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Autore: xingchan    06/05/2013    7 recensioni
Per sfuggire dalle grinfie di una squinternata ragazzina e per tener fede ai suoi unici grandi amori Akari ed Akane, Ryoga si ritroverà 'legato' a quest'ultima per un normalissimo (?) frainteso. I due dovranno fingersi fidanzati, a causa dell'assenza della dolce allevatrice di suini.
La cosa peggiore, almeno per la giovane Tendo, è che dovranno dimostrare entrambi di amarsi. Al contrario, il ragazzo maiale avrà l'occasione che aspetta da una vita: confessare ciò che prova per lei.
Ranma? Beh, lui non può fare altro che soffrire in silenzio, o quasi.
Genere: Demenziale, Fluff, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Akane Tendo, Nuovo personaggio, Ranma Saotome, Ryoga Hibiki, Un po' tutti
Note: Nonsense | Avvertimenti: nessuno
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In quel momento non aveva pensieri se non quello di ritornare normale. Quello stupidissimo corpo di donna lo imbarazzava oltre ogni dire, anche se talvolta se ne serviva per i suoi scopi personali. Ranma-chan si stava ancora chiedendo dove potesse riprendere le sue sembianze naturali senza tornare a casa e soprattuto senza dare nell'occhio, quando, bighellonando per le vie del distretto, si rese conto di essere nelle vicinanze dello studio Ono. Sicuramente il buon dottore non gli avrebbe negato una teiera di acqua calda, perciò prese la rincorsa verso la clinica.

"Buongiorno, è permesso?" chiese entrando dalla porta. Si accorse di essere solo, e che non c'era anima viva in sala d'aspetto. Dall'interno, sentì la voce di Tofu che lo riconobbe subito.

"Sono di qui, Ranma!" rispose l'altro, attraversando il corridoio per poterlo raggiungere. Vedendolo in quelle condizioni, non potè fare a meno di sorridere amichevolmente.

"Dottore, mi servirebbe..."

"Dell'acqua calda!" finì Tofu. "Vieni, ti offro anche una tazza di thè!"

L'uomo con gli occhiali si guardò intorno, domandandosi come mai Akane non fosse con lui; il ragazzo, ritrasformandosi, sapeva che prima o poi gli avrebbe chiesto di Akane, ma fece finta di niente.

"Ma Akane-chan non è con te?" disse, porgendogli una tazza e invitandolo a sedersi con lui.

"E io che ne so? Non sono la sua guardia del corpo!" ribattè, borbottando aspramente, trasmettendo un certo astio indirizzato alla ragazza.

Ma era scontato che il dottore non si sarebbe limitato a ricevere quella risposta evasiva e oltretutto carica di rabbia e tristezza. Il volto dell'uomo si oscurò, deciso di indagare a fondo e convinto che qualche informazione l'avrebbe estrapolata. "Cosa è successo?".

Per quei minuti che seguirono, Tofu non interruppe il giovane Saotome nemmeno per un attimo, ascoltando sempre più perplesso la storia inverosimile. Da quel che ne pensava lui, sia Ranma che Akane avevano ragione e torto insieme: da un lato non potevano lasciare un amico in situazioni difficili, ma non potevano nemmeno continuare in questo modo.

Come sarebbe andata a finire se le redini della situazione gli fossero sfuggite di mano?

Era abbondantemente rinomato l'interesse eccessivo che Ryoga nutriva per la più piccola delle sorelle Tendo, aggiunto a quel tocco di romanticismo tanto caro anche alle ragazze più difficili e che Ranma purtroppo non possedeva.

"Perchè non provate a dire la verità ad Hikari?".

"Quella cretina di Akane mi ha chiaramente detto di lasciar fare a lei."

Tofu ipotizzò: "Beh, comunque tu fa quel che ti dice. Ma ti consiglio di tenerla d'occhio. Non dico che non mi fido di lei, anzi. Credo tu sia consapevole di quello che prova Ryoga per lei. Se trovasse il coraggio per dichiararsi, tu..."

"Non mi importa granchè di quel maschiaccio... Se vuole sbrigarsela a modo tutto suo, o addirittura fidanzarsi con quel maiale, faccia come vuole." sbottò con la voce quasi spezzata, per poi alzarsi di scatto e, senza dar tempo al dottore di protestare, se ne andò.

***

Forse balbettare non era una maniera adatta per replicare ad una confessione di quel tipo, ma Akane non riusciva a tirar fuori nient'altro che una serie di "ma", "vedi", "ecco", interrompendosi qua e là non appena incontrava lo sguardo sorprendentemente lucido di quel ragazzo che definiva soltanto un amico. Non poteva certo dirsi felice se Ryoga avesse sfidato Ranma e quest'ultimo ne sarebbe rimasto sconfitto.

Insomma, Ranma è stato l'unico ragazzo sul quale Akane aveva sempre immaginato un futuro, benchè fosse il più strafottente in zona, e non riusciva ad ideare qualcosa di concreto con qualcun altro.

