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Autore: Riri4evar    03/05/2013    1 recensioni
Ci ho pensato tutta la notte e sai una cosa Vegeta? Non ci ho capito nulla.
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bulma, Goku, Vegeta | Coppie: Bulma/Vegeta
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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ah, e tanto per la cronaca ti amo.

capitolo 6.
 
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Si era svegliato con il vento che gli accarezzava dolcemente la testa.
I capelli corvini scaruffati si spargevano per il cuscino morbido, tutto intorno un gran silenzio, o meglio lui non sentiva nulla.
Aveva aperto gli occhi, intorno a lui due ragazzi con una cartellina in mano stavano scrivendo chissà cosa, uno aveva i capelli neri mentre l'altro rossi.
Il primo gli avea detto qualcosa, ma a lui non arrivò nessun suono, vedeva le labbra dei due infermieri muoversi ma non sentiva niente.
Un dei due aveva preso a schioccargli le dita difronte agli orecchi ma lui ancora non sentiva niente, nessun rumore, completo silenzio eppure nella sala c'erano molte altre persone che sembravano parlare allegramente.
Il rosso aveva preso un pezzo di carta e aveva scritto 'mi senti?' Vegeta scosse appena la testa e i due si dissero qualcosa, il ragazzo con i capelli neri gli aveva dato un foglio di carta un po' sgualcita.


'IL PAZIENTE RICOVERATO LA SERA DEL 5/06/13 POICHÈ ENTRATO IN COLLISIONE CON UN TRENO, NON HA RIPORTATO GRAVI FERITE SE NON LA PERDITA TEMPORANEA DELL'UDITO A CAUSA DELLA PRESSIONE ACCUMULATA NELL'IMPATTO, CONSIGLIAMO PERTANTO RIPOSO ASSOLUTO PER ALMENO DUE/TRE SETTIMANE. POICHÈ NON RIPORTA FRATTURE O GRAVI FERITE IL PAZIENTE VIENE DIMESSO IL GIORNO 6/06/13.'


Il ragazzo si era alzato dal letto barcollante, aveva ancora i vestiti del giorno prima addosso quindi, individuata la porta, se ne era andato quel posto non gli piaceva e non ci sarebbe rimasto un secondo di più.
Conosceva bene la strada per tornare a casa di Bulma ma adesso era strano, quasi diverso.
Si sentiva chiuso in una bolla, come se non esistesse realmente, come se fosse tutto un gioco, tutto un inganno, una finzione e lui solo un burattino nelle mani del suo destino abbandonato a se stesso da troppo tempo ormai.....
"EHI TOGLITI DI LÌ!!"
Una ragazza gli si era gattata addosso spingendolo sul marciapiede appena in tempo per non essere investito da un camion, bhè tanto meglio per il camion se lo avesse colpito probabilmente si sarebbe rotto.
"MA COSA TI SALTA IN MENTE!! VOLEVI FARTI AMMAZZARE?!?!"
Vegeta aveva piegato appena la testa su un lato, aveva capito che stava urlando e sembrava arrabbiata ma non aveva capito nulla di quello che aveva detto, così aveva preso un blocchetto e una penna che la ragazza aveva nella borsa caduta atterra e aveva scritto 'non ci sento'.
La ragazza aveva pensato un attimo per poi cogliere il significato della frase.
Vegeta abbozzando una specie di sorriso venuto non male di più se ne era andato tornando ai suoi malinconici pensieri quando aveva notato la ragazza ancora al suo fianco.
"Cosa vuoi?" Aveva domandato sgarbato, che strano, per la prima volta non sentiva la sua voce.
'Ti accompagno a casa' aveva scritto sul blocchetto.
"Non ho bisogno d'aiuto!"
'Se sei sordo invece è molto pericoloso andare in giro per strada da solo'
"E va bene" aveva detto più che altro perchè quella giornata era iniziata male e tanto male era destinata a finire.
Ad osservarla bene non era tanto male, un bel corpo, i capelli rossi arrivavano lisci ai fianchi e gli occhi dorati brillavano alla luce del sole.
Quel sole che lo accompagnava fin dai primi giorni in quel trancuillo pianeta dove aveva incontrato lei, quella donna che gli aveva spezzato il cuore, ma alla fine valeva la pena prendere definitivamente le distanza da lei? Dall'unica persona che lo avesse considerato un amico? Bhè, magari non la odiava, anzi proprio la amava, aveva bisogno di lei, immancabilmente di lei solo di lei e se l'unico modo per stargli accanto era fare finta di nulla, far finta che il suo cuore non si svegliasse tutto insieme ogni volta che la vedeva, allora lo avrebbe fatto, non gli importava più del giudizio di nessuno avrebbero potuto dire quello che volevano lui era il principe dei Sayan e se voleva diventare un buon amico non solo l'avrebbe fatto ma sverrebbe stato il migliore, avrebbe stravolto completamente il suo carattere ma ci sarebbe riuscito, aveva affrontato milioni di battaglie, cosa poteva mai essere quello a confronto?
Ma in tutto il suo piano c'era una pecca grande, quale? Il suo orgoglio,
Eh già, perché per prima cosa doveva riuscire ad accattare quello che sarebbe stato da quel momento il nuovo Vegeta,
Aveva dato una sbirciatina alla ragazza al suo fianco che subito gli aveva sorriso solare, chissà se magari lei poteva aiutarlo a divenire un buon amico per Bulma?
"Ehi"
'Che c'è?' Aveva scritto sul blocchetto, perchè ormai era l'unico modo per intavolare un discorso, lui parlava e lei scriveva.
"Mi devi aiutare a fare una cosa"
'Cosa?'
"Vedi, c'è una ragazza che.... Insomma....."
'Ti piace?'
"Si, ma a lei piace un altro"
'Oh, mi dispiace'
"Fa niente, vorrei però poter essere per lei un buon amico"
'È una bella idea'
"Si ma io no ho mai avuto amici"
'Dici sul serio?'
"Già, e vorrei una mano, tu mi puoi insegnare come essere un buon amico per lei?"
'Certamente, ma oggi sono un po' impegnata, ti lasciò il mio numero, puoi chiamarmi quando vuoi e vedrò di liberarmi'
"Grazie, sei hai daffare non è necessario che mi accompagni"
'Sei sicuro? È molto pericoloso!'
"Non per me"
'Come vuoi' aveva scritto su un pezzo di carta una sequenza di dieci numeri e glielo aveva dato in mano.
Lui timidamente aveva fatto un cenno con la mano per salutarla ma lei aveva scosso la testa.
'Alle ragazze piace essere salutate con un abbaraccio'
Lì per lì Vegeta era rimasto un po' spiazzato poi si era timidamente avvicinato cingendo le la vita in un abbraccio un po' diffidente.
'Comunque mi chiama Caterina'
"Io Vegeta"
Gli aveva sorriso per poi correre di là dalla strada facendogli l'occhiolino.
Era arrivato nel vialetto della casa pronto a stravolgere se stesso, si ci sarebbe riuscito, perchè questo era un nuovo inizio e non erano state le circostanze o chissà chi ma era stato lui, lui e lui soltanto.
angolo del danno vivente
sono un danno lo ammetto non riesco più ad entrare nel l'accaunt da Tarble00 ma nessuno mi farà arrendere quindi per ora mi firmeró Riri4evar
  
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