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Autore: H o p i e    03/05/2013    2 recensioni
Hyuri, una ragazza italo-coreana, perde i genitori all'età di tre anni e viene subito dopo portata in un orfanotrofio. Da qui nessuno l'adotta, a causa del suo carattere vivace o almeno finché, all'età di 10 anni, non si presenta una famiglia che subito di innamora dei suoi tratti coreani, uniti ai suoi capelli rossi e ai suoi occhi verdi.
Fin da piccola ha avuto l'abitudine di scrivere tutti i suoi pensieri su un diario, il suo unico amico.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: G-Dragon, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Passa un’ora e la temperatura non si decide a scendere. Tra l’altro  da Ji Yong ho ricevuto un solo messaggio: quello che mi ha scritto appena se n’è andato. E menomale che aveva detto che mi avrebbe bombardata di sms! Non che questo mi dia fastidio, anche perché sarebbe stata una seccatura riceverli ogni secondo, però continua a dipingersi nella mia mente l’immagine di Yuki e Ji Yong che si baciano. Una cosa sciocca, sì.  Proprio io che reputo la gelosia una cosa inutile e che penso che bisogna aver fiducia del proprio ragazzo, ma conoscendo Yuki so che lei è capace di tutto. Ormai ho capito che quel bacio di cui mi ha parlato tempo fa è solo una bugia, ne ho avuto la conferma anche da Ji Yong che mi è sembrato abbastanza sincero. Non c’è nemmeno la connessione ad internet qui e non ho portato libri con me, mi sto annoiando da morire. Non mi è mai balenata in testa l’idea che mi sarebbe potuta venire la febbre quindi  - pensando che sarei uscita e mi sarei divertita insieme agli altri – non ho portato nulla per svagarmi.
Prendo il termometro misurandomi per l’ennesima volta la febbre, più che speranzosa che si sia abbassata, almeno un po’…
Sento il mio cellulare squillare, lo afferro prontamente e guardo incuriosita il nome del mittente della chiamata.
“Seung Hyun?”
«Pronto?»
«Ehi Hyuri!»
No, questa non è mica la voce di Seung Hyun…
« Il mio cellulare ha la batteria scarica, è per questo che non ti ho scritto. Come va con la febbre? Hai ancora 39?»
Tolgo il termometro e – soddisfatta del risultato – sorrido.
«No. Ho 38.9!» rispondo felice.
Segue una lunga pausa, poi – con tono perplesso – ricomincia a parlare.
«Ti sembra un gran cambiamento?»
Sbuffo, ma poco dopo ricomincio a sorridere, contenta del fatto che finalmente Ji Yong si sia fatto sentire.
«Sarà meglio che chiuda adesso.» conclude con tono un po’ dispiaciuto «Cercherò di tornare il più presto possibile, ok?»
E così si conclude la nostra telefonata-lampo. Ammetto che avrei voluto durasse un po’ di più, ma posso pretendere molto dato che il cellulare non è nemmeno suo. Beh, sempre meglio di niente è, no?
Quando dopo un’oretta circa torna a casa - nascondendo un scatolina arancione dietro la schiena senza farmela vedere – mi sento improvvisamente felice anche se piuttosto curiosa di sapere cosa contenga quella scatola.
La sera dell’indomani – e quindi la sera della vigilia di Natale – arriva in un batter d’occhio.
Ho provato a convincere Ji Yong ad uscire, ma niente. Ho provato a convincerlo di farmi uscire, ancora niente. Sì, uscire. Io. Ora ho solo qualche decimo di febbre, decimi a cui non do mai importanza, ma lui non ha comunque acconsentito a farmi uscire per paura che prendessi nuovamente la febbre. Così la vigilia l’abbiamo festeggiata nella camera 132, quella mia e di Ji Yong. Ho mangiato poco dato che di fame ne avevo davvero pochissima e quando tutti se ne sono andati - più o meno verso mezzanotte – sono tornata in camera mia, sperando vivamente che nella notte la febbre mi passi completamente.
L’indomani – dopo essermi svegliata – noto che Ji Yong non sta dormendo e non è nemmeno nel letto. Strano dato che sono ancora le 9:30 e che ad alzarmi per prima sono sempre io.
Mi stiracchio, lieta nel constatare che mi sento particolarmente bene. I miei occhi si posano su quel pacchettino che è ora posato sul comodino di fianco alla porta. Mi alzo, infilo le ciabatte e mi ci fiondo letteralmente sopra. Dopo essermi guardata intorno, lo afferro e lo apro, curiosa di sapere cosa ci sia dentro.
 È un braccialetto pomellato d’argento, con sopra una targhetta su cui ci sono incise le lettere “K H J”.
«K… H… J? Cosa vuol dire?»
Poi ad un tratto i miei occhi si illuminano e sul mio volto si dipinge un sorriso.
Dopo essermi lavata e vestita esco dalla stanza tenendo le braccia in avanti mentre tengo il bracciale in mano, osservandolo orgogliosa, quasi fosse un trofeo.
