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Autore: Piccola_stella1997    03/05/2013    2 recensioni
Gwen ripensa da anziana alla sua vita dopo il reality, ai suoi amori, amicizie, problemi e mille altre cose, raccontando tutto a sua nipote! La storia è principalmente un flashback, che riporterà in vita tutti i pensieri di Gwen...
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Duncan, Gwen | Coppie: Duncan/Gwen
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale
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Sulla nave non feci altro che pensare, pensare ai miei errori, alle mie vittorie, alle mie sconfitte, questo reality mi aveva fatto diventare più matura, più di come lo ero prima, avevo conosciuto persone fantastiche, come persone antipatiche che non mi dispiaceva non rivedere più, continuavo a rigirami nelle mani la scatoletta che mi aveva dato Duncan, mi venne una forte fitta al cuore quando ripensai a lui, con la sua cresta e i piercing da duro che nascondono un persona da un cuore d'oro! Una lacrima mi bagnò una guancia e in quel momento entrò nella cabina Marc.
-ehi Gwenny perché piangi?-
-non piango tranquillo, è solo che mi mancherà Duncan-
-cos'è?- mi disse indicando la scatoletta che ancora non avevo aperto
-un regalo, ma devo ancora aprirlo!-
-e che aspetti?!??! dai aprilo!-
-ahahah, ok ok- pensai fra me e me, un anello è impossibile, è più da grandi, o almeno credo! E allora un bracciale, vabbè faccio prima ad aprire, aprì e mi trovai d'avanti una collana con un ciondolo a forma di cuore con incise le nostre iniziali DXG, uau Duncan oltre ad essere tenero era anche romantico, non me l'aspettavo!
-che bella! Aspetta te la metto ok?-
-si!- toccai il ciondolo e lo strinsi, ero certa che non potevo dimenticarmi di lui, come lui non poteva dimenticarsi di me! Era quella la mia paura, un giorno a Toronto si sarebbe dimenticato di me, e avrebbe ricominciato a provarci con tutte!
Passarono un po' di giorni e finalmente arrivammo a Toronto dove mi stava aspettando Mary. Non vedevo l'ora di rincontrarla, era da otto mesi che non la vedevo. Io lei a altri nostri amici facevamo parte del Durk Club, ma insieme stavamo bene, eravamo uguali, ci capivamo, ma più di tutti Mary ed io e questa era la prova della nostra amicizia. Avrebbe lasciato la zia con cui viveva, visto che i genitori erano morti in un incidente quando era piccola, per venire a Londra con me. Arrivammo e lei stava al porto, non era cambiata molto, aveva solamente i capelli poco più lunghi e di un blu chiaro, il rossetto nero, matita nera molto calcata sugli occhi ed indossava delle leggins fucsia, una maglia lunga tutta nera a mezze maniche e le Al stars nere che avevamo comprato insieme pochi anni fa. Beh si era proprio la mia Mary. Scesi dalla barca e le saltai addosso, la abbracciai mentre urlavo di gioia. Lei anche mi stringeva e urlava GWEN GWEN GWEN.
-Gwen, finalmente non sai quanto mi sei mancata, facevo sempre il tifo per te, e per Duncan e mi fece l'occhiolino -ti devo raccontare tantissime cose, mi sono fatta un tatuaggio, e un piercing, anche se mia zia mi stava quasi per uccidere, e mi sono messa per un periodo con Charlie!- mi misi a ridere, era sempre piena di vita, e insieme ci completavamo.
-ehi anche tu mi devi assolutamente raccontare tutto, ma che taglio che hai sulla guancia!- -poi ti racconto!- anche mia madre e mio fratello salutarono Mary, e anche Franc. Dovevamo prima andare a casa nostra fare le valigie e prendere le cose più importanti poi il giorno dopo saremmo andate a casa di sua zia, lei avrebbe fatto le valigie salutato la zia e saremmo andati il aeroporto per partire per Londra. Tutto andò secondo i piani. L'aereo partiva alle 16 e noi alle 15 stavamo all'aeroporto. Salimmo sull'aereo, avrei approfittato di tutto quel tempo per chiacchierare con Mary e dirle tutti i particolari del mio rapporto con Duncan ma Marc si mise vicino a noi e addio chiacchierata fra amiche. Alle 11 di sera arrivammo, avevamo dormito un po' sull'aereo ma eravamo stanchi lo stesso per il lungo viaggio che avevamo fatto. L'aeroporto era strapieno, gente che si salutava, altri con cartelli con il nome della persone che sarebbe uscita dall'aereo, con la mia valigia mi incamminai verso l'uscita, ma mamma mi chiamò dicendomi di tornare indietro, una donna con due bambine stavano salutando Franc, sicuramente la ex-moglie e le figlie. La più piccola aveva dei bellissimi capelli biondi mossi e degli occhi azzurri simili a quelli di Duncan, l'altra invece aveva i capelli castani chiari e gli occhi neri uguali ai miei.
