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Autore: BlakWeasley    01/05/2013    1 recensioni
Questa storia è una storia d'amore che è successa nel passato e si dovrebbe concludere nel futuro I personaggi e la storia esistono, ma la storia ora è ambientata nel 2028.
Genere: Commedia, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Fred Weasley Jr, Rose Weasley, Roxanne Weasley
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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Il giorno della laurea di Arya era arrivata e lei era emozionata sin dal primo mattino. Durante la notte non riuscì a chiudere occhio, quando si alzò preparò una bella tazza di caffè e  una bella doccia,  dopo di che iniziò a sistemarsi i capelli, indossò il suo vestito che la rendeva molto elegante e scarpe col tacco; finalmente aveva imparato a camminare con quelle scarpe.  Verso l’ora di pranzo la sua famiglia e qualche amico vennero a casa sua per pranzare prima tutti insieme, dato che la cerimonia di laurea . Appena finito il  pranzo si diressero tutti verso l’università, e dato il loro anticipo, ne approfittò per far vedere  l’università e fece visitare anche le varie aule. Si vedeva dal viso della ragazza che quella era stata la scelta migliore per lei, sotto tutti i punti di vista.
La cerimonia iniziò alle due e il cortile era pieno di studenti, genitori, amici e docenti; vi era anche il rettore quel giorno e infatti fu lui a dare l’inizio alla cerimonia con il suo discorso, dopo di lui parlò il docente di pittura e una studentessa, dopo di che iniziarono a chiamare gli studenti e gli consegnarono la laurea. Chiamarono  tutti gli studenti in ordine alfabetico  «Angelucci….Cornochiaro……Fiorucci…»e poi arrivò il momento di Arya.  «Goldstein Arya»Il rettore chiamò il nome della ragazza e lei salì sulla scalinata raggiungendo il palco. Una volta su strinse la mano del rettore e dei docenti, si voltò verso i suoi genitori sorridendo e scese dall’altra parte. Non poteva crederci ce l’aveva fatta, la laurea era sua ora doveva pensare seriamente a che fare in futuro. Non ci avrebbe pensato oggi, ma domani.
Finirono di chiamare tutti gli studenti e il rettore annunciò:  «Ecco a voi i laureati dell’accademia di belle arti del 2028!». Gli studenti esultarono e lanciarono i loro cappelli in aria, mentre i genitori e amici sugli spalti applaudivano. Terminato tutto Arya salutò le amiche e corse ad abbracciare i suoi genitori e suo fratello, era così felice.  Il comitato delle cerimonie aveva organizzato anche una cerimonia a cui parteciparono tutti , c’era cibo in abbondanza, musica e di chiacchere si divertirono tutti.
Nel tardo pomeriggio erano di nuovo tutti nell’appartamento di Arya e l’aiutavano a preparare la valigia. Ebbene si, doveva ritornare in Scozia e trovarsi un lavoro il patto con suo padre era chiaro: una volta laureata doveva tornare in Scozia e trovarsi un lavoro. Presero l’aereo delle 18 per Edimburgo e per l’ora di cena erano a casa.
Quando aprì la porta di casa era tutto buio e come accese la luce si trovò tutti i Weasley e i suoi amici in casa, c’erano striscioni ovunque, cibo di nuovo erano tutti lì con lei. L’emozione era tanta e scoppiò a piangere per la felicità. Abbracciò tutti e rise, prese un sorso di champagne dopo che le dedicarono un brindisi e si calmò. Mentre salutava tutti e scambiava qualche chiacchera con i Weasley che ormai erano la sua seconda famiglia, lo sguardo si posò su un ragazzo a lei famigliare.  No, era lui! Non era una sua visione. Il tempo si fermò, come il suo cuore, non si aspettava di vederlo e per sbaglio aprì la mano che reggeva il calice di champagne e cadde a terra portando tutti gli sguardi su di lei, anche il suo. Batté le  palpebre e lo fissò un attimo, ma smise di farlo quando Roxanne le si avvicinò alle spalle.  «Ci teneva a venire e non potevo dirgli no.»Scosse la testa e prese un respiro profondo: «Non fa nulla, mi fa piacere che sia qui!».
Il chiacchericcio riprese  e dopo aver pulito il disastro andò in cucina dove aprì la porta finestra e uscì in veranda. Aveva bisogno di un po’ d’aria. Non se lo aspettava di trovarlo lì, anzi il contrario però quella sorpresa fu davvero speciale. Si avvicinò alla siede in vimini e si sedette fissando le luci del porticciolo che c’era al lago quando qualcuno ebbe la sua stessa idea: uscire a prendere aria. Si voltò e se lo trovò davanti e scatto subito in piedi, per poco non cadde a terra ma lui la prese per un braccio.
  «Hey calma.»disse lui guardandola.
 «C-come mai sei qui?»Chiese lei con la voce tremolante.
 «Volevo esserci in un giorno tanto speciale per te.»Ammise lui guardandola negli occhi.
 «E’ solo che..»balbettò qualcosa dal nervosismo che non si capiva.
 «Arya dobbiamo entrare e poi volevo darti questo»Gli rispose con voce calda e calma porgendole un pacchettino. Era così cambiato, era grande, la sua voce era diversa, ma il suo sguardo no. Quello sguardo che la fece innamorare al suo sesto anno era ancora lì. Il cuore iniziò a batterle sempre più veloce e con la mano tremolante prese il pacchetto.  « G-grazie! Non dovevi d-disturbarti. Lo ap-aprirò dopo se per te va bene.»
Annuì e le sorrise.  «Ora è meglio che entriamo, ti vogliono di là!»
 La ragazza annuì e ricambiò il sorriso.  «E’ bello che tu sia qui Freddie.»
 Disse prima di rientrare in casa e riprende a parlare con gli altri. Non si parlano più di tanto durante la serata, ma si scambiavano qualche sguardo di nascosto e dei sorrisi.
 
