Storie originali > Fantasy
Segui la storia  |       
Autore: Sara_dragon92    01/05/2013    0 recensioni
Nelle favole la principessa viene sempre rapita da una strega cattiva e salvata da un bellissimo principe, se questa volta fosse il drago a venire rapito dal principe?e salvato da un cavaliere? Erika, un dragonico, mezza donna e mezzo drago viene rapita da Satoru, vampiro innamorato, ossessionato dalla ragazza e dal suo profumo. Leonard, un giovane umano troverà la forza di combattere il vampiro, dimostrandole il significato del vero amore.
Genere: Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

.Un anno prima.
Da bambina io e la mia famiglia andavamo spesso a volare fra le montagne, io e mia sorella passavamo delle ore a rincorrerci fra le nuvole finchè un gruppo di cacciatori di draghi non ci trovò per liberare mia sorella dalla trappola in cui era caduta, mi ferì alle ali e un drago senza ali è una creatura perduta.
L'odore del mio sangue gli arrivò alle narici, era a caccia quella notte e attirato dal mio odore mi trovò, ricordo perfettamente l'orrore di quel giorno, avevo soltanto 9 anni, ero ancora una cucciola.. ero intrappolata sotto la maglia di ferro di quegli uomini, Satoru strappò la testa del cacciatore più grosso, i suoi occhi spalancati per il terrore e la sua bocca aperta in un urlo silenzioso mi impedirono di dormire sonni tranquilli per anni, lo teneva per i capelli e il sangue continuava a colare dal collo rimasto dell'uomo.
Tolsi lo sguardo dalle nuvole, mi ero incantata di nuovo a fissarle, tornai a curare il giardino.
Non avevo più visto la mia famiglia da quella notte, Satoru mi portò qui, alla villa Hana e mi tenne con se. Divenni la sua compagna.
Sentì il rumore di una carrozza arrivare al cancello, mi alzai e corsi alla porta principale inciampando nel mio lungo kimono. Satoru mi portava sempre dei bei vestiti come doni, quelli orientali erano i suoi preferiti. I domestici mi fecero spazio, ero benvoluta da tutti alla villa ma in presenza del loro Padrone stavano molto attenti a come comportarsi con me. Kiria ne era l'esempio.. era il maggiordomo della villa un bellissimo vampiro bruno, alto e ben piazzato, gli occhi color del sole fissavano le porte della carrozza, il volto detrupato da cicatrici lo rendevano ancora più affascinante agli occhi delle donne del villaggio.
La porta si aprì e Satoru scese sorridendomi felice. La pelle pallida risplese sotto la luce del sole, i capelli rossi come il sangue erano tenuti sciolti e i suoi occhi ramati si posarono sui miei, mi vennero i brividi. ¬
Tutte le volte che mi guardava negli occhi, mi veniva la pelle d'oca.. si avvicinò sorridendo e mi abbracciò:
<< Ti sei annoiata qui tutta sola? >> << Più tardi devi visitare il giardino!dovresti vedere come è diventato rigoglioso! >>
<< Non mancherò di farlo appena finirò i miei noiosi doveri, Kiria i miei bagagli sbrigati >>, silenzioso prese le valige e le porto in casa, presi per un braccio Satoru e mi trasformai, in sua assenza non potevo farlo, nessuno poteva vedermi in queste sembianze senza lui nei paraggi, accarezzò le squame della mia guancia sorridendo,
<< Verde brillante, a quanto pare si sono presi molto bene cura di te in mia assenza >> << Sei mancato solo tre giorni.. >> arrivammo al salotto che affacciava sul laghetto del giardino, aprì le vetrate per far entrare il profumo dell'acqua e delle ninfee.
Si sedette al tavolo e iniziò a scrivere, mi sedetti accanto a lui a fissare i fogli
<< Mi porti al villaggio domani?sono tre giorni che esco solo in giardino.. stanotte dormirai in camera con me?.. >> lasciò le sue scartoffie e mi prese in braccio abbracciandomi
<< Ma certo cucciola mia, non mi allontanerò da te per un bel pò, ti porto dalla sarta e ti farò fare un vestito per mettere in risalto questi splendidi fianchi, sei molto più bella di quel che mi ricordavo.. >> mi baciò teneramente, come poteva essere cosi terribile e cosi dolce allo stesso tempo?