Ryoga era tutto il contrario di Ranma, ma non poteva di certo sostituirlo.

E poi, chissà se sarebbe stato il caso di dirlo proprio a lui.

"Non... Non posso darti una risposta..."

"A causa di Ranma, non è vero? Ma quando lo sconfiggerò, non avremo ostacoli!" ribattè l'altro.

"Non è una questione di ostacoli!" riprese Akane in tono lamentoso. "Io...". Parlare con Ranma era la possibilità seppure remota che desiderava di più in quel momento, per sapere cosa ne pensasse davvero, senza le sue risposte fugaci e rudi. Ma d'altro canto, Akane sapeva che non avrebbe ricevuto nulla se non una marea di offese, accompagnate da tanti incoraggiamenti fasulli, dettati più dalla rabbia che da altro, a sposare Ryoga. Non credeva che tutta quella storia facesse tutta quello scompiglio nell'arco di poche ore; inoltre, il suo rapporto con il giovane con il codino sarebbe peggiorato ogni secondo di più.

"Tu gli vuoi bene, lo so. Ma ti aiuterò a dimenticarlo, Akane...".

Intanto, Hikari non capiva. Avvicinandosi, aveva trovato un punto in cui origliare senza essere disturbata e scoperta.

Non pensava che quel ragazzo fosse così fastidioso per Ryoga ed Akane! Insomma, era più di un fratello per lei se metteva loro i bastoni fra le ruote. Se solo qualcuno le spiegasse come stavano realmente le cose...

Con questi dubbi in testa e con una nota di delusione in viso, la ragazzina corse al dojo Tendo.

***

Nabiki aveva già le idee chiare sull'enorme cifra da proporre quando, all'entrata del locale di Ukyo, si buttò letteralmente su uno degli sgabelli davanti alla piastra rovente.

Nel giro di qualche attimo aveva già informato, dietro un già lauto compenso e di fronte ad un'okonomiyaki offerta dalla casa, la cuoca degli ultimi avvenimenti in casa Tendo, omettendo alcuni dettagli, come l'infiammazione istantanea di Ranma al minimo cenno affettivo fra Akane e Ryoga.

Avrebbe sfruttato l'illusione della poveretta facendole credere che quell'incivile di un Saotome fosse interessato seriamente a lei, così da guadagnare davvero quella che comunemente veniva definita l'ira dei Kami e raggiungere così il suo scopo principale, oltre che divertirsi come una matta. Poco dopo vide arrivare colui intorno al quale tutta Nerima ruotava, un po' come un sole.

Solo che in quel frangente il sole stava collassando esageratamente. A Ranma fischiavano ancora le orecchie, da quello che Nabiki ed Ukyo potevano vedere.

"Ahah, vedo che sei ancora su di giri, caro mio!" lo punzecchiò quella volpe di una Tendo, destando il ragazzo dal suo flusso angoscioso di pensieri e farlo ringhiare.

Era furibondo perchè la situazione non era delle migliori, a quanto pareva.

Altro che libro aperto; la sua faccia era praticamente come libro illustrato. Si poteva cogliere la minima sfaccettatura della sua apocalisse personale.

Ma Nabiki Tendo avrebbe indagato più a fondo.

"Lasciami in pace, Nabiki. Non sono in vena, oggi...". Si riversò sul bancone di Ukyo a peso morto, e, con una voce apparentemente atona, ordinò una focaccia.

"So che è successo, Ran-chan..." disse d'un tratto la cuoca con finta solidarietà. "Ci sarò sempre io con te, non preoccuparti! Ryoga ha sempre avuto una cotta da liceale per Akane. Vedrai che si troveranno bene insieme, fratellino".

Doveva aver alluso a quella stratosferica cavolata del fratello premuroso e apprensivo, perchè la ragazza aveva tutta l'aria di sapere goni cosa nel più piccolo particolare, e Ranma era già a conoscenza di chi aveva spifferato tutta la storiella alla sua amica d'infanzia e quest'ultima ne ha approfittato per farlo avvicinare a lei.

"Basta! Ukyo, anche tu!" tuonò il giovane con il codino. E poi rivolto alla mezzana: "Ho capito cosa hai fatto!"

Si alzò bruscamente ed uscì dal locale.

Vipera! Aveva venduto la notizia ad Ukyo, e se l'avesse saputo anche Shan Pu e Kodachi sarebbe stata la fine.

L'unico posto che in quel momento poteva davvero concedergli una tregua era proprio il tetto del dojo.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Stavolta ci ho messo di meno!! :) Non ho riletto il capitolo, quindi potrebbero esserci degli errori di qualsivoglia genere! XD

Un enorme ringraziamento a Julius CX, comefareisenzamanga, caia, Melinda2606, Zonami84, Lallywhite, Stellina_chan, Super_fan00, Alile, Debina, e Spirit99.

 

   
 
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