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Autore: Princess Ofelia    02/05/2013    3 recensioni
Ad Hogwarts tutto va a gonfie vele, Ron e Hermione sono fidanzati, Blaise Zabini nutre dei sentimenti per Neville Paciock ( e vai Zabini!) ed Harry e Draco sono nemici come sempre, ma quell'anno ad Hogwarts arrivano dei nuovi studenti che provengono da un mondo parallelo, che ne combineranno di tutti i colori!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi, Yuri | Personaggi: Blaise Zabini, Draco Malfoy, Harry Potter, Neville Paciock | Coppie: Draco/Harry
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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-Dici che l’avranno fatto?- chiese Isabel guardando Harry che aveva  un’espressione a dir poco soddisfatta in viso:

-No ma che dici? Non ha l’espressione- confermò Ginevra :

-Hai ragione Gin, non ha l’espressione.- confermò Blaise che stringeva a se Neville:

-L’espressione?- chiese Neville  inarcando le sopracciglia:

-L’espressione post coito – risposero all’unisono i due Zabini , Isabel e Neville si guardarono dubbiosi:

-Post Che?- chiesero in coro:

-Post coito Paciock, ti dovrei fare una lezione di educazione sessuale,  sai Neville è una materia molto pratica.- spiegò Blaise con un tono di voce molto basso che fece avvampare di vergogna Neville:

- Comunque l’espressione post coito è l’espressione che ti appare in viso dopo una sana e vigorosa scopata, è quell’espressione che dice: cazzo ho scopato da Dio. Gli occhi sono lucidi, le labbra rosse e umide, i capelli sono una matassa ingovernabile  e il corpo sembra più lucido e rassodato. Anche tu ti senti meglio, fare l’amore è il più antico rimedio contro la tristezza.- spiegò in breve Blaise.

Presto però i due grifoni dovettero allontanarsi dalle serpi per andare alla lezione di Erbologia.

Neville passeggiava assorto nei suoi pensieri:

-Ehi Nev, che hai?- lo interrogò Isabel cercando il suo sguardo:

-Ho un problema- spiegò il ragazzo arrossendo un poco:

-Che tipo di problema? Se posso ti aiuto- si offrì Isabel che si era incominciata ad allarmare alla parola “problema” :

-Da quando io e Blaise ci…ci siamo…b…baciati, io ho cominciato a pensare a c…cose s…strane s…su d...di lui.- cercò di dire Neville ma la sua lingua non era d’accordo a parlare :

-Cose strane? Tipo volerlo baciare tutto il giorno o cose simili?- domandò Isabel che si era tranquillizzata :

-Anche, ma prima q…quando mi ha d…detto q…quelle  c…cose, ho d…davvero d…desiderato c…c…che l…l…lui m…m…me li f…facesse p…provare, p...poi non s…stiamo m…molto t…tempo i…insieme, v…vorrei s…stare u…un po’ c…con l…lui.- spiegò il ragazzo diventando ancora più rosso:

-Cioè mi vuoi dire che tu vorresti che Blaise…insomma…vuoi fare l’amore con Blaise?- chiese Isabel arrossendo anche lei, il grifone diventò paonazzo, ma poi annuì con un breve cenno di testa:

-Bè cosa aspetti? A quest’ora alla stanza delle necessità non va nessuno, trova Blaise e…- Neville le tappò la bocca prima che finisse, era ormai diventato più rosso di un tizzone ardente:

-M…M….Ma Isabel!- farfugliò, però la Paciock femmina lo trascinò fuori dalla serra, la lezione non era ancora cominciata, ritornando verso il cortile dove Blaise e Ginevra stavano parlando serenamente, spinse Neville davanti a lei e lo esortò a parlare, Neville ormai un fuoco guardò gli occhi di Blaise che erano puntati nei suoi:

-B…B…Blaise- sussurrò il grifone:

-Dimmi amore che c’è? E’ successo qualcosa?- chiese premuroso il ragazzo, con tono dolce. Neville si era già squagliato alla parola “amore”, poi il colpo finale erano stati gli occhi di Blaise che apparivano affettuosi e sinceramente preoccupati, lui si avvicinò alla serpe in modo che lo sentisse solo lui e sussurrò:

-Vorresti venire con me nella stanza delle necessità?- chiese d’un fiato, Blaise dapprima spalancò gli occhi, poi uno splendido sorriso gli spuntò sulle labbra:

-Questo perché non ci vediamo spesso vero?- chiese con un espressione beffarda:

-S…Sì v…vorrei t…tanto s…stare c…con t…te- sussurrò di nuovo il grifone, erano così vicini che ormai i loro sussurri non venivano captati da nessuno e non si erano neanche accorti che Ginevra e Isabel se ne erano andate:

-Ad una condizione.- chiese Blaise ormai raggiante, Neville alzò gli occhi nocciola con aria interrogativa:

-Quale?- chiese curioso:

-Puoi chiamarmi per nome se siamo in pubblico, ma quando siamo così stretti l’uno all’altro chiamami pure Amore- disse stringendo a se Neville per i fianchi, che ormai aveva assunto tutte le colorazioni di rosso immaginabili:

-Allora? Rifammi la domanda.- lo incalzò la serpe, Neville cominciò a parlare ma poi si fermò, doveva dirlo bene, Amore era un’importante parola associata alla persona di Blaise e non poteva balbettare, quindi soppesò e scandì bene ogni singola parola nella sua mente e disse:

-Amore vorresti venire con me nella stanza delle necessita?-

-Certo, andiamo piccolo.- disse la serpe dandogli un piccolo bacio a fiordi labbra.