Il mio sguardo cade sulla tavola apparecchiata da cibo che emana veramente un buon odore, poi volto pian piano la testa notando Ji Yong inginocchiato verso un albero di Natale mentre  è intento ad addobbarlo.
«Una persona normale l’albero non lo addobba prima di Natale? E poi non sapevo che nelle camere d’hotel si facessero.»
Continua a tenere gli occhi fissi sull’albero mentre cerca di appenderci qualcosa qua e là.
«Infatti non si dovrebbero fare, ma a me piace farli.» rispondo schietto «Non l’ho fatto prima perché me n’ero dimenticato e poi non avevo tempo.»
Sorridendo si volta verso di me e il suo sguardo cade sul braccialetto che ho in mano.
Si alza da terra e si dirige verso di me sempre con un sorriso ingenuo stampato in viso.
«Ti piace? È il mio regalo di Natale per te.»
«Oh… beh, sì. È molto bello, però io non ho niente per te.» rispondo con tono dispiaciuto.
Voglio veramente ricambiare questo regalo, tanto ho un po’ di soldi con me. Troverò un modo per uscire senza tutto il gruppo. Il problema è uno solo però, sebbene abbia vissuto con lui e la sua famiglia per ben cinque anni, ancora non so bene i suoi gusti e dovrò tirare ad indovinare.
«Guarda che non mi aspettavo mica che con quel febbrone da cavallo uscivi a comprarmi un regalo per Natale.»
«Però c’è una cosa che mi chiedo… Come fai a saperlo?»
«Che cosa?»
La sua espressione perplessa inizia a farmi pensare che abbia mal interpretato il significato delle lettere su questo bracciale.
«Kim Hyun Joong, K H J non sono le iniziali del suo nome?»
«Kim chi?»
«Kim Hyun Joong, il leader degli SS501. È il mio bias.»
Se prima ero in dubbio, adesso ne sono certa: non ho capito niente del significato di quelle lettere.
Dopo aver emesso un lungo respiro va dietro la mie spalle, mi mette un braccio intorno al collo, poggia il mento sulla mia spalla sinistra e – sorridendo – inizia ad indicare con l’indice le lettere.
«La “K” vuol dire Kwon, la “H” vuol dire Hyuri e la “J”…»
Lo interrompo a metà frase prendendo io la parola «… vuol dire Ji Yong…»
«Esatto.» sorride mettendosi di fronte a me «Ti piace quindi?»
«Più di prima.»
Sorrido chiedendogli di aiutarmi a metterlo e – una volta fatto – guardo molto soddisfatta
il bracciale. Successivamente – ancora sorridendo e senza rendermene conto – mi fiondo sulle sue labbra, gesto che inizialmente gli fa spalancare gli occhi, ma che successivamente lo fa rilassare e – cingendomi i fianchi con le mani – ricambiare il bacio.
Rimarrei così per ore se non fosse per il fatto che qualcuno – con tutto il tempo che c’era prima – ha avuto la brillante idea di bussare alla porta proprio in questo momento.
Mi stacco dalle sue labbra e mi avvio sbuffando verso la porta della camera e la apro, curiosa di chi possa essere. Sono D-Lite, Sarah, Seung Hyun, Yuki e Ri. Subito noto l’assenza di Young Bae il che mi fa un po’ preoccupare perché penso che non si senta bene, cosa che Seung Hyun smentisce dicendo che la sera prima era andato a letto tardi e che si stava – dato che un momento prima stava dormendo – lavando a vestendo per raggiungerli.
«Ha detto che sarebbe arrivato a momenti.» aggiunge.
 Ammetto che quella visita mi farebbe piacere se non fosse per la presenza di Yuki e l’assenza del migliore amico di Ji Yong. Maschero la mia espressione scocciata con un sorriso sincero per i cinque che sono miei amici e falso per l’oca starnazzante.
Sarah mi abbraccia così forte da potermi quasi strozzare e subito dopo mi confessa la sua gioia per il fatto che sono guarita, quest’ultima cosa la fanno anche tutti gli altri con un sorriso dipinto in viso che interpreto falso solo per una persona in particolare.
Una volta entrati, Sarah mi porge un pacchettino che – una volta aperto – scopro che contiene una collana che ha come ciondolo un quadrifoglio d’argento.
“Mi sento in dovere di fare un regalo anche a lei…” penso dopo aver messo la collana e averla ringraziata scusandomi per il fatto di non aver niente per lei.
«Adesso che sto bene usciamo?» chiedo guardando tutti. I cinque acconsentono, ma Ji Yong pare che invece sia contrario.
«C’è neve dappertutto lì fuori e potresti ammalarti di nuovo.»
«Ormai la febbre mi è passata del tutto, non avrò una ricaduta e poi non ho intenzione di rimanere segregata qui il giorno di Natale.» rispondo guardandolo «E comunque devo uscire a fare una cosa, quindi voi rimanete qui.»
Infilo il giubbotto, esco dalla camera e velocemente busso alla porta della camera di Young Bae il quale – ancora a torso nudo – mi apre la porta come se nulla fosse cosa che in un primo momento mi fa arrossire per l’imbarazzo.