-BRIGETTE, ROSIE quanto mi siete mancate!!!!!-
-anche tu papà!- disse la più piccola!
-si anche a me, ma se ripenso al motivo cambio idea!- disse l'altra.
-Allora Jane, Gwen e Marc loro sono le mie due figlie e lei è la mia ex moglie Kassy-
-tu sei Gwen!!!!!!!!!!! quella di a tutto reality??- disse Rosie, la più piccola
-si, sono io- risposi un po' fredda, beh avevo però trovato una mia fan!
-io ti adoro, sei la mia preferita, tu e Duncan siete i miei preferiti, o questo è tuo fratello so tutto anche su di lui, con tutti i fan club che ci sono su di te so più cose della tua vita che della mia!-
-come fa a piacerti quel reality proprio non lo so, è solo uno stupido programma con uno stupido conduttore e con delle stupide persone che ci partecipano!>> disse seccata Brigette di certo non l'aveva presa bene la nuova famiglia del padre, si capiva da come ci guardava e aveva ragione in pieno.
-Brigette non fare così, allora lei è Rosie, e ha 9 anni, e lei Brigette e ne ha 13- disse Franc
-guarda che so presentarmi anche da sola- beh era il mio tipo quella ragazza!
-Franc allora le ragazze staranno da te giusto?-
-si certo puoi anche andare, c'è Martin con la macchina!- chi era Martin? La famiglia era diventata già troppo numerosa, non mi ricordavo neanche più i nomi, e un Martin ora non ci voleva proprio. Uscimmo dall'aeroporto e trovai davanti a me una macchina gigante, con penso Martin alla guida, uscì per prendere i bagagli, ci aprì lo sportello e partimmo, ok Franc era sicuramente un uomo ricco, con maggiordomo, villa, cameriera, se l'era scelto proprio perfetto mia madre!
In macchina tanti pensieri oscurarono la mia mente “cosa starà facendo ora Duncan, come sarà la casa, cosa succederà in futuro? Poi vedevo Brigette, povera si vedeva che soffriva per questa cosa, e non si sa come mai ma ce l'aveva con me. Mi immedesimo tantissimo, il padre se ne va per 3 settimane a Toronto per una vacanza e ne ritorna dopo 3 mesi con una famiglia e con una fidanzata incinta. Ora sta guardando il finestrino come me. Mamma mi sta chiamando ma sono troppo occupata a pensare per sentire quello che dice”. Dopo un po' sento le mani di Marc sul mio braccio
-Gwen!!! Dobbiamo scendere! Svegliati!- mi ritrovai davanti una villa gigantesca, eravamo passati davanti a case del genere durante il tragitto ma non immaginavo che anche lui avesse una casa così. Già dal cancello si poteva immaginare il contenuto della villa, un cancello di acciaio con fiorellini viola e rosa tutti intorno, appena dentro un grande parcheggio, con una fontana, e un giardino che continuava fino a dietro la casa, la facciata era di un colore aranciato, quasi salmone, una porta color mandorla era aperta con una signora bassina e paffutella con la carnagione chiara, i capelli bianchi e uno strano vestito, e un signore altissimo e magro come un chiodo con giacca e camicia, uscimmo dalla macchina, e Franc e le ragazze andarono a salutare i due! Io mi guardai in torno, tutto così grande per me abituata a vivere in un appartamentino con tre camere. Franc ci presentò Addie, la cameriera/cuoca, e Richard il maggiordomo.
Finalmente ci fecero entrare. Rimasi a bocca aperta, la casa era gigantesca, a sinistra c'era la cucina rossa e bianca, e a destra il salotto con tre divani rossi una televisione gigante al plasmo e dall'altra parte un tavolo marrone chiaro con tante sedie , poi d'avanti c'erano le scale e dietro altre camere.
-allora questa è la mia casetta!- disse sarcastico Franc
-UAU- dissi io, dando una gomitata a Mary che si era imbambolata a fissare la televisione
-la tv nella mia casa è una scatoletta infernale, che non fa alzare volume, e a volte nemmeno cambiare canale!- mi disse Mary
-e dov'è la mia camera?- disse Marc.
-una cosa per volta, primo Brigette, Rosie a voi vi ho trasferite sotto nella stanza degli ospiti se non vi dispiace!-
-non fa niente- disse ingenuamente la più piccola
-cosa? Non solo qui ci verranno a vivere persone per me sconosciute ma a noi ci sfratti di sotto dando loro le nostre camere? No non è giusto!-
-Brigette non sei cortese, loro dovranno viverci qui, voi invece venite solamente per il week-end.-
-a allora noi per te siamo solamente due che vengono a rompere nel week-end. Ok grazie Franc!- e andò nella sua nuova camera in lacrime, il padre cercò di seguirla ma lei si girò dicendo che voleva stare sola.
-vado io se vuoi?- dissi io
-no tranquilla, ha detto che vuole stare da sola- mi ripose Franc
-va bene ma se tra un'ora non viene vado a vedere come sta- la capivo e mi dispiaceva vederla così! Si, sarei andata da lei il primo possibile!
