Anime & Manga > Card Captor Sakura
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Autore: Laukurata    04/05/2013    2 recensioni
L'idea non riusciva ad entrare nella testa della giovane ragazza, che tutte le notti versava lacrime per lui. Sempre lui. Lui, il suo primo amore: Kutsu. (che vuol dire scarpa...nd me)Bè, anche se forse qualcuno l'aveva già letta, vi assicuro che io che l'ho scritta non mi ricordavo nemmeno che esisteva!
Genere: Comico, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Shaoran/Sakura
Note: AU, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 2   - Amici d'infanzia -




 
 
Un giovane diciottenne aveva appena finito di discutere con la propria madre e ora si stava dirigendo verso il telefono, pronto a comporre quel numero che, ultimamente, aveva fatto anche troppe volte.
 
Uno squillo.
Due squilli.
Tre squilli.
 
Forse era uscita.
 
Quattro squilli.
Cinque squilli.
 
Avrebbe riprovato la sera... 
 
Stava per riagganciare quando senti la voce raggiante della sua migliore amica risponderedall'altra parte della cornetta.
 
- Hey ciao! Come stai?- disse allegro lui
- Shaoran?? Che bello sentirti così di buon umore! Che è successo di bello?-
- Bè, ho parlato con mia madre di quello che mi avevi chiesto l'altro giorno e... forse sono riuscito a convincerla!- 
 
Un urlo di gioia quasi assordò Li mentre il giovane continuava a parlare - Certo, si tratterebbe solo di poco, un giorno massimo un giorno e mezzo, ma finalmente ci potremo rivedere! E di certo cambiare aria per un pò mi può fare solo bene...- la sua voce era tornata seria e triste, come era stata negl'ultimi mesi - ...lo sai meglio di me, non riesco nemmeno più a guardarla...-
 
I due continuarono per un pò a parlare di Kuruma, e di come Shaoran soffriva, finchè non attaccarono e la ragazza chiamò il proprio fidanzato per comunicargli la bella notizia.
 
 
***
 
 
Un nuovo giorno si apriva in Giappone, Tomoeda per la precisione e una ragazzina sui diciassette anni correva senza ormai più fiato verso l'ingresso della scuola. 
 
Basta, doveva far aggiustare i pattini. 
 
Entrò senza più fiato in classe e si afflosciò sul banco, quasi non riuscendo a respirare.
 
Tomoyo appena la vide corse davanti al suo banco e attacco a parlare senza sosta, tutta eccitata. 
 
L'unica cosa che Sakura, però, aveva captato era che tra qualche settimana, come già sapeva, era il diciottesimo della Daidoji e che per l'occasione un suo amico d'infanzia, un cinese, aveva deciso di passare approfittando dell'occasione. 
 
Kinomoto sapeva che i due si erano conosciuti da bambini perchè entrambi passavano le vacanze nello stesso posto, lui aveva i nonni da parte della mamma che vivevano a Hokkaido, lei da parte di entrambi i genitori. 
Ora era quasi due anni che non si vedevano perchè lui non era più andato in vacanza con i suoi. 
Nonostante questo i due amici ogni tanto si sentivano per telefono, ma da quello che Tomoyo le aveva raccontato ultimamente la chiamava sempre perchè era in crisi con la ragazza e aveva bisogno di parlare.
 
Quest'anno aveva deciso di andare con i genitori a trovare i nonni, e visto che si trovava in Giappone, sarebbe partito qualche giorno prima in modo da capitare preciso per il diciottesimo della sua amica d'infanzia.
 
Tomoyo aveva preso la palla al balzo, convincendo non si sa come, Sakura ad accompagnarla all'areoporto a prendere Shaoran. Questo solo perchè sarebbe andato anche Kutsushita, grande amico di Eriol e forse sarebbe riuscita a far si che i due si intrallazzassero, o sperare che almeno l'amica si distraesse un pò.
 
 
***
 
Il giorno dell'arrivo di questo ragazzo cinese si avvicinava e Kinomoto stava rivalutando l'idea di accompagnare gli amici a prenderlo.
Non era più energica come una volta, e poi era venuta a sapere, o meglio aveva origliato, i discorsi tra Eriol e Tomoyo.
Ancora non si erano arresi, e stavolta a quanto pare volevano accoppiarla con il migliore amico di Hiiragizawa.
 
Si era veramente rotta di essere convolta in queste uscite preorganizzate da quei due, sopratutto perchè chissà come mai lei veniva lasciata sempre all'oscuro di tutto.
 
Il suono del telefono riecheggio in casa della castana, facendole fare un salto non da poco.
Corse a rispondere, magari era Kero-chan per l'avvertiva che sarebbe rimasto ancora a casa di Spiccino a mangiare schifezze di ogni genere.
Da quando lei l'aveva sorpreso a confabulare con Tomoyo ed Eriol gli aveva proibito dolci in casa. 
Aveva trovato un modo per non averlo più ogni secondo tra i piedi, e ancora oggi si complimentava con se stessa per la trovata.
 
- Pronto?- 
- Ciao... hai un secondo?- proferì con voce seria, come sempre, il ragazzo della sua migliore amica
- Certo, dimmi pure...- 
- Ecco, fra due giorni è il compleanno di Tomoyo e io volevo farle arrivare delle rose a casa... potresti avvertire il suo amico, sai quello che viene a trovarla dalla Cina, in modo che la tenga a casa finchè non sono arrivate?- 
- Certamente, stai tranquillo...- lo rassicurò.
- Grazie infinite Sakura... a presto!- 
 
Ecco, un'altra scocciatura.
 
Velocemente compose il numero di casa Daidoji e inventando una scusa senza senso si fece dare il numero di quello Shoran, no aspetta com'era? Ah si, Sharinno! No... bo, vabbè, qualcosa del genere! 
Prese il pezzetto di carta su cui era segnato quel prezioso numero, e lo appoggio... 
 
Sicuramente non dove si ricordava, perchè la sera non lo trovò più e fu costretta a richiamare l'amica.
Si scrisse un promemoria gigante per ricordarsi di chiamare il ragazzo il giorno seguente, possibilmente prima del suo arrivo...
 
Quella sera si ritrovò spesso a pensare a Shaoran (si era fatta dire il nome giusto da Tomoyo), se era simpatico, a se aveva ancora la ragazza, visto che spesso l'amica le parlava di lui e di quella li con cui doveva stare...
 
Ogni pensiero che faceva su di lui era accompagnato da quello strano dolore che si prova allo stomaco quando si è agitati...
 
" Basta Sakura! Ma sei impazzita?? Nemmeno lo conosci questo!" pensò mentalmente dandosi della cretina per il battito accellerato e l'agitazione che provava.
 
Quando finalmente la giovane si addormentò, felice di aver dato fine a quei discorsi imparanoiati per uno che nemmeno conosceva, lo sognò...
 
  
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