“Senso del pudore proprio no, eh?”
Si limita a guardarmi con aria interrogativa  come per chiedermi cosa volessi.
«Potresti venire con me da una parte? Mi serve una mano.»
«Proprio io?»
Effettivamente non mi sembra abbia tutti i torti. Non ci conosciamo poi tanto quindi il nostro rapporto è di una confidenza molto limitata, ma mi sembra il più adatto alla situazione.
«Sei il migliore amico di Ji Yong, sei quello che dovrebbe conoscere meglio i suoi gusti…»
«Ancora non ho capito cosa dobbiamo fare ma va bene. Entra, indosso una felpa e andiamo.»
Dopo avermi fatta entrare, entra nella sua camera da letto e dopo un po’ ne esce con indosso una felpa nera.
Usciamo dalla camera e ci dirigiamo fuori dall’hotel. Camminando gli spiego che voglio comprare un regalo a Ji Yong dato che lui mi ha dato il bracciale come regalo di Natale e – che non sapendo i suoi gusti – necessito di una mano.
«Scusami, ma sei sua sorella. Voglio dire… non dovresti conoscerlo meglio tu di me?»
«Lo conosco solo da cinque anni, tu da sei. E poi ci sono stati più momenti in cui l’ho ignorato che momenti in cui sono stata in sua compagnia.
Ci incamminiamo a piedi verso un negozio di accessori e indumenti invernali nelle vicinanze dell’hotel.
Una volta entrati Young Bae nota il bracciale al mio polso.
«Oh, quello è il bracciale che ti ha regalato Ji Yong?»
Dopo aver annuito continua a chiedere.
«Cosa significa “K H J”?»
«Kim Hyun Joong.» rispondo sperando che non abbia azzeccato il vero significato di quelle lettere.
«Ero convinto significasse qualcos’altro.»
«Cioè cosa?» continuo spalancando leggermente gli occhi.
Si limita a scrollare le spalle facendo un sorriso beffardo che mi lascia parecchio perplessa, poi inizia ad andare in giro per il negozio in cerca di un accessorio che si adatti ai gusti di Ji Yong. Ad un tratto però riceve una telefonata, cosa che mi fa incuriosire non poco dato che il mittente della chiamata è proprio Ji Yong. Gli chiedo quindi di mettere il vivavoce.
«Ehi, Young Bae! Dove sei finito?»
«Diciamo che sto facendo due passi.»
«Con questo freddo? Senti, per caso Hyuri è con te?»
Mimo un no a Young Bae.
«… Diciamo di no.»
«Come sarebbe a dire “diciamo”? Comunque per caso hai visto Yuki? È uscita poco dopo di Hyuri e non si sta facendo vedere.»
«No, non c’è nemmeno lei.»
Velocemente toglie il vivavoce e avvicina il telefono al suo orecchio concludendo la chiamata con un “Adesso devo chiudere, vengo da voi tra un po’.”
Poco dopo mi porta davanti ad un manichino che indossa un cappello di lana con pon pon e una sciarpa rossa dicendomi che quello sarebbe piaciuto senz’altro a Ji Yong, ma – alzando un sopracciglio e squadrando il manichino – rispondo che era qualcosa che non mi attirava per niente.
Dopo alcuni minuti passati a girovagare a vuoto sotto lo sguardo perplesso della commessa, finalmente troviamo una collana che – oltre che essere dello stile di Ji Yong – piace anche a me.  È una collana d’argento che ha come ciondolo una croce anch’essa d’argento  un po’ particolare.
«Prendiamo questa?» chiede sorridendo.
Annuisco e subito dopo vedo entrare Ji Yong nel negozio che si avvicina a noi.
«Eravate qui allora, cosa state facendo?» allunga il collo verso la mia mano - la quale stringe la collana – che prontamente nascondo dietro la spalla.
«Compro un regalo per Sarah.» rispondo schietta mentre faccio finta di cercare una collana per ragazze sebbene in questo momento sia nel reparto maschile mentre mi giro di spalle a loro.
«E tu?» chiede rivolgendosi a Young Bae.
C’è un attimo di silenzio e poi segue un “oooh” di stupore di Ji Yong come se Young Bae gli abbia detto qualcosa (cosa molto probabile). In seguito mi volto notando il suo viso sorridente mentre il mio assume un’espressione interrogativa. 
«Bah.» sibilo, poi – dopo aver detto ai due di andare avanti e che li avrei raggiunti più tardi - continuo a camminare per il negozio e subito trovo una collana stupenda per Sarah. È d’argento e ha come ciondolo una mezzaluna con incastonati dei piccoli diamanti finti.
«Puoi impacchettarli?» sorridendo porgo alla commessa le due collane che – aprendo un cassetto – tira fuori due scatoline e infila dentro le collane.
«Scusi se disturbo, ma posso scrivere un bigliettino da attaccare ad una di queste due scatole?»
«Certo.» risponde sorridente porgendomi un piccolo cartoncino piegato a due con sopra un disegno simbolo del negozio e ad un angolo un piccolo foro, in seguito mi porge una penna.
Esito un attimo, poi – decisa – comincio a scriverci qualcosa al volo.

