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Autore: dadless    05/05/2013    2 recensioni
Quando un bacio sotto il vischio è l'inizio del "Per sempre"...
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Justin Bieber, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Does "Forever" exist? Yes.'
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-Ma quanto cazzo ci mettono quei due?- il mio umore non era proprio dei migliori.

Quella notte era stata un vero inferno e non avevo voglia nemmeno di respirare.

Ma l'avevo promesso a Justin.

Così eravamo io e lui ad aspettare Alex e Luke nel punto in cui i mercanti avevano iniziato la lunga fila di bancarelle ricoperte di vari oggetti.

Il biondo accanto a me iniziò a ridere attirando su di noi l'attenzione dei cittadini di Los Angeles. Calmò la sua risata e a fatica parlò -Sei proprio di buon umore oggi...- decretò.

Gli lanciai un'occhiataccia che zittì i suoi dolci e spensierati risolini.

-Mi guardi come se fosse colpa mia che non arrivano- disse serio.

Certo, lui non aveva a che vedere con il clamoroso ritardo dei miei amici. Ma, in parte per lui, avevo dormito molto male. Quindi anche per causa di Justin ero così nervosa. Questo però lui non avrebbe dovuto assolutamente saperlo.

Sospirai e mi avvicinai al suo corpo caldo. -Scusami- sussurrai.
-Non preoccuparti, piccola mia- rispose lui avvolgendo con le sue braccia il mio corpo.

Piccola mia.

Il suo tono mi colpì parecchio. Non aveva pronunciato quelle parole in tono malizioso. Mi erano sembrate una splendida melodia. Una melodia dolce e armoniosa. Lui mi vedeva come la cosa più fragile del mondo, da proteggere e da coccolare con amore.

Sorrisi. -Ieri io e Nicole abbiamo provato di nuovo la canzone- disse stringendomi maggiormente.

Mi paralizzai a quelle parole. Mi ero completamente dimenticata che, nonostante il comportamento della mora, loro avrebbero cantato insieme al concerto.

Lui si accorse del mio nervosismo -Ehi, non preoccuparti. Mi ha chiesto di perdonare il suo comportamento e io non saprei veramente con chi cantare, così...- lasciò la frase in sospeso.

Mi staccai controvoglia dal suo corpo muscoloso e caldo e lo guadai -Ah. Lei ha chiesto a te di perdonarla?- chiesi scettica.

Nicole non aveva di certo criticato il sogno di Justin. Il mio desiderato bacio sotto il vischio era stato definito "banale".

Il biondo si grattò il collo -Beh, io credo che volesse scusarsi anche con te- disse riavvicinandomi a lui.

-Sì, va bene, è meglio far finta di niente. Comunque, com’è andata?- chiesi curiosa.

-Io... Io naturalmente non ho cantato. Ho fatto provare a lei la canzone... Come farò, Emma?- era disperato.

Ancora non era convinto di cantare davanti a tutte quelle persone.

-Senti, Justin. Io ho promesso che ti aiuterò, e lo farò, chiaro?- dissi sicura. Lui annuì solamente.

In lontananza scorsi la figura alta, slanciata e bionda della mia migliore amica e tirai un sospiro di sollievo. Justin mi guardò curioso, ma il mio sguardo era rivolto ai due che si tenevano per mano.

-Oh, ma guarda chi ci degna della sua presenza- dissi ironica quando Alex e Luke si avvicinarono.

La bionda rispose con una linguaccia, mentre Justin e Luke si fissarono increduli.

-Luke?- disse il biondo al mio fianco.

-Justin?- in contemporanea sentii la voce di Luke.

-Vi conoscete già?- domandai curiosa.

Justin mi sorrise -Ovviamente. Quel coglione è il mio migliore amico- spiegò.

-Benissimo. Allora devo solo presentarti Alex. Alex, questo è Justin. Justin, questa è Alex- dissi passando lo sguardo dal biondo alla bionda.

Loro due sorrisero.

-Come mai ci avete messo così tanto?- chiese Justin.

Nel frattempo iniziammo a vagare tra le bancarelle ricoperte di molti oggetti. Alex e Luke arrossirono per la domanda del biondo.

Io risi -Bene, abbiamo già capito- dissi facendo l'occhiolino ad Alex.

Justin si unì alla mia risata con la sua. Dolce, armoniosa e spensierata. Poi i due ragazzi iniziarono a fare battute e a ridere fra di loro. Così io e Alex, qualche passo più avanti, iniziammo a parlare.

-Justin è molto carino- sussurrò lei nel mio orecchio, guardando i due dietro, poi continuò -e ti fissa sempre- io arrossii alle sue parole.

Tossii per evitare che notasse il rossore sulle mie guance -Ma che dici?- chiesi con una nota acuta nella voce.

