Capitolo 49: Conoscendo il passato.
Tutto si era finalmente concluso, ma i Mugiwara
non potevano ancora tirare un respiro di sollievo. Il loro capitano era scomparso per mano di Kuma e alcuni di loro riportavano ferite, più o meno gravi.
Chopper si occupò delle ferite di tutti, soprattutto la brutta ustione di Sanji, che per qualche tempo gli avrebbe impedito di
prendere a calci qualcuno come si deve.
Intanto gli altri discutevano fra di loro.
“Dobbiamo immediatamente trovare Rufy!” disse Usopp.
“Lo so anche io questo, il problema è che non abbiamo la più pallida idea
di dove sia finito!” disse Nami nervosamente.
“Potrebbe essere ovunque! Riflettiamo. L’ultima volta che Kuma ci ha spedito in qualche parte del mondo, erano luoghi
che erano adatti a noi per potenziare le nostre capacità!” disse Robin in modo
riflessivo.
“Si, ma questa volta è stato scaraventato altrove per essere salvato, non perché
potesse potenziarsi!” disse Brook.
“Se la mettiamo su questi termini anche la prima volta Kuma
ha usato quel potere per salvarci. Nonostante sia un cyborg dubito che potesse
prevedere che Rufy avrebbe fermato il viaggio per due
anni per diventare più forte!” disse Zoro con tono calmo.
“No, ma forse lo sospettava!” disse Usopp “O lo
sperava in quanto sapeva che eravamo impreparati ad affrontare il nuovo mondo e,
a mio avviso, non siamo del tutto pronti
ancora adesso dopo anni, vista la situazione!” disse il cecchino spazientito.
Era profondamente preoccupato per il suo amico.
Nami
stette in silenzio cercando di trovare una soluzione. Abbracciò il
cappello di Rufy al petto, che egli aveva perso
quando la folata di vento aveva in parte diradato il fumo che le impediva di
assistere all’incontro. Non sapeva come doveva agire. Era la navigatrice e
doveva tracciare la rotta della Sunny per andare a
recuperare il ragazzo, ma senza sapere la sua locazione esatta era come cercare
un ago in un pagliaio.
“Speriamo stia bene!” disse Chopper, mentre terminava di fasciare la gamba
a Sanji.
“Certo che sta bene!” intervenne Karin che fino a quel momento era rimasta
in disparte a sentire i Mugiwara discutere “Stiamo
parlando di Monkey D. Rufy…un
pirata eccezionale che non si fa mettere in ginocchio quasi da nessuno!” disse
le ultime tre parole quasi in un sussurro, rattristandosi.
“Questo lo sappiamo. Ovunque sia Rufy di sicuro
starà bene. Ma il problema rimane…dov’è?” disse Sanji
alzandosi in piedi nonostante le proteste di Chopper che lo invitavano a
prendersi un po’ di riposo.
La ragazzina sorrise “Io sono convinta che non sia lontano! Kuma voleva solo salvarlo e non mandarlo a fare un viaggio”.
“Come fai a dirlo? Ne sai qualcosa?” disse Nami
fiondandosi su di lei, cercando di costringerla a parlare, ma non fece nemmeno
in tempo a minacciare quella mocciosa che le dava ai nervi per il suo
atteggiamento, che Chopper cominciò ad annusare l’aria informando i suoi nakama di sentire un odore conosciuto.
“è Rufy!” disse la renna saltellando felice.
Poco dopo aver pronunciato il suo nome, Rufy uscì
dalla foresta di manga facendosi vedere dai suoi compagni.
Tutti lo accolsero felici, soprattutto Nami, che
gli saltò al collo e Karin che si aggrappò al braccio del ragazzo, che rimase
sorpreso nel vedere che la ragazzina avesse già tutta quella confidenza nei
suoi confronti.
Nami la fulminò con gli occhi e cominciò a
tirare il ragazzo, cercando di slegarlo dalla presa della ragazzina e Karin,
sentendosi sfidata dalla navigatrice, fece lo stesso, dando così inizio a un
tira e molla con il povero ragazzo, che, nonostante fosse fatto di gomma,
sentiva dolore a causa delle varie ustioni causategli da Akainu.
Chopper provvide a curare anche le sue ferite e fu felice nell’appurare che
i polmoni del capitano non erano stati danneggiati dal fumo tossico della lava.
“Usopp si sdraiò all’ombra di un albero esausto “Ragazzi, che avventura! Sono a pezzi,
anche se mi sento soddisfatto ad essere riuscito a sconfiggere uno come Crocodile, un tempo non me lo sarei nemmeno sognato!”
“Sei diventato fortissimo Usopp!” disse Chopper
contento, mentre giocava con le action figures che lo rappresentavano.
Il cecchino si strofinò il naso con orgoglio e disse “Certo, cosa altro ti
aspettavi dal grande capitano Usopp. Attenti a voi
nemici di qualunque genere, il grande Usopp vi
sconfiggerà tutti!” disse saltando in piedi e prendendo una postura da
supereroi.
“Evviva!” urlò Chopper appoggiando l’entusiasmo del compagno.
“Chiudete il becco voi due. Voglio dormire!” disse Zoro appoggiato dall’altra
parte dell’albero.
“Tanto per cambiare…eh Zoro!” disse il cecchino incrociando le braccia.
“Se non avessi la gamba in questo stato, ti prenderei a calci testa d’alga,
così che non riusciresti più a dormire per il male al fondo schiena!” disse Sanji “infastidito” dall’atteggiamento pigro dello
spadaccino.
Zoro russò come segnale che non stava nemmeno ad ascoltare il povero cuoco.
