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Autore: Lady Shadow 87    19/11/2007    3 recensioni
Ed ecco la mia prima Fan-Fiction.
Alexa trova in fondo ad un cassetto una strana lettera, aprirà di fronte a lei un nuovo mondo, che mai nemmeno lontanamente avrebbe sperato di conoscere.
E' l'inizio di tutto.
Vi prego siate clementi. XD
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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Oltre ogni previsione eccomi quì dopo appena pochi giorni! Con il capitolo 10!!

In un lampo l'ho scritto, non è molto lungo ma svela il passato della famiglia di Alexa.

Ah dimenticavo come mi si è fatto notare non è molto chiaro l'abbigliamento che indossa la "nonnina"( XD ) Margareth, come sia fatto di preciso l'abito alla "Princesse", che era un abito molto in voga verso il 1880.

Il Vestito di Margareth <--- Pigiate quì se volete vederlo, l'ho fatto io con le mie manine XD spero si capisca come è fatto.

Ed ora il decimo capitolo, buona lettura !

*****

10 – Le verità da sempre taciute

 

Lo studio di Silente era come l’ultima volta che ci ero stata, non era cambiato. Ma ora i miei sentimenti mentre ne varcavo la porta erano totalmente diversi.

La donna che affermava di essere mia nonna mi teneva ancora stretta a lei, una tenera morsa.

Silente ci fece sedere entrambe nello studio, ma non se ne andò, rimase dietro alla sua scrivania.

C’era un pesante silenzio, io non sapevo cosa dire, forse perchè avevo troppo da dire e da chiedere, e probabilmente anche mia nonna.

Mi sembrava così strano pensare a lei come mia nonna. Fino a mezzora prima non sapevo nemmeno della sua esistenza.

<< Margareth, forse è ora che le racconti tutta la verità. >>

Silente interruppe di nuovo il nostro silenzio.

<< La verità... Non so nemmeno da dove iniziare... >>

Disse sospirando mia nonna.

Sospirai anche io e presi coraggio.

<< Ma, quindi, anche mio padre è un mago? E se è così, perchè allora me l’ha nascosto? >>

Mia nonna si morse il labbro come per reprimere ciò che voleva dire, ma comunque parlò.

<< Si anche lui lo è. Perchè te l’ha nascosto dici ? A causa della sua debolezza e di quell’arpia di babbana che sposato. E’ tutta colpa sua. >>

Silente tossicchiò leggermente.

<< Albus non c’è bisogno che imiti la Umbrige, è già abbastanza irritante lei con tutti i suoi colpi di tosse, questa è la verità. Solo la pura e semplice verità. È stata quella babbana ad allontanarmi da mio figlio, e lui come un farlocco ha ubbidito ad ogni suo ordine. Lo ha incastrato. Ribollo ancora di rabbia al solo pensiero. >>

Dicendo questo sbattè violentemente una mano sul tavolo che la divideva da Silente.

Quindi era tutta colpa di mia madre, lei lo aveva costretto a rinunciare alla magia, da quanto capivo, chissà perchè ma non faticavo a crederle.

<< Capisco Margareth, ma sono comunque i suoi genitori, i genitori di tua nipote. >>

Entrambi si girarono verso di me.

<< Dei genitori che non vogliono più avere a che fare con me. Che non vogliono più sapere niente di me. Posso veramente chiamarli miei genitori? >>

Una mano guantata strinse forte la mia, la mano di mia nonna, era calda e morbida.

<< Nonna ti prego raccontami tutto... >>

Le chiesi quasi implorante. Volevo sapere tutto.

<< Alexa, va bene ti racconterò tutto. Daltronde è giusto che tu sappia tutto... Vediamo da dove posso cominciare ... >>

Si appoggiò un dito sul labbro pensando, la osservavo e mi venne da pensare che sembrava un pò troppo giovane rispetto alle altre nonne che avevo sempre visto, con larghi maglioncini di lana e gonne informi fin sotto al ginocchio. I capelli bianchi legati malamente dietro la testa. Questa era l’immagine che avevo sempre avuto della “nonna tipo”.

<< Ma, quanti anni hai? Sembri molto giovane. >>

Chiesi a bruciapelo.

Sulle sue labbra si allargò un largo sorriso compiaciuto e malizioso.

<< Ho da poco compiuto 55 anni. >>

<< 55 ????? >>

Chiesi incredula. La vidi aggrottare un poco le sopracciglia, con uno sguardo falsamente irato.

<< Perchè ti sembravo più vecchia ?? >>

<< No no ! >>

Mi affrettai a rispondere arrossendo.

<< E’ che mi sembri un pò giovane come nonna, bè, tutte quelle che ho visto erano assai più vecchie ... ecco ... >>

<< Si, effettivamente forse hai ragione, rimasi incinta di tuo padre che avevo appena compiuto 17 anni, frequentavo l’ultimo anno di Hogwarts ... >>

Rispose sorridendo verso Albus.

<< Ricordi Albus? Oh meglio all’epoca eri il professor Silente per me. Ricordo ancora che scompiglio ci fu quando tutti lo scoprirono, non che io feci niente per nasconderlo. >>

<< Si si, ricordo bene. Come fosse ieri. >>

Rispose Silente allegro preso dai ricordi.