Lei rise spensierata, attirando l'attenzione di Luke e Justin.

-Che succede?- chiese Justin sorridendomi dolcemente.

Alex a fatica riuscì a trattenere le lacrime.

-Niente. Solo che Alex spara cazzate a tutto spiano, vero?- chiesi guardando la diretta interessata.

Lei tossì violentemente per le risate e alzò il pollice, incapace di parlare. Era proprio una pazza. Ma l'adoravo con tutto il cuore.

Quando vidi una bancarella di collane, bracciali e orecchini, mi fermai. Gli altri continuarono a camminare e non si accorsero di nulla.

-Fate anche incisioni?- chiesi speranzosa a un uomo brizzolato con gli occhiali enormi e dalla montatura scura.

Lui mi sorrise -Certo. Che cosa vorresti scrivere e su cosa?- mi chiese indicando una fila di bracciali.

Ne vidi uno che catturò subito la mia attenzione. Il cinturino era formato da due strisce di cuoio scuro
intrecciate tra di loro. Una targhetta d'argento splendeva, pronta per un'incisione.

Lo afferrai e lo porsi all'uomo -Potrebbe scrivere "Believe"?- chiesi pensando al sogno di Justin.

Il suo sogno di diventare un cantante.

Sogno ostacolato dalla sua insicurezza e dalla sua paura. Volevo che lui riuscisse a credere nel suo sogno e in se stesso.

Il signore annuì e dopo qualche minuto mi guardò soddisfatto -Ecco a te- disse. Era stupendo.

Non vedevo l'ora che Justin lo indossasse.

-Ti serve altro?- chiese impacchettando il bracciale.

Guardai nuovamente il bancone e il mio sguardo si fermò su una catenina argentata.

Il ciondolo appeso era a forma di cuore, tutto elaborato alla perfezione, con un brillantino in alto a sinistra. Presi in mano il cuoricino e per sbaglio feci una lieve pressione sul lato sinistro. Il ciondolo si aprì prontamente, mostrando così due superfici interne lucide e luminose.

-Sì... Potrebbe incidere qui dentro "Sisters"?- chiesi.
Lui annuì e, dopo avermi consegnato il bracciale, incise la scritta dentro il cuore.

Frugai all'interno della mia borsa e tirai fuori il mio portafogli. Lo aprii e trovai ciò che stavo cercando: una piccolissima foto.

Alex aveva un occhio chiuso e la lingua di fuori, mentre io ero intenta a mordermi il labbro inferiore mostrando il mio vecchio amico, l'apparecchio fisso. Sorrisi involontariamente. Quella foto era una parte importante di me. Ma, avendone una copia in camera mia, decisi che l'avrei ritagliata per inserirla dentro il ciondolo.

-Tieni- disse sorridendo.

Risposi al sorriso e afferrai il pacchettino contenente la collana.

Pagai e mi girai in cerca dei miei tre amici.

Mi ritrovai Justin davanti, con il respiro affannato -Ecco dov'eri, Emma!- esclamò sollevato.

Risi -Non scappo, non preoccuparti. Ho solo preso dei regali- risposi alzando le spalle e mostrandogli il sacchetto contenente i due pacchetti.

Mi abbracciò -Mi hai lasciato con quei due che non fanno altro che guardarsi amorosamente e baciarsi- disse drammatico provocando un'altra mia risata.

-Quanto sei scemo...- dissi spingendolo dal gomito.

-Ti va una cioccolata calda?- mi chiese guardando il mio profilo.

Lo guardai negli occhi nocciola -Sì- risposi sorridendo.

Mi afferrò la mano e mi portò davanti ad un piccolo bar. Dei tavoli con delle sedie erano sistemati davanti alle vetrate.

-Siediti qui. Nel frattempo io prendo la cioccolata, va bene?- sorrise rassicurante.

Annuii semplicemente e mi sedetti su una delle sedie blu.

Il freddo era insopportabile, così cercai di scaldarmi le mani con il mio fiato. Poi le strofinai una contro l'altra.

Guardai di fronte a me e notai una chioma scura. Al suo tavolo erano sedute in totale tre ragazze, lei con altre due. All'improvviso si girò verso di me e la riconobbi.

Nicole.

Distolsi lo sguardo, ma non abbastanza in tempo da evitare di vedere il suo sorrisetto.

Proprio non riuscivo a comprendere il suo comportamento. Potevo capire che non le piacesse la mia canzone, ma se nemmeno mi conosceva, che bisogno c'era di guardarmi con odio?

Dopo alcuni minuti tornò Justin con in mano due bicchieri. -Ecco la cioccolata, Emma- disse appoggiandoli sul tavolino e dandomi un bacio sulla guancia.

Iniziai a sorseggiare dal mio bicchiere. Era deliziosa e molto calda. Così calda che mi vennero i brividi.

