciao» risposi io poco entusiasta.
«Com'è andata ieri sera?» intervenne Carl interessato all'argomento.
Avrei dovuto immaginarlo che non appena avrei messo piede in soggiorno sarebbe partito il terzo grado.

«Molto bene, il posto era carino, la musica anche e la gente pure.» risposi pacata.
«Quindi nel complesso una serata carina» scherzò Carl.
Gli sorrisi debolmente.

«Vai a svegliare Conor per piacere Lucy, così poi togliamo il disturbo» mi disse Carl.
Adesso che i nostri rapporti si erano riallacciati probabilmente sarebbe stato tutto più semplice, soprattutto in famiglia. Per lo meno non ci sarebbe più stato quello strato di imbarazzo di prima. Mi avviai al secondo piano e aprii la porta della sua stanza. 

«Conor tuo padre ti reclama» dissi scuotendolo. Sentii solo dei mugolii poco entusiasti.
«Dai Conor svegliati» ribadii il concetto.
Come risposta sentii il suo braccio trascinarmi sul letto con lui. Persi l'equilibrio e mi ritrovai stesa a peso morto di fianco a lui.
Iniziai a ridere convulsamente seguita a ruota da lui che ancora addormentato non aveva trovato il coraggio di aprire gli occhi.
Dopo qualche minuti di risate mi ricomposi e mi rialzai in piedi.

«CONOR NON TE LO DICO PIU'. ALZA IL CULO» sbraitai. Dopo di che uscii soddisfatta dalla stanza con il sorriso stampato sul viso.
Ero felice terribilmente, anche se sentivo che c'era qualcosa in me che non condivideva appieno questa mia felicità. ZAYN.






SMILE.


Che cazzo di schifo di Smile. Comunque scusate ancora l'ennesimo ritardo ma la scuola mi tiene costretta su una sedia con davanti brutti libri che non mi permettono di andare avanti con il mio Conoryno.
Vi ho anche fatto aspettare per un capitolo del cazzo. Mi sento in colpa adesso!
VI PREGO PERDONATEMI, e anche se boh non ha senso, lasciatemi some recensions (spirito inglese).

Ciao bbbbelle!
Facebook: Lucrezia Efp (accetto tutti)
Twitter: @Lucreziaaaa_
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