<< Ah si? E dopo ti sposasti col nonno ? >>

Chiesi ridacchiando.

<< Nonno? No no, io sono la signorina Bennet. Difatti tu porti il mio cognome. Io non mi sono mai sposata. >>

Sbattei le palpebre pensierosa.

<< Come mai? >>

<< Non era nei miei piani, ero felicissima di essere incinta e basta. Sai sono sempre stata una donna libera io...

Disse avvicinandosi a me sorridendo appoggiando l’indice della mano destra sulle labbra, anche io mi avvicinai per sentire il resto della frase.

<< ... non fatta per stare con un solo uomo o per rispettare le regole convenzionali ... >>

Finì facendomi l’occhiolino.

Ridacchiai riappoggiandomi allo schienale della mia sedia. Lei fece altrettanto.

Era certamente una nonna al di fuori di tutti gli schemi.

Incominciava a piacermi.

<< E così partorii tuo padre, era un così bel maschietto ...

Continuò dopo aver smesso di ridere.

<< E lo chiamai Luis Bennet. Nacque poche settimane prima della fine della scuola. Andavo in giro con questo pargoletto tra le braccia, e così avevo anche un’ottima scusa per saltare alcune lezioni. Mi dedicai totalmente a lui oltre che ad altre faccende in quegli anni, che passarono così in fretta. Compì 11 anni e iniziò Hogwarts anche lui. Ero così orgogliosa di lui! Era un bellissimo bambino. Anche se quando fu smistato a Tassorosso non ero proprio molto contenta....

<< Coff coff... >>

<< Si si, lo so Albus, non c’è niente di male a finire a Tassorosso ... >>

Disse con voce contilenante mia nonna.

<< Però, insomma, mio figlio a Tassorosso, io selvaggia, fiera e anche anticonformista, e lui, mio figlio!! A Tassorosso!! >>

Ribadì sbracciandosi.

<< Era un bambino così timido, fin troppo buono, e seguiva meticolosamente tutte le regole. Finì i suoi sette anni con il minimo dei voti, non era per niente brillante, e non aveva molti prospettive per la vita. >>

Sospirò ripensando a quegli anni.

<< Allora non è cambiato molto da allora, non si è mai impegnato per niente, aspira al minimo che può ottenere. Mia madre glielo ha sempre rinfacciato. >>

<< Quell’arpia! La incontrò pochi anni dopo aver finito Hogwarts, non ho mai capito come, riuscì a rigirarselo per benino, aveva ben capito che lui era uno ricco. Ma ancora non aveva scoperto tutta la verità su di noi. Io lo misi in guardia, lei tra l’altro era una babbana. Non che questo mi desse problemi. Anche se sai la nostra famiglia è da sempre purosangue, non perchè ci tenessimo ma perchè capitava sempre di innamorarsi di altri maghi o streghe. Comunque tornando a tua madre, avevo capito il tipo di donna che era...

Sospirò nuovamente.

<< Ma non feci in tempo. Lei rimase incinta e l’obbligò a sposarla velocemente. Così era sicura di avere i nostri soldi, ma quando scoprì chi eravamo fu per lei una doccia gelata. E costrinse tuo padre, mio figlio, ad interrompere tutti i rapporti con me... Io dopo non volli sapere più niente di loro. Ero stata troppo delusa da mio figlio. >>

Così finì il suo racconto. Rimasimo tutti in silenzio, leggevo sul suo volto la tristezza, la rabbia e la delusione per ciò che era successo. E la capivo, nel limite del possibile.

Mi svegliò dai miei pensieri stringendomi entrambe le mani con le sue.

<< Ma ho sbagliato, ho lasciato che facessero questo a te, ho saputo dalla lettera di Albus cosa è successo. Ti chiedo perdono Alexa. >>

Strinsi anche io le sue mani. Sentivo gli occhi pizzicare, stavo di nuovo per piangere. Lei, mia nonna, stava facendo cose che mia madre non aveva mai fatto, stringermi a lei, parlarmi e guardarmi con dolcezza.

Trattenendo i singhiozzi tentai di rispondere sorridendo.

<< Non ti preoccupare nonna. Non è colpa tua. >>

<< Sei proprio degna di essere mia nipote tu ...

Disse sorridendomi con dolcezza, tirando fuori non so da dove un fazzoletto di pizzo e con quello asciugandomi gli occhi.

<< Forte, coraggiosa e bella. >>

Sorrisi più sicura pure io.

<< Non è da tutti scappare di casa ed imbucarsi ad Hogwarts. Proprio mia nipote! Sono proprio orgogliosa di te. >>

Ribadì ridendo e stringendo orgogliosa le mie spalle.

Era la prima volta che qualcuno diceva di essere orgoglioso di me. Non riuscì a resistere oltre e anche stavolta finii col piangere. Avevo pianto più volte ad Hogwarts che in tutta la mia vita ormai.

Stavolta però avevo mia nonna che mi stringeva al petto, mi abbracciava e mi stampava un bacio sulla fronte.

Avevo una famiglia.

 

*****

SakiJune---> Esatto, era proprio il padre di Alexa ad essere stato un Tassorosso! E da allora Margareth ha dei pregiudizi verso a quei poveracci della casa. XD Anche io adoro, e sottolineo ADORO la nonnina di Alexa !! Ne vorrei anche io una così !!

 

  
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