-Hai freddo?- mi chiese premuroso.

Risi. Si preoccupava sempre tanto per me... Era adorabile.

Scossi la testa -No, non preoccuparti- risposi sorridendo.

-E così quei due stanno insieme...- aprì il discorso lui.

Scoppiai a ridere e lui mi guardò divertito -Sì, l'altro giorno Alex era molto entusiasta... E pensare che prima di quella relazione, per lei esisteva solo Matt Kayse- commentai pensando alla mia migliore amica.

-Quel Matt Kayse di cui mi hai parlato quel venerdì?- chiese lui guardando il suo bicchiere.

-Sì, proprio lui- risposi distrattamente.

Ripensai ai primi giorni di Dicembre. Al mio odio nei suoi confronti quel giorno al centro commerciale e poi il venerdì al mercatino.

Erano cambiate così tante cose...

Io e lui eravamo diventati migliori amici e stavamo sempre insieme.

Rabbrividii un'altra volta e Justin avvicinò la sua sedia alla mia per poi abbracciarmi e stringermi contro al suo petto caldo.

-Grazie, Justin- dissi. Poi alzai la testa e lasciai un delicato bacio sulla sua guancia.

Lo sentii sorridere. -Emma, io devo dirti una cosa...- deglutì il biondo.

Lo guardai negli occhi incuriosita -Dimmi tutto- lo incoraggiai.

-Ecco, io...- iniziò, ma fu interrotto.

-Justin!- esclamò.

-Nicole?- il biondo la guardò e poi sorrise.

Che cosa stava per dirmi Justin?

Nicole non avrebbe potuto interromperlo in un altro momento?

Mi alzai di scatto dalla sedia: non volevo stare ad ascoltare i loro discorsi.

-Dove vai, Emma?- mi chiese Justin bloccandomi per il braccio.

Con quello libero presi il mio bicchiere di cioccolata quasi pieno -Vado a cercare Alex, magari ci vediamo dopo- risposi sicura, nonostante fosse solo una scusa.

Lui farfugliò qualcosa di incomprensibile, poi mi lasciò il braccio.

Sorrisi e mi allontanai. Mi sarebbe piaciuto finire la mia cioccolata, ormai fredda, insieme a Justin e soprattutto sapere cosa volesse dirmi.

Mi ritrovai nuovamente nella strada illuminata e occupata dalle bancarelle. Girovagai per dieci minuti fino a quando vidi la signora che mi aveva venduto la sciarpa bianca. Lei sembrò riconoscermi e sorrise. Io ricambiai.

Ammirai le varie sciarpe, poi ne afferrai una verde per provarla.

All'improvviso sentii un improvviso calore sul fianco destro e vidi una mano prendere un lato della sciarpa. Lasciai che la prendesse lui e che me l'avvolgesse intorno al collo.

-Risalta il magnifico colore dei tuoi occhi- disse baciandomi la guancia.

Arrossii -Grazie- poi presi un cappello nero e glielo infilai.

I minuti successivi li passammo a provare sciarpe, cappelli e guanti e a ridere.

Dopo che coprii completamente il suo viso con tanti tessuti colorati, lui mi abbracciò ridendo. Mi sembrava strano, però, che non avesse ripreso il discorso di prima.

Stavo per chiedergli cosa dovesse dirmi, quando una ragazza dalla chioma scura si avvicinò alla bancarella. La riconobbi subito, mentre Justin, essendo girato verso di me, non si accorse della sua presenza.

-Justin! Non posso crederci, allora è proprio destino, oggi...- disse ridacchiando.

Il biondo, riconoscendo la voce, si girò e sorrise -Hai ragione, Nicole- disse.

Mi allontanai per la seconda volta quella serata.

Camminando intravidi una bancarella che attirò la mia attenzione. Vendeva le palle di vetro natalizie, alcune riempite di neve, altre di brillantini.

Ne notai una in particolare. Era di media grandezza e infiniti brillantini argentati danzavano intorno a due pupazzetti: un ragazzo e una ragazza uniti in un bacio candido.

Presi in mano la palla e la osservai scuotendola dolcemente. Sotto c'era una piccola chiave dorata. La girai con attenzione e una dolce melodia iniziò a suonare.

Ero rimasta veramente affascinata.

La appoggiai sul ripiano e tornai velocemente verso casa, come sempre piena di dubbi a tormentarmi la mente.

 

 

Ciao a tutti!

Finalmente sono riuscita a pubblicare…

Comunque, per la scena del bar e della bancarella, mi sono ispirata al video Mistletoe, naturalmente…

Ci tengo a ringraziare chi ha inserito la storia tra le preferite/seguite/ricordate

e chi ha recensito!

Un abbraccio coccoloso,

Morena

 

  
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