-/-/-/-/-/-/-/-/-/-/-/-/-/-/-/-/-/-/-/-/-/-/-
I gemiti della ragazza si sentivano quasi per tutta la casa, avevo bisogno di sfogare i miei istinti e non potevo chiedere di meglio da una donna cosi.
<< Per la miseria Leonard!puoi contenerti per favore?!sto aspettando degli ospiti che razza di figura ci faccio?! >> mio fratello spalancò la porta all'imporvviso, nero come la notte uralndo
<< Per la miseria!sai che non voglio essere interrotto durante i miei passatempi! >> mi arrivò uno schiaffo violento dalla ragazza sotto di me, la sentì mettersi seduta senza preoccuparsi di coprire il voluminoso seno con le lenzuola
<< E cosi io sarei solo un passatempo?! >> si alzò e si rivestì in fretta infuriata
<< Dai dolcezza, sai che per me tu sei importante, come potrebbe un meraviglioso fiore come te essere solo un passatempo? >> cercai di addolcirla con dei baci sulle spalle ma si dileguò e sparì senza dirmi niente, mio fratello rise:
<< Cosi impari brutto idiota, forza vestiti e vieni con me, sei il migliore quando si tratta di affari >> sbuffai e mi rivestì, mi soffermai a guardarmi allo specchio, i capelli biondi erano disordinati per mia fortuna essendo lisci non costituivano un gran problema, gli occhi azzurri erano vispi e svegli e..dovevo fare qualcosa per le tracce di rossetto sulla mia guancia rosa... mi chiusi la camicia scegliendo un modello che potesse mettere in risalto i miei muscoli e decisi di presentarmi cosi alla riunione di mio fratello, ci avrebbe pensato due volte prima di disturbarmi ancora.
Passeggiai annoiato per il paese, ero stato mandato a controllare la locanda dell'uomo che voleva vendercela, ci aveva assicurato che era nella zona migliore e che era un'attività ben avviata. La mia famiglia si è sempre occupata di vendita di stoffe, le esportavamo per tutto il regno, la decisione di comprare una sartoria ancora non l'avevo capita, nessuno di noi è mai stata capace di cucire qualcosa!persino mia madre..era un disastro con ago e filo.
Arrivai al negozio, una signora anziana mi accolse sorridendo:
<< Voi dovete essere il figlio del signor Craus, vogliate scusarmi un secondo potete accomodarvi intanto >> mi indicò una sedia accanto alla finestra di quello che doveva essere uno studio, la locanda era in mattoni e molti attrezzi e stoffe da cucito erano sparse in ogni mensola e cassetto, nel suo complesso non era niente di male.
Cinque sarte in tutto escludendo la signora, ognuna di loro intenta a cucire qualcosa, vidi la vecchia andare verso il centro della sala dove stava una specie di piccolo palco dove un uomo stava in piedi aspettando.
Una ragazza non tanto alta entrò nella stanza con addosso un vestito azzurro e un enorme fiocco legato dietro, aveva i capelli ricci e neri, gli occhi verdi e aveva una corporatura generoso ma non troppoo grossa, ne rimasi colpito.
Salì sul palchetto mostrando l'abito all'uomo girando su se stessa, per un secondo mi parve di vedere dei bagliori verdi nei polsi e nel collo..
<< Pensavo a qualcosa di diverso dal solito Kimono signora Steven >> mostrò un disegno alla sarta, << Potete cucirlo? >>
<< Naturalmente, e ditemi avete già in mente la fantasia dell'abito? >> << Se posso permettermi...>> mi alzai e andai incontro alla ragazza guardandola bene << Possiedo delle bellissime stoffe arrivate dai regni del nord, un bellissimo rosso scarlato donerebbe molto a sua moglie >> l'uomo sembrò uccidermi con lo sguardo, gli tesi la mano
<< Sono Leonard Craus, il nuovo gestore della sartoria >>.

  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Fantasy / Vai alla pagina dell'autore: Sara_dragon92