“Ammetto che ho avuto davvero difficoltà nello scegliere cosa regalarti,
spero comunque che ti piaccia, Ji Yong.

-H”

Una volta finito gli porgo il foglietto e – dopo averlo preso – passa nel foro un filo di color argento e lo lega al fiocco della scatola.
Dopo aver ringraziato, pagato e salutato, esco dal negozio e – sorridente – torno in hotel con i due pacchetti in mano. Busso alla porta e la persona ad aprirmi è Sarah che subito nota i due oggetti che ho tra le mani. Una volta entrata le porgo la scatolina contenente la collana per lei e dopo averla aperta soffoca un gridolino di gioia.
«Che bella, grazie! Non dovevi disturbarti…» dice mentre mette la collana e prende in mano il ciondolo osservandolo affascinata.
«Se è per questo non dovevi disturbarti nemmeno tu.» ribatto sorridendo.
Subito dopo mi dirigo verso il destinatario dell’ultimo regalo, azione che viene interrotta dall’improvviso arrivo di Yuki che – dopo aver bussato fortemente alla porta – entra nella camera con una busta e si precipita verso Ji Yong. Da quella busta estrae un cappello di lana con pon pon e una sciarpa, gli stessi e identici indumenti che io e Young Bae abbiamo visto a quel negozio. Sistema dolcemente il cappello in testa a Ji Yong e li attorciglia intorno al collo la sciarpa.
«Stai benissimo!» urla entusiasta posandogli un bacio sulla guancia.
Lui si alza e si dirige verso la stanza da letto per guardarsi allo specchio – tempo che io e Young Bae utilizziamo per guardarci perplessi - e subito dopo torna.
«È molto bello, grazie. Poi io adoro il rosso!» sorridendo toglie cappello e sciarpa e li infila nuovamente nella busta. Il suo sguardo si posa curioso sul pacchettino che ho in mano che infilo velocemente in tasca abbassando di poco lo sguardo e sedendomi a tavola, iniziando a fare colazione sebbene ormai quest’ultima sia diventata completamente fredda.

“Caro diario, credo di essere un po’ egoista.
Avrei preferito che ricevesse solo da me un regalo di Natale
o meglio avrei voluto che non lo ricevesse da Yuki.
Di colpo ho perso il coraggio di darglielo.
Sebbene ora sia il mio ragazzo non riesco ancora a considerarlo completamente come tale.”

 
Il mio angolino:
Mammina mia quanto sono in ritardo ò___ò
Il capito sarebbe dovuto essere più lungo, avrebbe dovuto contenere tutto l’accaduto durante la vacanza a Pyeongchang-gu, manon ho potuto scrivere ciò che desideravo.
Ho praticamente in mente i nuovi personaggi che spunteranno (oddio, spoiler O.O ), i nuovi problemi e persino il finale, ma non ho il tempo di scrivere tutto questo velocemente.
Volevo perciò aggiornare con un capitolo veloce veloce – che poi veloce non è stato – tanto per diminuire l’attesa (?). Quest’estate tanto mi troverete mooolto attiva ^O^ (sempre che a qualcuno interessi).
Anche se in questo capitolo accadono poche cose, spero vi sia piaciuto.
E ringrazio nuovamente chi ha messo la storia tra i preferiti, chi tra le seguite, chi recensisce e ovviamente anche chi segue in silenzio, vi adoro *^*
 
Ji Yong

PS: Mi scuso per eventuali errori grammaticali e/o di battitura. Con la revisione delle 24:11 non mi sembra d'averli visti. Rileggerò il capitolo questo pomeriggio sperando che li abbia corretti tutti ^_^
   
 
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