-allora saliamo che vi faccio vedere le vostre camere-
-secondo te come sarà la nostra camera?- mi disse Mary prendendomi il braccio
-bo spero carina-
-no beh io la vostra camera non l'ho arredata potete farlo voi e decidere voi i mobili-
-ah grazie!- dissi, mentre Mary saltava di gioia!
-ma ci credi avremo una stanza tutta per noi e possiamo arredarla come più di piace!- Arrivammo al secondo piano e d'avanti c'era un divanetto con un mobiletto e vicino la camera di mamma e Franc
-questa tesoro sarà la nostra camera- entrammo, era bellissima, le pareti erano di un marroncino chiaro uguale al colore delle lenzuola, poi c'erano dei comodini, un armadio e un divanetto bianchi con la televisione al plasmo e avevano il bagno in camera.
Mamma era a bocca aperta e mi disse urlando e saltellando -tesoro ho il bagno in camera, il bagno in cameraaaaaaaa-
-mamma calmati!- a fianco c'era un'altra camera con la porta bianca chiusa
-in questa camera ci sarà il bambino!- disse Franc accarezzando la pancia di mia madre, io feci una faccia disgustata
-quando sapremmo il sesso potremmo iniziare a decorarla, poi vicino la camera di Marc-
-la mia cameraaaa!- anche la stanza di mio fratello era molto bella, pareti azzurre, con un letto a una piazza e mezzo con una scrivania con sopra la tv e il computer. -il computer??? che bellooooooo!-
-e in fondo c'è il bagno, comunque la stanza che penso sia molto bella dove prima c'era Brigette è la vostra futura stanza- aveva ragione, penso che sia la stanza più grande della casa, con anch'essa il bagno! Guardai sorridendo Mary che saltellava di gioia come una bambina!
-quando volete potrete decorarla, come vedete li ci sono un po' di secchi con i vostri colori preferiti, i mobili potremmo andarci domani a comprarli che ne dite?-
-ok, e oggi dove dormiremo?-
-per una sera non vi dispiacerà dormire sul divano letto spero!-
-nessun problema!- dicemmo Mary ed io
-dai vi faccio vedere meglio il piano di sotto-
-allora vado da Brigette- e corsi giù per le scale, dietro l'inizio delle scale notai altre camere tra cui una con appeso i due nomi delle ragazze -Brigette sei qui!?!?!- dissi bussando
-non rompere- mi rispose Brigette -e non entrare-
-perché non dovrei farlo? Se vuoi tanto stare sola chiudi la porta a chiave- dissi spalancando la porta che si aprì dopo averla sfiorata
-non c'è la serratura- la stanza era piccolina ma confortevole, c'erano due mobili, due scrivanie, due sedie e due letti, tutto appiccicato. Un letto aveva le lenzuola nere ed era il letto di Brigette e l'altro rosa ovviamente di Rosie. Stava sdraiata sul suo letto a leggere un libro con le lacrime che le rigavano le guance.
-dai non piangere-

-non dirmi che tu quando l'hai saputo non ti sei messa a piangere!-
-io ho dovuto lasciare amici e fidanzato a Toronto, in America per venire qui a Londra cioè Europa solo perché mamma si è invaghita per tuo padre. Allora dimmi chi tra noi due deve soffrire di più?-
-beh forse hai ragione! Ma mi stai antipatica lo stesso!-
-faccio questo effetto un po' a tutti ormai non ci faccio più caso, è per i miei capelli, trucco e vestiti così cupi giusto?-
-forse!-
-sai anche tu non mi stai molto simpatica!- dissi per scherzare ma Brigette ci cascò
-e perchè sei venuta a vedere come stavo?-
-perchè ti capisco, e so che stai soffrendo!- fece una faccia strana
-che c'è? Una dark non può capire una persona?- fece un leggero sorriso, quello che volevo vedere.
-è solo che, mio padre prima era tutto per me e per mia sorella, ora invece con una nuova moglie, e un figlio che sta per nascere si dimenticherà di noi, ne sono certa!-
-ma che dici, vi vorrà bene lo stesso! Ne sono sicura!-
-lo spero, avevamo un bel rapporto mio padre ed io!-
-e continuerete ad averlo, stanne certa, ora esci dalla camera e vai a dare un bell'abbraccio a tuo padre, almeno tu che puoi farlo?-
in che senso?-
-niente lascia perdere!-
-ok uscirò ma non ora, forse dopo, o stasera, devo ancora decidere, ma grazie della chiacchierata!-
-prego, a che servono altrimenti le quasi sorellastre durk!- si asciugò le lacrime e fece una piccola risata! Stavo diventando stranamente dolce ultimamente chissà perchè!



Ciao!! Eccomi con un nuovo capitolo...Forse più lungo degli altri! Spero sia stato di vostro gradimento! un bacionee
Flavia97_gatti

  
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