Blaise e Neville arrivarono davanti la stanza, dopo aver fatto praticamente di corsa le scale. Blaise sorrideva raggiante e sollevò la mano verso il muro che fece apparire una maniglia e con essa una porta di legno, la aprì e davanti a loro  apparve una stanza da letto spaziosa e confortevole. Il camino era acceso con davanti due poltrone di pelle rossa ed un tappeto con dei disegni floreali , un piccolo tavolinetto, dall’altra parte invece troneggiava un imponente letto di legno massiccio e le coperte pesanti anch’esse decorate di fiori, l’inverno era piuttosto freddo quell’anno.  Mentre Neville si era perso nella sua osservazione della stanza, la porta si era già chiusa dietro di loro e Blaise si era già accomodato sulla poltrona. Neville allora lo osservò mentre si toglieva il mantello della divisa e lo riponeva sul bracciolo della poltrona, si sedeva elegantemente su di essa e accavallava le gambe con un gesto fluido e in un certo senso sensuale. Blaise era davvero un bel ragazzo, con i suoi folti capelli neri, i suoi occhi splendidi e la bocca carnosa. Aveva un corpo che gridava interamente “Sono dannatamente sexy” . Fu allora che Neville si fermò dal togliere il mantello, lui non era esattamente ciò che veniva definito esteticamente bello, lui aveva delle forme un po’ arrotondate sebbene era dimagrito molto dal primo anno, tutti gli allenamenti in previsione della guerra avevano dato i suoi frutti, ma non era così bello, slanciato e sexy. Sembrava più un orsacchiotto tenero da stringere e coccolare. La più grande crisi esistenziale cominciò a nascere dentro Neville. “ Oddio, io…sono orribile! Lui invece è perfetto! Cosa devo fare adesso? Oddio, Oddio, ODDIO” la paranoia si era ormai impossessata di Neville, che ormai si era seduto sulla poltrona davanti a Blaise che lo stava guardando con occhi liquidi e affettuosi, stavano scandagliando il suo corpo, già lo sapeva, Neville si coprì con il mantello e strine le spalle per poi seppellirsi interamente nella poltrona. Blaise aggrottò le sopracciglia, si alzò dalla poltrona e andò dal ragazzo e gli scostò il mantello da viso:

-Ma che stai facendo?- chiese accarezzandogli la guancia :

-M…mi v…vergogno.- sussurrò Neville che ormai era nel panico più totale:

-Perché? Ci sono solo io qui.- sorrise la serpe avvicinandosi a lui e cingendolo con le braccia:

-A…appunto, m…mi v…vergogno p…proprio p…perché s…sei t…tu!- stringendo ancora di più il mantello attorno a se:

-Amore non coprirti con il mantello, voglio vederti- disse la serpe con tono dolce e un sorriso splendido, cercando di prendere il mantello dalle mani strette a pugno del grifone:

-N…No!- e lo strinse di più:

-Perché?- chiese Blaise divertito:

-P…perché s…sono o…orribile! S…seriamente, s…sono g…grasso!- rispose il grifone, Blaise allora si mise a ridere di gusto:

-Amore! Ma che dici? Tu sei splendido! Su dammi il mantello- disse Blaise :

-N…No!-

-Neville, il gioco è finito- replicò la serpe con voce autoritaria e prese il mantello e lo gettò a terra, Neville era diventato rossissimo e si mise le mani davanti agli occhi, Blaise sbuffò e incominciò a baciargli le mani, con piccoli baci:

-Amore…- lo chiamò con voce sottile e mielosa, Neville scostò le mani che furono subito prese da quelle di Blaise  e strette forte:

-Finalmente!- disse la serpe che baciò le labbra di Neville:

-Tu. Sei. Bellissimo.- scandì bene la serpe tra un bacio e l’altro:

-E Adesso sei ancora più bello! Lo sai perché?- chiese Blaise

-N…No- mormorò il grifone :

-Perché adesso sei mio!- spiegò il moro sorridendo. Neville allora avvampò:

-M…ma B...Blaise- replicò Neville :

-Non voglio sentire ma! Tu sei splendido, bellissimo e magnifico!-  e lo riempì di baci,  così Neville si lasciò andare ai baci e alle carezze della serpe.  I piccoli baci si trasformarono in baci appassionati  e umidi, le mani diventarono frenetiche, le camicie bianche volarono via dai corpi che ormai lottavano per stare più vicini, le bocche si staccarono per prendere aria, una passionalità così sfrenata non se l’era mai immaginata Blaise guardando gli occhi liquidi di Neville,  poi improvvisamente gli rivenne in mente cosa gli aveva detto Ginevra, il capezzolo sinistro. Blaise avvicinò la sua bocca al capezzolo roseo del grifone e lo morse appena, Neville inarcò la schiena e conficcò le unghie nella schiena della serpe, Blaise rabbrividì, adorava quell’aggressività, i graffi sulla schiena erano sei segni di possesso, segni tangibili della sua appartenenza a quel splendido ragazzo che adesso aveva le labbra arrossate.

 

Tentazione, passione, appartenenza, il calore, i corpi che si uniscono, il respiro affannato , i baci umidi, d’un tratto tutto aveva senso. Tutto era logico. Non c’era più imbarazzo o ripensamenti, erano loro due, nella loro semplicità e passionalità, erano due anime che si volevano, che erano destinate ad unirsi, erano due cuori che palpitavano all’unisono,  che si cercavano e ormai non battevano più se l’altro era assente.  Era tutto qui. Nei loro occhi. Nelle loro mani. Nelle loro labbra. Tutto l’universo si era racchiuso in loro.

   
 
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