Robin sorrise alla scena, ben contenta di vedere che tutto era tornato alla
normalità e che anche Franky e Brook
erano allegri, cercando di non farsi beccare da Nami,
mentre cercavano di sgattaiolare nuovamente nella zona a luci rosse.
Nami riposava anch’essa sotto un albero. Stava
segnando alcuni punti fondamentali per disegnare la cartina di quell’isola e
stava cercando di capire da che parte
fosse meglio andare per continuare il viaggio, in quanto la bussola sembrava
impazzita.
“Uffa! Possibile che in questo mare niente è mai semplice?” disse ad alta
voce mentre si scompigliava i capelli frustrata.
“Sembri nervosa, qualcosa non va?” le chiese Robin sedendosi al suo fianco.
Nami mise il broncio mentre indirizzava il suo
sguardo verso la nuova arrivata.
Robin si portò una mano alla bocca per nascondere una risata.
“Nami, è solo un ragazzina!”
“Lo so, ma non mi va a genio questa confidenza che ha con Rufy!” disse sbuffando e appallottolando il foglio di carta
su cui aveva scritto i suoi appunti.
“Se non voglio finire come quel pezzo di carta, mi sa che mi conviene stare
attenta a come mi rivolgo al capitano eh?” disse Robin divertita.
“Robin…” disse la navigatrice esasperata “ Forse sarò stupida, ma non posso
farci niente se mi dà fastidio, anche se non ci sarà mai niente tra i due!”. Nami
strinse un pugno al solo pensiero.
“Te la prendi troppo secondo me. Guarda adesso! Rufy
è li tranquillo che si legge i manga e non vedo Karin nelle vicinanze!” le
disse Robin nella speranza di calmarla.
“State parlando di me?” disse Karin sbucando all’improvviso “Non è carino parlare male dei propri nakama Nami!” le disse
assottigliando gli occhi.
Robin vedendo una vena pulsante crescere sulla tempia di Nami, intervenne prima che succedesse il finimondo.
“Karin, non avevi detto che è pericoloso leggere il nostro manga che parla
del futuro?” disse alzandosi in piedi.
L’attenzione di Karin venne attirata “S-si!”
“Allora sarà meglio controllare cosa sta leggendo il capitano. Da qui mi sembra di vedere noi in copertina!”
Karin sbiancò e girandosi immediatamente gridò “Rufy!”
Il capitano alzò lo sguardo e si vide correre incontro la ragazzina, che
con un gesto brusco gli strappò il manga di mano.
“Quali parole di non leggere il vostro futuro non ti è chiaro?” chiese.
Rufy la guardò sorpreso per il cambio di
atteggiamento e si spaventò quando vide Nami
infuriata per lo stesso motivo della ragazzina.
“Rufy, se qualcosa dovesse andare storto nel
futuro di tutti quanti, ti riterrò il diretto responsabile!” disse Nami posando le mani ai fianchi.
“Tecnicamente non puoi sapere se una cosa è andata storta o no, in quanto
non sai cosa ti rivela il futuro…bhe a parte il tuo
destino con Rufy e
i figli che avrai!” disse Robin analizzando come sempre la situazione.
Karin intervenne “Quella è già una parte importante che non deve
assolutamente cambiare!”
“Che centri tu?” disse Nami fulminandola con gli
occhi.
Karin si fece piccola piccola e disse “Mi piace
quella parte. Da quando ci siamo incontrati ho sempre detto che tu e Rufy siete una coppia perfetta!”
Robin mise una mano sotto il mento “Sai Karin, non ho ancora ben capito da
dove vieni…davvero vieni dal mondo reale?”
“come ho detto prima non ha importanza da dove vengo. Ho uno scopo o
diciamo pure un sogno da realizzare e so che con Rufy
i sogni sono ben accetti. Per questo voglio unirvi a voi e sapevo che il
capitano avrebbe accettato, ma sbaglio o non ero io l’elemento della conversazione?
Qui Rufy ha fatto una cosa gravissima e si merita una
punizione!” disse Karin cercando di distogliere l’attenzione su di sé.
“Una punizione mi sembra esagerato!” disse Robin in quanto non credeva che Rufy avesse avuto il tempo di leggere molto.
Rufy sospirò scocciato. Era nervoso, ma non
per causa delle ragazze “Non stavo leggendo il futuro, ma il passato!” disse
coprendo gli occhi con il capello e superando le ragazze, che lo guardarono
confuse.
Karin si stupì del comportamento del ragazzo e cercò di capire la
motivazione per la quale egli avesse agito in quel modo, guardando il manga che aveva in mano. “Oh
no!” disse solamente, alzando poi il volume in modo che anche Robin e Nami potessero vedere a che punto era arrivato.
Robin sussultò avvertendo la brutta aria che avrebbe tirato, mentre Nami, sebbene avesse riconosciuto il posto dalle poche
vignette, non riuscì a collegare il
malumore di Rufy con quell’avventura.
Le ragazze si voltarono a guardare la schiena di Rufy.
Egli si era fermato e con forza strinse i pugni per poi dire con voce dura “Radunate
tutti e recatevi sulla Sunny, si parte!”
Eccomi di nuovo qui con un nuovo capitolo.
Purtroppo dal numero di lettura e dal numero delle recensioni che sono calate
mi viene da pensare che la storia sta perdendo di interesse, il che mi
rattrista molto.
Spero che con questo capitolo di attirare
maggiormente la vostra attenzione. Cosa ha Rufy? Perché
è arrabbiato? Ma voi lo avete già capito vero?
Fatemi sapere cosa ne pensate, mi
raccomando.
Alla prossima
Neko =^_^=