Il cervello del produttore ci mise un po’ prima di comprendere appieno il significato della frase.
<< Oh. Oh-oh ! Davvero? >> stupore. << Ringo, bene, finalmente, è un ottima notizia ! >>.
Il volto di Mr Martin si illuminò di un sorriso.
<< Dai, fammi vedere il testo ! >> poi aggiunse << Paul, ne hai uno anche te per caso da mostrarmi ? >>.
<< Certo >> disse un po’ nervoso.
Cercò nella tasca del giaccone e prese un foglio che in realtà giaceva lì da settimane perché quel testo non lo convinceva affatto, ma, punto sul vivo e per non essere da meno a Ringo –aaah, l’orgoglio maschile!! – lo consegnò a George Martin.
Bene ragazzi, è giunto il momento dell’inizio del declino mentale di Paul, quindi, cari lettori, vi prego di non avere giudizi troppo malevoli nei suoi confronti; tutto le sue prossime azioni saranno dettate da una mente fuorviata, povero Paul!
Ci sono giovani e belle fan disposte a consolarlo per caso?
Erano passati alcuni minuti e George ancora stava valutando i due testi.
Paul era tutto teso, anche se cercava di non darlo a vedere, mentre Ringo era apparentemente tranquillo mentre dentro di se scoppiava di gioia per il fatto di aver scritto una canzone!
E non gli importava se fosse stata bella o brutta, l’importante era che fosse riuscito a scriverne almeno una di canzone!
<< Bhè, Ringo, come prima canzone non è male. Certo non è la più bella canzone mai scritta però come prima bozza.. e magari potresti farti aiutare da Paul e John per migliorarla >> disse guardando ancora il foglio.
Poi rivolgendosi a Paul continuò: << Paul, che dire, il testo è molto buono, anzi, anche di più, mi piace molto, penso che se riesci a costruirci sopra una buona melodia sarà il vostro
prossimo numero uno >>.
Riconsegnò i testi ai loro rispettivi autori.
Non appena Paul prese il foglio in mano, raggelò.
<< George ? >>
<< Sì, Paul ? >>
<< Q-questo non è il mio testo, è quello di Ringo >> Paul sperava che si fosse solo sbagliato a consegnare i fogli e non a fare i giudizi.
<< Oh, davvero? Questo è il testo di Ringo? >>. George era un po’ in imbarazzo e cercò di riparare la situazione:
<< Oh, bhè, Paul il tuo testo comunque è chiaro che lo devi finire … ehm.. insomma non è brutto, può certamente migliorare e diventare un buon singolo… E Ringo! >> disse dando le spalle a Paul << che dire, gran bella canzone, hai già in mente una melodia ? >>.
George sapeva di aver colpito Paul nel suo orgoglio ma per il momento voleva non pensarci.
<< Bhè, veramente qual cosina in mente ce l’avrei… avevo pensato… >>.
I due si misero a discutere animatamente di archi e archetti, trombe e tamburi, una chitarra qua e un suono più dolce là.
Paul intanto era rimasto immobile, come raggelato sul posto, stringendo compulsivamente in mano il testo di Ringo senza avere il coraggio di leggerlo.
George, il nostro Georgie, era rimasto offeso dal comportamento di Ringo che non si era neanche informato sulle condizioni di
suo angolino con le sue chitarre.
In momenti del genere, solitamente George avrebbe cominciato a mangiare, ma non aveva fame e non sentiva neanche l’impulso di andare a mettersi qualcosa in bocca.
Cose strane stanno succedendo !
Non c’è proprio un bel clima quest’oggi ad Abbey Road, meglio ritornare tra qualche giorno, magari le acque si saranno calmate… o almeno lo speriamo!