La serata passò in fretta e in men che non si dica tutti erano andati a casa loro, mentre lei stava su in camera sua a fissare il soffitto e a ripercorrere quel momento nella sua mente e si ricordò che non aveva ancora aperto il suo regalo. Si alzò e si avvicinò alla scrivania e cercò quel pacchetto, lo prese e si sedette sul letto fissandolo. Lo aprì con delicatezza e aprì la scatoletta che conteneva un braccialetto con due ciondoli una F e una tavolozza di colori. Lo mise al polso e delle lacrime iniziarono a scenderle lungo il viso, era un regalo bellissimo. Lo allacciò al polso e iniziò a leggere il bigliettino:

Un piccolo pensiero per una ragazza che ha lasciato tutti e tutto per seguire il suo sogno. Sei stata coraggiosa e ti meriti di realizzare tutto.
F.”
Vedendo la firma sorrise, si firmavano sempre con le iniziali quando si mandavano i gufi ad Hogwarts. Mise tutto sul comodino e sentì qualcuno bussare ala porta, pensava che fosse sua madre  invece era suo fratello Jack.  Si fiondò tra le braccia del fratello e lo strinse stretto, aveva bisogno di un suo abbraccio e si lasciò coccolare.  «Vieni siediti!»disse lei liberando il fratello da quell’abbraccio.  «Ti credevo già a letto.»Disse sedendosi insieme a lui.
 «Volevo vedere come stavi, ti ho visto parlare con lui.»Disse con un tono quasi freddo, come faceva da ragazzino quando vedeva un ragazzo intorno alla sorella.
 «Si, sto bene! Mi ha dato il suo regalo, ma non abbiamo parlato molto.»Gli mostrò il braccialetto e sospirò.
 «Ha buon gusto, glielo riconosco. Arya, prima che tu inizi a farti mille viaggi lui deve leggere le tue lettere.»Disse con un tono serio.
 «No, non posso..Non sono nemmeno riuscita ad inviargliele quando ero in Italia figuriamoci ora. Non se ne parla.»Disse lei.
 «Devi farlo. Ora cambiati che andiamo a dormire in soffitta come hai vecchi tempi.»Concluse lui prima di uscire dalla stanza della ragazza.
Sospirò e si sdraiò sul letto, con le mani sul ventre, mentre fissava il soffitto. Sapeva che Jack aveva ragione e doveva farlo. Si cambiò e lo raggiunse in  soffitta dove trovò tutto preparato e passarono la notte a parlare.
   
 
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